Naruto

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    Spoiler capitolo 526:
    SPOILER (click to view)
    La Mizukage sta accompagnando il signore feudale del Paese del Ghiaccio in uno dei cinque rifugi che i Kage hanno edificato per evitare che l’Akatsuki possa, qualora lo volesse, usare questi come “ostaggi”. E, effettivamente, la Mizukage e gli altri ci hanno visto giusto: Zetsu Nero ha provato ad attaccare uno dei siti preposti alla custodia dei Daimyo ma, una volta dentro, lo shinobi dell’Akatsuki si è accorto che quella era una trappola! Però Zetsu Nero è in grado di controllare un’abilità molto evasiva e, dopo esser sfuggito alla cattura, l’alleato di Madara si “rifugia” dentro un albero asserendo d’esser lui “la terra stessa”…

    E così, mentre in un altro rifugio i Daimyo stanno ancora pensando a quali onorificenze dare agli shinobi una volta finita la guerra, la Mizukage spiega al signore feudale del Paese del Ghiaccio che sia lui che gli altri sono al sicuro perché, a guardia di persone così “importanti”, l’alleanza degli shinobi ha mandato alcuni dei suoi uomini migliori…

    Intanto, sul campo di battaglia, Darui da sfogo a tutta la sua potenza usando un Raiton nero chiamato “Pantera Nera” che, a detta degli shinobi presenti, è un’eredità che il ragazzo ha raccolto dal precedente Raikage. Così, iniziato l’attacco, le truppe di Darui si scontrano con gli Zetsu bianchi e i resuscitati dall’Edo Tensei: Dan se la vedrà con il padre di Choji mentre il padre di Hinata, ovviamente, dovrà fare i conti con il padre di Neji. Quest’ultimo dice al “capo” della casata principale che non è sua intenzione attaccarlo perché, purtroppo, egli è controllato come una marionetta. Inoltre, a causa dei dissapori avuti in passato tra la casa principale e quella cadetta, il padre di Neji pensa che questa sia una specie di “maledizione” per i fatti avvenuti tempo addietro. Ma il padre di Hinata fa vedere al fratello che, proprio ora, gli eredi di entrambi le casate stanno combattendo fianco a fianco proteggendosi a vicenda quindi, quel che è avvenuto in passato, ora non ha più importanza…

    Anche il gruppo di Kankuro si trova in difficoltà: la vecchia Chiyo, Kimimaro, Hanzo e lo shinobi che precedentemente era in compagnia di Deidara e del fratello di Sai li hanno raggiunti e, ora, lo scontro pare praticamente inevitabile. La vecchia Chiyo si complimenta con Kankuro per aver sconfitto Sasori mentre Deidara, ancora intrappolato nella bambola, chiede ai compagni di farlo uscire. Gli risponde Hanzo che, dopo aver affermato di odiare indistintamente sia l’Akatuski che i cinque paesi, dice al “bambino esplosivo” che non ha alcuna intenzione di aiutarlo ma, purtroppo, il suo corpo non risponde “ai comandi”. Kankuro, vedendo un dispiegamento di forze così pericoloso, dice agli altri di stare pronti e di cercare, al momento giusto, di scappare il più in fretta possibile…

    La guerra procede su più fronti: il vecchio Oonoki è andato da Gaara per offrirgli il suo supporto contro Muu (lo Tsuchikage ammette che il giovane Kazekage aveva ragione quando parlava di “onore perduto”), il team di Kurotsuchi è stato richiamato dal quartier generale per ripiegare verso Darui e, mentre questo accade, il battaglione guidato dal giovane generale si sta scontrando contro gli Zetsu ed alcuni tra i più forti resuscitati di Kabutomaru. E così, arrivato “faccia a faccia” con Kinkaku e Ginkaku (due ninja “leggendari” del Villaggio delle Nuvole), Darui si “scusa” con i suoi predecessori e, dicendogli di fare “molta attenzione”, il ragazzo si prepara a scatenare una tempesta di fulmini su di loro!

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    Spoiler capitolo 527:
    SPOILER (click to view)
    Le parole “insolenti” di Darui hanno fatto arrabbiare Kinkaku e Ginkaku che, indispettiti dal comportamento del giovane generale, decidono di “fargliela pagare”. In soccorso di Darui arrivano Samui e Atsui (fratello della ragazza) che, insieme al loro generale e amico, decidono di combattere contro “le leggende” del Villaggio della Nuvola…

    Ginkaku e Kinkaku estraggono le loro armi e i ragazzi, che sembrano ben informati, descrivono uno per uno i quattro dei “cinque tesori” in possesso dei due fratelli. Questi artefatti hanno delle capacità molto particolari: la “Corda della Chiarezza” incatena l’anima di un bersaglio e la estrae, la “Spada delle Sette Stelle” libera l’anima e la maledice, la “Giara Cremisi” sigilla l’anima bersagliata e il “Ventaglio Banana” può riprodurre qualsiasi attacco dei cinque elementi. E, mentre Ginkaku e Kinkaku estraggono i loro artefatti, un gruppo di Zetsu bianchi si scaglia verso Atsui che, con un attacco di tipo fuoco, brucia i nemici e si lancia a gran velocità verso i due fratelli, con enorme disappunto di Samui e Darui…

    Il Raikage sembra molto preoccupato e Tsunade, ricordando all’uomo che egli è il generale dell’armata, prova in qualche modo a calmare l’irrequieto Kage. Il Raikage, rispondendo a Tsunade, dice alla donna che anche lei sarebbe preoccupata se sapesse la storia di Ginkaku e Kinkaku che, come ricorda il Kage, sono due dei criminali più efferati del Villaggio della Nuvola. Questi hanno addirittura attentato alla vita del secondo Hokage (quando quest’ultimo si è recato al Villaggio della Nuvola per siglare un patto di “non belligeranza” con il secondo Raikage) e, come se non bastasse, Ginkaku e Kinkaku hanno provato ad attaccare la Volpe a Nove Code che, per tutta risposta, li ha inghiottiti tenendoli nel suo stomaco per due settimane! I due erano comunque degli ossi “veramente duri” e Kyuubi ha dovuto “sputarli”, ma a quanto pare il tempo trascorso nel ventre della volpe li ha “rinforzati” donandogli parte del chakra del Bijuu. Tsunade sembra non credere a una storia così “assurda” ma il Raikage, ricordando che i due fratelli possiedono quattro dei “cinque tesori” del Villaggio della Nuvola, dice alla donna che per maneggiare quegli artefatti ci vuole una quantità di charka “impressionante”…

    Atsui riesce a schivare i colpi dei nemici ma, con una “frustata”, uno dei fratelli riesce a colpire sia lui che Samui. Questo era l’obbiettivo di Ginkaku e Kinkaku: attivato il potere della corda, delle “parole” escono dalla bocca di Samui e Atsui e, mentre la “Spada delle Sette Stelle” li maledice, la “Giara Cremisi” registra una parola che poi va a posizionarsi sul dorso della spada stessa. Atsui non sembra aver capito in che situazione si trova ma Samui, che sa bene la storia dell’abilità di Ginkaku e Kinkaku, tappa la bocca all’irrequieto fratello dicendogli di non proferire verbo fino alla fine del combattimento. Darui chiede a Samui cosa sta succedendo, e la ragazza dice al generale che loro sono stati “maledetti” e, se diranno la parola che si trova sul dorso della spada…beh, verranno risucchiati dalla “Giara Cremisi” per sempre! Ginkaku e Kinkaku sono sorpresi di sentire che Samui sa così tanto sul loro conto e, grazie ad un attacco di fuoco “sparato” con il “Ventaglio Banana”, riescono a far pronunciare ad Atsui la parola “bollente” che, sfortunatamente, era la parola che si trovava sul dorso della “Spada delle Sette Stelle”. Ormai per Atsui non c’è speranza e, aperta la “Giara Cremisi”, il ragazzo viene risucchiato in un battibaleno…

    La situazione non è per niente buona: uno dei fratelli ha preso in ostaggio Samui e Darui, per liberare l’amica, si lancia in un attacco disperato che sembra andare a buon fine. Però uno dei fratelli riesce a “legare” l’anima di Darui con la “Corda della Chiarezza” e, dopo aver risucchiato anche Samui (con somma sorpresa di Darui), Ginkaku e Kinkaku fanno spuntare la parola “monotono” sulla “Spada delle Sette Stelle”. Ora Darui si trova a fronteggiare da solo i due banditi che, ovviamente, faranno di tutto per far dire al generale “quella parola”…

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    Spoiler capitolo 530:
    SPOILER (click to view)
    Darui è riuscito, grazie all’aiuto del trio Shikamaru-Ino-Choji, a sigillare il pericolosissimo Kinkaku dentro il “Vaso Purificatore d’Ambra”, ma a quanto pare manca all’appello il “Ventaglio Banana”…visto che Darui ce l’aveva con se, che fine avrà fatto?

    Choji viene “rincuorato” da Shikamaru e Ino mentre, dal palazzo, Shikaku si complimenta con i ragazzi per il lavoro svolto. Ma la battaglia non è ancora finita e, proprio alle loro spalle, spunta il pericolosissimo Kakuzu che, rivedendoli vivi, deduce che i ragazzi sono riusciti, tempo addietro, a battere il suo “compare” Hidan. Shikamaru risponde a Kakuzu dicendogli che sono riusciti a decapitarlo e l’Akatsuki, ricordando il vecchio alleato, intuisce che i tre sono riusciti a sconfiggerlo quando questo ha iniziato una delle sue “stupide preghiere”. Tra Shikamaru e Kakuzu inizia un interessante scambio di battute basato su “oro” e “argento”, dove i due materiali corrispondono ai ninja catturati o in possesso delle due fazioni.

    Ovviamente “oro” e “argento” sono Ginkaku e Kinkaku e Shikamaru dice a Kakuzu che i loro “tesori” sono adesso in mano loro ma, per nulla intimorito, l’Akatsuki rilascia le sue “alghe” rispondendo al ragazzo che i loro “assi nella manica” sono tutti intatti. Kakuzu si riferisce a Dan e Asuma e, quando quest’ultimo viene fatto “notare” a Shikamaru e ai suoi amici, questi non riescono a credere ai loro occhi…dovranno davvero affrontare il loro sensei?

    Dan chiede al padre di Choji di alzare la barriera del Shishienjin prima che lui possa usare la sua “trasformazione fantasma” e Chouza, un po’ turbato, risponde dicendo che è una cosa più facile a dirsi che a farsi. Kakuzu si sente pronto alla battaglia e sta per scagliarsi con tutto se stesso contro gli shinobi dell’alleanza ma, distratto, questo viene facilmente “affettato” e catturato da Izumo e Kotezu, che non hanno ancora dimenticato la bruciante sconfitta che il membro dell’Akatsuki ha rifilato loro quando si sono affrontati la prima volta. Shikaku nota che i ragazzi si stanno comportando bene e, lasciato a Izumo e Kotezu il compito di occuparsi di Kakuzu, il padre di Shikamaru comunica al figlio e ai suoi amici di occuparsi direttamente di Asuma! Izumo contesta la scelta di Shikaku dicendo che è “troppo crudele” lasciare che gli allievi del defunto Asuma si scontrino proprio con lui ma, ormai, la scelta è stata fatta: Shikaku sa bene che suo figlio e i suoi amici sono in grado di affrontare Asuma anche perché, più di tutti i ninja di Konoha, loro tre sono stati a contatto con il loro sensei per tantissimi anni. Ovviamente, saputa la decisione di Shiakaku, Shikamaru, Ino e Choji hanno avuto dei momenti di ripensamento ma, ricordando le parole che gli furono riferite da Asuma in persona poco prima di morire, i tre acquistano la forza necessaria per poter affrontare il loro sensei…

    Intanto, nella foresta dove Kankuro e gli altri hanno affrontato la squadra speciale di Madara, la vecchia Chiyo promette una “punizione severa” per l’uomo che ha avuto il coraggio di resuscitarla (lei non sa che è stato Kabutomaru mentre Kimimaro, sentendo il chakra del suo maestro fluire nel suo corpo, capisce che dev’esserci sicuramente lo zampino del sennin nella sua resurrezione) e Hanzou, seccato dalle parole dell’anziana maestra, dice alla donna di tacere. Questa risponde senza problemi ad Hanzou dandogli della “vecchia ciabatta rinsecchita” ma questo, non curandosi della vecchia Chiyo, si ferma ed effettua una “Tecnica del Richiamo” per evocare un’enorme mostro che, immediatamente, spruzza una coltre di gas velenoso che va ad “infestare” l’intera area della foresta. Hanzou è stato furbo: ha usato il gas per stanare Kankuro e gli altri e, ora che questi sono inermi, il pericoloso resuscitato si scaglia contro di loro con chiaro intento omicida. Ma, proprio mentre Hanzou sta per sferrare il suo colpo, ecco che Mifune incrocia le lame con lui! Il samurai non ha paura del leggendario Hanzou e, risoluto e temerario come sempre, Mifune sfida ufficialmente l’avversario ad uno scontro all’ultimo sangue!

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    Spoiler capitolo 531:
    SPOILER (click to view)
    Shikamaru, Choji e Ino incontrano di nuovo il loro sensei e, nonostante il tempo passato senza di lui e l’elaborazione del lutto che hanno dovuto sopportare, i ragazzi sono decisi più che mai a scontrarsi con Asuma. Questo li riconosce e, guardandoli, dice loro che sono diventati “davvero grandi”. Shikamaru, a testa bassa, dice ad Asuma che è grazie a lui che sono diventati così e, insieme ad Ino e Choji, il ragazzo si lancia all’attacco…

    Intanto, nella foresta, i samurai prestano soccorso ai membri della squadra d’assalto avvelenati dall’attacco di Hanzou. I samurai di Mifune hanno una speciale maschera che li isola da qualsiasi tipo di veleno quindi, grazie ad essa, possono respirare senza troppi problemi. E così, mentre Hanzou e Mifune incrociano le lame, la vecchia Chiyo dice a Kankuro che lei ha cercato di combattere con la salamandra velenosa per tanto tempo e, nel corso degli anni, ha imparato a conoscerla molto bene. Per questo la vecchia Chiyo dice a tutti che la salamandra ha bisogno di cinque minuti prima di ricaricare il veleno e, irritato, Hanzou insulta ancora una volta Chiyo. Ora che tutti sanno il segreto della sua salamandra, Hanzou ordina alla sua “alleata” di nascondersi per un po’ mentre Kimimaro, per nulla intimorito dai samurai, estrae le sue ossa ed inizia a combattere contro i membri dell’alleanza…

    Hanzou e Mifune sono faccia a faccia e, a quanto pare, il samurai ha già incontrato lo shinobi tempo addietro. Hanzou non si ricorda di Mifune ma il samurai, anziano ma ancora in possesso di buona memoria, dice all’avversario che “quella volta” lo shinobi è riuscito a vincere ma non ad eliminarlo…

    Tra i due scoppia una furiosa battaglia dove Hanzou, braccato dalla velocissima tecnica di spada di Mifune, non riesce ad eseguire nessun tipo di sigillo. Mifune spiega ad Hanzou che c’è qualcosa che lui non ha capito riguardo alla “vittoria” in uno scontro mentre lo shinobi, dal canto suo, non riesce a credere che un samurai come l’avversario si sia “piegato” ai voleri dei ninja. Mifune risponde ad Hanzou dicendogli che il suo credo (ovvero che “la spada è uguale ad una persona”) e quello dei samurai sono sempre con lui, ma c’è qualcosa che condivide insieme agli shinobi…una fede molto più profonda ed importante: la pace! Hanzou non crede alle parole di Mifune e, mentre battagliano, i due sfoderano delle tecniche di combattimento ravvicinato veramente incredibili…

    Le parole di Mifune riecheggiano nella mente di Hanzou che, in un flashback, ricorda quando è stato ucciso da Yahiko/Pain…un ricordo che, per Hanzou, è un “collegamento” alle parole del samurai. Ma Hanzou non riesce ancora a capire cosa Mifune gli voglia dire e così, piuttosto che pensarci su, lo shinobi evoca nuovamente la sua salamandra velenosa. Ma questa non ha neanche il tempo di usare il suo gas che Mifune, con un taglio preciso e velocissimo, la neutralizza in men che non si dica! Hanzou è in difficoltà e, proprio mentre sta per sferrare l’ennesimo attacco a Mifune, il samurai dice allo shinobi dove sta sbagliando: lanciare il proprio corpo verso la battaglia con la lama “sporca di sangue” è sempre stato l’errore di Hanzou…un errore che gli è già costato la vita e che, ora, potrebbe costargliela di nuovo…

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    Spoiler capitolo 532:
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    Mifune cerca di far ricordare ad Hanzou il loro primo incontro, ma soprattutto quello che lo shinobi disse al samurai tanti anni fa…

    Hanzou era riuscito a sconfiggere un giovanissimo Mifune che, ferito dalla spada avvelenata dello shinobi, si accascia al suolo privo di forze. Hanzou, avvicinandosi, gli spiega che il veleno contenuto sulla sua spada è lo stesso che lui si è fatto trapiantare nella pancia quand’era giovane…è il veleno di una “salamandra nera” e, proprio per questo, Hanzou è stato soprannominato “salamandra”. Ma quell’atto è costato caro ad Hanzou: ora, pur essendo immune al veleno, il suo respiro è diventato a sua volta velenoso e, per non far morire chi gli sta attorno, lo shinobi deve per forza indossare una maschera per respirare. E non può neanche togliersela durante la battaglia perché, se venisse ferito dove si trova la sacca del veleno della salamandra, pur essendone immune morirebbe a causa dell’enorme quantità di veleno immessa nell’aria attorno a lui…

    Per questo Hanzou ha cercato di concludere lo scontro con il giovane Mifune così velocemente: se questi avrebbe aperto la sua sacca, non ci sarebbe stato scampo per entrambi e lui, sicuramente, sarebbe morto. Ma la spada di Mifune era “lenta” per cui Hanzou, seppur con qualche difficoltà, è riuscito a sconfiggere il samurai. Mifune, seppur privo di forze, risponde ad Hanzou dicendogli che se la sua spada era lenta anche lui lo è stato e quindi, essendo la vita dell’uomo uguale a quella di una katana, è giusto che egli muoia così. Hanzou rimane colpito dalle parole di Mifune e, avvicinandosi ulteriormente al giovane, gli dice che la vita di un uomo non termina con la morte…termina solo quando questo perde la sua “fede”. E Mifune, che si è battuto per salvare i suoi compagni che “non avevano fede”, ha dimostrato di essere una persona che è ancora morta. Per questo, d’ora in avanti, Hanzou parlerà di Mifune come “un eroe”…

    Mifune, che annaspa pesantemente, chiede ad Hanzou di non risparmiargli la vita e di lasciare in pace i suoi compagni e lo shinobi, colpito ancora una volta dalle parole del giovane samurai, gli somministra l’antidoto al suo veleno. Hanzou dice a Mifune che un vero uomo si può misurare solo combattendoci contro e, pur se gli ha “servito” il suo antidoto, spetta al giovane samurai effettuare uno sforzo maggiore per sopravvivere. Infatti l’antidoto non è sicuro al 100% e quindi, davanti a lui, si prospetta un bivio “terribile”: morire con la propria “fede” o trascinarsi in una lunga vita?

    Si torna al presente dove Mifune, ricordando questi avvenimenti ad Hanzou, gli chiede se per caso lui ha perso la sua “fede”. Hanzou, levandosi la maschera, risponde dicendo che aveva fatto in modo di far capire al giovane samurai come fare per sconfiggerlo. Ma ora, raccolta da terra la spada tagliata da Mifune, Hanzou compie un gesto estremo per far capire a Mifune e agli altri che lui non ha mai perso la sua fede…compie un seppuku “tagliandosi” la sacca del veleno della salamandra nera! Mifune dice agli altri samurai di allontanarsi mentre Hanzou, ormai morente, dice a tutti che questo veleno è molto potente e che devono fare molta attenzione quando lo sigilleranno. Kabutomaru, che controlla Hanzou a distanza, non capisce come mai il suo resuscitato non obbedisce agli ordini ma, purtroppo per lui, l’Akatsuki non sa che il veleno della salamandra paralizza all’istante! Così, completamente immobile, Hanzou è facile preda di Mifune che, riconoscendo nell’avversario un “grande uomo”, dichiara che parlerà dello shinobi come un “grande eroe”…un eroe che non ha mai perso la propria fede e che ha messo la sua vita a repentaglio per essa…

    Intanto Choji, Shikamaru e Ino stanno combattendo contro Asuma che, a quanto pare, sta avendo la meglio sui ragazzi. Il più in difficoltà sembra Choji e Asuma, che conserva ancora la sua coscienza, chiede a Shikamaru di usare la sua tecnica delle ombre per immobilizzarlo. Il ragazzo non ci pensa due volte ma Choji, che doveva dare il colpo di grazia al maestro, ferma il suo enorme pugno davanti ad Asuma! Gli altri si lamentano con Choji per quello che ha fatto ma il ragazzo, disperato, non riesce proprio ad colpire il suo amato maestro…

    Asuma riesce così a liberarsi e, sapendo che sta per fare qualcosa “di brutto”, dice ai suoi allievi di spostarsi immediatamente…


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    Spoiler capitolo 533:
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    Choji non è riuscito a colpire Asuma che, non avendo il controllo del proprio corpo, usa una delle sue tecniche per “disperdere” i ragazzi con un grande spostamento d’aria. E così, mentre i ragazzi si riorganizzano, tutt’attorno a loro la battaglia procede in maniera abbastanza confusa: Tenten è riuscita a sconfiggere parecchi nemici usando il “Ventaglio Banana” che ha recuperato sul campo di battaglia, il padre di Choji sta affrontando Dan con molte difficoltà e i due ex-alleati di Asuma stanno inseguendo Kakuzu usando le loro catene…

    Shikamaru “rimprovera” Choji dicendogli che non deve farsi sopraffare dai sentimenti perché, oltre al giuramento che si sono fatti, quello che ora è davanti a loro è si Asuma…ma è solo una persona “resuscitata”, un “morto”…una persona che non ha più niente di “vivo”! Ma Choji è molto sensibile e vedere il maestro lo ha sconvolto ed Asuma, che sembra aver capito le difficoltà del ragazzo, lo insulta dandogli del “grassone”. Choji, sentendo l’offesa, si lancia rabbioso all’indirizzo di Asuma ma, una volta arrivato davanti al maestro, il ragazzo ripensa ai momenti felici passati con lui e, nuovamente, evita di colpire il sensei con il suo pugno. Shikamaru nota le difficoltà di Choji e lancia i pugnali che erano di Asuma verso il maestro che, con dei kunai, li evita facilmente. Ino, invece, usa il capovolgimento spirituale per “impossessarsi” del corpo di Choji permettendogli così di attaccare Asuma…ma la ragazza non fa i conti con uno degli Zetsu bianchi che stava osservando la scena e Shikamaru, usando la sua tecnica dell’ombra, riesce a “legarsi” all’amica permettendole di dare un calcio al nemico…

    Entrata nella mente dell’amico, Ino ricorda a Choji il “Giuramento degli Orecchini” e quello che rappresenta quella cerimonia per le loro famiglie e il ragazzo, ancora un po’ “sconvolto”, ricorda alcuni episodi del suo passato…

    Choji ricorda quando Asuma ha “sciolto” il team 10 rendendoli, di fatto, liberi di poter scegliere i membri più adatti per formare tre squadre distinte. Il sensei sembrava molto felice e, ricordando anche lui come si svolge la “Cerimonia degli orecchini”, dice loro che è giunto il momento di restituire ai loro capifamiglia gli orecchini “a cerchio”…

    Ino non ce la fa più a rimanere nel corpo di Choji e, schivato un attacco di Asuma, i ragazzi vengono interrotti dalla “caduta” del padre di Choji che, a quanto pare, sta avendo molte difficoltà a combattere contro Dan. Approfittando di questo momento di confusione, Shikamaru urla a Choji che ora loro non sono più ragazzini e che devono prendersi cura degli altri perché, ricordando le ultime parole di Asuma prima di morire, i “Re” del futuro saranno i bambini che nascono giorno dopo giorno al Villaggio della Foglia. Disperato, Shikamaru dice a Choji che se non fermeranno Asuma questo potrebbe addirittura uccidere suo figlio! Ino dice a Choji che Shikamaru ha ragione e, rivolgendosi al figlio, Chouza aggiunge che questo non è il momento per “fare i timidi” perché lui, ora, appartiene di fatto alle sedicesima generazione degli Akimichi…

    Choji, sentendo le parole del padre, ricorda per filo e per segno tutto quello che è legato agli orecchini e all’amicizia che i tre clan (Akimichi, Nara e Yamanaka) si scambiano da generazioni. Gli orecchini sono stati, nel corso della vita di Choji, un elemento fondamentale per la costituzione del suo carattere e della sua formazione come shinobi e, una volta arrivato all’età giusta per restituire quelli che erano gli orecchini “da ragazzo”, il ragazzo ha ricevuto dal padre quelli che egli dovrà tramandare alla generazione successiva alla sua…

    Chouza viene “chiamato” dagli altri per aiutarli a sconfiggere Dan e Choji, ricordando le parole del giuramento, riesce a far spuntare dalla sua schiena un paio di ali da farfalla senza usare le sue pillole speciali…finalmente, Choji ha capito che è giunto il momento di combattere per le generazioni che verranno!

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    Spoiler capitolo 534:
    SPOILER (click to view)
    Choji ha liberato il suo potere e Shikamaru, preoccupato per la velocissima perdita di peso che l’amico sta subendo, ricorda insieme ad Ino che è lo stesso effetto che anni fa hanno fatto le pillole peperoncino al corpo del ragazzo. Chouza dice ai ragazzi di non preoccuparsi: Choji sta usando il controllo delle calorie senza l’ausilio delle pillole dimostrando, finalmente, d’avere i requisiti necessari per essere il capo della sedicesima generazione degli Akimichi! Asuma, contento, dice a Choji che “il bozzolo” da cui è nato è stato veramente duro da abbattere e il ragazzo, serio ma determinato, risponde dicendo che ora “è pronto”…

    Chouza torna sul campo di battaglia e, scusandosi per il comportamento di Choji, dice ai ragazzi di fare attenzione. Shikamaru risponde a Chouza dicendogli che loro si occuperanno di Asuma e che i genitori devono solo “guardargli le spalle” e, notata la determinazione dei suoi ex-allievi, il resuscitato Asuma dice loro di “farsi avanti”. Da una rupe, la squadra incaricata del bendaggio dei resuscitati dice a Shikamaru e agli altri di far avvicinare Asuma quel tanto che basta per poterlo imprigionare e i ragazzi, notando gli spostamenti veloci del loro ex-maestro, dicono loro che è più facile a dirsi che a farsi! Però, per nulla scoraggiati, Shikamaru e Ino approntano una tattica geniale: la ragazza, schiena a schiena con Shikamaru, si impossessa dei corpi di due Zetsu svenuti “lanciandoli” contro il nemico mentre il ragazzo, seguendo le ombre di questi con la sua tecnica, cerca di “intercettare” l’ombra dell’ex-sensei. Questo, però, sembra che abbia capito il trucco dei ragazzi ma, distrattosi, l’uomo viene colpito dall’enorme pugno di Choji che, diventato enorme, riesce a stendere Asuma con un colpo a sorpresa! Il pugno di Choji spedisce Asuma contro una parete rocciosa e Shikamaru, accortosi di ciò, lancia il pugnale che era del suo ex-maestro vicino al corpo del resuscitato, impedendogli così di muoversi. Asuma nota che lo sguardo di Choji è cambiato e che ora “trabocca di sicurezza” e, finalmente sconfitto, questo chiede al team di bendaggio di poter dire le sue ultime parole ai suoi ex-allievi. Shikamaru gli ricorda che le ha già dette tempo fa ma Asuma, nel momento della sua morte, non è riuscito a dir loro la cosa più importante: la loro formazione è “perfetta” e loro tre, ora, non hanno più niente da imparare!

    Commossi, Shikamaru e gli altri guardano Asuma che viene “bendato” dal team addetto a sigillare i resuscitati e Choji, aumentando le sue ali a dismisura, attira su di se l’attenzione di tutti gli shinobi sul campo di battaglia. Sicuro come non lo è mai stato in tutta la sua vita, Choji dice agli amici che è il momento di porre fine alla battaglia e, felici per come l’amico sia diventato così forte e pieno di fiducia in se stesso, Shikamaru e Ino rispondono dicendo che lo seguiranno fino alla fine…perché la loro amicizia è la cosa più forte del mondo!

    Intanto, nella stanza dove Bee e Naruto si stanno allenando, il ragazzo sembra aver percepito il chakra della volpe provenire dall’esterno e l’Hachibi, parlando nella mente di Bee, dice lui che il giovane avrà sicuramente riconosciuto il chakra dei fratelli “Oro e Argento”. Bee dice a Naruto che la stanza dove si trovano è isolata dal resto del mondo e che è impossibile che questo abbia sentito il chakra di qualcun altro e l’Hachibi, preoccupato, sospetta che il ragazzo stia “sospettando” qualcosa. L’Hachibi chiede a Bee di trattenere Naruto nella stanza ma, quando quest’ultimo chiede al suo “sensei” dov’è il bagno, Bee risponde dicendo che è a destra…ma fuori dalla stanza! Hachibi rimprovera Bee e, quando Naruto è fuori dalla stanza, il QG dell’alleanza shinobi viene subito allertato…

    Il Raikage si chiede “cosa diavolo sta combinando” Bee e la sua aiutante, rivolgendosi a Tsunade, chiede all’Hokage di dare “l’ordine”. Questa risponde in maniera affermativa e, una volta diramato il famoso “ordine”, davanti a Naruto compaiono delle guardie che gli intimano di fermarsi. Il ragazzo riconosce il padre di Shino ma non capisce come mai questo sia li. L’uomo dice a Naruto che gli parleranno quando saranno rientrati nella stanza ma il ragazzo, ovviamente, risponde dicendo che possono farlo anche fuori. A quel punto compare Iruka che, con una faccia tutt’altro che felice, sembra voler dire qualcosa al suo “pupillo”…

    Spoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di NarutoSpoiler capitolo 534 di Naruto

     
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    Naruto, sorpreso nel vedere Iruka su quell’isola deserta, chiede al sensei il motivo della sua “visita”. Iruka, coadiuvato dagli altri shinobi, dice a Naruto che ci sono delle bestie che devono addomesticare e che il chakra che lui ha sentito proviene proprio da quelle creature. Il padre di Shino riflette sul fatto che Naruto sia riuscito a sentire un chakra a così grande distanza in una stanza “isolata” dal mondo esterno e, preoccupato, lo shinobi spera che Iruka riesca a convincere il ragazzo a rientrare nella stanza degli allenamenti “con le buone”. Ma Naruto non sembra del tutto convinto e, ricordando che Motoi disse loro di non preoccuparsi delle bestie (che eran state tutte “addomesticate” da Bee), il ragazzo dice a Iruka che andrà fuori per calmare egli stesso le creature…

    Con un balzo, Naruto riesce a oltrepassare Iruka e gli altri shinobi ma, per farlo, il ragazzo perde il coprifronte. Uscito fuori, Naruto crede d’essersi liberato, ma uno degli shinobi che appartiene allo stesso clan di Shikamaru, riesce a bloccare l’ombra del giovane shinobi. Ma Naruto, usando il chakra “naturale”, scopre da solo che nel resto del mondo un sacco di persone stanno combattendo e, turbato, chiede ad Iruka e agli altri (che nel frattempo sono usciti fuori) cosa “diavolo” sta succedendo. Messo alle strette, Iruka non può far altro che raccontare a Naruto la verità: Madara ha messo in moto le sue truppe e, ora, tutto il mondo è in guerra! Shockato e arrabbiato allo stesso tempo, Naruto chiede ad Iruka come mai egli è stato messo su quell’isola a “cincischiare” mentre gli altri stanno combattendo e il sensei, mantenendo la calma, dice al suo ex-allievo che questa guerra è nata con l’unico scopo di proteggerlo!

    Iruka ricorda a Naruto che se Madara metterà a compimento il suo piano “catturando” il Kyuubi che è dentro di lui, il mondo sprofonderà in un periodo di tenebre senza fine e, per questo, i suoi amici stanno combattendo per evitare che il nemico possa fargli del male. Ma Naruto, ricordando le ultime parole di Pain/Nagato e della promessa che gli ha fatto, dice ad Iruka che lui deve combattere appunto per porre fine alla guerra…perché questa è la sua missione! Iruka, furioso, dice a Naruto che il problema è proprio quel Kyuubi che è dentro di lui e che devono proteggerlo per evitare che cada in mani sbagliate ma, di contro, il ragazzo dice al sensei che fu proprio lui ad accettarlo come “Naruto” e non come “Kyuubi”. Iruka, allora, dice a Naruto che egli lo considera come un fratellino e che, per lui, è importante che il ragazzo stia bene e che non corra pericoli. Il padre di Shino raccoglie il coprifronte di Naruto da terra e lo da ad Iruka che, come fece tempo addietro, l’uomo consegna direttamente nelle mani del ragazzo. Ma, quando sono entrambi abbastanza vicini, Iruka innalza una barriera per non permettere a Naruto di scappare! Naruto è arrabbiatissimo e, dopo aver fatto uscire il “mantello” del Kyuubi, il ragazzo dice ad Iruka e agli altri che non basteranno i loro “trucchetti” per fermarlo e così, con un balzo, il giovane riesce nuovamente a scappare!

    Iruka e gli altri si attivano per avvisare la squadra delle barriere mentre Naruto, rimettendosi il coprifronte, trova un biglietto di Iruka…

    Spoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di NarutoSpoiler capitolo 535 di Naruto

     
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    Spoiler capitolo 536:
    SPOILER (click to view)
    Naruto è riuscito a fuggire ed Iruka, preoccupato, dice a se stesso che non è riuscito a fare il suo “lavoro” da fratello maggiore per il ragazzo. Bee, sentendo il “casino”, è uscito fuori per vedere cosa stava succedendo e, guardando Iruka, sembra come se l’uomo l’abbia già visto da qualche parte. Iruka pare riconoscere Bee e, con un inchino, chiede allo shinobi di “prendersi cura” di Naruto. Ovviamente a Bee questi metodi così ossequiosi non piacciono e, porgendo il suo pugno verso Iruka, dice all’uomo che gli basta ricambiare il saluto per essere “amici”. Bee dice ad Iruka che si prenderà cura di Naruto e, guardandolo bene, lo shinobi si ricorda dove ha visto l’uomo…

    Bee dice ad Iruka che lo ha visto nel cuore di Naruto che, grazie ai suoi insegnamenti, è riuscito ad andare avanti nella vita e a diventare lo shinobi che ora è. Iruka, sentendo quelle parole, sembra molto risollevato e Bee, che ha capito lo stretto legame che c’è fra Naruto e l’uomo, promette ancora una volta a quest’ultimo che con lui il suo “fratellino” non correrà rischi. L’Hachibi dice a Bee se è davvero sicuro di poter mantenere questa promessa e, seccato, lo shinobi sfodera uno dei suoi rap dicendo ad Iruka che non c’è niente da temere…perché risolverà tutto Bee! Con un balzo Bee se ne va ed Iruka, rincuorato, spera che lo strambo shinobi sia davvero in grado di proteggere Naruto…

    Il Raikage si arrabbia con Tsunade per come i suoi uomini non siano riusciti a trattenere Naruto ma l’assistente dello stesso, nel tentativo di difendere l’Hokage, dice all’uomo che il ragazzo dovrà cercare di passare attraverso una barriera così grande che, da solo, un semplice Jinchuuriki non riuscirebbe mai a “spaccare”! E, in effetti, la squadra delle barriere è tutta concentrata sull’isola e, dopo aver eretto una barriera multistrato rigenerante, questi sono così convinti della loro vittoria che dicono, tra loro e loro, che contatteranno il quartier generale solo per dirgli che la loro missione è riuscita. Ma questi non hanno fatto i conti con Bee che, insieme a Naruto, riesce ad elaborare una strategia per distruggere la barriera: Bee sparerà un potentissimo Bijuudama e Naruto, usando i suoi poteri, dovrà “spingerlo” fino al centro della barriera. La combinazione Naruto/Bee riesce e, con un colpo solo, i due sono riusciti a frantumare la barriera!

    E così, mentre Naruto e Bee sono riusciti a fuggire dall’isola, lo Zetsu Nero è andato a “trovare” i Daimyo che, nel castello dov’erano nascosti, stavano tranquillamente giocando a carte. Ma Zetsu Nero non ha fatto i conti con la Mizukage che, insieme ai suoi uomini, si frappone fra il nemico ed il castello! Zetsu Nero, però, sente che c’è qualcosa di diverso nell’aria: lo shinobi “capta” il chakra di Bee e Naruto e, allarmato, contatta subito Madara…

    Zetsu Bianco dice a Madara che Zetsu Nero ha trovato il chakra di Naruto e Bee e l’Uchiha, riflettendo un attimo, elabora subito una nuova strategia: i Daimyo servivano solo come “merce di scambio” per sapere la posizione di Naruto e Bee ma, ora che loro sanno dove si trovano i due, Zetsu Nero dovrà solo fungere da “diversivo” per tenere occupata la Mizukage e i suoi uomini. Finalmente Madara ha la possibilità di recarsi personalmente da Bee e Naruto ma, per farlo, dovrà per forza occuparsi anche delle altre forze nemiche in campo…

    Intanto, sul campo di battaglia, gli shinobi dei villaggi alleati paiono aver sconfitto tutti gli Zetsu Bianchi che Madara gli aveva mandato contro. Anche parecchi resuscitati sono stati sconfitti e, distrutti ma felici, gli shinobi sono convinti d’aver fatto un buon lavoro. Ma, mentre ammassavano i cadaveri degli Zetsu Bianchi, Madara spunta alle loro spalle ed esegue un Kuchiyose no Jutsu che “richiama” una specie di gigante dalle sembianze della Statua del “Demone Eretico”…cosa succederà ora?

    Spoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di NarutoSpoiler capitolo 536 di Naruto

     
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    Spoiler capitolo 537:
    SPOILER (click to view)
    Madara ha sfoderato il suo Gedo Mazo (traduzione “letteraria” del “Statua del Demone Eretico”) e, sorpresi, i ninja dell’alleanza cercano subito di contrattaccare. Ovviamente i due ninja preposti alla battaglia con un gigante del genere sono Chouza e Choji che, insieme, paiono avere la meglio sul gigante. Ma Madara (che controlla Gedo Mazo con lo Sharingan) riesce a far eseguire al gigante un contrattacco spirituale di una potenza tale da scaraventare per aria sia Chouza che Choji. E così, mentre Darui e gli altri cercano di capire come respingere gli attacchi della “bestia” di Madara, Naruto usa il chakra della volpe per correre più velocemente e, interrogato da Bee su questa sua “mossa”, il ragazzo risponde dicendo che “prima arrivano, meglio è”…

    Il quartier generale viene informato da Ao di quanto sta accadendo sul campo di battaglia e, grazie alle abilità di tutti i ninja sensoriali, l’uomo scopre che anche Madara ha fatto finalmente la sua apparizione. Questa mossa fa riflettere Shikaku che propone immediatamente un cambio di strategia mentre Tsunade, insospettita, si chiede come mai Madara sia apparso all’improvviso sul campo di battaglia. La risposta arriva da un altro ninja sensoriale: Naruto e Killer Bee sono riusciti a rompere la barriera! Il Raikage, visibilmente arrabbiato, capisce subito che la squadra delle barriere è stata messa fuori uso dalla forza combinata dei due Jinchuuriki e, preoccupato, chiede a Tsunade se vuole andare con lui a recuperare i due “ribelli”. La donna accetta, ma qui si pone un dubbio: chi guiderà le forze alleate fintanto che loro saranno fuori? Il Raikage non ha dubbi…sarà Shikaku a prendere il comando!

    Intanto, sul campo di battaglia, gli shinobi delle forze alleate le stanno provando tutte per evitare che Gedo Mazo possa continuare a far danni, ma a quanto pare niente può scalfire il mostro. Shikamaru ricorda che Tenmari aveva qualche informazione su una certa “statua” e, appena inizia a parlare di questa, Madara appare vicino alla “Giara Cremisi” usando la sua tecnica di teletrasporto spazio-temporale! Due shinobi provano ad attaccarlo ma Madara, come sempre, fa in modo che questi “attraversino” il suo corpo. Darui nota che Madara è pericolosamente vicino alla Giada Cremisi e, ricordandosi di quello che gli disse il Raikage (ovvero che Madara stava immagazzinando il potere dei Bijuu in una grande statua), il ragazzo intuisce subito che il nemico è interessato, per qualche motivo, al potere dell’artefatto misterioso. Darui prova a minacciare Madara e questo, dicendo al ragazzo di rilassarsi, afferma che è il contenuto della Giara che gli interessa e non l’artefatto…

    Shikamaru riesce ad intrappolare l’ombra di Madara prima che questo possa prendere la Giada Cremisi e, parlando con lui, il ragazzo dice che il nemico è stato davvero furbo a mandare in prima linea Ginkaku e Kinkaku…perché solo così ha avuto la possibilità di averceli “tra le mani” senza che questi si ribellassero! Madara loda l’intelligenza di Shikamaru considerandolo un avversario “degno” e, con la coda dell’occhio, ordina a Gedo Mazo di “schiacciare” i nemici con una pedata! Fortunatamente Choji riesce a salvare Shikamaru prima che il ragazzo venga “pestato” dal piede di Gedo Mazo, ma una volta salvi i giovani scoprono che il nemico è scomparso insieme alla Giara Cremisi!

    Kabutomaru intuisce che Madara ha “fretta” e che, grazie a questa mossa, l’Uchiha ha in mente d’accelerare i tempi. Ed infatti Madara dichiara che manca un giorno prima che il suo piano “Occhio di Luna” sia completato e, mentre tutti gli shinobi si preparano a ricevere nuovi ordini, scopriamo che il primo giorno di battaglia sono morti 40.000 degli 80.000 shinobi dell’alleanza e ben 50.000 dei 100.000 Zetsu impiegati dalle forze nemiche!

    Spoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di NarutoSpoiler capitolo 537 di Naruto

     
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    penso che naruto sia fantastico....
     
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370 replies since 17/1/2008, 15:46   2923 views
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