Al di là dello specchio

InuyashaxKagome

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  1. kagome123
     
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    settimo capitolo ^^

    CODICE
    Nuove avventure

    La mattina dopo Inuyasha fu il primo ad aprire gli occhi. La prima cosa che vide fu Kagome, che dormiva beatamente tra le sue braccia e coperta solo dal suo kimono. Sorrise e l’abbracciò più forte, respirando a pieno il suo delizioso odore. Era bellissimo svegliarsi così. (“Come vorrei svegliarmi così ogni giorno!”) pensò. Poi si spostò lentamente giù lungo il collo e iniziò a leccare sensualmente il suo marchio sulla pelle di lei. Kagome si mosse lentamente e gemette nel sonno. Poi aprì lentamente gli occhi e si ritrovò a specchiarsi in quelli di lui che la guardavano con amore.
    I : “Buongiorno, amore. Dormito bene?”e mentre diceva questo scese fulmineo a baciarle nuovamente il collo.
    K : “……mmmmmhhhhhhh! Si.......divinamente!.....anche se…..a dire il vero…non ho dormito molto!!”e lo guardò maliziosamente, passando sensualmente il suo dito sul petto di lui e ansimando leggermente a causa delle carezze che le stava facendo.
    I : “…..preferivi forse dormire? Mmmmhhh?”
    Kagome sorrise e lo baciò. Era felicissima come non lo era mai stata. Inuyasha le aveva completamente cambiato la vita. Chissà come sarebbe stata la sua vita senza di lui! No…non voleva nemmeno pensarci!
    Si alzò e nuda come era si diresse verso il fiume lì vicino, facendo segno ad Inuyasha di seguirla. Inuyasha arrossì ma poi sorrise, cominciando a seguirla. I due fecero un bagno rilassante l’uno tra le braccia dell’altro. Poi dopo essersi asciugati e rivestiti decisero di fare colazione. Kagome diede ad Inuyasha una porzione di ramen ma proprio mentre stava per prenderne una anche per lei, l’odore del cibo le fece venire la nausea. La sensazione si intensificò non appena Inuyasha aprì la sua confezione e Kagome non poté trattenersi oltre. Lasciò tutto e corse vicino ad un albero dove vomitò tutto, anche l’anima.
    Inuyasha si alzò e corse subito da lei, ma per quanto facesse Kagome stava sempre peggio. Dopo circa un quarto d’ora finalmente la nausea cessò, lasciando però il posto a una forte emicrania. Kagome, sfinita, si accasciò tra le braccia di Inuyasha e perse i sensi.
    Inuyasha era preoccupatissimo e non sapeva più che fare. Decise allora di dirigersi verso il più vicino villaggio dove avrebbe sicuramente trovato aiuto. Iniziò a correre velocissimo tra i campi ma quasi subito fu costretto a fermarsi.
    Davanti a lui ora vi era un enorme drago vestito con una possente armatura e con una grandissima spada in mano.
    $ : “Ti aspettavo, mezzosangue! Io sono Ling il secondo dei nove Draghi dell’Apocalisse. Sono qui per vendicare la morte di mio fratello Chu! Voglio proprio vedere quanto sei forte! FATTI SOTTO!”
    Inuyasha in un altro momento avrebbe accettato la sfida all’istante, ma adesso Kagome era più importante!
    I : “Giocheremo un’altra volta! Ora non ho proprio tempo!” e detto questo cominciò ad incamminarsi.
    L : “Eh no! Tu non andrai da nessuna parte! La tua compagna dovrà aspettare finché non mi sconfiggerai!”
    Il drago Ling sfoderò la spada e lanciò un colpo potentissimo in direzione dei due ragazzi. Inuyasha l’evitò per un pelo.
    (“Maledizione!!!!!!!!! Con Kagome non posso muovermi come vorrei! Devo metterla in un posto sicuro e sconfiggerlo alla svelta!”) pensò. Indietreggiando raggiunse una piccola grotta dove decise di lasciare Kagome.
    I : “Kagome, tesoro, ti prego aspetta qui. Mi ci vorrà qualche minuto e poi sarò subito da te!” e detto questo Inuyasha si lanciò all’attacco del drago. La sua enorme spada fu l’unica a dargli un po’ di problemi ma non gli ci volle molto per sconfiggerlo.
    Quando il drago di disintegrò disperdendosi nell’aria, Inuyasha ritornò nella grotta dove aveva lasciato Kagome, la quale aveva finalmente ripreso i sensi.
    K : “Cos…Cosa è successo?….Dove sono?”
    I : “Kagome! Finalmente ti sei ripresa! Come ti senti ora?”
    K : “Non molto bene. La testa mi gira e ho ancora un po’ di nausea!….Ma tu….Inuyasha, tu sei ferito!”
    I : “Dove….ahhh, questo! No è solo un graffio, non ti preoccupare! Ho dovuto combattere contro un altro drago, ma non era un granché! Ci vuole ben altro per farmi fuori! A proposito, ti stavo portando al villaggio qui vicino…tu non ti svegliavi…e così…”
    K : “Oh scusa se ti ho fatto preoccupare!….Io…se vuoi possiamo andare lo stesso al villaggio. Non mi sento ancora molto bene….forse è meglio che qualche dottore mi visiti….per non esserti poi un peso…”
    I : “Tu? Un peso? Tu non sarai mai un peso per me Kagome! Mi sta molto a cuore la tua salute….ehmm…(arrossisce)”
    Kagome sorrise e gli diede un dolce bacio sulle labbra. “Su andiamo al villaggio!”
    E così, dopo che Inuyasha si fu ripreso, la prese in braccio e insieme si avviarono verso il villaggio.

    Il villaggio era molto grande e pieno di bambini che correvano di qua e di là. Dopo aver chiesto loro indicazioni, Inuyasha si incamminò verso la capanna dell’anziana sacerdotessa del villaggio, la quale avevano detto essere anche un bravissimo medico.
    L’anziana signora sedeva sull’erba circondata da bambini e ragazzi di ogni età che l’ascoltavano con un’attenzione tale da fare invidia a qualsiasi classe dell’epoca moderna. Ma non appena si accorse dei due ragazzi, si fermò, e dopo aver salutato tutti i suoi “alunni” esortò i due giovani ad entrare nella sua capanna.
    S : “Venite avanti…..su….non abbiate paura!”
    Kagome ed Inuyasha entrarono nella capanna e furono avvolti da un forte odore di zuppa appena cotta.
    S : “Prego, non fate complimenti….se volete servitevi pure!”
    Inuyasha non se lo fece ripetere due volte ma Kagome dovette a suo malgrado rinunciare dato che le stava ritornando la nausea.
    K : “Per me no, grazie…”
    S : “Che ti succede, bambina? Hai la nausea?”
    I : “Si…è per questo motivo che siamo venuti fin qui a cercarla. Stamattina, quando stavamo per fare colazione lei, appena ha sentito l’odore del cibo, ha iniziato subito a vomitare e a sentirsi male.”
    K : “Si, è vero. Non mi era mai capitata una cosa simile prima. Ho anche una forte emicrania e a volte mi gira anche la testa!”
    S : “Capisco….senti ragazzo, ti dispiacerebbe andare a raccogliere un po’ di legna? Ho quasi finito la mia scorta e tu, a quanto vedo, sei molto forte.”
    I : “Va bene. Torno subito, Kagome!”
    K : “Ok!”
    L’anziana sacerdotessa, dopo essersi assicurata che Inuyasha si fosse allontanato abbastanza, cominciò a parlare a Kagome.
    S : “Dimmi….tu e quel demone siete compagni?…..compagni di vita, intendo.”
    K (un po’ imbarazzata) : “Bè…a dire la verità….si….ci siamo dichiarati da poco il nostro…amore….non so se posso considerarmi la sua compagna….”
    S : “Il tuo amico è un demone cane, giusto? La loro specie è l’unica che sceglie una ed una sola compagna per la vita e le rimane accanto fino alla morte. Di solito i maschi di questa specie marchiano le loro compagne con un segno simile ad una cicatrice lì tra il collo e la spalla. E a quanto vedo tu hai il suo marchio.”
    Kagome si stava solo adesso rendendo conto di cosa significasse quel segno che prima aveva scambiato per qualcosa di molto meno importante. Ora era ufficialmente la compagna di Inuyasha, la sua “compagna di vita”. Arrossì al pensiero.
    S : “Sai, bambina, sono molto felice per te. Quel ragazzo deve volerti molto bene. Mi sembrava sinceramente preoccupato prima quando mi raccontava quello che ti era successo questa mattina (sorrise). Ma ora, veniamo a noi e al tuo malessere. Dimmi, oltre al mal di testa e alla nausea senti qualcos’altro?”
    K : “Si. Mi sento stranamente stanca e poi…..i miei seni sono diventati più morbidi, non so…..”
    S : “Sei in ritardo con il tuo ciclo?”
    K : “….ora che ci penso…forse di qualche giorno! Forse è dovuto al fatto che ho perso da poco la verginità…ops!! ” La ragazza si accorse di quello che aveva appena detto e diventò completamente rossa.
    S : “Oh! Adesso mi è tutto chiaro!”
    K : “Davvero? Cos’è? Influenza?”
    S (ridendo) : “Bhè..non credo proprio! Tu aspetti un bambino!”
    L’anziana sacerdotessa l’aveva detto così velocemente che dapprima Kagome non aveva capito.
    K : “Cosa….COSA AVETE DETTO???????????”
    L’anziana sacerdotessa sorrise e l’abbracciò. “Tu aspetti un bambino!!!” le disse nuovamente.
    In quel momento era appena arrivato Inuyasha e la notizia non tardò ad arrivare alle sue orecchie.
    Corse velocissimo in direzione della capanna e quando vi entrò vide Kagome che piangeva e tremava.
    I : “KA…..KAGOME!”
    K : “Inuyasha!!!!!!!” gridò gettandosi tra le sue braccia.
    I : “Kagome….è vero? È vero…..quello che ho sentito???????”
    Kagome in cuor suo era felice come non mai, ma aveva anche paura. Lei era ancora una bambina, non si sentiva pronta per una responsabilità così grande!
    I : “Kagome!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ti prego, rispondimi!!!!!!!!!”
    K : “Si………” disse, con un filo di voce.
    Inuyasha rimase immobile per alcuni minuti, continuando a tenere stretta Kagome tra le sue braccia.
    La sacerdotessa decise di lasciarli soli e si allontanò lentamente in direzione del villaggio.
    Kagome continuava a piangere mentre Inuyasha era ancora immobile. Dopo parecchi minuti di silenzio Inuyasha si decise a parlare.
    I : “….Kagome….tu sei stata la luce che ha scacciato la mia oscurità….tu mi hai insegnato a stare con gli altri….tu mi hai insegnato ad amare ed ad essere riamato….e ora…(prende il suo viso tra le mani e le passa dolcemente le dita sulle guance rigate dalle lacrime guardandola negli occhi)…e ora mi stai rendendo l’uomo, anzi il mezzo demone più felice della terra…donandomi un bambino….frutto del nostro amore….”
    K : “Inuyasha…” disse commossa e trattenendo a stento le lacrime “…io…ho paura, Inuyasha”.
    Inuyasha sorrise e l’abbracciò più forte. “Non devi avere paura! Ti prometto che non ti lascerò un solo secondo, ti rimarrò sempre accanto e ti difenderò a costo della vita da chiunque voglia farti del male!”
    Kagome sorrise e lo baciò dolcemente sulle labbra. Poi rimasero abbracciati fino a quando non fu tornata l’anziana sacerdotessa.

    S : “Come va? Ti senti meglio, ora?” disse la sacerdotessa rivolgendosi a Kagome.
    K : “Si, va molto meglio. La medicina che mi avete dato ha fatto subito effetto!”
    S : “Sono felice per te! Ora non avrai più problemi durante questi mesi. Ma mi raccomando…non devi sforzarti troppo nelle tue condizioni! So che avete un lungo viaggio da fare…”
    I : “Oh, per questo non c’è problema! La porterò io per tutto il tragitto!”
    K : “COSA????? INUYASHA IO NON SONO UN INVALIDA!!!!!! POSSO BENISSIMO CAMMINARE, IO!!!!”
    I : “Hai sentito cosa ha detto la sacerdotessa? Non devi sforzarti!!!!”
    K : “Bhè, ora posso ancora camminare….forse tra qualche mese….”
    S : “Bambina, lo sai che le gravidanze youkai durano molto meno di quelle umane? Dato che tu porti in grembo un mezzo demone la gravidanza potrà durare dai 5 ai 6 mesi!”
    K : “COS…COSA?????????? Vuol dire che io….sarei già al secondo mese…PUR ESSENDO INCINTA DA POCHI GIORNI!!!!!?????”
    I : “….(con un gocciolone sulla testa)…io non sapevo nulla….”
    S : “Ah, beata gioventù. Mi ricordi tanto me, quando ero giovane. Dovete sapere che molti anni or sono mi innamorai di un bellissimo demone volpe, ma il nostro amore doveva a tutti i costi rimanere segreto, dato che ero una sacerdotessa. La nostra relazione durò circa tre mesi poi lui, purtroppo fu ucciso da uno dei Nove Draghi dell’Apocalisse e io scoprii di essere incinta.”
    K : “Deve essere stato difficile per lei….mi dispiace averle ricordato questo periodo bruttissimo della sua vita.”
    S : “Non ti preoccupare. Purtroppo la storia non ha avuto un lieto fine. Infatti perdetti il bambino durante il parto….”
    K : “Oh, mi dispiace, mi dispiace tantissimo…!” disse Kagome con le lacrime agli occhi.
    S : “Non è nulla. Ormai sono passati così tanti anni….Promettimi che le starai sempre accanto (rivolgendosi ad Inuyasha), non voglio che a Kagome capiti un cosa così orribile….come perdere il suo bambino…”
    I : “Non la lascerò per un solo minuto!!! La seguirò sempre!!!!!!! Lo prometto!”
    S : “Sei proprio un bravo ragazzo….”

    Rimasero al villaggio ancora per qualche giorno poi, dopo aver salutato l’anziana sacerdotessa si rimisero in cammino. La giornata era insolitamente calda per quel periodo nonostante fossero ancora agli inizi di aprile. I due stavano ora attraversando una palude la quale contribuiva ad aumentare il caldo intorno a loro. Kagome non riusciva più ad andare avanti perché il caldo, date le sue condizioni, era come triplicato per lei. Kagome non aveva mai sentito così caldo in vita sua, le mancava persino il respiro. Inuyasha si accorse subito che qualcosa non andava.
    I : “Kagome! Cosa succede…?”
    K : “Inu….non c’è la faccio più….fa troppo caldo…non riesco….a respirare….!”
    I : “KAGOME!!!!!!!!!!!!!!!! Su, stai tranquilla! Sali sulle mie spalle! Ti porto via da qui! SUBITO!”
    E così, dopo essersi assicurato che Kagome fosse ben posizionata sulle sue spalle, spiccò un salto più in alto che poteva, quasi fino a toccare il cielo. Kagome già cominciava a sentirsi meglio. L’aria lassù era fresca e pulita. Inuyasha ne fu felice e continuò a saltare tra le paludi dirigendosi verso le montagne che si intravedevano all’orizzonte. Giunto lì si fermò, facendo scendere Kagome. Ora l’aria non era più soffocante e calda come nelle paludi, poteva stare tranquillo.
    I : “Come va?”
    K : “Va molto meglio, ti ringrazio……scusa ma il caldo era troppo….”
    I : “Non importa. Ciò che conta è che tu stia meglio!”
    K : “Inuyasha….”. Kagome sorrise e si avvicinò a lui baciandolo dolcemente sulle labbra. “Ti amo, Inuyasha”


    Intanto dall’altra parte dello specchio
    S : “Houshi sama, è ormai passato più di un mese da quando Kagome ed Inuyasha sono finiti là dentro! Che sia successo loro qualcosa? Oh mio Dio! E se fosse impossibile uscire da lì? E se il demone dello specchio ci avesse mentito? Sono così preoccupata!”
    M : “Non temere, Sango. Sono preoccupato anch’io ma, come ha detto il demone dello specchio, noi non possiamo fare nulla per aiutarli. Dobbiamo continuare a credere in loro. Questo è tutto ciò che possiamo fare….”
    Sh : “KAGOME !!!!!!!!!!! INUYASHA!!!!!!!!!! Vi prego tornate…mi mancate tanto….”
    d : “Non disperate. A quanto vedo i due giovani hanno fatto molta strada e si stanno avvicinando sempre più all’uscita.”
    Sh : “Davvero????????????”
    S : “Veramente? Oh! Sono felicissima!!!!”
    M : “Sono felice. Credo che molto presto potremo riabbracciarli!”
     
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    nuovamente divino*-*
     
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  3. kagome123
     
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    Grazie pammy *__*

    Ottavo capitolo ^^

    CODICE
    E arrivò l'inverno...

    Erano giunti ormai sulle montagne e Inuyasha aveva sconfitto altri quattro dei nove Draghi Dell’Apocalisse. Non era stato affatto facile sconfiggerli ma lui doveva difendere Kagome, la sua Kagome, e il bambino che cresceva sempre di più dentro di lei. Kagome stava per terminare il secondo mese ed il pancione era ormai evidente. E già da qualche settimana il piccolo aveva cominciato a tirare dei forti calci. Inuyasha era felicissimo di poter sentire il bambino e non perdeva mai l’occasione di appoggiare il suo orecchio sul grembo di Kagome. ‘

    Giunta la sera, i due decisero di accamparsi in una piccola capanna abbandonata lì vicino. Inuyasha aiutò Kagome a sistemare le coperte per la notte e, dopo essersi assicurato che fosse ben coperta, si diresse verso la porta della capanna.
    I : “Vado a prendere qualcosa da mangiare, sono stufo di mangiare solo e soltanto ramen ogni giorno…e poi non fa bene al bambino! Tu non muoverti di qui! Faccio in un attimo!”
    K : “Va bene, non preoccuparti! Torna presto però…”
    Inuyasha sorrise e sparì nel buio della notte.
    K : “Mamma mia! Se non fosse per il fuoco acceso qui sarebbe tutto buio! Brrr…Che paura! Spero che Inuyasha torni presto!”
    In quel momento il bambino tirò un forte calcio. “Mmmm? Che c’è? Anche a te manca il tuo papà?” e mentre diceva queste parole arrossì e accarezzò dolcemente il pancione. Tutto era successo così velocemente: prima avevano sconfitto Naraku ed erano finiti nello specchio, poi lei ed Inuyasha si erano dichiarati il loro amore e adesso lei aspettava un bambino da Inuyasha. Sorrise a questo pensiero e al fatto che molto presto avrebbe potuto abbracciare il suo bambino. (“Chissà se sarà un maschio o un femmina? Dalla forza con cui tira i calci penso proprio che sarà un maschio! Ma non mi dispiacerebbe avere un femmina…forse ad Inuyasha si…”) e immaginando la faccia che avrebbe fatto Inuyasha se fosse nata una bambina, cominciò a ridere. Poi improvvisamente si fermò. Un pensiero le aveva attraversato la testa come un fulmine. La sua famiglia! Se n’era completamente dimenticata! Come avrebbero reagito a una tale notizia? Come avrebbero reagito soprattutto sua madre e il nonno? Un brivido le attraversò la schiena.Doveva assolutamente parlare con Inuyasha. Forse insieme avrebbero trovato sicuramente un soluzione.
    Pochi minuti dopo arrivò Inuyasha con in mano una coppia di conigli.
    I : “Kagome! Ecco qui! Un po’ di carne fresca ci farà bene! Preparo subito il fuoco!….ma Kagome che hai?…Perché stai tremando?”
    K : “Inuyasha….ecco…io…abbiamo un problema….”
    I : “Che succede, Kagome? Ti senti male? È successo qualcosa al bambino?…”
    K : “No non è questo….Inuyasha…stavo pensando alla mia famiglia….e a come prenderà la notizia che io avrò un bambino. Nella mia epoca non è una cosa normale che una ragazza di soli quindici anni partorisca un bambino…Non è che io non ne sia felice, per me infatti è la cosa più bella che mi sia capitata ma….non so se la mia famiglia mi vorrà più bene…”
    I : “Kagome…”
    Kagome gli si avvicinò abbracciandolo e posando la testa suo petto. “Ho paura, Inuyasha. Non voglio perderli!”
    I : “Kagome, perdonami…è tutta colpa mia se adesso sei in questa situazione! Ti prego non odiarmi!”
    K : “No, Inuyasha, che dici? Non è affatto colpa tua! Noi non potevamo evitare che questo accadesse…il bambino che porto in grembo è il frutto del nostro amore…io ti amo, Inuyasha. Non potrei mai odiarti!”
    I : “Ti amo anch’io Kagome ma, non voglio che per causa mia tu perda la tua famiglia! So già quando è doloroso…Facciamo così: parlerò io con tua madre e tuo nonno! Non preoccuparti, ci penserò io!…e spero che mi lascino vivere….(gocciolone sulla testa)”
    K : “Ohhhh, Inuyasha!!!! Grazie….grazie…snif…”
    I : “Bene! Ora mangiamo, prima che si freddi tutto!”
    K (sorridendo) : “Si!”

    Il paesaggio, man mano che salivano tra le montagne, si andava coprendo da una spessa coltre di neve e il freddo diventava sempre più pungente. Kagome si trovava sulla schiena di Inuyasha con addosso due coperte pesanti. Il calore del corpo di Inuyasha combinato con quello sprigionato dalle coperte la faceva stare perfettamente al caldo. E lui ne era molto felice. Improvvisamente arrivò al suo sensibilissimo naso un odore che gli era diventato familiare negli ultimi tempi : l’odore di drago.
    I : “Abbiamo compagnia!”
    K : “Cosa?”
    Infatti apparve quasi subito una grande ombra che cominciò ad attaccare i due lanciandoli contro piccoli coltelli affilatissimi. Inuyasha abilmente li schivò tutti e si preparò all’attacco sguainando la sua Tessaiga.
    I : “Fatti vedere, BATARDO!!!”
    $& : “Hey! Vacci piano con le parole, maledetto mezzo sangue! Nessuno tratta in questo modo i terribili fratelli Myu e Ryu!
    K : “Sono due!!”
    I : “Grrrrrrr….!!!!Fatevi sotto! Voglio proprio vedere se siete così terribili! Kagome, tu rimani qui…ci penso io a loro!”
    K : “Stai attento”
    I : “Non preoccuparti. Ci vorranno solo pochi minuti!” e detto questo si getto subito all’attacco.
    I due draghi si muovevano così velocemente che era quasi impossibile vederli, attaccando da tutte le parti il povero Inuyasha e colpendolo ripetutamente con i coltelli.
    In poco tempo Inuyasha era coperto di ferite dalle quali usciva copioso il sangue. “Maledizione!!!!” urlò Inuyasha “se almeno non fossero così dannatamente veloci!!”
    Man mano che passavano i minuti Inuyasha respirava sempre più affannosamente man mano che le ferite aumentavano.
    $& : “Te lo avevamo detto, mezzo sangue! Noi siamo troppo forti per te! Non riesci nemmeno a vederci….di questo passo morirai dissanguato!”
    I : “Maledizione…anf…anf…se non trovo subito un modo per fermarli….anf….qui ci lascio le penne…”
    $& : “Cos’è?? Il cagnolino non ce la fa più? Se vuoi ti diamo subito il colpo di grazia così….potrai riposarti per molto, molto tempo!! Ah ah ah !”
    I : “GRRRRRRR…….lo vedremo!!!!! KAZE NO KIZU!!!!!!”
    $& : “Cosa credi di fare con quel misero vento? Ora ti facciamo vedere noi il vero vento!”
    Dopo che i due draghi ebbero pronunciato una frase in una lingua incomprensibile, si formò davanti a loro un enorme tornado che iniziò a risucchiare ogni cosa con una forza tale da risucchiare persino enormi alberi secolari tra cui anche quello vicino al quale si trovava Kagome.
    K : “AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH! INUYASHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! AIUTOOOOO!!”
    I : “KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!”
    Con uno sforzo enorme Inuyasha si gettò in aiuto di Kagome ma a causa delle ferite che non smettevano di sanguinare stavano rischiando di finire all’interno del tornado.
    K : “Inuyasha, ho paura!!!!!!”
    Kagome tremava e si teneva stretta a lui. Inuyasha non sapeva più cosa fare ma non poteva permettere che succedesse qualcosa a Kagome e al bambino. Il tornado intanto li stava risucchiando al suo interno sempre più velocemente. Inuyasha doveva agire ora e quando stava ormai perdendo le speranze ebbe un’idea.
    I : “Kagome, sali sulle mie spalle e cerca di tirare una freccia verso il centro del tornado. Poi mantieniti forte a me!”
    Kagome fece come le aveva detto e tirò la freccia verso il centro del tornado. Grazie alla freccia scoccata da Kagome si era creata una crepa all’interno del tornado.
    I : “Bene!! Adesso Kagome stringiti a me più forte che puoi!!!”
    Inuyasha si gettò nel tornado e usando la Tessaiga rafforzata dal Kongossoha lo tagliò in due. La potenza restante del colpo servì a distruggere i due draghi cogliendoli di sorpresa.
    $& : “NON E’ POSSIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!” e si disintegrarono.
    I : “C’è…..l’ho….fatta…..!….!” e svenne.
    K : “Inuyasha, sei stato grande….Inuyasha?? INUYASHA!!!!!!!!!!!!”
    Kagome era disperata. Cominciò a scuoterlo ma niente. Inuyasha non accennava a svegliarsi. Lo guardò: Inuyasha era tutto ricoperto di sangue e respirava a fatica.
    Usando tutta la forza che disponeva trasportò Inuyasha in un luogo riparato, dato che si era alzato improvvisamente un vento gelido e aveva cominciato a nevicare.
    Lentamente gli tolse la parte di sopra del kimono e lo medicò.
    Poi, esausta, dopo aver coperto entrambi con la coperta che li era rimasta, si addormentò abbracciata al suo Inuyasha.


    Non era ancora l’alba quando Kagome si svegliò. Aveva nevicato per tutta la notte e il paesaggio era completamente ricoperto da un folto strato di neve. La luna era ancora alta nel cielo ma si potevano già i primi raggi di sole che preannunciavano l’inizio di una nuova giornata.
    Kagome aveva dormito poco quella notte a causa dell’ansia e per i calci del bambino che non aveva smesso per un solo attimo di muoversi. Si alzò stancamente da terra, anche a causa del peso del pancione che aumentava ogni giorno di più, e si girò verso Inuyasha. Dormiva ancora ma per fortuna il suo respiro era tornato normale. Sorrise e gli accarezzò delicatamente una guancia. Lentamente iniziò a cambiare le fasciature ad Inuyasha. Le ferite più superficiali si andavano già rimarginando mentre quelle più profonde sanguinavano ancora. Prese il disinfettante dalla borsa che miracolosamente si era salvata e lo passò sulle ferite ancora aperte. Il viso di Inuyasha si contorse per un momento in un espressione di dolore ma poi tornò quasi subito serena. Kagome infatti stava cercando di fare più delicatamente possibile. Quando ebbe finalmente finito lo coprì con la coperta. Sospirò: si sentiva già stanca pur non avendo fatto niente quella mattina. Accarezzò dolcemente il pancione e non passò un minuto che subito il bambino le rispose tirandole un forte calcio.
    K : “Sei sempre sveglio tu, eh? Non sei ancora stanco dopo quello che hai combinato stanotte?….sei proprio instancabile, come tuo padre…” e mentre diceva questo una lacrima scese lungo il suo viso.
    I : “Inuyasha…promettimi che non metterai più così a rischio la tua vita!! Io…non voglio perderti…snif…”
    Kagome pianse a lungo abbracciata ad Inuyasha poi, esausta, si addormentò.

    Erano passate molte ore quando finalmente Inuyasha si svegliò. Il suo sguardo cadde subito su Kagome che dormiva beatamente tra le sue braccia. Sorrise e si chinò su di lei baciandole la fronte.
    I : “Kagome…non so come tu abbia fatto a trasportarmi fin qui e a curarmi nel tuo stato….ma ti ringrazio” e la baciò nuovamente questa volta però sulla bocca.
    Le dolci dimostrazioni d’affetto di Inuyasha fecero svegliare Kagome che non perse tempo a rispondere a quel dolcissimo bacio.
    K : “Inuyasha…..snif….sei tornato da me!…..snif! Sono così felice!!! Promettimi di non fare più cose così azzardate!!”
    I : “Kagome….tu sei la cosa più bella della mia vita. Pensavi che ti avrei lasciato proprio ora che manca poco alla nascita del nostro bambino? Non ci penso proprio!!! Noi staremo insieme per sempre!” e si baciarono di nuovo questa volta con più passione.
    Improvvisamente lo stomaco di Inuyasha tuonò.
    I : “OPS! Bè….scusa ma…ho una fame che non ci vedo!”
    Kagome rise. “ Bè….ora che mi ci fai pensare, anch’io non ho mangiato nulla questa mattina!”
    I : “COSA????? NON HAI MANGIATO NIENTE??? Aspetta qui vado subito a prenderti qualcosa di sostanzioso da mangiare!”
    K : “HEY! Tu sei ferito!!!! Dove pensi di andare?”
    I : “Fhè! Ma se sono soltanto quattro graffi! Faccio subito!!!” e uscì come un fulmine. Pochi minuti dopo era già di ritorno con in spalla un enorme cinghiale.
    K : “WOW! È enorme!!! Come faremo a mangiarlo tutto?….ah, già! Ora ricordo che tu hai uno stomaco senza fondo!”
    I : “Fhè! Pensa a mangiare anche tu un po’ di più! Mangi come un uccellino, e poi ti lamenti del fatto che ti senti stanca! È naturale che poi il bambino si nutra della tua energia! Come farai quando dovrai partorire? Ti ricordo che tra una settimana entrerai nel quarto mese!”
    K : “Uffa! Sei peggio di mia madre, quando ti ci metti! E va bene! Farò uno sforzo!”
    I : “Brava!”

    Era calata la notte e i due stavano abbracciati godendo del calore sprigionato dal fuoco.
    I : “Domani mattina ci metteremo in cammino! Tra qualche giorno, al massimo una settimana giungeremo sulla cima della montagna più alta, dove c’è la porta!”
    K : “Cosa????? Vuoi già muoverti??? Ma….le ferite non si sono ancora rimarginate del tutto! Ti ricordo che manca ancora un altro drago da sconfiggere ed essendo l’ultimo sicuramente sarà il più forte! E se ci attaccasse all’improvviso? E se tu non fossi ancora in piena forma? Aspettiamo ancora qualche giorno!!”
    I : “Non ti preoccupare. Entro domani le ferite saranno tutte guarite e poi qualcosa mi dice che troveremo l’ultimo drago quando saremo arrivati sulla cima della montagna! Ma ora non è questo il problema più importante: dobbiamo assolutamente trovare un villaggio e prenderti dei vestiti pesanti per te e qualcosa per il bambino! Sarà sempre più freddo man mano che andremo avanti…e non voglio che tu muoia assiderata!”
    K : “E va bene!…sai Inuyasha, sei diventato così premuroso nei miei confronti che quasi non ti riconosco più!”
    I ( con le guance in fiamme) : “Bhè…..ecco….io….credo che sia normale che il compagno si preoccupi della sua compagna e del suo bambino….”
    Kagome iniziò a ridere. Era troppo buffo quando arrossiva! Sembrava un cucciolo! Poi gli si avvicinò ancora di più e lo baciò sulla guancia.
    K : “Inuyasha, ti amo” gli sussurrò dolcemente.
    I : “Ti amo anch’io, Kagome” e le accarezzò dolcemente una guancia. Poi lentamente scese sul pancione e si sorprese non poco della potenza con cui il piccolo tirava i suoi calci. Sorrise e scese a baciarla là dove era arrivato il calcio. Poi vi posò l’orecchio e rimase a lungo così, cullato dall’odore di Kagome.
     
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    Nono capitolo

    CODICE
    Obiettivo: tornare a casa!

    La mattina dopo partirono molto presto; aveva smesso di nevicare ed era uscito anche il sole. Lentamente attraversarono un fitto bosco e una grande pianura. Kagome si stancò quasi subito ma Inuyasha fu ben lieto di prenderla sulle sue spalle.
    K : “Non sono troppo pesante? Mi sembra di essere diventata una enorme palla!
    I : “No che dici! Per me sei leggera come una piuma!”
    K : “Oh,…bhè...grazie. Comunque non credevo che il pancione sarebbe diventato così grande! Quando mia madre era incinta di Souta il pancione non era così grosso!”
    I : “Bhè, io ho visto parecchie donne incinte e ti posso dire che ogni pancione era diverso dall’altro. E poi non devi dimenticare che nostro figlio ha sangue youkai nelle vene!”
    K : “Umm? Sarà…. Parlando d’altro, pensi che il piccolo avrà le orecchie come te?”
    I : “Ecco…io…non so…forse…”
    K : “Sai, a me piacerebbe moltissimo!”e mentre parlava afferrò un orecchio di Inuyasha e iniziò ad accarezzarlo.
    I : “Hey! Ma che fai?….lo sai che non riesco a sentire i rumori di qua intorno se tu fai così? E se per caso arrivasse qualche demone?”
    K : “Uffa! E va bene, ma lo sai… a volte non riesco proprio a trattenermi! Sono così morbide!”
    I : “Fhè! Le donne! Comunque tra un po’ arriveremo ad un villaggio. Sento distintamente l’odore di molte persone”
    K : “Cosa? Esiste veramente qualcuno che vive su queste montagne?”
    I : “A quanto pare si. Sento anche l’odore dell’acqua. Deve esserci un fiume o un lago lì vicino al villaggio. Sarà un villaggio di pescatori. Ora tieniti forte! Si balla!!”
    Inuyasha iniziò a saltare da un albero al un altro e poi da una roccia ad un’altra correndo come un pazzo.
    K : “Hey! Ma….Inuyasha vai piano!!! Non correre così….!!!…Aiuto!!”
    E così in meno di cinque minuti erano già arrivati. Il villaggio era più grande di quel che si aspettavano e molto popolato. Inuyasha fece scendere Kagome e si inoltrarono al suo interno. Vi era una specie di fiera e ad ogni lato della strada vi erano commercianti di ogni genere. Kagome avrebbe voluto comprare qualcosa di carino ma si ricordò che non aveva soldi o almeno lo stesso denaro che veniva utilizzato in quell’epoca.
    K : “Inuyasha, guarda! Che bello! Ci sono anche dei vestiti! Peccato che non abbiamo neanche un soldo!”
    I : “E chi l’ha detto? (fruga nella tasca) Guarda, questi l’ho fregati a Miroku poco prima che sconfiggessimo Naraku! Non pensavo però che mi sarebbero serviti….”
    K : “Davvero? Oh, Inuyasha! Sei un tesoro! Dai avviciniamoci e compriamo qualcosa! Mi sembra quasi di essere in una strada piena di negozi!”
    I : “Hey, hey…vacci piano! Credo che questi saranno appena sufficienti per poter comprare qualche vestito, niente di più!”
    K : “Che peccato! Mi stavo già immaginando tutte le cose che avrei potuto comprare…”
    Così cominciarono a camminare tra le “bancarelle”. Kagome trascinava con se il povero Inuyasha ogni volta che vedeva qualcosa che le piaceva, urlando come una pazza. Inuyasha rassegnato e con un’enorme gocciolone sulla testa cercava di assecondarla seguendola. Dopo due ore finalmente, quando ormai Inuyasha aveva perso quasi completamente la pazienza, Kagome si decise. La sua scelta ricadde su un kimono a fiori di lana abbastanza largo e su uno scialle coordinato anch’esso di lana.
    Poi usarono gli ultimi spiccioli che li erano rimasti per comprare qualcosa da mangiare.
    Alla fine della giornata i due erano entrambi stremati. Kagome, dopo aver indossato i suoi nuovi vestiti e aver conservato la divisa scolastica che aveva indossato fino a poco tempo prima, stava già dormendo sulle spalle di Inuyasha.
    Inuyasha sorrise sentendo il dolce peso della sua amata sulle spalle. Ora doveva trovare un luogo riparato dove passare la notte dato che stava iniziando di nuovo a nevicare. Mentre camminava tra le stradine del villaggio ormai addormentato arrivò nelle vicinanze di una locanda. Forse lì avrebbe trovato una stanza o un giaciglio.
    Bussò alla porta e pochi minuti dopo arrivò alla porta un anziano signore leggermente addormentato.
    v : “Chi è che disturba nel cuore della notte?”
    I : “Mi dispiace disturbarla….io e la mia compagna cercavamo un luogo caldo dove passare la notte…”
    v : “Oh,…mi dispiace ragazzo ma durante la fiera dei mercanti il mio locale è sempre pieno…non ho nemmeno un letto libero…mi dispiace…” e fa per chiudere la porta.
    I : “Ma…aspetti! La mia compagna è incinta! La prego…fuori nevica sempre più forte e a quest’ora nessuno vorrà ospitarci!”
    v : “Mmmm….Potete stare nella stalla con i cavalli. Non ho nessun altro posto. Ma tu ragazzo, hai dei soldi?”
    I : “No…però potrei fare qualcosa per ripagarla…sono…ehmm…molto forte…”
    v : “E va bene! Entrate! Vieni con me che ti mostro dove è la stalla”
    I : “La ringrazio!!!!”
    L’anziano signore condusse Inuyasha e Kagome in una piccola stalla piena di cavalli. Dove vi era un grande giaciglio di paglia Inuyasha posò delicatamente Kagome, che ancora dormiva, e la coprì con la coperta perché stesse più al caldo. Dopo averle dato un bacio sulla fronte si voltò verso il vecchio.
    I : “Allora mi dica, cosa vuole che faccia?”
    v : “Dovrai riempirmi l’intera dispensa di legna e tutto entro domani mattina. Se lo farai non ti chiederò nient’altro, anzi vi offrirò ad entrambi la colazione!
    I : “Ok! (Sarà uno scherzo per me! In questo modo avremo anche un pasto gratis!)”
    E così, dopo aver lasciato il fodero della spada vicino a Kagome per proteggerla, si diresse verso il bosco. Diversamente da quello che pensava, il compito non fu affatto facile: infatti quella notte si scatenò una tempesta fortissima che diede non pochi problemi ad Inuyasha. Dopo molte ore di duro lavoro, cioè quando ormai cominciava a fare giorno, Inuyasha era riuscito a riempire completamente l’intera dispensa. Stremato e mezzo assiderato (infatti le orecchie erano diventate viola!) si distese sotto le coperte vicino a Kagome, addormentandosi quasi subito.
    Quando Kagome si svegliò, erano passate un paio d’ore. Inuyasha le era accanto e dormiva tenendola stretta tra le braccia. Kagome sorrise e si guardò intorno: sembrava una stalla, anzi era una stalla piena di cavalli che la guardavano con curiosità. Si alzò lentamente e in quel momento entrò il vecchio padrone della locanda.
    v : “Buongiorno! Ti sei svegliata! Hai dormito bene?”
    K : “Oh, sì…la ringrazio. Come mai ci troviamo nella stalla? E perché Inuyasha ha le orecchie così fredde pur essendo molto caldo qui?”
    v : “Quel ragazzo deve volerti un’infinità di bene. Mentre tu dormivi lui è andato nel bosco a raccogliere la legna sfidando persino la grande tempesta ed è tornato solo poche ore fa. E tutto questo l’ha fatto per darti una stanza calda dove dormire e un pasto! Ora lascialo dormire. Quando si sveglierà vi preparerò da mangiare! A dopo!” e ritornò nella locanda.
    Calde lacrime cadevano sulle guance di Kagome. Inuyasha aveva rischiato di morire assiderato per lei! Gli si sdraiò accanto e l’abbraccio forte dandole tutto il calore possibile. Lo baciò sulle labbra e strinse la testa sul suo petto, soffiando leggermente nelle orecchie.
    Inuyasha era cambiato moltissimo dalla prima volta che lo aveva conosciuto, quando voleva ucciderla per avere la sfera dei Quattro Spiriti tutta per se. Era cresciuto molto negli ultimi mesi e molto maturato. Sarebbe diventato sicuramente un perfetto padre per il piccolo. Kagome sorrise al pensiero di lui con in braccio il bambino e lo strinse ancora di più. Inuyasha sussultò, chiaro segno che si stava svegliando.
    I : “Mmmm….”
    K(sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi) : “Buongiorno! Sei abbastanza caldo?”
    I : “Si….(premendosi di più su i suoi seni)…meravigliosamente…caldo!”
    Kagome sorrise nuovamente e prese ad accarezzargli le soffici orecchie.
    K : “Inuyasha, volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto…”
    I : “Di nulla. Per te farei di tutto…anche sfidare una bufera di neve!”
    Non appena Inuyasha ebbe finito di parlare, Kagome ruppe la distanza che c’era tra le loro bocche e lo baciò. Inuyasha, superata l’incertezza iniziale, le rispose con uguale fervore e passione. Le loro lingue danzavano e lottavano senza fermarsi, i loro corpi cercavano di avvicinarsi sempre più, le loro mani tracciavano sentieri di fuoco sui loro corpi. La passione cresceva sempre di più man mano che i baci e le carezze aumentavano.


    *Lemon VM18*
    SPOILER (click to view)
    Una mano di Inuyasha si era spinta all’interno del kimono di Kagome e aveva iniziato a massaggiare il seno. Kagome gemette subito al leggero contatto. I seni erano diventati ipersensibili a causa della gravidanza.
    Lentamente cominciarono a spogliarsi godendo del calore sprigionato dal contatto dei loro corpi. Gentilmente Inuyasha fece sdraiare Kagome, non lasciando nemmeno per un secondo la sua bocca. Poi cominciò a scendere fermandosi ogni tanto tra i suoi seni e sul pancione. Quando fu sazio di quella parte del corpo, si diresse verso la sua femminilità ormai in fiamme e vi giocò a lungo con la lingua. Kagome quando sentì il suo alito caldo e la sua lingua entrare dentro di lei gemette più forte, avvicinandosi sempre più, man mano che aumentava il ritmo delle sue ministrazioni, verso il piacere assoluto. Quando Kagome venne, Inuyasha, dopo essersi cibato di quel nettare divino, iniziò a posizionarsi in direzione della sua apertura. La baciò nuovamente con fervore e poi entrò lentamente in lei. Non voleva fare del male al bambino, così cercò di essere il più delicato possibile senza però far affievolire la sua passione. E così i due amanti vennero, entrambi urlando e gemendo e stetti in un forte abbraccio. Stanchi ma felici rimasero così uniti per molti minuti, stretti ognuno nelle braccia dell’altro.


    CODICE
    Era ormai l’ora di pranzo quando Kagome ed Inuyasha si alzarono e si diressero nella locanda. Il vecchio padrone della locanda prontamente diede loro un tavolo e fece preparare subito da mangiare. C’era molta gente a quell’ora tra cui molti dei mercanti che avevano visto durante la fiera del paese il giorno prima. Inuyasha si sentiva un po’ a disagio in mezzo a tutta quella gente: lui era pur sempre un mezzo demone e presto o tardi qualcuno dei commensali avrebbe sicuramente detto qualcosa nei suoi riguardi. Kagome notò subito il suo nervosismo.
    K : “Inu…che ti succede?”
    I : “Niente…è solo che non sono mai stato in una locanda e in mezzo a tante persone…ehm…esseri umani. Mi sento un po’ a disagio! E se qualcuno capisse che non sono come loro…cioè un demone…e mi cacciasse?”
    K : “Dai, non ti preoccupare! Noi siamo ospiti del padrone della locanda! Stai tranquillo! Non diranno nulla…”
    Ma Kagome dovette subito rimangiarsi quello che aveva detto. Infatti molti gruppi di uomini avevano notato le orecchie di Inuyasha e avevano incominciato a rivolgere verso di loro sguardi poco amichevoli. (“Come non detto….Mamma mia che sguardi!”) pensò Kagome.
    Gli uomini avevano già cominciato ad alzarsi quando giunse inaspettatamente il vecchio padrone della locanda.
    v : “Se i lor signori non gradiscono la presenza di un demone tra noi, sono pregati di lasciare questa locanda. Non sopporto la gente che vive di pregiudizi. Questo ragazzo ha quasi rischiato di morire assiderato pur di dare alla sua compagna incinta un luogo caldo dove passare la notte. Ma è un demone, direte voi! Si, è un demone, ma si è comportato come nessun essere umano avrebbe mai fatto… Quindi signori, fate la vostra scelta!”
    Tutti i clienti della locanda rimasero per molti istanti a bocca aperta poi, prima timidamente e poi sempre con più entusiasmo, cominciarono a levarsi elogi e applausi tra la folla. Inuyasha diventò completamente rosso e intanto stringeva le mani o ringraziava chiunque lo applaudisse. Era la prima volta che gli accadeva una cosa del genere: lui era abituato ad essere disprezzato e non elogiato! Anche Kagome era diventata completamente rossa dato che era stata assalita da ragazzine che si congratulavano con lei e le auguravano buona fortuna per il parto. Poi, superata l’euforia iniziale, il pranzo proseguì tranquillamente.
    Appena finito di mangiare e aver salutato il vecchio locandiere, i due si rimisero in cammino. La strada era completamente sommersa da metri di neve e Inuyasha trovò non poca difficoltà a camminare. Rischiava ogni volta di sprofondare completamente nella soffice neve a causa del peso di Kagome sulle spalle. Alla fine si arrese: non avrebbero fatto molta strada in quel modo e poi si era già fatto scuro. Poco distante da dove si trovavano Inuyasha intravide l’entrata di una grotta, controllò che non vi fosse nessuno al suo interno e entrò. Era un luogo perfetto e riparato per passare la notte. Fece scendere Kagome e accese il fuoco. I due, esausti, ben presto si addormentarono abbracciati e riscaldati dal tepore del fuoco.
    A causa della neve che cadeva abbondante ogni notte, li ci volle più di una settimana per arrivare in cima. E così dopo 16 giorni di cammino erano giunti finalmente sulla vetta più alta. Lì avrebbero trovato la porta che li avrebbe riportati a casa ma…prima dovevano sconfiggere l’ultimo dei nove draghi!
    Il paesaggio era completamente bianco colorato solo dai pochi alberi che crescevano in quei luoghi e…completamente deserto. Né Inuyasha né Kagome percepivano alcuna aura maligna nei dintorni.
    K : “E’ strano, Inuyasha. Non c’è nessuno qui!”
    Inuyasha annusò l’aria e drizzò le orecchie ma per quanto facesse non sentiva alcun rumore o odore sospetto. Era veramente strano.
    I due cominciarono ad avanzare lentamente facendo attenzione ad ogni piccolo rumore.
    I : “Fhè! Vuoi vedere che quel vecchio bastardo si è sbagliato e che i draghi sono otto anziché nove?”
    K : “Bhe…se fosse veramente così, allora adesso avremmo già dovuto avere per le mani la chiave fatta di osso di drago! Non credi?”
    I : “Mmmm….hai ragione o forse non esiste alcuna chiave!”
    K : “NO, NON DIRE COSI’! Io…IO NON VOGLIO PASSARE IL RESTO DELLA VITA QUI…e non voglio che nostro figlio…”
    I : “Non ti preoccupare, Kagome! Troverò un altro modo per uscire di qui! Se davvero qui non c’è alcun drago…”
    Improvvisamente la terra cominciò a tremare, il vento aumentò di colpo e una fortissima luce rossa illuminò tutto il paesaggio circostante.
    Kagome si aggrappò forte ad Inuyasha. “Ma….ma cosa succede????????????”
    I : “Grrr! Credo proprio che il drago si sia deciso a venire fuori!”
    Un forte boato echeggiò per tutta la vallata facendola tremare. In lontananza si poteva vedere una folta coltre di fumo avvolgere qualcosa, qualcosa di enorme. Due occhi rossi apparvero all’interno poi, man mano che il fumo si diradava, due enormi ali.
    % : “COME OSATE ENTRARE NEL MIO TERRITORIO?” urlò con voce spettrale l’enorme drago.
    I : “Siamo qui per prendere la chiave! Se ti preme la vita, ti conviene darcela subito!”
    % : “TU, MOCCIOSO! COME OSI RIVOLGERTI A ME CON QUEL TONO? SEI SOLO UN MISERO MEZZO DEMONE!”
    I : “Tsé! Per me sarà uno scherzo farti fuori come ho già fatto per tutti i tuoi fratelli! Su fatti sotto!!!!!!!!!!!”
    % : “PICCOLO INSOLENTE! ALLORA SEI STATO TU…!!!!! MALEDETTO!!!!! Te la farò pagare!!!!!!!!!!!!!!!” e detto questo si lanciò all’attacco.
    Kagome si andò a rifugiare vicino ad un albero con in mano il fodero della Tessaiga che le avrebbe fatto da scudo.
    Inuyasha si lanciò anche lui all’attacco ma il drago era troppo grande e forte. Infatti venne subito sbattuto a terra da una zampata del drago.
    % : “NON SO PRIOPRIO COME HAI FATTO A SCONFIGGERE I MIEI FRATELLI…GUARDATI! SEI GIA’ CON UN PIEDE NELLA TOMBA!”
    I : “Non ti illudere! Ci vuole ben altro per sconfiggermi! KAZE NO KIZU!!!!!!”
    Il colpo lanciato da Inuyasha colpì in pieno il drago, cogliendolo di sorpresa. Dopo un po’ il drago si alzò e si accorse di avere un taglio profondo sul braccio.
    % : “DANNATO!!!! COME HAI OSATO!!!!!” urlò più furioso che mai “ADESSO TI FACCIO VEDERE IO!!!!”
    Il drago lanciò dalla bocca una potentissima onda di energia, che diventava sempre più grossa man mano che avanzava. Inuyasha rispose all’onda con un altro KAZE NO KIZU ma questa risultò essere troppo forte. Il povero Inuyasha fu colpito in pieno!
    K : “INUYASHA!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOO!” urlò Kagome con tutto il fiato che aveva in gola. In lacrime, si avvicinò al corpo esanime di Inuyasha.
    K : “Ti prego, Inuyasha, rispondimi! Non morire…snif…ti prego…”
    % : “CHE SCENA COMMOVENTE! NON IMMAGINI QUANTO MI DISPIACE, DONNA! HA AHA AHAH! FINALMENTE HO VENDICATO I MIEI FRATELLI!!!”
    K : “MALEDETTO!!!!!!!! Come hai …SNIF.. potuto! Io…io..ADESSO TE LA VEDRAI CON ME!”
    % : “ COSA? UNA DEBOLE UMANA VORREBBE COMBATTERE CONTRO DI ME? E IN QUELLE CONDIZIONI? HAHAHA HAA! MA NON FARMI RIDERE!!! IO NON COMBATTO CONTRO LE DONNE SPECIALMENTE SE SONO IN QUELLE CONDIZIONI!”
    K : “Non mi sottovalutare, drago! Potrei stenderti a terra con una SOLA freccia!”
    % : “OHHH, DAVVERO? STO TREMANDO DI PAURA! GUARDA, MI SI SONO ADDIRITTURA DRIZZATE LE SQUAME! HAHAH HAAA!”
    K : “Vediamo se dopo avrai ancora il fiato per ridere, drago!” e detto questo si alzò e, impugnato l’arco, si preparò a colpire.
    Il drago continuava a ridere come un pazzo, non curandosi minimamente della donna. Improvvisamente, però, vide formarsi intorno alla ragazza un aura violacea molto potente che si ingrandiva sempre di più. Il suo corpo fu attraversato da un brivido. Non era possibile che una debole umana sprigionasse un’aura così potente. Chi era in realtà quella donna? Per riflesso cominciò ad indietreggiare… la potenza sprigionata da quella donna stava rapidamente raggiungendo i suoi livelli. Il drago era incredulo e immobilizzato dalla paura.
    K : “Mi sembra che adesso tu stia tremando! Dove è andata a finire tutta quell’arroganza di poco fa? Mmmm?”
    Il drago continuava ad indietreggiare. La sua aura era diventata quasi il doppio della sua…non avrebbe avuto alcuna possibilità contro quella donna!
    K : “ORA VENDICHERO’ INUYASHA! PREPARATI A MORIRE E A SOFFRIRE LE PENE DELL’INFERNOOO!!!!”
    Kagome scagliò la freccia con inaudita potenza contro il drago, che intanto stava cercando di darsi disperatamente alla fuga, colpendolo in pieno petto. Una luce fortissima illuminò tutto il paesaggio circostante nel momento preciso in cui la freccia aveva colpito il drago. Ora questo giaceva a terra con più della metà del corpo disintegrato. Ai piedi della enorme testa vi era una piccola chiave bianca. Esausta, Kagome si accasciò al suolo e si avvicinò ad Inuyasha. Aveva sconfitto il drago ma adesso era sola. Lo abbracciò forte e pianse sul suo petto.
    K : “Inuyasha…svegliati, ti prego! Non voglio che nostro figlio cresca senza un padre! Non voglio vivere da sola…INUYASHA!!!”
    Una lacrima cadde sul viso di Inuyasha che come per magia aprì gli occhi. “Kagome…” disse Inuyasha con un filo di voce.
    Kagome si bloccò. Non poteva credere alle sue orecchie. “Inuyasha…SEI VIVO?”
    Inuyasha le sorrise e rispose all’abbraccio baciandola teneramente sulle labbra. Kagome rispose al bacio piangendo come una fontana.
    K : “Inu..snif…yasha…sniff…NON LASCIARMI MAI PIU’!!!!!! Non immagini nemmeno quanto mi sono spaventata…snif…snif!”
    I : “Su, su… Non piangere…Dai! Anche se me la sono vista brutta, ora sono qui!”
    K : “Inuyasha…snif…non sei ferito?”
    I : “Ho sbattuto forte la testa ma, per il resto, va tutto bene…sono immortale, io! Ma…cosa è successo al drago?”
    K : “Bhè…forse rimarrai un po’ sorpreso…ma me ne sono occupata io!”
    I : “TU??????? MA COME?…COSA?….”
    K : “Non lo so nemmeno io. All’improvviso ho sentito una grande forza avvolgermi e non ho fatto altro che trasferirla tutta nella freccia! Poi l’ho colpito e…il resto la vedi da solo J”
    I (con la faccia sconvolta) : “Ah…”
    K : “BHE’? NON DICI NULLA? L”
    I : “…scusa …mi hai sorpreso…ma da te avrei dovuto aspettarmelo. Tu sei una ragazza diversa dalle altre!”
    Kagome sorrise e lo abbracciò.
    I : “Che ne dici se ora ce ne andiamo? La chiave dovrebbe essere ai piedi del drago.”
    K : “Si non vedo l’ora di riabbracciare gli altri e di dargli la bella notizia. Riesci ad alzarti?”
    I : “Si, ce la faccio. Tu invece stai bene? Non sei stanca dopo tutte le energie che hai usato per sconfiggere il drago?”
    K : “No, mi sento bene. Su dai andiamo, Inuyasha!”
    E così tenendosi per mano i due si avviarono verso il corpo, o meglio quello che era rimasto, del drago. Appena Inuyasha prese la chiave apparve magicamente davanti a loro una porta.
    I : “Andiamo?”
    K : “SI!!!!!!” e saltarono nel tunnel spazio-temporale.
    Si ritorna a casa!!!
     
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  5. kagome123
     
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    Decimo e ultimo capitolo ^^

    CODICE
    ....e vissero per sempre felici e contenti


    Intanto Sango e Miroku, che nel frattempo si erano sposati, e il piccolo Scippo vivevano al villaggio della vecchia Kaede e attendevano da ormai più di 4 mesi il ritorno dei loro amici.
    Sh : “Sango, pensi che Kagome e Inuyasha torneranno? Mi mancano tanto”
    S : “Non so più cosa pensare, Shippo. Ormai è passato troppo tempo.”
    M : “Io invece sono sicuro che torneranno molto presto. Non dobbiamo perdere la speranza! ”
    Sh : “Spero che tu abbia ragione, Miroku. Ma…guardate! Una luce…!”
    M : “…e proprio nella direzione della casa di Kaede! Andiamo a vedere!”
    I ragazzi si diressero velocissimi verso la casa di Kaede dove avevano lasciato lo specchio. Quando erano ormai arrivati Shippo fu avvolto da un odore, anzi due odori molto familiari…
    Sh : “SONO LORO!!!! INUYASHA…KAGOME!….SONO TORNATI!!!!!!!”
    M & S : “COSA??????????”
    Shippo corse come un fulmine ad aprire la porta. Nessuno poteva credere ai propri occhi. I loro amici erano finalmente tornati!
    S : “Oh mio Dio!”
    M : “Inuyasha….divina Kagome! Siete proprio voi?”
    Inuyasha e Kagome sorrisero e si avvicinarono ai loro amici, sebbene fossero un po’ intontiti per il viaggio.
    Shippo in preda ad una grande gioia saltò tra le braccia di Kagome piangendo forte. “ Kagome…snif…sei tornata…sei tornata…snif…”
    K : “Su non piangere, piccolo Shippo. Ora sono qui…su…su…” gli disse accarezzandolo dolcemente sulla testa.
    I : “Hey, moccioso! A me non mi saluti?”
    Shippo sorrise e con ancora le lacrime agli occhi si gettò tra le braccia di Inuyasha. Nel frattempo Kagome corse a salutare Sango, ancora incredula del ritorno dell’amica. Poi neanche lei riuscì a trattenere le lacrime che per lungo tempo aveva tenuto soppresse piangendo a lungo sul petto dell’amica. Fu proprio in quel momento che Sango si accorse del pancione di Kagome. (e non solo lei)
    S : “Ma cosa????….Kagome…”
    M( con sguardo indagatore) : “Divina Kagome, ma… cosa vi è capitato? Mi sembrate alquanto ingrassata…”
    Sh : “E’ vero! E poi perché sento l’odore di Inuyasha dentro la tua pancia?”
    Inuyasha e Kagome arrossirono per quello che aveva detto il piccolo Shippo.
    K : “Bhe…ecco…”
    I : “Si…dunque…ehmmmm……”
    Miroku e Sango, vedendo la reazione dei due, sorrisero (avevano capito tutto!!). Poi Miroku, con sguardo da pervertito, si avvicinò ad Inuyasha e dopo avergli messo un braccio sulla spalla gli disse : “Mmmm…ma bravo, Inuyasha! Sai, da te tutto mi sarei aspettato tranne questo! Mi hai sorpreso…e non poco! Che ne dici se…MI RACCONTI TUTTI I PARTICOLARI?????….AAAHHHIIIII, Sango!!!” (  Sango gli ha tirato l’Hiraikotsu sulla testa!!!)
    S : “Non starlo a sentire…comunque…CONGRATULAZIONI Kagomechan!!!!! Sono così felice per te!!!!”
    K : “Grazie, Sangochan!!” e l’abbracciò nuovamente.
    M : “Inuyasha, Inuyasha….vecchio volpone!!! Su, vieni qui! Fatti abbracciare!”
    Inuyasha tutto rosso ricambiò l’abbraccio.
    Intanto Shippo che era rimasto sulla testa di Inuyasha a guardare tutta la scena, non aveva capito bene le cose.
    Sh : “Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa succede? Non ho ancora capito niente!!!!”
    S : “Ma Shippo! Non hai capito? Kagome aspetta un bambino da Inuyasha!!”
    Shippo appena sentite queste ultime parole cadde a terra. “COSAAA????”
    K : “Si Shippo, è così! E nascerà anche molto presto!”
    Shippo in preda alla gioia corse ad abbracciare di nuovo Kagome. “Che bello! Che bello! Finalmente avrò dei fratellini con cui giocare!!!”
    S : “ Molto presto? Ma Kagome…a che mese sei? Io non penso più di cinque mesi…”
    K : “Sono esattamente quattro mesi e mezzo, ma siccome il bambino ha sangue youkai nelle vene potrà nascere al massimo tra due o quattro settimane.”
    M & S : “COSA??????? VERAMENTE?????”
    I & K : “SI!! J J”
    Ci fu un abbraccio collettivo e poi si diressero tutti dentro la capanna felici come non mai.
    Il resto della giornata passò tranquillamente. Kagome e Inuyasha raccontarono agli amici tutte le loro avventure e di come avevano sconfitto ad uno ad uno tutti i draghi dell’Apocalisse. Sango e Miroku fecero lo stesso e quando dissero che si erano sposati Inuyasha e Kagome quasi non credettero alle loro orecchie. Ora toccava a loro due prenderli in giro!! Tra risate e abbracci poi toccò a Shippo parlare. Adesso lui viveva con alcuni parenti sulle colline non poco lontano da lì e si trovava molto bene. Raccontò a Kagome e Inuyasha tutto quello che aveva fatto e che aveva imparato.
    “E sono diventato più forte di prima!!!” disse Shippo alzandosi in piedi.
    I : “Ah si? Voglio proprio vedere quanto sei migliorato! Su andiamo, ti sfido!!! Fatti sotto!” e prendendo alla sprovvista lo colpì sulla testa con un pugno.
    Tutti risero come matti. Tutto era tornato esattamente come prima o quasi…
    K : “A proposito… ma la sfera dei quattro spiriti che fine ha fatto?”
    Ka : “Non preoccuparti, bambina. È al sicuro tra le mie mani!”
    Kagome vedendo la vecchia Kaede si alzò e con gli occhi gonfi lacrime l’abbracciò forte. “Nonna Kaede!!! Mi siete mancata tanto!!!”
    Ka : “Anche tu e Inuyasha, ma a quanto vedo stai molto bene! Congratulazioni!” e sorrise ai due.
    Kaede diede in mano a Kagome la sfera dei quattro spiriti ormai completa. “ Ora è tua. Tocca a te decidere cosa farne”
    Kagome la prese e la guardò. Era passato così tanto tempo dall’ultima volta che l’aveva vista così e le venne in mente la prima volta che conobbe Inuyasha…che nostalgia! Poi il suo sguardo cadde sul pancione e sorrise. Quella piccola sfera aveva fatto in modo che accadesse tutto questo ma non voleva che allo stesso tempo finisse. Ormai nessuno dei suoi amici desiderava più utilizzare il gioiello. Il fratello di Sango era ormai morto e Sango aveva accettato la sua morte, Shippo aveva trovato tanti amici che gli volevano bene come dei genitori e Inuyasha non desiderava più diventare un demone completo.
    Ora l’unico suo utilizzo era quello di permetterle di oltrepassare il pozzo per andare nella sua epoca.
    K : “Nonna Kaede, se a te non dispiace io vorrei utilizzare la sfera per poter continuare a venire in questa epoca per sempre. In questo modo perderà tutti i suoi poteri e non potrà essere più causa di dolore per nessuno” e si voltò verso Inuyasha che le sorrise dolcemente.
    Ka : “Sono d’accordo! Allora è deciso domani esprimeremo il desiderio davanti al pozzo mangia ossa!”
    S : “ E’ bellissimo, Kagomechan!”
    Sh : “Sono così felice! In questo modo potrò vederti sempre!”
    M : “Non potevo aspettarmi altro dalla Divina Kagome.”
    Inuyasha le si avvicinò e l’abbracciò dolcemente. “Naturalmente anch’io potrò attraversare il pozzo vero?”
    Kagome ricambiò l’abbraccio e disse : “Ma naturalmente! Pensi che mi sarei potuta dimenticare di te? Devi parlare con i miei, se non ti ricordi! J”
    I : “Ah, già! E’ vero! Brrrrrr, ho una paura!!!”
    Tutti risero. Poco dopo Kaede preparo la cena e dopo che tutti si furono saziati andarono a dormire. Quello era stato un giorno magnifico per tutti.


    La mattina dopo l’appuntamento era a mezzogiorno vicino al pozzo mangia ossa. Tutti furono puntualissimi.
    Kagome si avvicinò lentamente al bordo del pozzo e una lacrima le rigò il volto. Non credeva che l’avrebbe mai più rivisto poi dopo aver tirato un sospiro alzò la sfera in alto e chiuse gli occhi.
    K : “Ti prego, o potente sfera dei Quattro Spiriti! Fa in modo che io, Inuyasha e tutti i nostri discendenti possano ora come in futuro attraversare il pozzo mangia ossa, luogo di incontro tra due epoche. Per i Kami, ascoltami ed esaudisci questo mio unico desiderio!”
    Appena Kagome ebbe finito di parlare la sfera emise una luce potentissima e accecante. Il tempo cambiò improvvisamente e il cielo, prima sereno, si riempì di enormi nuvoloni minacciosi. Kagome indietreggiò un po’ e si avvicinò ad Inuyasha che le era rimasto accanto fino a quel momento. Un fulmine colpì il pozzo e un bagliore accecante si sparse per tutto il paesaggio circostante. Poi tutto finì veloce come era iniziato. Dovettero passare alcuni minuti perché tutti fossero in grado di riaprire nuovamente gli occhi. Kagome fu la prima e subito il suo sguardo cadde sulla sfera: aveva perso il suo bel colore rosa ed era diventata completamente bianca.
    K : “Il desiderio è stato esaurito! E ora la sfera non ha più alcun potere!”
    S : “L’incubo è finito! Finalmente potremo vivere in pace per il resto della vita!”
    M : “Niente più Naraku! Sono così felice!”    
    Sh : “Anch’io! Anch’io!”  
    Kagome sorrise e si voltò verso Inuyasha. “E tu non dici niente?”
    I : “E che altro dovrei dire, scusa? Io sono già felice!”
    K : “Mmmm?”
    I : “Tu sei tutta la mia felicità! Che altro dovrei desiderare di più?”
    K : “Oh, Inuyasha!” e i due si baciarono con passione davanti agli occhi degli amici che gli guardavano con un po’ di malizia (specialmente Miroku).
    Ora rimaneva una sola cosa da fare. Andare dall’altra parte del pozzo e parlare con i suoi genitori del bambino. Come l’avrebbero presa? Kagome cominciò ad agitarsi.
    Inuyasha percependo il suo cambiamento d’umore le strinse la mano : “Non devi preoccuparti Kagome. Andrà tutto bene!”
    K : “Lo spero proprio. Tu restami vicino, però!”
    I : “Si…(tanto sarò io quello a essere linciato dai tuoi!!!! Brrrr!!!)”
    E così dopo aver salutato tutti ed aver ricevuto un amuleto porta fortuna da Miroku, i due saltarono nel pozzo.

    Appena arrivati Kagome fu avvolta da rumori familiari che non udiva da ormai molti mesi: il rombo delle macchine, la campanella della scuola, l’aereo…
    Una lacrima solitaria le rigò il volto. Fino a poco tempo fa credeva che non li avrebbe mai più uditi. Poi una voce giunse alle sue orecchie, la voce di suo fratello Sota.
    So : “Ciao mamma! Sono tornato!”
    E quella di sua madre.
    M : “Bentornato. Come è andata la scuola, oggi?”
    Kagome non poteva più attendere oltre. L’ansia e la gioia di poterli finalmente riabbracciare era troppa. Inuyasha percepì la sua agitazione e prendendola per mano la esortò ad andare. Kagome ricambiò la stretta e cominciò ad avviarsi verso l’uscita. Aprì lentamente la porta e, dopo aver tirato un profondo respiro, urlò con tutto il fiato che aveva in gola: “MAMMA, SONO A CASA!!!”
    La mamma e Sota, appena udirono queste parole, si girarono contemporaneamente in direzione del pozzo.
    M : “Ka…Kagome??
    S : “Sorellina sei tornata!!!!”
    K : “MAMMA!!! SOTA!!!!”
    Kagome corse verso di loro piangendo e li abbracciò. Anche Sota e la mamma stavano piangendo. Rimasero così per molti minuti finché la madre di Kagome e Sota non notarono il pancione.
    So : “Sorellina, come sei ingrassata!!”
    M : “Kagome, ma…tu…?”
    Kagome indietreggiò un po’ in direzione di Inuyasha e gli strinse la mano. “Mamma, io e Inuyasha dobbiamo qualcosa di importante da dirti.”
    M : “Entriamo in casa. Anche il nonno sarà felice di vederti. E poi si discute meglio davanti ad una tazza di the!”
    Il nonno appena vide la sua nipotina entrare incominciò a piangere come un pazzo e corse ad abbracciarla. Poco dopo anche lui notò il pancione.
    N : “Ma…che…?
    Poi il suo sguardo cadde su Inuyasha.
    N : “TU, MALEDETTO DEMONE!!! COSA HAI FATTO ALLA MIA BAMBINA?? Sapevo di aver fatto un grave errore accogliendoti in questa casa e ora ne sto ricevendo conferma!!!! Avrei dovuto sigillarti subito…”
    K : “NO! NONNO SMETTILA!!!!!” urlò Kagome “Non…ti permetto di trattare così Inuyasha! Lui è il mio compagno…”
    N : “COMPAGNO? I demoni non hanno sentimenti, questo è risaputo! Lui ti ha solo usato come strumento di piacere! E guarda con che risultato!!”
    K : “No! Nonno tu non capisci! Noi ci amiamo…questo bambino è frutto del nostro amore…”
    N : “BASTA!!!!!!!!!” e diede uno schiaffo così forte a Kagome da farla cadere.
    Inuyasha che fino a quel momento era rimasto fermo e zitto, vedendo la sua amata cadere, perse la ragione. D’istinto si gettò addosso al vecchio, bloccandolo a terra. Il suo sangue youkai stava ribollendo e stava lentamente perdendo la ragione. Kagome si accorse che i suoi occhi stavano diventando completamente rossi e un brivido le attraversò la schiena. Doveva fermarlo…doveva fare qualcosa! E così pochi istanti prima che potesse attaccare lo abbracciò. Inuyasha nel sentire l’odore della sua Kagome così vicino si calmò all’istante e tornò normale.
    K : “Inuyasha, non è successo niente…calmati adesso…”
    I : “Kagome…scusami….io…forse tuo nonno ha ragione quando dice che sono un mostro…”
    K : “No, Inuyasha tu non lo sei! Se tu fossi veramente un mostro adesso non sarei qui. Tu hai fatto delle cose che nessun altro essere umano avrebbe mai fatto: mi hai difeso e hai messo a repentaglio la tua vita per me così tante volte che è impossibile contarle tutte. Io ti amo così come sei, Inuyasha!” e mentre diceva questo sorrise.
    I : “Kagome…”disse e l’abbracciò forte.
    La mamma sorrise nel vederli così innamorati. Poi parlò.
    M : “Nonno, a me non interessa nulla se lui è un demone. Lui l’ha sempre difesa e voluta bene e ora che il loro affetto si è tramutato in amore vorresti che si separassero? Vorresti che il piccolo che Kagome porta in grembo cresca senza padre? Kagome e Sota hanno sofferto e continueranno a farlo per il resto della vita dato che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Non voglio che mio nipote cresca senza conoscere le sue origini. E poi, ammettilo, anche tu ti sei affezionato ad Inuyasha…”
    N : “Io…no…cosa dici…ehmmm…”
    So : “Colpito nel segno, nonno! Inuyasha adesso è diventato davvero mio fratello, vero?” disse, rivolgendosi alla mamma.
    La donna annuì e Sota corse subito ad abbracciare il suo nuovo fratello maggiore. “Inu no nii-chan! Inu no nii-chan!” urlava mentre teneva stretta la manica del suo kimono. Inuyasha e Kagome sorrisero. Poi la donna si avvicinò ad Inuyasha e accarezzandoli dolcemente il volto disse: “Benvenuto in famiglia, Inuyasha!”
    I(completamente rosso) : “Bhè…ecco io…grazie”
    M : “Su, dobbiamo festeggiare! Forza Sota, aiutami! Vieni anche tu, nonno! Kagome non deve sforzarsi!”
    Il nonno prima di andare in cucina, si avvicinò ai due. “Ragazzo, perdonami per prima…Sei il benvenuto nella famiglia Higurashi!”
    I : “Grazie…anche io le chiedo scusa per…”
    N : “Non è niente ragazzo, è già tutto passato! Goditi la festa!”
    Inuyasha era un po’ disorientato ed incredulo dopo quello che era successo ma anche felice. La famiglia di Kagome aveva accettato sia lui che il piccolo e d’ora in poi sarebbe potuto rimanere con lei per sempre.
    Kagome pianse a lungo. Era felice come non mai. Ora Inuyasha faceva parte della famiglia.

    Il festino casalingo durò fino a tarda sera. Kagome ed Inuyasha avevano raccontato tutto quello che era successo in quei lunghi mesi e la madre di Kagome fu felicissima di sapere che il bambino sarebbe potuto nascere da un giorno all’altro. Poi esausti andarono a dormire. Inuyasha e Kagome dormirono insieme nella stanza di lei che d’ora in poi sarebbe diventata la loro e del bambino…

    Il giorno dopo Kagome ed Inuyasha si svegliarono di buon ora. Dovevano andare tutti insieme a fare spese e a comprare le prime cose per il piccolo. Inuyasha rimase a casa con il nonno e Sota mentre la mamma e Kagome andarono al centro commerciale a fare spese. Le due donne tornarono parecchie ore dopo con un sacco di buste.
    I(con un enorme gocciolone) : “Ma…cosa sono tutte quelle buste?”
    K & M : “Il minimo indispensabile per la crescita del bambino!”
    I : “Eh?”
    K : “Vedi Inuyasha, questo è un biberon, questo è un ciuccio, questo….”
    Inuyasha guardava stupito tutte le cose che continuavano ad uscire dalle buste e che Kagome minuziosamente gli faceva vedere. Alla fine, dopo che ebbe montato il lettino e il fasciatoio, inuyasha si avvicinò e cominciò a studiare ogni cosa attentamente.
    I : “Non credevo che per un bambino così piccolo servissero tutti questi “strani aggeggi”! Mmmm….mia madre non ha usato tutte queste cose…”
    K : “Bhè…naturalmente perché la maggior parte di queste cose non esistono nell’epoca SenGoku!”
    I : “Hai ragione! I bambini di quest’epoca sono molto fortunati…”
    K : “Inuyasha? Cosa c’è? Se così….pensieroso”
    I : “No…niente!”
    K : “Inuyasha, sai che con me puoi parlare liberamente”
    Inuyasha rimase qualche minuto in silenzio poi, dopo aver fatto un respiro profondo, si girò verso Kagome, che intanto si era seduta sul letto vicino a lui e cominciò a parlare.
    ‘I : “Kagome…è da un po’ di tempo che ci sto pensando. Tu credi veramente che nostro figlio potrebbe vivere nella tua epoca?”
    K : “E perché non dovrebbe, scusa?”
    I : “No, non volevo dire questo...il mio più grande desiderio è che il bambino possa crescere in un mondo dove non ci sia né morte né guerra ma…”
    K : “Ma, cosa?”
    I : “Kagome nostro figlio non è uguale agli altri bambini! Lui è un…”
    K : “Mezzo demone?”
    I : “Si. Kagome, io non voglio che il piccolo cresca solo e allontanato da tutti, non voglio che diventi come me…”
    K : “Inuyasha…”
    I : “…io, prima di conoscere te e gli altri, ero introverso, spesso mi isolavo, facevo tutto di testa mia senza ragionare e a causa di questo mio stupido carattere ho messo molte volte a rischio la vostra vita! Per questo, Kagome, voglio che nostro figlio vada a quella tua scuola, si faccia degli amici e impari un sacco di cose utili che gli serviranno sicuramente ovunque andrà! Almeno in questo modo non crescerà ignorante come me…”
    Kagome rimase molto colpita da quello che Inuyasha aveva appena detto. Sorrise dolcemente e poi l’abbracciò forte.
    K : “Oh, Inuyasha non mi sarei mai aspettata queste parole da te! Tu che elogi la scuola! Sei veramente cambiato…”
    Inuyasha arrossì. “Bhè…per questo devo ringraziare solo te…”
    Kagome sorrise nuovamente e lo abbracciò più forte: “Però non è vero che sei ignorante! Hai imparato a maneggiare Tessaiga tutto da solo e con le tue sole forze! Bisogna elogiarti per questo!”
    I : “Si…è vero…però…”
    K : “Niente ma! Voglio che quando nostro figlio sarà cresciuto tu gli insegni ad usare la Tessaiga così che diventi forte e coraggioso come te! Anche se nascerà una bambina!”
    I : “Cosa????? Una…bambina?”
    K : “Bhè non possiamo sapere il sesso del bambino finché non sarà nato…potrebbe anche essere…”
    I : “NO NO NO E ANCORA NO! Sarà sicuramente un maschio! Ne sono sicurissimo!”
    K : “…e se invece fosse una bambina?”
    I : “In questo caso allora….bhè…ecco…potremmo avere un altro bambino…sempre che tu sia d’accordo…ehmmm”(arrossisce completamente).
    Anche Kagome era diventata completamente rossa dalla testa ai piedi. Non si aspettava una proposta del genere ma in cuor suo sarebbe stata felicissima di avere altri bambini…in fondo lei e Inuyasha erano “sposati”.
    I : “Hey, non fraintendere! Questo non vuol dire che io non sia felice di avere una femmina, anzi….ne sarei onorato…      
    K : “Inuyasha…”
    I : “Si? (Oh mio Dio! Adesso mi dirà che sono un maniaco o peggio mi manderà “A CUCCIA” per almeno venti volte…Aiuto!)”
    K : “Sai, fin da quando ero piccola ho sempre cercato di immaginare come sarebbe stata la mia vita dopo il matrimonio. Ma il mio più grande desiderio è sempre stato quello di avere tanti bambini con l’uomo che amo (mentre dice questo guarda verso Inuyasha). Quindi…non vedo niente di male nell’avere altri bambini! Solo che vorrei aspettare un po’ prima di averne un altro…finire la scuola…”
    I : “Non sei arrabbiata con me?”
    K : “Perché dovrei esserlo? Credo che sia una cosa naturale…e poi siamo compagni di vita, no?”
    I : “Forse hai ragione!”
    In quel momento la voce della madre di Kagome li risvegliò dai loro pensieri: “Kagomeeeee! Inuyashaaaaa! Su venite giù, la cena è prontaaaaaa!”
    I : “Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?”
    K : “Oh, si! Ho una fame che non ci vedo!!!!!!!”
    I : “Bene! È così che ti voglio!!!! Su salta su!” e così si diressero in cucina ridendo come matti.


    Erano passate ormai due settimane e, dato che erano a Luglio, il caldo diventava ogni giorno sempre più asfissiante. Kagome era sul letto attanagliata da un fortissimo mal di testa che non sembrava volersene andare e cercava di combattere il caldo stando rinchiusa nella sua camera con l’aria condizionata accesa al massimo. Inuyasha non riusciva a stare fermo un minuto. Era molto preoccupato per Kagome ma sua madre cercava di tranquillizzarlo dicendogli che era perfettamente normale per una donna all’ultimo mese di gravidanza soffrire di forti emicranie. Questo era un chiaro segno che Kagome avrebbe potuto avere le doglie da un giorno all’altro.
    Era notte inoltrata quando Kagome si svegliò in preda a forti dolori. Inuyasha non appena vide che le acque si erano rotte, capì tutto e corse subito a svegliare gli altri. La mamma fu la prima ad arrivare e mentre cercava di tranquillizzare la figlia cominciò a impartire i vari compiti: “Inuyasha, va a prendere una bacinella d’acqua! Nonno, tu prendi degli asciugamani! Sota, tu gli antidolorifici! Presto!”
    “SI!” urlarono tutti all’unisono e in pochi minuti tutto era pronto.
    Per Kagome quella fu la notte più lunga della sua vita. Il sole era già sorto quando, completamente sudata e stremata, aveva cominciato a spingere.
    M : “Forza, Kagome! Dai!”
    K : “Non…ce…la…faccio…più…!”
    M : “Kagome! Un ultimo sforzo, su! Oh mio Dio! La testa! Si vede la testa! Non mollare proprio adesso!”
    K : “ Mmmm….Mi sento svenire…aaaaahhhhhhhhhhhhhhhh!”
    Kagome urlò con tutto il fiato che aveva in gola e un attimo dopo si potevano già sentire i primi vagiti del piccolo. Inuyasha, che era rimasto con lei per tutto il tempo e non le aveva mai lasciato la mano, cercò di imprimere bene nella sua mente quel nuovo odore e una lacrima di felicità gli attraversò il viso.
    M : “Congratulazioni, Inuyasha! È un bellissimo maschietto!”
    Inuyasha sorrise e timidamente si avvicinò al piccolo ancora un po’ sporco di sangue. Un ciuffo di capelli argentati gli copriva gli occhi semichiusi e sopra la testa aveva un paio di orecchiette da cagnolino come lui solo che avevano delle piccole striature nere. Era bellissimo! Inspirò a fondo il suo odore e gli accarezzò dolcemente il pancino.
    M : “Ora vado a lavarlo e a medicargli il cordone ombelicale. Non ti preoccupare per Kagome, lasciala riposare. Sarà stanchissima come credo anche tu… perché non ti riposi un po’?”
    Inuyasha annuì e dopo aver dato un bacio sulla fronte a Kagome si addormentò vicino a lei.

    Erano passate un paio d’ore da quando era nato il piccolo. Kagome dormiva ancora mentre Inuyasha era sveglio e teneva in braccio il bambino. La madre di Kagome lo aveva lavato, medicato e vestito con un completino di colore azzurro. Poi dopo averlo fatto vedere al nonno e a Sota lo aveva riportato da Inuyasha, che intanto si era svegliato, e infine aveva medicato Kagome. Era stanchissima ma non le importava. Lei avrebbe fatto di tutto per sua figlia. E così dopo aver fatto alcune raccomandazioni ad Inuyasha andò anche lei a riposare lasciando Inuyasha felice come non mai.

    Kagome aprì lentamente gi occhi ma fu costretta quasi subito a richiuderli a causa della forte luce mattutina. Mosse un po’ la testa ma fu attraversata da un forte dolore lungo tutta la schiena. Sembrava come se tutte le sue ossa fossero rotte. Provò di nuovo a girare la testa ma c’era qualcosa che le copriva la vista. All’inizio non capiva cosa fosse poi all’improvviso ricordò tutto quello che era accaduto la sera prima e la sua espressione cambiò.
    K : “(E’ il mio bambino….il mio bambino)” pensò e avvicinò la mano verso quel piccolo esserino vestito di blu. Lo sfiorò dolcemente portandolo verso di se e facendo attenzione a non svegliarlo. Mentre lo guardava una lacrima le attraversò il viso: era la cosa più bella che avesse mai visto! Lo studiò attentamente in tutti i suoi dettagli: il viso piccolo e paffuto, le manine piccole e rosa, gli occhi e infine le orecchie, due bellissime e piccolissime orecchie da cagnolino. Sorrise e una nuova lacrima le solcò il volto.
    In quel momento il piccolo si svegliò emettendo piccoli mugolii e aprendo piano piano gli occhi. Kagome osservò attentamente il colore dei suoi occhi e sorrise ancora di più quando si accorse che erano ambrati. Avvicinò lentamente la mano e con un filo di voce, in cui si poteva leggere tutta la sua commozione, disse: “Ciao piccolo! Sono la tua mamma!”
    Il piccolo girò lentamente la testa in direzione di quella voce, aprì di più gli occhi e mosse leggermente le piccole orecchie. Poi, dopo aver fatto un profondo respiro, fece un lungo sbadiglio. Kagome rise e gli accarezzò la testolina.
    K : “Buongiorno! Dormito bene? O sei ancora stanco?”
    Il bambino la guardò a lungo come per studiarne la sua immagine e poi iniziò a muovere il naso inspirando forte l’aria circostante. Lui però lo conosceva già quel odore e sorrise.
    Kagome lo guardava incredula e intenerita allo stesso tempo. Con un po’ di fatica si mise seduta e l’abbracciò meglio senza mai staccare lo sguardo da lui.
    K : “Chissà quanto tempo abbiamo dormito. E poi mi piacerebbe sapere dove sono finiti gli altri!”
    Proprio in quel momento la porta si aprì e apparve Inuyasha con in mano un vassoio.
    I : “…Oh? Ti sei svegliata! Come ti senti?”
    K : “Tutta indolenzita ma non è niente! Sto abbastanza bene. E poi è stato un bellissimo risveglio!
    Inuyasha sorrise e guardò in direzione del piccolo tra le braccia di Kagome.
    K : “Hai visto come è bello?”
    I : “Non ho mai visto niente di più bello in vita mia” e si chinò per baciarla dolcemente sulla testa.
    Kagome alzò la testa e incrociò il suo sguardo con quello di lui. Poi si baciarono con passione.
    K : “Come lo chiamiamo?” disse Kagome dopo qualche minuto.
    I : “Bhe…io…non saprei…che ne dici di…ehmmmm….Shinju?”
    K : “Shinju?....Shinju Higurashi, suona bene! Ok allora è deciso! Shinju Higurashi sarà il tuo nome!” e mentre diceva questo teneva in alto il bambino muovendolo lentamente.
    Inuyasha sorrise vedendo lo sguardo del bambino un po’ confuso e disorientato.
    I : “Hai fame? Ti ho portato qualcosa da mangiare”
    K : “Ti ringrazio…sto morendo di fame! Tienilo tu per favore…”
    Kagome diede ad Inuyasha il bambino e dopo aver preso il vassoio cominciò a mangiare. Pochi minuti dopo arrivarono Sota e la mamma.
    S : “Sorellina, ti sei svegliata finalmente!!” e corse vicino al letto ad abbracciare la sorella.
    M : “Come ti senti, cara?”
    K : “Sto bene, mamma…mi fanno solo un po’ male le gambe e sento un po’ di bruciore…”
    M : “Vorrà dire che stasera ti medicherò di nuovo, così domani ti sentirai molto meglio. Il bambino si è svegliato?”
    K : “Si, quando ho aperto gli occhi lui era accanto a me e pochi istanti dopo si è svegliato. È stato bellissimo!!”
    S : “Come lo avete chiamato?”
    I & K : “Shinju!!!”
    S : “Che bel nome!!! Inu no nii-chan me lo fai tenere in braccio?”
    I : “E va bene! Fai attenzione, però!”
    S : “Non ti preoccupare!”
    Il bambino rimase tranquillo e si lasciò dondolare fino a quando non iniziò ad innervosirsi e a piangere.
    Subito Kagome lo prese in braccio e cercò in tutti i modi di calmarlo ma per quanti sforzi facesse il piccolo non accennava a smettere.
    K : “Non capisco! Fino a qualche minuto fa era calmissimo! Su, Shinju adesso calmati! Shhhhh…”
    Ma il piccolo non smetteva di piangere anzi…
    M : “Kagome, secondo me il piccolo Shinju ha fame, guarda come si stringe al tuo petto!”
    Kagome rimase per qualche istante immobile riflettendo sul da farsi. Poi aprì la camicetta e avvicinò il piccolo a un seno. Qualche istante più tardi il piccolo stava già succhiando il latte come un matto.
    Inuyasha e Sota rimasero incantati davanti a quella dolcissima scena. Per Inuyasha era la cosa più bella che avesse mai visto.
    K : “Avevi proprio ragione, mamma! Senti come tira! Avevi tanta fame, tu?” e mentre diceva queste parole iniziò ad accarezzargli dolcemente i capelli e poi volse lo sguardo in direzione di Inuyasha che la guardava con occhi sgranati e sorrise.
    M : “Bene, ora io e Sota andiamo giù a sistemare un po’ di cose. Kagome, quando il piccolo finisce di succhiare alzalo e fagli fare il ruttino! Mi raccomando, ti ricordi come facevi con Sota?”
    K : “Oh, si! Me lo ricordo benissimo! Non ti preoccupare!”
    M : “Ok. Allora io sono in cucina...Inuyasha, non farla alzare dal letto, capito?”
    Inuyasha, sempre continuando a guardare in direzione di Kagome, fece di si con la testa. La mamma sorrise guardandolo e dopo aver preso il vassoio se ne andò insieme a Sota.

    Il resto della giornata passò tranquillamente. Infatti il piccolo si era addormentato subito dopo aver finito di mangiare e non aveva dato più alcun fastidio. Quella sera, dopo aver allattato nuovamente il piccolo e messolo a dormire nel suo lettino, Kagome era nel letto abbracciata al suo Inuyasha ma non riusciva a prendere sonno.
    “Kagome che c’è?”
    “Non riesco a dormire…”
    “Ti fa male qualcosa?”
    “No, non è questo…è solo che sono ancora emozionata per la nascita del bambino…”
    “A dire la verità anch’io…Ci ha colto tutti di sorpresa”
    “Già…sai non mi sembra vero. Da oggi sono una mamma anch’io. Ora la mia vita sarà piena di nuove difficoltà!!”
    “Non avere paura…ci sarò io con te da ora in poi.” Disse baciandole la guancia.
    “Si lo so. Ti amo Inuyasha”
    “Ti amo anch’io”

    Da quel momento i due rimasero sempre insieme movendosi tra passato e futuro. Pochi mesi più tardi anche Sango diede alla luce il suo primo bambino Toshio, primo di molti molti altri, per la grande felicità di Miroku. Anche Inuyasha e Kagome, dopo che si fu finalmente diplomata, ebbero altri bambini, un maschio e due femmine, tutti con le orecchie da cagnolino.
    E come si suol dire alla fine delle storie fantastiche, i nostri amici “vissero per sempre felici e contenti”

    Fine


     
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  6. » P a m m y
     
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    bravissima!!!!!
     
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  7. kagome123
     
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    Grazie grazie ^///^
    Dovrei aggiustare molte cose però...
     
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  8. reika00
     
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    è bellissima davvero brava ^^
     
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  9. Draconomicon
     
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    molto bella.. davvero brava.. e proprio ora ke ho cominciato a vedere inuyasha!.. cade proprio a pennello... ci vorrebbe 1 finale proprio cosi!! :forca:
     
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  10. kagome123
     
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    A chi lo dici ç_ç
    cmq sono felice che ti sia piaciuta ^^
     
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  11. mary008
     
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    :love1: :love1: :o_o: :o_o: [size=7][/size]

    bravissima i miei complimenti mi piace molto la storia <3 ^_^
     
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  12. kaggyesesshy
     
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    :love1: bellissima
     
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26 replies since 3/3/2008, 19:25   2791 views
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