Una Nuova Avventura

InuyashaxKagome

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  1. kagome123
     
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    settimo capitolo

    CODICE
    Dubbi e certezze

    Kagome era arrivata a casa da qualche minuto, quando venne assalita dal fratellino Souta che l’abbracciò felice come non mai.
    “Nee-chan!!! Sei tornata finalmente!!!”
    “Ciao Souta. La mamma è in casa per caso?”
    “E’ andata a fare la spesa, dovrebbe tornare a momenti…”
    “Ok. Intanto vado a fare un bagno, appena arriva la mamma chiamami, capito?”
    “Si non ti preoccupare!!!”

    Kagome era immersa fino al collo nell’acqua calda, decisa a godersi a pieno quel bagno rilassante.
    “Ahhhh….!!! Ci voleva proprio…ummmmmhhhh….come si sta bene…. Non avrei resistito un minuto di più laggiù…”
    Dopo 10 minuti buoni Kagome si decise ad uscire dall’acqua e si avviò verso camera sua con solo l’asciugamano in vita. Mentre cercava tra i cassetti i suo sguardo cadde sulla sua immagine riflessa nello specchio. Quel piccolo asciugamano delineava ogni sua curva e i suoi capelli spettinati accentuavano la sua bellezza. Iniziò a tirarsi su i capelli a mò di coda e fu allora che vide il marchio sulla spalla che le aveva fatto Inuyasha quasi un mese fa. Era una cicatrice a forma di luna lunga quasi tutta la spalla. Con le dita la toccò titubante, seguendo tutto il suo perimetro e si sorprese di quanto la sua pelle fosse morbida in quel punto. Si aprì un poco l’asciugamano scoprendo leggermente il petto. Sgranò gli occhi. La seconda cicatrice era a forma di cuore! In quel momento giunsero alla mente le parole pronunciate da inuyasha quella notte nella caverna: “quel marchio che hai sul petto…indica che tu sei l’unica…la sola persona che sia riuscita a rompere le dure catene che bloccavano il mio cuore e… che ha liberato i miei sentimenti più profondi. Tu sei colei alla quale io, sia come hanyou che come youkai, ho deciso di dedicare la mia vita. Colei che ho deciso di proteggere…colei che ho deciso di amare…”.
    ‘Colei che ho deciso di amare…’ a quel pensiero la ragazza divenne completamente rossa.
    Si vestì lentamente, i suoi pensieri rivolti a quella notte, quei giorni passati insieme nella caverna. Improvvisamente le venne un dubbio. Un dubbio atroce.  Come un razzo si precipitò verso il calendario e cominciò a contare le varie settimane.
    ‘Oh mio Dio Oh mio Dio Oh mio Dio Oh mio Dio…’ pensava sudando freddo ‘non può essere…no…questo mese…è saltato!!!’
    La ragazza rimase immobile davanti al calendario per parecchi minuti, la fronte sudata, gli occhi fissi nel vuoto.  
    ‘Kagome, stai calma Kagome! Non può essere…no, è solo un caso…non può..’
    Improvvisamente un altro pensiero la invase. Lei ed Inuyasha quella notte, quei giorni e l’altra notte in cui la passione aveva nettamente preso il sopravvento sulla ragione, lei si era lasciata andare e non aveva pensato alle conseguenze che sarebbero scaturite da quel gesto. Tremante, portò le mani al grembo, senza quasi rendersene conto, mentre alle sue spalle il piccolo asciugamano cadeva lentamente sulla mochette. I suoi occhi poi si posarono sulla sua immagine riflessa nello specchio. Il suo ventre ora piatto, avrebbe ben presto mostrato a tutti il suo stato.  
    ‘Stupida Stupida Stipida STUPIDA!’ urlava forte nella sua mente ‘Perché non sono stata più responsabile?? Non si comporta così una ragazza del 20° secolo! E’ tutta colpa mia, Inuyasha non poteva certo sapere…’
    Kagome si gettò sul letto e pianse a lungo abbracciando forte i cuscini.
    “Oh, Inuyasha…Dove sei quando ho più bisogno di te?”

    In quello stesso momento ma quasi 500 anni nel passato, un ragazzo dai lunghi capelli argentati e dalle buffe orecchie da cagnolino osservava la luna dall’alto di un albero.
    “Chissà come sta Kagome. Questa volta l‘ho fatta proprio arrabbiare..” E fece un lungo sospiro. “Domani mattina la vado a prendere. Spero tanto che si sia calmata e soprattutto che stia bene. Era da qualche giorno che aveva uno strano odore..” Altro sospiro. “Non è la prima volta che lo sento però.. Mah! Forse un pisolino mi schiarirà le idee.” disse, poco prima di addormentarsi come un sasso.

    In quello stesso momento, la signora Higurashi era appena arrivata sulla soglia di casa piena di borse della spesa.  
    “Sono tornata!!” urlò.
    “Ciao mamma! Come è andata la spesa? Lo sai che Kagome è tornata?” disse tutto eccitato il piccolo Souta, mentre aiutava la madre con le buste.
    “Veramente? Così presto?”
    “Si! E a detto che ti vuole parlare … non so … forse avrà di nuovo litigato con il fratello Inuyasha. Aveva una faccia …!”
    “Tra un po’ salgo su e vado a vedere cosa le è successo. Ora, Souta, aiutami a sistemare le cose nel frigo, per favore.”
    “Si”
    Pochi minuti più tardi Kagome sentì qualcuno bussare alla porta.
    “Si?” disse asciugandosi velocemente gli occhi e alzandosi lentamente.
    “Kagome, sono io. Stavi dormendo?”
    “No … no.. mi ero solo appisolata un attimo …”
    “Capisco. Ma allora … perché hai gli occhi tutti rossi? Piangevi?”
    Kagome era in silenzio e aveva il capo chino. Gli occhi fissavano nervosamente le dita dei piedi.
    “Kagome, non vuoi dirmi cosa è successo? Lo sai che con me puoi parlare liberamente.”
    Kagome non era mai stata così nervosa in vita sua. Non aveva la minima idea di come avrebbe potuto reagire sua madre. Mille dubbi iniziarono ad invaderle la testa. Sarebbe stata felice oppure l’avrebbe separata per sempre dal suo Inuyasha? Se si fosse limitata a stare zitta prima o poi tutto sarebbe venuto a galla quindi … era meglio risolvere questo problema ora! Così la ragazza fece un lungo respiro e cominciò a parlare.
    “Mamma, c’è una cosa molto importante che devo dirti. Io … ecco … noi … ehm …”
    “Tu e Inuyasha..??”
    “Ehm … Si … Io e Inuyasha … ecco … ci siamo messi insieme!” disse. (Nota: L’ultima frase è detta tutta d’un fiato! ^^’’’)
    “Oh? Davvero, piccola mia? Ma è una cosa bellissima!!! Ma allora,  perché piangi? E’ forse successo qualcosa ad Inuyasha?”
    “No, non è questo … ecco … è successo tutto senza quasi ce ne rendessimo conto. Le cose si sono evolute così velocemente tra noi che … ehm … ”
    “L’AVETE FATTO?” disse a bruciapelo la mamma, interrompendo la figlia che stava cercando di parlare.
    “MAMMA!°////////° Come fai a dire con tanta leggerezza una cos ..(è stata interrotta di nuovo!)”
    “Si o no?”
    “°/////////°…………si ….”disse con un filo di voce, il capo chino e completamente rossa in volto. Un imbarazzante silenzio calò nella stanza, invadendola per parecchi minuti. In un istante, senza rendersene conto, la ragazza si ritrovò stretta tra le braccia della madre.  
    “Sono così felice per voi due!!!! Non vedo l’ora che le cose evolgano ancora tra voi, così potrò avere tanti nipotini con le orecchie da cagnolino!!!”disse sciogliendo l’abbraccio.
    Kagome si paralizzò udendo quelle parole e sciolse l’abbraccio. Il suo volto risplendeva di un rosso accesso.
    “Kagome?” chiese la donna, visibilmente confusa.
    “Mamma … ecco … io … ho il forte dubbio di essere rimasta incinta. Lo so, non mi sono comportata da ragazza responsabile però … è stato bellissimo ed … ed è successo tutto così in fretta che … non ho avuto il tempo di pensare a quello che stavo facendo! Poi ieri sera mi sono sentita male e dopo essere tornata a casa ho iniziato ad avere questo sospetto. La paura ha iniziato ad invadermi. Ancora adesso ho paura … paura della tua reazione … e di quella del resto della famiglia … paura di non essere pronta …” disse stringendo i pugni e tremando leggermente.
    La signora Higurashi sorrise e le accarezzò dolcemente una guancia.
    “Piccola mia, perché pensi questo? Noi tutti ti vogliamo un gran bene  e in fondo sapevamo già che presto o tardi le cose sarebbero evolute tra voi. Ormai Inuyasha è come uno di famiglia e, che tu sia incinta oppure no, noi tutti ti resteremo accanto!”
    Kagome con le lacrime agli occhi si buttò tra le braccia della madre. “Ti voglio bene, mamma!”
    “Anch’io! Ora asciugati le lacrime e vieni con me.”
    “Dove?”
    “Dovrei avere ancora un test di gravidanza nascosto nell’armadio in bagno!”
    “EHHHHHHHH?????????????????????? O_O” disse sconvolta Kagome.
    Cinque minuti più tardi Kagome stava già attendendo i risultati. Il suo cuore batteva così forte che le faceva male il petto. Doveva aspettare solo dieci minuti ma l’ansia la stava letteralmente divorando. Improvvisamente il timer suonò e Kagome divenne una statua di ghiaccio. La signora Higurashi le prese dolcemente la mano per rassicurarla e lentamente la mosse in direzione dell’oggetto che (forse) le avrebbe cambiato per sempre la vita. Kagome chiuse gli occhi, poi li aprì lentamente e infine li spalancò.
    Blu. Tre lettere una sola parola. Blu.
    “Sono incinta” disse e una lacrima le attraversò una guancia. Delicatamente portò la mano al grembo e molte molte lacrime cominciarono a scendere senza sosta. I pantaloni si stavano bagnando ma non le importava. Era felice.
     
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  2. kagome123
     
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    Ottavo capitolo

    Una nuova famiglia

    CODICE
    Più tardi, quella sera, tutta la famiglia Higurashi era seduta intorno al tavolo intenta a consumare la cena. Kagome era seduta vicino a sua madre e mangiava silenziosamente con il capo chino, mentre  Souta e il nonno discutevano animatamente, come ogni sera.
    “Ho finito. Grazie per la cena, mamma … era tutto buonissimo …” disse Kagome alzandosi all’improvviso e dirigendosi verso le scale.
    “Kagome, cosa ti è successo? Durante la cena non hai aperto bocca e quasi non hai toccato cibo. È successo qualcosa dall‘altra parte?” disse il nonno vedendola allontanarsi.
    Kagome alzò leggermente la testa e guardò per un lungo istante sua madre. La donna le sorrise dolcemente e fece cenno di  sì con la testa, come per incitarla. Kagome deglutì rumorosamente e abbassò nuovamente lo sguardo. Aprì la bocca ma da questa, per quanto si sforzasse, non usciva alcun suono. Fece un profondo respiro e strinse i pugni.
    “Forza, Kagome!” disse la mamma cercando di darle coraggio.
    ‘Si, Kagome!...(respiro)… Ce la puoi fare!...(respiro)…In fondo non è difficile ….(respiro)…Forse è meglio dire le cose con ordine …. (respiro) … Oh Signore, aiutami tu!!!...(respiro)…’
    “Kagome? Che ti succede, piccola?” disse il nonno mentre si iniziava a preoccupare.
    “No.. nonno … io devo dirti una cosa molto importante … ”
    “Dimmi, nipotina mia. Ti ascolto.”
    “Ecco … io e Inuyasha … cisiamomessiinsieme!!!” disse, tutto d’un fiato, gli occhi chiusi e la faccia rossa.
    A quelle parole il piccolo Souta, posati i bastoncini sul tavolo, incominciò a saltare e a urlare come un matto dalla felicità.
    “Era ora, sorellina. Lo sai, anche i sassi qui a casa avevano capito che voi due vi volevate bene. Mancavate solo voi.” disse mentre abbracciava la sorella.
    Kagome sorrise dolcemente e ricambiò quell’abbraccio. Poi il suo sguardo si posò sul nonno, il quale era rimasto immobile dal momento in cui lei aveva parlato.
    I minuti passavano e il nonno non diceva nulla. Il suo volto sembrava quasi essere privo di ogni espressione. Kagome e la mamma si fissarono per qualche istante, indecise sul da farsi, ma proprio in quel momento, l’uomo cominciò a parlare.
    “Sono felice per te, nipotina mia. Ma dovresti tenere bene a mente che Inuyasha è un demone, anche se solo per metà. Mi piacerebbe che tu, una volta finita questa storia ed aver recuperato tutta la Shikon no Tama,  ti dimenticassi di lui e tornassi a vivere una vita normale.” disse, serio
    A quelle parole il resto della famiglia sgranò gli occhi. Nessuno, soprattutto Kagome, si aspettava una cosa del genere. Senza quasi rendersene conto, la ragazza incominciò a tremare.
    La signora Higurashi, accortasi  dello stato della figlia, tentò subito di rassicurarla.
    “Sta calma, Kagome. Il nonno stava scherzando. Di certo non vuole separare due persone che si amano …”
    “Non stavo scherzavo. Figlia mia, Kagome deve capire che quell’Inuyasha è un DEMONE e lei è un’UMANA!! Un demone non può provare sentimenti, è risaputo!”
    “Ma, nonno! Cosa stai dicendo?!” chiese il piccolo Souta, sconvolto.
    “SOLO LA VERITA’!” disse l’uomo con tono furioso. “Forse sarebbe meglio che io sigillassi una volta per tutte quel dannato pozzo. Anzi, è la prima cosa che farò domani mattina!!”
    “NO! NONNO TI PREGO … ti prego non farlo … “ disse Kagome, con gli occhi pieni di lacrime. “Se tu mi separassi da Inuyasha io … io ne morirei … e anche il piccolo che porto dentro di me …”
    A quelle parole, l’uomo si paralizzò.
    “Piccolo? Vuoi forse dire che tu e quel … hanyou … vi siete spinti così oltre?? Ma … KAGOME! La mia nipotina … sporcata da un lurido mezzo demone! Perché? Dimmi, perché lo hai fatto?”
    “IO AMO INUYASHA, NONNO!! Io lo amo così com’è … non mi importa se è un hanyou … per me rimane sempre Inuyasha!!” disse tra le lacrime.
    La signora Higurashi prese la figlia tra le braccia e insieme a Souta, il quale era rimasto molto sorpreso quando aveva sentito che sua sorella era incinta, cercarono di farla calmare almeno un po’, portandola a sedere sul divano lì vicino.
    Il nonno intanto si era alzato dal tavolo e aveva fatto qualche passo in direzione del resto della famiglia, prima di ricominciare a parlare.
    “Quel demone ha usato di certo un qualche maleficio su di te, nipote mia. Dammi le schegge della sfera … grazie al loro potere … forse … un modo per risolvere tutto, si trova …”
    Mentre diceva queste parole, il corpo dell’uomo venne avvolto da un’aura scura. Kagome alzò tremante lo sguardo, seguita dalla mamma e da Souta che si erano accorti del repentino cambio di tono della voce del nonno.
    In pochi secondi la persona che avevano davanti ai loro occhi non era più il dolce vecchietto che erano abituati a vedere, ma un demone con tanto di zanne e corna sulla testa, che si avvicinava minaccioso verso di loro.
    “No … nonno???” disse sconvolto e spaventato Souta, alzandosi di scatto.
    “Oh Kami!” disse la signora Higurashi alzandosi insieme alla figlia e incominciando ad indietreggiare.
    “Il nonno è posseduto da un demone! Aiuto, sorellina!” disse Souta prima di rifugiarsi dietro le due donne.
    Kagome non sapeva che fare. Il suo arco si trovava di sopra nella stanza e dato che il nonno-demone si trovava davanti alle scale, non c’era modo di recuperarlo a meno che non avesse provato ad affrontarlo a mani nude, ma questo era da scartare, date le condizioni in cui era. E poi c’erano la mamma e Souta con lei. Non poteva permettere che facesse loro del male.
    “He he … finalmente quel vecchio si è arreso del tutto hehe … finalmente ho potuto assumere il mio vero aspetto …” disse il demone ridacchiando tra se e se.
    “Chi sei? Come sei arrivato qui?? Perché hai preso possesso del corpo di mio nonno?” chiese Kagome continuando ad indietreggiare e spingendo con se gli altri due membri della famiglia.
    “Hehe … il vecchio ha aperto una vecchia damigiana che ha trovato nel vostro magazzino nel quale ero stato sigillato parecchi secoli fa. Hehe … mai visto un guardiano di un tempio con uno scarso potere spirituale come il tuo vecchio. Non si è nemmeno accorto che a poco a poco stavo prendendo il controllo della sua mente. Sono un demone parassita, a quanto vedi.”
    “Cosa hai intenzione di fare ora?” disse impugnando la scopa appoggiata alla porta.  
    “A dire la verità, avevo intenzione di uccidere subito tutta la famiglia appena preso possesso del corpo del vecchio. Ma quando ho sentito il moccioso parlare di te e della sfera degli Shikon, ho deciso che era meglio aspettare e di lasciar agire normalmente il vecchio. E a quanto pare ho fatto proprio bene … hehe …  ” disse leccandosi le labbra. “Dammi le schegge, miko. Non vuoi che il tuo piccolo si faccia male vero?”
    ‘Maledizione e ora che faccio??’ pensava, iniziando a sudare freddo. ’Un momento! C’è l’arco del nonno in magazzino!’
    “Sei vuoi le schegge, devi prendermi demone!” disse prima di cominciare a correre come un razzo in direzione del magazzino.
    Il demone si mise subito all’inseguimento, dimenticandosi del bambino e della donna lì vicino. Fortunatamente per Kagome, il demone aveva preso possesso del corpo di un uomo anziano e quindi non poteva starle dietro con facilità. In pochi minuti era arrivata al vecchio magazzino ma con sua grande sorpresa non vi erano né arco né frecce.
    “Ti è piaciuta la sorpresa, miko? Questa mattina mi è venuto il dubbio che tu potessi utilizzare quell’arco per attaccarmi e così me ne sono disfato! Hehe … ma adesso basta giocare. Difenditi, miko!” disse e attaccò Kagome con la sua mano artigliata.
    La ragazza, spaventata e colta di sorpresa, evitò per un soffio l’attacco e cominciò a scappare. Non poteva fare nulla senza un’arma. I suoi poteri spirituali non riusciva ancora a controllarli come avrebbe voluto, anche se negli ultimi tempi si era allenata molto con la vecchia Kaede.
    Se solo ci fosse stato Inuyasha con lei, pensava. Sarebbe potuta facilmente andare a chiamarlo. Il pozzo si trovava, infatti, a pochi metri da lei. Ma poi … avrebbero fatto in tempo per salvare la sua famiglia?
    I suoi pensieri vennero interrotti bruscamente da un nuovo attacco del demone.
    Doveva cercare di fare al più presto qualcosa! Infatti, più il tempo passava e più i colpi del demone diventavano precisi e pericolosi. In pochi minuti la maglia della divisa era già stata strappata in più punti e piccoli graffi ricoprivano già il braccio destro e il viso.
    Improvvisamente il demone fece un salto, cogliendola nettamente di sorpresa.
    ‘Non riuscirò ad evitarlo, questa volta! Aiuto, Inuyasha!!!!’ pensò in preda al terrore e chiudendo gli occhi.
    Come se le avessero letto nel pensiero, un’ombra le si parò davanti proteggendola da quell’attacco, arrivando appena in tempo. La ragazza sentì due braccia forti sollevarla e trasportarla alcuni metri più in là con un solo balzo. Era come se stesse volando.
    “I - Inuyasha?” disse titubante e aprendo lentamente gli occhi. Il suo respiro era corto e affannato per lo spavento.
    “Kagome! Oh Kami, stai bene?? Sono arrivato appena in tempo … un attimo ancora e gli artigli di quel demone ti avrebbero colpito!” disse il ragazzo.
    I suoi occhi erano visibilmente preoccupati e ansimava come se avesse corso per una lunghissima distanza. La ragazza avvicinò la mano tremante sulla guancia del mezzo demone e incominciò a piangere.
    “Non ti preoccupare, Kagome. È tutto a posto ora. Ci sono io qui a proteggerti.” disse accarezzandole i capelli e sorridendole gentilmente.
    “Oh, Inuyasha!” disse gettandogli le braccia al collo e continuando a piangere.
    “Ma che scena commovente!! Avvisatemi quando avete finito!!” disse disgustato il demone, apparendo da dietro un albero.
    “Tu chi diavolo sei, demone? Come hai osato far del male alla mia compagna e a tutta la sua famiglia?” disse furioso Inuyasha, mentre posava lentamente a terra la ragazza che stava ancora tremando e singhiozzando.
    “Bhè … se guardi bene, non ho fatto ancora nulla. Ma se tu avessi tardato di un solo secondo, ora la tua piccola miko non avrebbe più potuto respirare … “ disse sadico.
    “Grrrrrrr. Come osi, dannato. Grrrrrrrr!! ” disse quasi ruggendo.
    “Osi sfidarmi, insulso mezzo demone?” disse mettendosi in posizione d’attacco.
    “Fhè! La pagherai cara per ciò che hai fatto alla MIA famiglia!! Prendi questo!!” disse e si preparò a lanciare un potente Kaze no Kizu contro il demone.
    “No!! Aspetta Inuyasha!! Quel demone ha preso possesso del corpo del nonno! Se lo colpisci farai del male anche a lui!”
    “Cosa??”
    “L’umana ha ragione. Non puoi liberarti di me … a meno che tu non uccida il vecchio hehe …”
    ‘Dannazione e ora … cosa posso fare?’ pensò il mezzo demone, confuso. ‘non posso né colpirlo con la spada né con gli artigli … se solo … ASPETTA UN ATTIMO! CI SONO!’
    Veloce, rimise la spada nel fodero e, presa Kagome in braccio, iniziò a correre in direzione del tempio, lasciando il demone di stucco.
    “Ma, Inuyasha?? Dove andiamo??” chiese la ragazza confusa.
    “L’altra volta vidi degli ofuda vicino all’altare … se tu li caricassi con la tua energia spirituale e li lanciassi contro il demone, forse riusciremmo a salvare tuo nonno!”
    “Io?? Ma .. Ma … non sono sicura di riuscirci! Non l’ho mai fatto … io …”
    “Kagome. Vuoi che tuo nonno si salvi si o no??”
    La ragazza rimase in silenzio per qualche secondo. Poi, dopo aver guardato prima il demone, che era dietro di loro e li stava seguendo, e poi Inuyasha, disse: “Ok. Farò del mio meglio per far tornare il nonno normale.”
    “Così mi piaci. Preparati allora! Non avrai molto tempo quando ci avrà raggiunti!”
    La ragazza annuì. Grazie agli allenamenti fatti con la vecchia Kaede, in pochi minuti Kagome era riuscita a raggiungere la concentrazione necessaria. Infatti, il suo corpo, ora, era avvolto da una sottile ma potente aura rosa. Inuyasha poteva percepire chiaramente la forza spirituale della sua compagna avvolgerlo come un caldo abbraccio e infondergli nuova forza.
    “Bene, Kagome! Siamo quasi arrivati! Tieniti pronta.”
    La ragazza annuì nuovamente senza però perdere la sua concentrazione.
    All’interno del tempio era completamente buio ma, per il mezzo demone, questo non sembrava essere un problema. In pochi secondi aveva già individuato la locazione degli ofuda con il suo olfatto. Controllando che non fossero rotti o rovinati, ne prese con se un bel po’ e li diede a Kagome. Ora dovevano solo aspettare il momento giusto per attaccare.
    “Ma … dove cavolo sono andati a finire quei dannati ragazzini??? USCITE FUORI MALEDETTI!!” urlava il demone in preda all’ira.
    Inuyasha e Kagome potevano sentirlo perfettamente dato che non era molto lontano da dove loro si erano nascosti.
    ‘Ancora qualche passo … su avvicinati di più … ’ bisbigliava la ragazza, tenendo ben stretti gli ofuda nella mano destra.
    Il demone avanzò con cautela in direzione del tempio, guardandosi intorno ripetutamente.
    “Ora basta giocare, mocciosi! Tanto lo so che siete lì dentro! Uscite o ucciderò il resto della famiglia con un sol colpo!!!”
    “Fhè! Tra qualche istante non potrai più far male neanche ad una mosca!” disse Inuyasha apparendo improvvisamente alle spalle del demone e bloccandolo.
    “Ora Kagome!!! Lanciali!!”      
    “Ma cosa diav --???”
    “SPARISCI PER SEMPRE DANNATO DEMONE!!!” urlò Kagome mentre lanciava tre ofuda contro il corpo del demone, il quale si ritrovò avvolto completamente dalle fiamme e in preda ai dolori più atroci.
    “DANNATA FEMMINA!!! AAAARGHHH!!! NOOOO!!! Proprio ora che ero riuscito a liberarmi da quel sigillo!!! AAAAARGHHH!!!”
    Il demone non poteva fare più niente. Il potere spirituale della ragazza lo stava lentamente consumando. Uscì dal corpo del vecchio usando le sue ultime forze, prima di accasciarsi al suolo e sparire in un cumulo di cenere.
    “Fhè! Non valevi proprio niente come spettro …” disse il mezzo demone sprezzante mentre calpestava divertito quello che restava del demone. Poi voltatosi in direzione di Kagome disse: “Wow, Kagome! Sei stata veramente brava! Mi hai veramente stupito!”
    “A dire la verità, quella che deve rimanere stupita sono solo io.” disse guardandosi le mani e con il volto leggermente arrossato per i complimenti del compagno. “Non credevo di avere un simile potere… pensavo che solo Miroku sama potesse fare una cosa del genere!”
    “Bè, ora hai scoperto che puoi anche tu!”
    “Già!” disse lasciandosi sfuggire una risata.
    In quel momento arrivò Souta con le lacrime agli occhi.
    “Inu no nii-chan!! Sei stato grande!” disse saltandogli con le braccia al collo.
    “Veramente io … non ho fatto proprio niente” disse imbarazzato il mezzo demone.
    “E anche tu sorellina! Eri avvolta da un‘aura rosa e poi … wooow!! Se non l‘avessi visto non ci avrei mai creduto!”
    “Ecco io veramente …” ora era il turno di Kagome di sentirsi imbarazzata.
    La signora Higurashi, che intanto si era avvicinata al nonno per controllare le sue condizioni, sorrise vedendo i due ragazzi così imbarazzati.
    “Come sta il nonno?” chiesero insieme Souta e Kagome.
    “Pare che abbia perso solo i sensi. Per il resto non sembra che abbia riportato delle ferite.”
    “Meno male …” disse Kagome tirando un sospiro di sollievo.
    “Inuyasha mi aiuteresti a portarlo in camera?” chiese gentilmente la donna al mezzo demone.
    Inuyasha annuì e si caricò con molta attenzione il corpo dell’uomo sulle spalle.
    …………..
    “Ecco fatto!” disse Inuyasha dopo aver messo il nonno nel suo futon ed averlo coperto.
    La signora Higurashi lo ringraziò inchinandosi, il che fece subito arrossire il povero ragazzo che non era per nulla abituato a questi formalismi.
    “Ma non è nulla …non c’è bisogno di inchinarsi …” disse gesticolando come un matto e col il volto completamente rosso.
    Kagome, la quale si trovava a pochi metri da lui, scoppiò a ridere insieme al fratello.
    “Hey, voi due! Smettetela!!!” disse Inuyasha alzando un po’ il tono della voce.
    “Sssssh! Così sveglierete il nonno!” disse la signora Higurashi cercando anche lei di trattenere le risate.
    “Come mai siete tutti così allegri?”
    La voce del nonno li colse di sorpresa facendo smettere tutti di ridere.
    “Nonno!” dissero nello stesso momento Souta e Kagome.
    “Padre! Come vi sentite?” chiese la mamma.
    “Mi gira solo un po’ la testa. Quel dannato demone! Se solo fossi riuscito a esorcizzarlo subito!”
    “Cosa? Ma allora ti ricordi tutto, nonno?”
    “Si ero cosciente … potevo sentire chiaramente tutto quello che dicevate ma … non importa quanto ci provassi … il mio corpo era sempre sotto il controllo di quel demone!”
    “Allora hai sentito tutto?” chiese titubante e imbarazzata Kagome.
    “Si.”
    “Proprio tutto?”
    “Ogni cosa.” disse prima di volgere lo sguardo in direzione del mezzo demone che guardava confuso la sua nipotina.
    “Ragazzo.”
    “Eh? Dici a me, vecchio?”
    “Cosa hai intenzione di fare ora per Kagome? Sei disposto ad assumerti le tue responsabilità?”
    Il mezzo demone guardò l’anziano uomo con un espressione confusa per qualche secondo. Poi, dopo che il suo viso diventò serio, disse, cogliendo tutti di sorpresa:
    “Si. Sul mio onore ti prometto che mi prenderò cura di lei e del piccolo che porta in grembo. Dopo che avremo distrutto Naraku, costruirò una capanna solida e robusta dove potremmo vivere senza alcun problema e al sicuro.”
    Kagome era sorpresa come non mai per quello che aveva detto Inuyasha. Non si aspettava che lui potesse già sapere del bambino. Imbarazzata e confusa, rimase in silenzio ad ascoltare.
    “Questo è molto nobile da parte tua ma, tu sai che Kagome non appartiene al tuo mondo. Con questo non voglio dire che non verrà a vivere con te nell'epoca SenGoku, anzi lo farà con gioia, ne sono sicuro, ma lei è una ragazza del XX secolo, abituata alle comodità moderne…”
    “Lo so. Infatti quando l’ho conosciuta ha avuto un po’ di problemi ad abituarsi, ma adesso sa badare a se stessa e adattarsi ad ogni situazione. Kagome è una ragazza molto forte, a volte lo è anche più di me.” disse mentre pensava con terrore a tutte le volte che lo aveva mandato "accuccia". “Io le voglio un bene dell'anima e qualunque sia la sua decisione io rimarrò per sempre con lei”
    La ragazza udite quelle parole non potè fare a meno di mettersi a piangere tra le braccia del compagno, commossa.
    “Su Kagome … non piangere su …lo sai che non lo sopporto …” disse imbarazzato cercando di calmarla.
    Il resto della famiglia sorrise nel vedere quella dolce scena.
    Poi il nonno prese nuovamente la parola.
    “Sai, Kagome? Se devo dirti la verità, alcune cose che ti ha detto il demone poco prima che si manifestasse non sono state dette tutte da lui. Anche io mi sarei comportato nello stesso identico modo …”
    “Nonno?”
    “Fin da piccolo mi è stato insegnato che un demone non può provare amore né nessun altro sentimento di affetto nei riguardi di qualcuno. Inuyasha, anche se è un mezzo demone, ha sangue demoniaco nelle vene, quindi ero sicuro che anche per lui fosse la stessa cosa. Ma poi quando ha detto questa frase “La pagherai cara per ciò che hai fatto alla MIA famiglia!!”, mi sono dovuto ricredere …”
    “Allora, questo vuol dire … ??” iniziò a dire Kagome con gli occhi che le brillavano.
    “Si, Kagome. Ora Inuyasha è diventato un membro della nostra famiglia a tutti gli effetti!”
    “Aaaaaahh!! Grazie nonno!!! *Smack* *Smack*” urlò la ragazza buttandosi tra le braccia del nonno e baciandolo.
    Inuyasha sorrise anche se in realtà era completamente imbarazzato. Finalmente anche lui, un insulso hanyou, avrebbe avuto una famiglia. Persone che lo avrebbero voluto bene a prescindere dal suo aspetto o dal suo sangue.  
    “Ah, un’altra cosa ragazzo …”disse improvvisamente il vecchio interrompendo i pensieri dell’hanyou.
    “Mmm?”
    "La mia piccola Kagome è quello che ho di più prezioso. E l’affido a te perché sono sicuro che sarai un ottimo compagno per lei. Ma ricorda: se le dovesse accadere qualcosa o se la farai soffrire io sarò pronto a purificarti!" disse mostrando un ofuda purificatore.
    A quella affermazione tutta la famiglia scoppiò in una grassa risata.
    Anche Inuyasha rise come non aveva mai fatto finora. Era felice. Questo avrebbe segnato l'inizio di una nuova vita per lui, completamente diversa da quella che era abituato a vivere, e non aveva nessuna intenzione di farsela sfuggire.
     
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  3. » P a m m y
     
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    *lovva*
     
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  4. kagome123
     
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    grazie pammy :timido:

    capitolo nono

    CODICE
    Felicità assoluta

    Kagome quella notte non aveva sonno. Troppe cose erano successe quel giorno e il suo corpo non smetteva di fremere per l’eccitazione. Dopo aver festeggiato insieme agli altri con del sushi e del sake (che avevano bevuto solo il nonno e Inuyasha), i due ragazzi erano saliti in camera, dato che si era fatto parecchio tardi. Inuyasha si era messo a sedere sul pavimento vicino al letto come suo solito, mentre aspettava che Kagome tornasse dal bagno.
    ‘Si starà facendo sicuramente la doccia ….’ pensò il mezzo demone, sedendosi meglio.
    Chiuse gli occhi e fu avvolto dall’odore, ora molto più dolce, di Kagome. Quell’odore, ora così particolare, avrebbe attirato molti più demoni e il loro viaggio non sarebbe stato più tranquillo.
    Inuyasha ne era ben consapevole ed era deciso più che mai a proteggere quel piccolo, che ben presto la donna, che ora era la sua compagna, gli avrebbe donato.
    Il rumore della porta che si apre, fece interrompere repentinamente i pensieri del ragazzo.
    “Oh, Inuyasha? Scusa se ti ho svegliato …” disse imbarazzata.
    “No, non preoccuparti. Non stavo dormendo.”
    Inuyasha, non appena la ragazza sciolse i capelli dal turbante che si era fatta con l’asciugamano, fu avvolto da un forte odore di shampoo alla vaniglia , e non potè fare a meno di abbandonarsi a quell‘odore.
    La ragazza si sedette vicino al ragazzo, il quale non perse tempo per affondare il suo naso tra quei capelli e inspirare a pieni polmoni. Rimasero fermi per alcuni minuti. Poi il ragazzo prese la parola.
    “Dimmi, Kagome … ti senti meglio ora? Dico, rispetto a questa mattina?”
    “Bhè…ecco…io…sto un po’ meglio…” disse Kagome un po’ titubante e imbarazzata.
    “Inuyasha …?”
    “Che c’è?”
    “Come lo hai capito … cioè … ecco …”
    “Stamattina avevi uno strano odore …”
    “Strano odore?”
    “Si. All’inizio però non ero sicuro di cosa fosse. Ero sicuro di averlo già sentito e quando ho capito cosa fosse sono venuto subito verso il pozzo.”
    “E sei arrivato appena in tempo …”
    “Già …”

    //////////////////////////////////////////////////////////////////SILENZIO//////////////////////////////////////////////////////////////////
    (Bè?? Nd voi
    Dovete capirli, ragazzi… sono timidi Nd io
    =_= Nd voi
    Ok ok ^^’’ ora riprendiamo Nd io)
    //////////////////////////////////////////////////////////////////SILENZIO//////////////////////////////////////////////////////////////////

    Il cuore di Kagome batteva all’impazzata. Le sue mani, tremanti e sudate, erano strette sul petto come se avessero voluto calmare il suo cuore e farlo tornare ai battiti normali. Non sapendo che fare, prese un cuscino e lo strinse forte al petto
    “Inu …? Quel discorso che hai fatto con il nonno … ecco … hai davvero intenzione di prenderti cura di me e del bambino?”
    “Ho forse la faccia di uno che scherza?? L’ho promesso a tuo nonno sul mio onore e poi sono il tuo compagno! Cos‘è? Ora cambi idea?”
    “No, non è questo …è solo che …è successo tutto così in fretta … tu ... Noi …il bambino. Ho paura, Inuyasha!” disse mentre alcune lacrime le scendevano lentamente dagli occhi.
    Il mezzo demone avvicino la mano artigliata al volto della ragazza e con i pollici, facendo molta attenzione con gli artigli, tolse le lacrime dai suoi occhi.
    “Kagome … io ti amo. E ti starò accanto per il resto della mia vita. Qualunque cosa accada.”
    Kagome a quell’affermazione spalancò gli occhi e smise di piangere. Si alzò lentamente senza mai abbandonare il cuscino che teneva ancora stretto tra le sue braccia e si portò le mani alla bocca. Gli occhi di lei fissi su quelli di lui. Inuyasha la osservò. Gli occhi erano rossi per il pianto e molte gocce cadevano ancora dalle sue guance arrossate. Le labbra, tremanti, erano coperte dalla mano di lei e coprivano leggermente la sua espressione di stupore. Il suo respiro era frammentato e irregolare per l’ansia. Lo sguardo di Inuyasha si fece più dolce nell’osservare quella scena. Avvicinò la mano accarezzandole dolcemente una guancia e abbracciandola condusse lentamente il volto di lei sul suo petto. La ragazza confortata dal calore e dalla dolcezza di quel gesto si sentì come invasa da una forza incredibile. Tutte le sue paure e i suoi timori più profondi, semmai ci fossero stati, come d’incanto erano spariti lasciando spazio ad una sensazione di sicurezza e di protezione assoluta. Non c’era bisogno di parlare. I loro cuori, uniti da un vincolo indissolubile, si erano detti già tutto e questo per Inuyasha rappresentava la felicità più assoluta.


    Era ormai mattina inoltrata quando Kagome aprì gli occhi. Provò a muoversi ma due forti braccia che le circondavano dolcemente il grembo nudo le impedivano qualsiasi movimento. Sorrise e lentamente fuse le sue mani con quelle di lui. Inuyasha si mosse leggermente e, posato il mento nell’incavo del collo, la tirò ancora di più a se.
    Kagome sussultò. Non si era accorta che i loro corpi erano ancora “uniti” e muovendosi in quel modo Inuyasha non faceva altro che entrare più profondamente in lei. Quando poi Inuyasha cominciò a muovere il bacino, Kagome era ormai immersa nel piacere più assoluto. Quella notte…anzi quella mattina (bè sono andati a dormire tardi ^^’’) avevano fatto l’amore per tre volte di seguito, ma ad Inuyasha sembrava non bastare mai. Era troppo felice e questo era un modo per essere più vicino alla sua compagna.
    Alcuni minuti più tardi i due erano teneramente abbracciati. Inuyasha le accarezzava lentamente i capelli e respirava del suo odore a pieni polmoni, l’altra mano rimaneva sigillata sul suo grembo.
    “Kagome…”
    “Mmmm???”
    “Sai…non vedo l’ora di avere tra le braccia nostro figlio…”
    “Anch’io…non credo che riuscirò ad aspettare 9 mesi…”
    “Vorrai dire 5 mesi…”
    “COOOSAAAAAAAAAA????????” urlò Kagome mettendosi istantaneamente seduta.
    “5 mesi” disse Inuyasha come se quella fosse stata la cosa più ovvia del mondo.
    “Vuoi dirmi che…il bambino nascerà tra 5 mesi anziché 9 mesi?”
    “Il cucciolo che porti in grembo ha sangue youkai nelle vene. Questo gli consentirà di crescere più velocemente di qualsiasi bambino umano. Forse avrei dovuto dirtelo prima…”
    “No, non è colpa tua. È…è solo che sono un po’….spaventata ecco…5 mesi sono così pochi…”
    “Non preoccuparti. Ti resterò sempre vicino in questi mesi” disse mettendosi seduto anche lui e abbracciandola.
    “Me lo prometti?”
    “Si, te lo prometto” e si chinò per darle un bacio veloce sulle labbra.
    Rimasero poi a baciarsi per parecchi minuti finché non giunse alle loro orecchie una voce molto conosciuta.
    “Kagome, cara, sei sveglia? Scendi, la colazione è pronta!!!!!!! Se non arrivi tra cinque minuti salgo da te!”
    I due ragazzi presi dal panico si vestirono come fulmini e dopo due minuti erano già seduti a tavola.
    “Buongiorno Kagome! Anche a te Inuyasha, buongiorno!” disse la signora Higurashi rivolgendo al ragazzo un sorriso a trentadue denti.
    Inuyasha rispose al saluto arrossendo leggermente. ‘Perché in questa casa sono tutti così dannatamente gentili con me????? Mi mettono terribilmente in imbarazzo ’ pensava Inuyasha.
    “Inu no nii-chan!! Dopo colazione vieni a giocare con me?” urlò un felicissimo Souta sbucato improvvisamente dal nulla.
    “Ma Souta!! Tu e Kagome dovete andare a scuola!!” disse la mamma.
    “Ah, già è vero …sigh …”
    “Dai Souta, non fare così. Giocherete un’altra volta. Tanto ora Inuyasha verrà molto più spesso qui da noi, vero Kagome?”
    Kagome a quell’affermazione della madre diventò completamente rossa e abbassò il capo.
    La signora Higurashi rise di gusto guardando la figlia così imbarazzata.
    “Su su! Sbrigati Kagome a finire, altrimenti farete tardi per l’inizio delle lezioni!”
    “Devi andare a scuola?? Ma… io avevo capito che saremmo tornati questa mattina!” chiese Inuyasha mentre mandava giù un toast imburrato.
    “Mi spiace Inu, ma ho un test importante oggi. Non posso proprio mancare …”
    "SGRUNT!!!!"
    Kagome vedendo che cominciava ad arrabbiarsi gli prese dolcemente un orecchio e gli sussurrò con voce sensuale: "Dai, Inu ... Ti prometto che se farai il bravo ti ricompenserò adeguatamente...ok?"
    Inuyasha aveva il viso completamente rosso ma annuì mentre osservava la ragazza sparire con la cartella in mano.

    .....
    Intanto nell'epoca SenGoku
    Il resto della compagnia stava discutendo molto animatamente quella sera.
    "Ma, Shippo, ne sei proprio sicuro?"
    "Sicurissimo, Miroku. Questo è un odore molto familiare per me. L'ho notato subito in Kagome non appena mi abbracciò quel giorno che ritornarono dalla caverna."
    "Quindi...la divina Kagome sarebbe..."
    "Cosa, hoshi-sama?" disse Sango che stava tornando dalle sorgenti di acqua calda lì vicino.
    "Kagome aspetta un bambino da Inuyasha!" disse a bruciapelo il piccolo Shippo.
    "CHE COSAAAAAAA??????????????????????" urlò Sango completamente sconvolta e lasciando cadere a terra gli accessori per il bagno.
    Per parecchi minuti poi regnò il silenzio più assoluto fino a quando Sango, ripresasi dallo shock iniziale, non riprese la parola.
    "Stai scherzando, Shippo?"
    "No, Sango. E se i miei conti sono esatti Kagome dovrebbe essere già incinta di un mese."
    "Allora è questo il motivo per cui non si sentiva bene questi giorni..."
    "Bhè, era ovvio che presto o tardi sarebbe accaduto dopo tutto quello che era successo tra di loro..." disse Miroku.
    "Ma Kagome-chan è così giovane... chissà come avrà reagito la sua famiglia..."
    Intanto Miroku pensava ad alta voce.
    "E così il nostro caro Inuyasha avrà presto un erede...(sguardo malizioso)-^-^- SANGO!!!! VORRESTI CONCEDERMI L'ONORE DI UN FIGLIO???"
    "NON CI PROVARE MONACO PERVERTITO!!!!!" disse la ragazza guardandolo con sguardo assassino e preparando l'hiraikotsu.
    "Calma Sango, calma" disse il povero monaco mentre si asciugava la fronte sudata con un fazzoletto "lo dicevo soltanto perchè pensavo che avresti potuto fare compagnia alla divina Kagome..."
    "E pensavi molto male!!! Vieni qui che ti faccio passare la voglia!!!" disse Sango mentre brandiva l'hiraikotsu per menarlo.
    "AHHHH! AIUTOOOOOO!!!!!!" urlava Miroku mentre cercava di evitare i colpi.
    "Ahhh, io proprio non gli capisco i grandi!" disse il piccolo Shippo seduto vicino a Kirara mentre addentava un dolcetto lasciatogli da Kagome.


    capitolo decimo ^^

    CODICE
    L'arrivo di Koga e la reazione degli amici

    Era ormai sera quando i due si avviarono verso il pozzo mangia ossa. Infatti, Kagome dopo essere tornata da scuola, aveva passato l’intero pomeriggio a preparare la borsa e  poi era stata con Inuyasha nella sua camera (Potete benissimo immaginare a fare cosa -^-^-).
    Ora veniva la parte più difficile: raccontare tutto ai loro amici.  (O almeno, così credevano ^^)
    Imbarazzati e un po’ nervosi, i due, erano quasi arrivati quando Inuyasha, il quale aveva Kagome sulle spalle, si fermò improvvisamente e incominciò a ringhiare.
    "Inuyasha?" Chiese titubante e ancora un po' scossa dalla fermata improvvisa mentre scendeva dalle sue spalle.
    Poi avvertì la presenza di due schegge della sfera che si muovevano velocemente in quella direzione e capì tutto. 'Koga!' pensò.
    Man mano che Koga si avvicinava, Kagome poteva sentire Inuyasha stringerla sempre più forte a se.
    D'improvviso un tornado seguito da una folta nube di polvere costrinse la ragazza a chiudere gli occhi. Il ringhiare di Inuyasha aumentava minacciosamente di volume fino a quando Kagome udì una voce molto conosciuta.
    "Hey, Kagome!!"
    "Ko-Koga! Quanto tempo..."
    "E' vero! E' da molto che non ci vediamo. Umm? Ma non vedo il cagnolino..." (tutto intorno è ancora avvolto dalla polvere e poi Koga ha i piedi in testa al povero Inu ^^')
    "GRRRRRRR!"
    "Oh! Chi non muore si rivede, cagnolino..." disse saltando da sopra la sua testa e prendendo le mani di Kagome.
    "Togli subito le tue manacce luride da Kagome!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse urlando e cercando di colpirlo con gli artigli.
    "Kagome è la MIA donna! E' normale che voglia starle vicino dopo così tanto tempo!"
    "KAGOME E' MIA!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse quasi ruggendo e con gli occhi iniettati di sangue.
    Kagome vedendo Inuyasha in quello stato fu percorsa da brividi di paura. Subito posò una mano sul suo braccio e una sulla spalla e cominciò a parlargli cercando di calmarlo.
    "Inuyasha, stai calmo...non è successo nulla..."
    Inuyasha al suono della voce di Kagome si calmò quasi immediatamente e i suoi occhi, che in pochi secondi erano diventati completamente rossi, ritornarono ambrati.
    Koga intanto che era rimasto sorpreso dall'affermazione di Inuyasha ma soprattutto dal tono troppo dolce con il quale Kagome si era rivolta al suo rivale, si avvicinò con aria di sfida.
    "Tua? TUA????!!!!! Osi sfidarmi, mezzo-demone?? Non so cosa sia successo tra voi ma, non appena avrò ucciso Naraku, Kagome verrà via con me e diventerà la mia donna!!!"
    "Te lo già detto...(respiro)...dannato lupastro...(respiro)...Kagome ORA è MIA! E TU NON POTRAI MAI E POI PORTARMELA VIA!!!!!" disse e i suoi occhi ritornarono per un secondo rossi.
    "Non dirai...veramente??" chiese titubante e sconvolto.
    Inuyasha annuì e strinse più forte Kagome a se.
    Koga annusò l'aria come per cercare qualcosa che potesse dirgli che in realtà ciò che diceva Inuyasha era il falso ma, ben presto fu costretto a ricredersi amaramente. Due odori molto particolari, infatti, colpirono il suo sensibilissimo olfatto: uno era l'odore di Kagome, che sembrava quasi essersi fuso a quello di Inuyasha, l'altro era l'odore di una nuova vita che stava crescendo rapidamente dentro di lei.
    Con uno scatto felino posò la sua mano sulla spalla destra della ragazza e spostò leggermente il vestito quel tanto che bastava per poter vedere il marchio e sgranò gli occhi.
    Col capo chino, il povero ookami youkai, ormai rassegnato e con la coda tra le gambe, iniziò a dirigersi verso la foresta ma la voce di Kagome lo fermò.
    "Koga-kun...spero che verrai qualche volta a trovarmi..."
    "Kagome...tu hai veramente un cuore grande. Forse verrò qualche volta...sperando che il cagnolino mi faccia avvicinare." rispose sorridendo.
    Kagome sorrise e annuì.
    "Comunque se un giorno dovessi stancarti del cagnolino chiamami e verrò subito a prenderti! Ciao!!" e sparì veloce come era arrivato lasciando i due con un enorme gocciolone sulla testa.
    "Non credo che si sia arreso definitivamente." disse Inuyasha.
    "Neanch'io, comunque sono felice che sia finito tutto bene anche se mi dispiace un po' per il povero Koga." disse Kagome.
    "Cosa??? Non dirmi che avresti preferito andare con quel lupastro?"
    "Fai il geloso, ora? Lo sai che tu se l'unico per me" disse guardandolo con sguardo malizioso e accarezzandogli un orecchio.
    "Fhè!" disse arrossendo tutto.
    "Ora è meglio che andiamo. Gli altri avranno sicuramente cominciato a preoccuparsi e poi non vedo l'ora di dargli la notizia!! ^^!" disse Kagome tutta eccitata.
    "Vieni, sali. Così facciamo prima!" disse abbassandosi per farla salire sulla schiena.
    "Ok!"
    E si diressero come razzi verso l'accampamento dei loro amici.

    "Ciao a tutti!"
    "Kagome!!!!!!!" disse urlando il piccolo Shippo mentre correva come un pazzo in direzione dell'amica.
    "Mi sei mancata tanto tanto tanto!!"
    "Anche tu Shippo" disse sorridendogli e accarezzandolo dolcemente sulla testa.
    "Mi hai portato qualcosa?" disse con gli occhi che brillavano come stelle.
    "Guarda nella borsa!^_^"
    "Evviva!!!" urlò felicissimo Shippo.
    In quello stesso istante si udirono due voci molto familiari.
    "Kagome-chan!"
    "Kagome-sama! Inuyasha! Bentornati"
    "Hey ragazzi!"
    "Kagome-chan...come ti senti ora?" le chiese Sango dopo averla abbracciata.
    "Mmm? Oh...bhè...sto un po' meglio, si..."
    "Davvero? Mi sento più sollevata adesso. Sai? Mi sono preoccupata molto quando ti ho visto in quello stato..."
    "Grazie, Sango-chan.Ehmmm....."
    "Cosa c'è, Kagome-chan?"
    Kagome allungò la mano e timidamente prese quella di Inuyasha il quale diventò in pochi secondi tutto rosso.
    "C'è qualcosa di importante che dobbiamo dirvi, ragazzi..." cominciò titubante Inuyasha.
    "Che succede?" chiese Miroku con un tono sorpreso.
    "Ecco..."
    Inuyasha guardò verso Kagome e questa dopo avergli stretto più forte la mano iniziò a parlare.
    "Io...noi...SONO INCINTA!!!!!" urlò con tutto il fiato che aveva in gola e così forte che la sua voce riecheggiò per tutta la valle.
    Sango, Miroku e Shippo erano immobili e in assoluto silenzio mentre guardavano Kagome che, ancora con le guance rosse, prendeva fiato ed Inuyasha che le teneva ancora la mano.
    I minuti passavano ma nessuno diceva nulla.
    (Tipica scena anime dove si sente il rumore del vento e rotola una palla di fieno e i due interessati hanno un enorme gocciolone sulla testa ^^)
    "Ma....ragazzi....avete sentito ciò che ho detto?" disse Kagome con un enorme gocciolone sulla testa.
    "Si" risposero.
    "E non dite niente?" dissero Inuyasha e kagome insieme.
    "Lo sapevamo già!" disse Miroku con un sorrisetto cretino stampato sulle labbra.
    "COSA????????????????????????????????????????????????????????"
    "Shippo ci ha dato la bella notizia. Lui lo ha capito soltanto dall'odore!"continuò Miroku.
    "Ehh? Quindi tu Shippo sapevi già..." disse Inuyasha sconvolto.
    "Si si! L'ho capito subito, fin dal quel giorno in cui tornaste dalla caverna! Scommetto che tu lo hai scoperto solo da poco! Sei proprio tonto!! Prrrrr! (pernacchia)"
    "NON OSARE CHIAMARMI TONTO, CAPITO?????? GRRRRRRR!!!! VIENI QUI CHE TI FACCIO VEDERE IO!!!!!!" disse Inuyasha furioso come non mai e cominciando ad inseguire Shippo.
    Kagome era ancora un po' sconvolta ma tentò lo stesso di parlare. "Allora, sapevate già tutto?"
    "Oh si, Kagome-chan e sono tanto felice per voi due!!" disse Sango abbracciando forte l'amica.
    "Congratulazioni, Kagome-sama!"
    Kagome che intanto si era ripresa ricambiò l'abbraccio e sorrise sollevata.
    "Avreste dovuto dirmelo prima! Almeno, avrei evitato questa imbarazzante situazione!! E poi mi sarebbe piaciuto tantissimo vedere le vostre reazioni!!"
    Miroku e Sango si misero a ridere come matti.
    "Allora Shippo avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa..." disse ridendo Sango con le lacrime agli occhi.
    "..e non rovinarci la sorpresa!!" continuò Miroku.
    "Ma conoscendolo..." dissero in coro.
    "Hey! E' questa tutta la fiducia che avete in me? Sono molto più affidabile di quel tonto di Inuyasha, io!" disse Shippo mentre saltava qua e là per evitare Inuyasha.
    "VIENI QUI, MALEDETTO!!!!!!!" urlava il povero Inuyasha.
    Tutti ridevano come matti fino a quando Inuyasha non riuscì a prendere il piccolo Shippo e iniziò a dargli pugni in testa. Kagome allora si arrabbiò e....
    "INUYASHA!!!! NON PICCHIARE IL PICCOLO SHIPPO!!!!!! OSUWARI! OSUWARI! OSUWARI! OSUWARIIIIIII!!"
    ">-< OUCH!!!...DANNATA!!!"
    "Così impari!" disse Shippo ormai al sicuro tra le braccia di Kagome.
    "GRRRRR!"
    Intanto mentre il resto della compagnia se la rideva come matti, nascosto tra i cespugli uno degli insetti velenosi di Naraku aveva ascoltato ogni parola.
    ....

    Nascosto nel suo cupo castello, Naraku attendeva con impazienza l'arrivo di uno dei suoi numerosi insetti che pare avesse notizie molto buone sul conto dei suoi nemici. Passarono pochi minuti e l'insetto arrivò e Naraku porse subito orecchio ai suoi ronzii.
    "Oh...ma che splendida notizia...Immagino che tutti i nostri piccoli amici saranno molto impegnati a festeggiare...Sarebbe davvero scortese non partecipare anche noi alla festa, non è vero Kagura?" disse rivolgendosi alla donna nascosta nell'ombra.
    "Sarà mia premura allora avvisare Ryuura il quale potrà preparare loro un bel regalo. Molto presto arriverà nelle vicinanze dell'accampamento"
    "Molto bene. Ridi e gioca finchè puoi mio caro Inuyasha perchè molto presto la tua felicità cesserà per sempre! Hahahahaha!"

    ....
    Era ormai sera e il nostro gruppo di amici dopo aver festeggiato per tutto il giorno si era preso un attimo di pausa. Infatti le ragazze si erano dirette verso una sorgente di acqua calda lì vicino mentre i ragazzi erano rimasti di guardia all'accampamento, con grande dispiacere di Miroku. Shippo dormiva invece della grossa nel sacco a pelo di Kagome.
    Le ragazze immerse fino al collo nell'acqua calda, osservavano in silenzio il cielo stellato sopra di loro. Fino a che Sango non prese la parola.
    "Allora Kagome-chan come ci si sente?"
    "Mmmm?"
    "Dico...ad essere incinta?"
    "Ahh...bhè...credo sia ancora presto per poter dire qualcosa...Tutto ciò che posso dirti è che mi stanco molto facilmente e ho sbalzi di umore improvvisi..."
    "Ci credo...povero Inuyasha! Oggi l'hai quasi mandato sottoterra!"
    "Non avrebbe dovuto comportarsi in quel modo con Shippo...e poi gli ho chiesto scusa..."
    "Ormai Inuyasha ci è abituato...ehmmm Kagome-chan?"
    "Si?"
    "Nel mio villaggio alcuni uomini raccontavano a noi ragazzi che la gestazione delle donne con in grembo bimbi dal sangue youkai dura molto meno di quelle normali. E' vero?"
    "Si, è vero. Per esempio io partorirò tra 4 mesi"
    "Cosa? Ma è...fantastico!!"
    "Bhè...io all'inizio sono rimasta un po' sconvolta quando Inuyasha me l'ha detto e anche la mia famiglia."
    " Pensa: tra qualche settimana si inizierà già a vedersi la pancia! E poi il piccolo comincerà a muoversi...sei davvero fortunata, Kagome-chan!"
    "Bhè...io a dirti la verità ho un po' paura. E' successo tutto troppo velocemente e poi io sono ancora troppo giovane..."
    "Questo è vero...ma per quanto riguarda l'età io credo che la tua sia quella giusta per avere dei figli"
    "Età giusta????? Ma se nella mia epoca alla mia età le ragazze vanno ancora a scuola e sono considerate poco più che bambine!!!! Molte al posto mio avrebbero già ricorso all'aborto!"
    "Ab...aborto??"
    "I medici, che è qualcosa di molto simile alla vecchia Kaede, praticano delle operazioni sul corpo della ragazza in modo da farle perdere il bambino."
    "Oh, Kami! Ma è una crudeltà! E nella tua epoca sono molte a praticare questa...operazione?"
    "Alcune lo fanno contro la loro volontà, perchè costrette dai loro genitori, altre per scelta."
    "E tu, Kagome, cosa hai intenzione di fare?"
    "Io?Ma cosa vai a pensare, Sango? Non sarei mai capace di fare una cosa del genere!!! Piuttosto la morte! E poi...credo di essermi già affezionata a questo piccolino..." disse Kagome accarezzandosi dolcemente la pancia sotto l'acqua.
    Sango sorrise alla risposta dell'amica e si girò per poter guardare meglio la luna che cominciava a fare capolino tra i monti.
    "Sai...anche a me piacerebbe avere un giorno dei bambini..."
    "Davvero, Sango-chan? E chi sarebbe il fortunato papà? Forse un certo monaco di mia conoscenza?"
    "Ma...cosa...NOOOOOOO!!!!!!!!! Io dicevo così per dire...." disse Sango completamente rossa in volto.
    "Dai...Su non mentire! Lo so che ti piace Miroku...-^-^-"
    ">-< Kagomeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! Ma cosa stai dicendo!!! Ora ti faccio vedere io!!!!" e cominciò a schizzarla.
    "Ahhhh! Vuoi la guerra? Vieni qui!!!" disse Kagome rispondendo all'attacco.

    Intanto dall'altra parte Miroku e Inuyasha attendevano il ritorno delle ragazze.
    "Fhè! Ma quanto ci mettono quelle due!"
    "E' dai, Inuyasha, lasciale divertire un po'."
    "Fhè!"
    "Vuoi un po' di Sake?"
    "Io non bevo le cose degli esseri umani!"
    "Bhè, dobbiamo pur festeggiare in modo adeguato la tua nuova vita da padre!"
    "E' ancora presto. Ci vogliono ancora 4 mesi..."
    "4 mesi???? Non sapevo che la divina Kagome fosse già incinta di 5 mesi! Non sembra nemmeno!!"
    "E' normale che non sembra, stupido monaco! La gravidanza di Kagome durerà solo 5 mesi!"
    "Wow! In questo modo puoi avere più figli in meno tempo!"
    "Ma...ma cosa dici, monaco pervertito??? Per adesso un figlio basta e avanza!"
    "Oh...con questo vorresti dire che hai intenzione di avere altri figli in futuro con la divina Kagome? Ehhh????"
    "*//////* Bhè...forse...un giorno...(poi si rende conto di quello che sta dicendo) MA COSA MI FAI DIRE!!!!!!!!!!!!!! SMETTILA DI METTERMI STRANE IDEE IN TESTA!!"
    "Hi hi hi! Bhè non dirmi che non ti è piaciuto farlo..."
    "*///* (abbassa il capo e da le spalle a Miroku)...Bhè...certo che no! Però è avvento tutto troppo in fretta e poi c'è ancora Naraku da fare fuori...ora sarà tutto più complicato..."
    "Questo è vero! Eh, che ci vuoi fare? E' la vita e tutto può avvenire quando e meno te lo aspetti!"
    "Hai ragione"
    Inuyasha volse gli occhi al cielo e in quell'istante vide una stella cadente.
    'Fa che tutto vada bene' fu tutto quello che pensò in quel momento.



    buona lettura
     
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  5. verronica
     
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    Bravissima come sempre ^^
     
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  6. kagome123
     
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    grazie verro ^^
     
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  7. kagome123
     
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    capitolo undicesimo ^^

    CODICE
    Pericolo in vista

    Dopo circa una settimana di cammino i nostri amici potevano già intravedere in lontananza il piccolo villaggio di contadini che stavano cercando. Infatti lo spettacolo che li si presentava era spaventoso. C'erano case bruciate e distrutte. Persone e animali uccisi e campi completamente spazzati via.
    "Oh Mio Dio!! E' terribile!" disse Kagome mentre guardava i tanti corpi straziati per terra.
    "Disumano!" disse Sango.
    "Maledizione! Se solo fossimo arrivati prima adesso..."
    Improvvisamente un essere gigantesco apparve davanti ai loro occhi uscendo da una casa poco distante.
    "Vi stavo aspettando!!"
    "E tu chi diavolo sei?" urlò Inuyasha sguainando la spada.
    "Sono Ryuura e sono stato inviato qui da Naraku per divertirmi un po'. Stavo iniziando ad annoiarmi. Come vedete qui...non c'è più nessuno! Hahahaha!"
    "Dannato!!!!"
    "Sapete...ho ancora un languorino e le tenere carni di quelle due fanciulle saranno sufficienti a saziare la mia fame!"
    Inuyasha nel sentire quelle parole si mise davanti a Kagome e mosse la spada mostrando i denti. "Non osare toccarla, dannato bastardo!!!"
    "E chi me lo impedirà? Tu, ragazzino? Quella spada che impugni sembra troppo pesante per un cucciolo di cane come te!!"
    'Dannazione!!! La Tessaiga è ancora pesante!! Dannato Totosai!!!! Ma devo proteggere lo stesso Kagome!!!' pensava Inuyasha mentre ringhiava forte mostrando i denti.
    "FATTI SOTTO, DANNATO!"
    "Vieni....non vedo l'ora di farti a pezzi!"
    "Come preferisci!!!! DIFENDITI!!!" e con un salto si getto in direzione del demone.
    Ryuura con uno scatto fulmineo si portò in alto e senza che nessuno se ne accorgesse colpì il povero Inuyasha con una zampata tanto forte che lo fece scaraventare dentro una casa poco distante da lì.
    "INUYASHAAA!" urlò Kagome spaventata e preoccupata come non mai.
    "Patetico...e questa sarebbe la tua grande forza?"
    Inuyasha, dolorante e pieno di polvere, si alzò e attaccò nuovamente con tutta la rabbia che aveva in corpo. "DANNATO!!!!!!!!" ma si ritrovò nuovamente scaraventato alcuni metri più avanti. "MALEDIZIONEEEEEEEEEE!" urlò.
    Ryuura si avvicinò al povero Inuyasha ridendo come un matto. "Oh...ma guardatelo! Il cucciolo si è fatto la bua? Hahahaha! Non riuscirai mai a colpirmi se ti muovi così lentamente! Torna a casa dalla mamma, cagnolino! Hahahahahaha!!!"
    Inuyasha era furioso, così furioso che si potevano vedere gli occhi cambiare colore e poi tornare normali.
    Kagome sentiva il suo cuore battere all'impazzata per l'ansia ma soprattutto per la paura che il suo Inuyasha potesse perdere il controllo. Avanzò lentamente e con le mani tremanti impugnò arco e frecce.
    "Kagome?" domandò Sango confusa.
    "Dobbiamo aiutarlo. La Tessaiga è ancora troppo pesante e se continua così..."
    "Kagome-chan..."
    "All'attacco allora!" disse Miroku posando una mano sulla spalla di Sango e una su quella di Kagome.
    "Si!!!" dissero tutti in coro.
    "Demone!!! Sparisci immediatamente o sarò costretta a colpirti con una delle mie frecce!"
    "Mmmm? Oh...ma guarda! La fanciulla osa sfidarmi!"
    "Guarda che non scherzo!!" e detto questo scoccò una freccia. Quando quest'ultima stava quasi per colpirlo Ryuura velocissimo si portò davanti a Kagome e prendendola per il colletto della maglia l'alzò portandola al livello dei suoi occhi.
    Kagome era scioccata. Non si era quasi accorta di nulla. Il demone si era mosso così velocemente che difficilmente un occhio umano avrebbe potuto scorgere i suoi movimenti e ora si trovava penzolante a quasi un metro da terra!
    "Cos'è che volevi fare? Mmmm? Tu dovresti stare al tuo posto...come qualsiasi femmina dovrebbe fare...soprattutto se non vuoi che accada nulla di male al piccolo che porti in grembo..." disse guardandola fisso negli occhi.
    A quelle parole il volto di Kagome sbiancò. 'Come è possibile che....?' si domandò confusa.
    Sango si portò la mano alla bocca in un gesto di sorpresa mentre Miroku strinse forte i pugni. Shippo rimase immobile sulla spalla di Miroku.
    "Sai che...a guardarti meglio sei proprio un bel bocconcino? Sarà un piacere mangiarti quando qui sarà tutto finito...hehehe!" disse mentre faceva passare la lingua sulla guancia della ragazza. Kagome rabbrividì.
    "Lasciala stare!!" urlarono Miroku, Sango e Shippo lanciandosi all'attacco.
    Miroku lanciò i suoi ofuda purificatori, Shippo il suo Kitsunebi e Sango il suo Hiraikotsu. Ma purtroppo per quanto si sforzassero non riuscivano ad infliggere alcuna ferita al demone.
    "Mwahahahahahaaa! Stolti umani, cosa credete di poter fare? Il mio corpo è più duro dell'acciaio e resistente al fuoco e alla lava incandescente. Non potete nulla contro il sottoscritto!"
    Improvvisamente il vento si intensificò e nel cielo cominciarono a comparire grandi nuvole nere. Un ombra avanzava lentamente impugnando una grande spada e si poteva sentire distintamente il suo forte ringhiare.
    "METTILA GIU', DANNATO!"
    "Ma guarda! Il cagnolino si è svegliato! Dormito bene? Sai...stavo giusto parlando con la tua compagna...di tuo figlio."
    Inuyasha spalancò gli occhi poi, cercando di contenere la sua rabbia, continuò a parlare.
    "Ho detto...(respiro)...di metterla giù!!"
    "Oh? Vuoi sfidarmi ancora? Io non ci penso proprio...(sorriso malefico) e di solito cambio difficilmente idea..."
    "E va bene! KAGOME RIMANI IMMOBILE, CAPITO?"
    "Eh?" rispose la ragazza confusa ma non fece in tempo a girarsi che già Inuyasha stava lanciando un Kaze no Kizu nella sua direzione.
    "Ahhhhhhhh!" urlò pensando che il colpo sarebbe andato dritto su di lei. Ma la ragazza si sbagliava. Infatti con sua grande sorpresa il colpo deviò colpendo il demone sul braccio e tagliandoglielo di netto.
    Pochi istanti più tardi Kagome si trovava tra le braccia di Inuyasha qualche decina di metri lontano dal mostro che urlava ora in preda al dolore più atroce.
    "Così impari!!!" disse Inuyasha guardando il mostro.
    "Inuyasha..."
    "Kagome (fiatone) stai bene?"
    "Si...è solo che...TI SEMBRA QUESTO IL MODO DI SALVARMI???????? (frase urlata direttamente nell'orecchio del povero Inuyasha ^^')"
    "CHE COSA DIAVOLO TI GRIDI, DANNATA!!!!!!"
    "INUYASHA NO BAKA!!!! VOLEVI FARMI MORIRE DI PAURA??? BAKA!!!!(sta ancora urlando^^''''') "
    Lì vicino Sango, Miroku e Shippo guardano la scena con un enorme gocciolone sulla testa.
    "SMETTILA DI GRIDAREEEEEEEEEE! Ti sembra questo il modo di ringraziarmi?"
    "Potevi avvisarmi...stupido!" disse con le lacrime agli occhi e abbracciandolo.
    "E dai...non piangere...scusa..."
    "MALEDETTO MEZZODEMONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! COME HAI OSATO????????????? ROARRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!" disse ruggendo.
    Inuyasha fece scendere Kagome e si avvicinò a Miroku. "Miroku, crea intorno a lei una barriera in modo che sia al sicuro. Io ho una faccenda da sistemare!!"
    Il monaco annuì e disse: "Stai attento. E' più pericoloso ora che è arrabbiato!"
    "Non ti preoccupare. Ti affido Kagome. Sango resta anche tu con lei."
    Sango annuì.
    "Inuyasha...?"
    "Dimmi Kagome"
    "Stai attento...nella testa ha 7 frammenti della sfera!"
    "Non ti preoccupare" e si avviò verso il demone.
    "MALEDETTOOOOOOOO!!! MALEDETTOOOO!!" urlava Ryuura ancora in preda al dolore.
    "Ti è piaciuta la sorpresa?"
    "GRRRR! BASTARDO! ORA PAGHERAI COL TUO SANGUE QUESTO ABUSO!!!!!!!!!!!!!" e detto questo iniziò a correre come un razzo nella sua direzione.
    Inuyasha si stava preparando a lanciare un altro Kaze no Kizu ma Ryuura sconparve magicamente da davanti ai suoi occhi per poi ricomparire dietro di lui. Inuyasha non fece nemmeno in tempo a girarsi che in meno di un secondo gli acuminati artigli dell'enorme demone erano entrati per più di 2 centimetri nella sua carne.
    "Inuyasha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò Kagome vedendo il sangue del compagno scorrere sulla mano del demone.
    "HAHAHAHAHA! CHI RIDE ORA??? HAHAHAHAHAA!"
    Inuyasha era immobilizzato sia dal dolore sia dal veleno contenuto negli artigli di Ryuura, il quale stava entrando rapidamente dentro di lui.
    "Oh...che sbadato...mi sono dimenticato di dirti che il veleno contenuto nei miei artigli è...letale per qualsiasi essere vivente inferiore...soprattutto per i miseri mezzo demoni come te!!!! Hahahahah!"
    "Fhè...pensi che qualche goccia del tuo veleno possa farmi male?" disse inuyasha pur essendo in preda ai dolori mentre pensava ad un modo per liberarsi.
    "Mmmm? Vuoi sfidare la sorte, cagnolino? Lo so che stai bleffando (spero che si scriva così)!!! Posso sentire benissimo il tuo corpo tremare!!!"
    Inuyasha facendo appello a tutte le sue forze si girò e colpì nuovamente il demone con un Kaze no Kizu questa volta in pieno volto.
    "HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!" urlò Ryuura mentre si toccava la parte destra del suo volto, ormai sfigurata, dopo aver liberato dai suoi artigli Inuyasha.
    Il povero Inuyasha era a terra ed inerme. Il veleno stava facendo velocemente effetto. Doveva farlo fuori ora!! Cercò con tutte le sue forze di alzare la Tessaiga, che intanto era diventata molto più leggera, ma il povero ragazzo dovette presto rinunciare. Infatti a complicare di più le cose era il fatto che non riusciva più a vedere nulla. Buio totale.
    'Dannato veleno!!' pensò in preda alla rabbia.
    "Che ti succede, hanyou? Non vedi più niente? Hahahahaa!! Tra qualche istante non riuscirai nemmeno a muoverti e potrò mangiarti vivo senza problemi!!! La tua morte sarà lenta e dolorosa!!!!!!!"
    Improvvisamente un bagliore avvolse il demone e lo immobilizzò. Infatti Kagome, senza che nessuno se ne accorgesse, l'aveva lanciata in preda alla rabbia più totale.
    "Cosa credi di fare, ragazzina? Ti ho già detto che le tue frecce non possono farmi nulla! ma cosa....? No...non è possibile...non riesco a muovermi!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
    Miroku e Sango guardavano sorpresi la loro amica.
    "INUYASHA!!! PRESTO COLPISCILO! SEGUI L'ODORE DELLA MIA FRECCIA. Lì E' IL SUO PUNTO DEBOLE!!!!!!!"
    Inuyasha allora non perse tempo e con un potentissimo Kaze no Kizu disintegrò il demone. Tutti esultarono ma dovettero fermarsi perchè il povero Inuyasha era caduto a terra.
    "INUYASHAAAAAAAAAAAAAAAA!" urlò Kagome disperata mentre correva incontro al compagno.
    "Presto! Dobbiamo medicargli subito le ferite ed estrarre il veleno!!"urlò Sango.
    "Presto! Presto!!!" urlava Shippo.
    ...
    Era ormai sera e tutto il gruppo era esausto. Inuyasha era in preda ad una febbre altissima ma almeno erano riusciti a togliergli la maggior parte del veleno. Kagome sedeva vicino al suo compagno con le lacrime agli occhi e gli stringeva forte una mano.
    "Inuyasha...sigh...perchè devi fare sempre di testa tua...sigh...perchè devi sempre mettere a rischio la tua vita....sigh...perchè..."
    "Non piangere, Kagome-chan..." disse Sango.
    "Inuyasha è forte, non sarà certo una cosa come questa a metterlo ko!" disse Shippo.
    "Abbiate fiducia, divina Kagome. Ce la farà!" disse Miroku.
    "Vi ringrazio, amici!" disse kagome sorridendo appena. Poi rivolse lo sguardo verso Inuyasha che giaceva nel suo sacco a pelo e gli accarezzò una guancia.
    "Inuyasha..."disse quasi sospirando mentre una lacrima solitaria le accarezzava il volto.

    Era quasi l'alba ma i primi raggi di sole già illuminavano le immense vallate. Inuyasha si mosse leggermente. 'Mmmm...non ho mai dormito così bene in vita mia!' pensò e provò ad alzarsi ma qualcosa glielo impediva. Aprì lentamente gli occhi e vide Kagome che dormiva abbracciata forte al suo petto coperto di fasciature. 'Deve aver pianto molto la notte scorsa...per me' pensò mentre osservava le sue guancie ancora segnate dalle lacrime. Lentamente avvicinò una mano e le accarezzò dolcemente la guancia.
    "Perdonami Kagome...se ti faccio sempre preoccupare..." disse con un filo di voce e avvicinandosi a lei quel tanto che bastava per darle un dolcissimo bacio sulla guancia.
    Poi, cullato dal profumo e dal tranquillo respiro della sua Kagome, si riaddormentò.



    “Inuyasha…?” disse Kagome ancora mezza addormentata. Il sole era già alto nel cielo e era una bellissima giornata.
    “Hai dormito bene, Kagome?”
    “Si…” disse stropicciandosi gli occhi assonnati “Tu stai bene?”
    “Un po’ dolorante ma per il resto sto bene” Poi dopo una pausa di alcuni secondi disse “Ti ringrazio per aver fermato il mostro…se non ci fossi stata tu, a quest’ora…”
    Kagome era sorpresa. ‘Inuyasha che mi ringrazia?’ pensava ‘l’ultima volta che lo ha fatto mi ha buttato giù per il pozzo ’
    “Ecco cosa servono gli amici! Ehmmm…Inuyasha?”
    “Si?”
    “Non è che farai come l’altra volta?”
    “L’altra volta…?”
    “Bhè…si…ecco…quando mi hai buttato nel pozzo mangia ossa senza preavviso…dopo aver combattuto con tuo fratello Sesshomaru…”
    “Ahhh…quella volta…bhè…veramente ci stavo facendo un pensierino…”
    “COSA???????????” disse con gli occhi in fiamme.
    “Niente…niente…stavo scherzanzo…” disse Inuyasha tremante. ‘Kagome fa paura quando si arrabbia brrrrrr!’ pensò.
    “Inuyasha! Inuyasha! Come stai??” disse Shippo correndo come un pazzo verso di lui.
    “Sto bene ora”
    “Sei stato davvero fortunato, Inuyasha. Il veleno era davvero molto potente. Se avessimo aspettato anche un solo minuto di più…” disse Sango.
    “Fhè! Credi davvero che quattro gocce di veleno sarebbero bastate per farmi fuori? Stupidi umani!!”
    “Inuyasha!!! È questo il ringraziamento dopo tutto quello che hanno fatto per te Sango e Miroku? Sei proprio un insensibile!!” e detto questo si alzò e , dopo avergli voltato le spalle, si diresse verso il fiume lì vicino.
    “Ka..Kagome!” disse confuso Inuyasha.
    “Dai, Kagome non ti preoccupare! Sai Inuyasha come è fatto!” disse Sango.
    "Non imparerà mai!" disse Shippo.
    "Lo so...però...AhI!!!!"
    "Che c'è, Kagome-chan?"
    "Non lo so...ho sentito come...AHI!. ..non lo so....mi fa male la pancia!"
    "Di nuovo?"
    "Si! AhI!"
    "Posso?" disse Sango posandole una mano sulla pancia.
    "Certo...ma..."
    Sango rimase immobile per qualche minuto con la mano ferma poi euforica come non mai disse: "Kagome...Oh Kami...è il bambino!!! Il piccolo sta tirando i calci!!"
    "Cooooosaaaaaaaaaaa?"
    Kagome avvicinò tremante la mano e dopo pochi istanti sentì un calcio bello forte colpirle la mano. Kagome non sapeva cosa dire. Non sapeva se urlare o piangere dalla felicità. Quasi non le sembrava vero.
    'Il bambino. Il mio bambino è veramente qui dentro' pensava.
    "Voglio sentire anch'io!!!" urlò il piccolo Shippo mentre posava delicatamente l'orecchio vicino alla mano dell'amica.
    "Hey, ma si può sapere cosa sta succedendo? Perchè state urlando?" disse Inuyasha che si stava avvicinando al fiume con Miroku.
    "Kagome...il bambino..." disse a sforzo Sango cercando di contenere le sue emozioni.
    "Il bambino?" disse dubbioso Miroru.
    "E' successo qualcosa al cucciolo?????" disse Inuyasha iniziandosi a preoccupare e avvicinandosi a Kagome.
    "Il cucciolo si sta muovendo!!!! Vieni a sentire, Inuyasha!!" disse Shippo scodinzolando come un matto.
    Inuyasha sgranò gli occhi. Si fiondò come un razzo davanti a Kagome e, messosi in ginocchio, posò delicatamente l'orecchio sul suo grembo. Qualche istante più tardi potè sentire distintamente due calci colpirne la superficie. 'Il mio cucciolo' pensò lasciandosi sfuggire un sorriso.
    "Wow! Tira proprio dei calci belli forti!" disse Shippo.
    "E' naturale! E' mio figlio, dopotutto!" disse Inuyasha dandosi un po' di arie.
    "Speriamo che non erediti il tuo carattere!" disse Miroku cercando di trattenere le risate.
    "Vuoi morire, bonzo?" disse Inuyasha mostrandoli un pugno.
    "Scusa...scusa. Come sei permaloso!"
    Kagome, che era rimasta immobile e senza dire una parola tutto il tempo, iniziò a piangere.
    "Kagome-chan che ti succede?"
    "Kagome?" dissero in coro Shippo e Inuyasha.
    "Niente...è che...tutto questo è nuovo per me...Sono felice, si...ma...non riesco nemmeno a trattenere le lacrime! Sembra come se tutto dentro di me sia impazzito..."
    "Non ti preoccupare. E' normale sentirsi così quando si è incinta. Avevo molte amiche che erano nella tua stessa situazione!"
    Inuyasha le prese la mano e disse: "Non ti preoccupare, Kagome. Ci sono io qui con te!"
    "Oh, Inuyasha!" disse buttandogli le braccia al collo e continuando a piangere.
    Sango, Miroku e Shippo si allontanarono un po' per lasciare i due amici un po' soli.
    "Sono così felice per quei due!" disse Miroku.
    Sango annuì ma dal suo volto potevano trasparire tutte le sue emozioni. 'Sono così felice per te, Kagome-chan' pensava.
    Miroku sorrise mise le un braccio sulla spalla portandola vicino a se. Sango si immobilizò ma pochi secondi più tardi accettò il suo abbraccio, accoccolandosi meglio tra le sue braccia.
    "Oggi è proprio una bellissima giornata" disse Sango.
    "Hai ragione" rispose Miroku felice come non mai mentre guardava due uccellini farsi strada nel cielo blu.
     
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  8. kagome123
     
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    capitolo 12

    CODICE
    Ritorno a scuola

    Erano passati un paio di giorni dalla battaglia e, dato che Inuyasha si era perfettamente ristabilito, il gruppo decise di ritornare verso il villaggio della vecchia Kaede. Kagome era riuscita per l'ennesima a convincere Inuyasha a farla tornare a casa perchè, aveva spiegato lei, voleva raccontare alla madre la bella notizia e poi aveva un paio di test da fare.
    Inuyasha inizialmente, come suo solito, aveva fatto molte storie ma alla fine, soprattutto grazie ad uno dei suoi temibili "osuwari", la ragazza era riuscita ad averla vinta. E così dopo tre giorni buoni di cammino il gruppo arrivò al villaggio di Kaede.
    "Allora torni nel tuo mondo Kagome?" disse Shippo.
    "Si, ma non resterò molto, sai com'è fatto Inuyasha..."
    "Riposati, Kagomechan!! Noi faremo altrettanto!!" disse Sango.
    "Lo farò. Ci vediamo!!! ...Andiamo Inuyasha!"
    "Si"
    E sparirono.
    "Uffa! Un giorno o l'altro vorrei andare anch'io con Kagome! Mi piacerebbe tanto vedere il suo mondo!" disse Shippo.
    "Chissà...forse un giorno ci riusciremo..." disse Miroku.
    "Anch'io sono molto curiosa di vedere il suo mondo. Ci sono un sacco di cose strane..."
    "Uff...Bhè io vado a giocare. Ci vediamo dopo!!" disse Shippo.
    "Ok"
    Improvvisamente lo sguardo di Miroku divenne malizioso.
    "Bene, Sango. Dato che ora siamo soli...che ne diresti di...BOING!!!!" (Sango gli ha dato un cazzotto in testa!!!! -_-'')
    "Te lo scordi!!!"
    "Eppure l'altra sera..." disse Miroku con le lacrime agli occhi.
    Sango divenne paonazza. "L'altra sera....BHè QUELLO...è....STATO SOLO UN CASO!!!!!" e detto questo se ne andò.
    "Perchè va sempre a finire così??? Sigh!!"
    Intanto dall'altra parte del pozzo.
    "Mamma! Siamo tornati!"
    "Oh, tesoro! Come è andata?"
    "Bene...abbiamo solo dovuto combattere con un mostro orrendo con sette frammenti della sfera sulla fronte"
    "Oh, Kami! E non ti sei fatta male, vero?"
    "No. C'era Inuyasha lì con me, non è vero?"
    "Fhè! Era solo un pallone gonfiato!"
    "Se era solo un pallone gonfiato puoi spiegarmi perchè sei stato ridotto così male?"
    "Fhè!" disse Inuyasha rosso in volto.
    "Oh, Kagome! Ma guardati! Si inizia già a vedere la pancia!!"
    "Si...l'ho notato anch'io. Una settimana fa il piccolo ha cominciato a tirare i primi calci e da allora la pancia ha cominciato a crescere..."
    "Si è mosso?? Oh Kami, Kagome!! Ma è bellissimo!!"
    "Si e a volte mi sveglia anche durante la notte!"
    "Anche tu, mi ricordo, ti muovevi come una pazza. Eri la mia disperazione...non riuscivo più a dormire! Souta invece è stato più calmo."
    E entrambe le donne sorrisero.
    Improvvisamente Inuyasha udì una voce molto conosciuta.
    "Inuyasha niichan!!!!!! Sei tornato! Ciao neechan! Sei ingrassata?"
    "Come ti permetti!!!?????" disse Kagome con occhi di fuoco "E' solo la pancia che inizia a farsi vedere, tutto qui!"
    "Scusa, scusa. Come sei permalosa... Nonno vieni a vedere anche tu! Kagome è tornata!"
    "Ohhhh...Kagome! Già si vede la pancia? Cresce in fretta il piccolo!"
    Kagome sorrise.
    "Ma che fate lì impalati? Venite. Preparo un po' di the." disse la mamma.
    Il resto della giornata passò tranquillamente. La mamma e Kagome parlarono per quasi tutto il giorno, Inuyasha era tra le grinfie di Souta che cercava di farlo giocare con i suoi videogiochi mentre il nonno era nel tempio a controllare i tesori di famiglia.
    Dopo cena Inuyasha e Kagome si diressero nella camera di lei.
    "Ahhhh...sono esausta!! Chi se la sente di andare a scuola domani?" disse la ragazza gettandosi sul letto.
    "Siamo venuti qui perchè tu dovevi fare uno dei tuoi test e adesso...cambi idea?"
    "No...è solo che sono un po' stanca, tutto qui... Domani starò meglio."
    "Vieni qui" disse abbracciandola e baciandole la fronte.
    Kagome si rilassò subito tra le sue braccia e lo strinse più forte a se.
    "Kagome...?"
    "Mmmm?"
    "Stavo pensando...quando nascerà...il cucciolo potrà andare alla tua scuola?"
    "A me piacerebbe molto"
    "Anche se nascerà...con le orecchie?"
    Kagome capì dove voleva arrivare. "Inuyasha...non devi farti di questi problemi. Forse gli altri all'inizio saranno un po' sorpresi ma alla fine impareranno a volergli bene come noi. Nel mio mondo le persone hanno una mentalità più aperta."
    "Kagome...Ora so che non esiste una persona più dolce e buona di te su questa terra...Se non ti avessi mai conosciuto l'avrei rimpianto per tutta la vita. " disse e la baciò dolcemente.
    "Inuyasha..." disse e si baciarono.
    "Ora dormiamo...domani mi devo alzare presto"
    "Ok...Ti amo"
    "Anch'io...buonanotte..."
    E si addormentarono l'uno nelle braccia dell'altro.

    La mattina dopo.
    "Kagomeeeeeeeeeeee!"
    "Kagomechannnnnnn!"
    "Eri! Yuka! Ciao!"
    "Kagome! Quanto tempo! Come stai?"
    "Bene, perchè?"
    "Meno male! Tuo nonno ci aveva detto che tu avevi avuto un forte attacco di mononucleosi..."
    'La malattia del bacio? Il nonno non sa più cosa inventarsi...^^'''''
    "Andiamo! Le lezioni stanno per iniziare!!"
    "Siii!"
    Era la pausa pranzo e Kagome era seduta con le amiche sull'erba godendo del caldo sole primaverile.
    "Mmmmm!!!! Si sta proprio bene!" disse mentre si stiracchiava.
    In quel momento la maglietta si alzò mostrando il piccolo rigonfiamento della pancia. Eri fu la prima a parlare.
    "Kagome ma....sei ingrassata?"
    "Chi, io???????????? Bhè...si...forse un pochino..."
    "Mangiato troppo?" chiese Yuka.
    "Forse...ahi!" 'Oh, no!'
    "Cosa succede?"
    "Niente, niente...un crampo!"
    "Mmmm...forse non ti sei ancora ripresa dalla malattia, Kagomechan..."
    "No, no! Sto bene...non ti preoccupare" 'Sta fermo ti prego...' pensava nella mente Kagome.
    "Però è strano...!"
    "Ehmmmm...ragazze che ne dite di tornare in classe...tra poco inizia l'esame"
    "Ok..."
    'Fiuuuu!!!'
    Era ormai sera e Kagome, dopo aver salutato le sue amiche, si stava dirigendo verso il tempio. Improvvisamente un ombra rossa le si presentò davanti.
    "Ahhhhhhhhhh!!!!!!!!!"
    "Hey, Kagome! Sono io!!!" disse Inuyasha cercando di calmarla e al tempo stesso tappandosi le orecchie.
    "Inuyasha no baka!!!!!!!!!!!!!! Mi hai fatto prendere un colpo!!! Ti sembra questa la maniera di arrivare???"
    "Scusa ma tu non arrivavi e così...."
    "Si ma non c'era bisogno di apparire così come un ladro...Le donne incinta sono molto sensibili riguardo a queste cose!!!"
    "Scusa...(inuyasha ha le orecchie abbassate *kawaiiiiiii*). Com'è andato il tuo esame?"
    "Ahhhh...non me ne parlare...Non sono riuscita a concentrarmi per niente perchè il piccolo si muoveva come un pazzo!! E poi le mie amiche non smettevano più di farmi domande su di te..."
    "Su di me?"
    "Si...ahhh (sospiro) e poi è arrivato Hojo...."
    "CHI E QUESTO HOBO????????????????" (è geloso ^^)
    "Si chiama Hojo ed è un mio compagno che ha sempre avuto una cotta per me..."
    "COSAAAAA?"
    "Non ti preoccupare, non sono stata mai interessata a lui...ma Hojo ancora non lo ha capito..."
    "GRRRRRRR"
    "Non ti arrabbiare, ti ho già detto che non mi interessa...(sospiro)Sono stanca...Vieni Inu, andiamo a casa"
    "Va bene. Ma domani vengo a scuola con te e se quel Hobo o come diavolo si chiama prova ad avvicinarsi a te io..."
    "NON TI PERMETTERE, CAPITO??????????" (Immaginate una tipica immagine anime dove lei diventa gigantesca e lo guarda con occhi di fuoco ^^)
    "Va...bene...(voce spaventata)"

    "Siamo tornati!!"
    "Bentornati, cari. Com'è andata la scuola oggi?"
    "Non me ne parlare...durante le lezioni il piccolo non la finiva di muoversi!"
    "Oh? Forse Kagome sarebbe ora che tu ti facessi visitare da un dottore. Anzi vado subito a prenotare una visita!" disse la donna mentre si dirigeva in direzione del telefono.
    "Dot..ore?" disse confuso Inuyasha.
    "E' qualcosa di molto simile alla vecchia Kaede solo che non utilizza le erbe per curare le persone ma medicine e macchine varie"
    "Oh" disse Inuyasha, non molto convinto.
    "Fatto. Ho fissato un appuntamento con la dottoressa Himeko dopo la scuola. Porta Inuyasha con te!"
    "Ok. Grazie mamma."

    In camera di Kagome quella sera
    "Kagome?"
    "Cosa c'è, Inu?"
    "Cosa ti farà il dottore?"
    "Controllerà se il bambino sta bene. Metterà una spece di tubo sulla mia pancia per poter vedere il bambino all'interno"
    "Cosa? Potremo vedere il cucciolo?"
    "Si sarà come vederlo in televisione"
    "Quella scatola con la quale gioca sempre tuo fratello?"
    "Qualcosa di molto simile. Sai non vedo l'ora di vederlo!! Lo sai che potremmo già farci dire se è un maschio o una femmina?"
    "EHHHHHH?????????? DAVVERO????????????"
    "^^"
    "Wow!"
    "Inu...tu come vorresti che fosse...il bambino intendo?"
    "Mmmm? Un maschio"
    "Un maschio? E se fosse una femmina?"
    "E' lo stesso. Mi basta che sia forte e sano ma soprattutto che tu stia bene"
    Kagome sorrise e l'abbraccio. I due rimasero così godendo del reciproco calore fino a quando, esausti, non si addormentarono.


    Capitolo 13

    CODICE
    Doppia felicità

    E così la mattina dopo …
    "Kagome!!!!!!!!!!!"
    "Ciao ragazze!"
    "Ciao! Ti senti pronta per l'esame di oggi?"
    "Spero solo che non sia troppo difficile..." '..e soprattutto che il bambino stia fermo' continuò nella mente.
    "Allora andiamo?" disse Eri.
    Tutte annuirono e si avviarono verso l'entrata della scuola.
    ...
    Erano ormai le tre e Inuyasha attendeva Kagome vicino all'entrata della scuola.
    "Uffa! Ma quanto ci mette?"
    Pochi minuti più tardi Kagome, seguita dal Eri e Yuka, si stavano avvicinando al cancello della scuola ridendo come matte. Inuyasha, riconoscendo la voce di Kagome, si avvicinò ma improvvisamente una voce maschile lo bloccò.
    "Higurashi! Higurashi!"
    "Oh, ma guarda! Parlando del diavolo..." disse Yura.
    "Ehmmm...ciao Hojo!"
    "Higurashi! Quanto tempo! Sei guarita?"
    "Si...sto molto meglio ora..."
    "Tieni: questo è per te!"
    "Che cos'è?"
    "Un biglietto per partecipare allo spettacolo che si terrà sabato pomeriggio al parco. Vuoi venire con me?"
    'EHHHHHHHHHHHHHH??????????????????????' "Ecco...io....veramente..."
    Improvvisamente la ragazza sentì un forte ringhiare venire da dietro di lei. 'Oh, no!' pensò.
    "E TU, chi diavolo saresti?" disse la voce alle sue spalle che naturalmente Kagome sapeva già a chi apparteneva.
    "Prego?" disse Hojo confuso.
    "Ti ho chiesto chi diavolo sei..." disse inuyasha avvicinandosi a lui.
    "Ehmmm...io..mi chiamo Hojo..."
    "TU!! Come hai osato avvicinarti a Kagome?????????" disse mentre lo afferrava dal colletto.
    A vedere quella scena quasi a Kagome non venne un colpo.
    "Inuyasha!! Ti prego...non è successo nulla!! Calmati e lascialo stare! Mi dispiace Hojo...ma non potrò venire con te sabato..."
    "SGRUNT!!" disse mollando la presa.
    "Bhè..allora...me ne vado...Sarà per un altra volta Higurashi...ciao!" disse Hojo che era diventato bianco di paura.
    Kagome tirò un sospiro di sollievo ma il peggio doveva ancora arrivare. Infatti le sue amiche stavano squadrando Inuyasha da capo a piedi ed erano pronte a farle un sacco di domande.
    'Oh mio Dio! E ora cosa mi invento???' pensava ma poi guardò meglio il ragazzo e solo allora si accorse che non indossava il suo kimono rosso ma una maglietta a mezze maniche rossa e un paio di jeans strappati qua e là, sulla testa un cappello da baseball blu e ai piedi un paio di scarpe da ginnastica. (Ho la bava alla bocca -^-^-) 'Wow' pensò guardandolo con occhi spalancati. Inuyasha colse il suo sguardo e arrossì. Rimasero a fissarsi così per alcuni secondi fino a quando Eri non la riportò alla realtà.
    "Ehmmm...Kagome??"
    "Si?"
    "Chi è questo ragazzo? Non sarà...?"
    "Eri, YuKa...questo è Inuyasha, il mio ragazzo..."
    "Ohhhhhhh!" risposero in coro le ragazze.
    "Ehmmm...ciao...." disse titubante e un po' imbarazzato Inuyasha.
    Le due ragazze salutarono poi, presa in disparte Kagome, iniziarono a parlare.
    "Kagome, dove lo hai conosciuto? Non l'ho mai visto. E straniero?" chiese Eri
    "KAWAIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!! " disse Yura euforica.
    "Lui...ehmm...abita in un paese di campagna...molto lontano da qui...ma ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli. Lui...è un...sangue misto!"
    "Oh...ecco perchè i suoi capelli e i suoi occhi hanno quello strano colore!" disse Yura.
    "Si...diciamo di si..." 'Fiuuuuu....l'hanno bevuta! Bhè...in fin dei conti...Inuyasha è veramente un sangue misto!'
    "Wow! Finalmente conosciamo il tuo "arrogante", "doppiogiochista" e "rozzo" ragazzo! Sai lo immaginavo molto peggio!" disse Eri.
    "Cosa sarei io?" disse inuyasha che naturalmente aveva sentito ogni singola parola.
    "Ehhhhhhhh...Bene ragazze, vi saluto. Io e Inuyasha abbiamo un impegno. Ci vediamo domani. Ciao!!!!!!!!!!" disse e preso Inuyasha sotto braccio lo trascinò via.
    "Inuyasha! Come ti è saltato in mente di venire a scuola? E poi chi ti ha dato quei vestiti?"
    "Tua madre e tuo nonno mi hanno messo addosso queste cose e poi mi hanno detto di andare alla tua scuola a prenderti. Tua madre ha detto che tu saresti stata felicissima di vedermi...ehmm...vestito così. Mi sento così...strano!"
    "Invece secondo me stai benissimo..." disse con tono sensuale e trascinando un dito sul suo petto.
    "Benissimo? Ma se mi si vede tutto! Questi pantacosi sono troppo aderenti..."
    "Appunto..." disse con sguardo malizioso.
    Inuyasha diventò rosso come un peperone.
    "Kagome! Inuyasha! Andiamo?" urlò la madre di Kagome che li stava aspettando seduta in macchina lì vicino.
    "Ok!"
    E così dopo circa una mezz'oretta arrivarono allo studio della dottoressa.
    "Bene siamo arrivati!" disse la signora Higurashi.
    "Mfmmm! Sono così lenti questi aggeggi...avremmo fatto prima se fossimo andati a piedi!"
    "Oh, Kami...sono così nervosa!" disse Kagome.
    "Non preoccuparti, bambina mia, andrà tutto bene!"
    "Speriamo"
    Nello studio.
    "Buon pomeriggio! Io sono la dottoressa Himeko e tu dovresti essere Kagome, giusto?"
    "Si. Piacere di conoscerla."
    "Tua madre mi ha detto tutto. Sta tranquilla, non sentirai niente. E chi è questo ragazzo?"
    "Bhè...lui è il padre del bambino"
    "Oh, piacere di conoscerti. Siete entrambi molto giovani!Ora aspettate qui un attimo,(disse rivolta ad Inuyasha e alla mamma) le farò una visitina di controllo. Vogliamo andare, Kagome?"
    Kagome annuì e seguì la dottoressa all'interno dello studio. Entrambe uscirono dopo circa un quarto d'ora.
    "…. la ragazza sta bene ma dovrebbe evitare lo stress...il bambino potrebbe risentirne!" disse la dottoressa, uscendo per prima dallo studio.
    La mamma di Kagome annuì.
    "Cosa ti ha fatto?" chiese Inuyasha, avvicinandosi subito alla ragazza, con tono visibilmente preoccupato.
    "Niente, non preoccuparti"
    "Bene ora andiamo nell'altra stanza. Seguitemi!" disse la dottoressa, aprendo una porta lì vicino.
    Dopo aver attraversato un lungo corridoio arrivarono in un enorme stanza buia. La dottoressa accese la luce e Kagome potè vedere un lettino sulla destra e un grande monitor con tanti fili tutt'intorno.
    "Sdraiati e alzati un po' la maglietta" disse la dottoressa mentre si metteva i guanti e accendeva i vari macchinari..
    Kagome fece come le veniva detto. Poco dopo sentì uno strano oggetto spingere sulla pancia.
    "Ahi!"
    "Scusa, non ti irrigidire però..." disse la dottoressa.
    "Ci proverò..." Disse incerta.
    "Bene...vediamo un po' questo bambino. A che mese hai detto di essere?"
    "Ehmmm...tra il quarto e il quinto"
    "Si muove molto?"
    "Si...anche per ore intere"
    Poi ci furono alcuni minuti di silenzio. La donna osservava attentamente lo schermo e la piccola figura al suo interno. Inuyasha stava lottando contro il suo istinto di distruggere quell'aggeggio rumoroso che stava facendo tanto male alla sua Kagome e anche alle sue sensibilissime orecchie. Improvvisamente la donna parlò.
    "Ohhhh...ma guarda guarda!"
    "Cosa c'è?" dissero in coro tutti e tre (la signora Higurashi, Inuyasha e Kagome)
    "E' proprio un furbetto anzi...sono due furbetti!"
    "Du...DUE????????????????????????????????????????" disse Inuyasha insieme a Kagome.
    La dottoressa annuì e indicò i piccoli sullo schermo. "Vedete...sono due! All'inizio non li riuscivo a vedere perchè si nascondevano ma ora...eccoli!"
    I due ragazzi guardavano incantati lo schermo senza dire una parola.
    "Due gemelli???? Ma è meraviglioso!!" disse la signora Higurashi tutta eccitata.
    "Si, e...da quel che vedo...sono un maschio e una femmina! Congratulazioni ragazzi!"
    Inuyasha si avvicinò a Kagome tutto tremante e vide che stava piangendo.
    "Che cosa hai, Kagome?" chiese Inuyasha preoccupato.
    "Niente sigh...è solo che sono felice...sigh...hai sentito?...avremo due bambini!"
    "Sono felicissimo anch'io..." e le diede un dolce bacio sulla fronte.
    "Un altra cosa..." continuò la dottoressa "..i bambini sembrano avere...non so...due cose a punta sulla testa..."
    Inuyasha e Kagome sbiancarono.
    "Forse mi sbaglio...sarà solo un effetto ottico..." disse dopo qualche minuto la dottoressa e i due ragazzi poterono tirare un sospiro di sollievo.
    ...
    "La ringrazio dottoressa Himeko è stata molto gentile a visitare mia figlia!" disse la signora Higurashi inchinandosi.
    "E' stato un piacere, Signora Higurashi. Kagome, riguardati e non stancarti troppo! E tu, ragazzo, stalle sempre vicino."
    "Lo farò, non si preoccupi"
    "Arrivederci!"
    E si avviarono verso casa felici come non mai.



    Quella sera mentre il resto della famiglia festeggiava, i due futuri genitori se ne stavano in disparte nella loro camera. I due erano seduti sul letto abbracciati teneramente mentre si scambiavano dolci effusioni amorose.
    "Inuyasha?"
    "Mmmmm?" disse il ragazzo mentre continuava a leccare il suo marchio sulla spalla di Kagome.
    "Sai...non mi sembra vero...Tra poco meno di tre mesi … saremo genitori di due bambini!"
    Inuyasha sorrise, scese verso la pancia di Kagome e diede due baci per ogni lato.
    "Inuyasha...smettila...mi fai...il sollettico!" disse la ragazza trattenendo le risate.
    "Mmmmm...vediamo dove altro lo soffri!" e detto questo iniziò a passare le mani in ogni punto per farla ridere fino a quando non caddero entrambi sul pavimento.
    "Ahi! La mia testa!" disse Kagome.
    "Scusa...ti sei fatta male?" disse Inuyasha preoccupato.
    Kagome rimaneva in silenzio.
    "Kagome?"
    "All'attacco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse dopo essersi improvvisamente buttata sul povero Inuyasha e aveva iniziato a fargli il sollettico dappertutto. Ben presto però si accorse che Inuyasha non aveva avuto alcuna reazione.
    "Cosa cerchi di fare? Io non soffro il sollettico!" disse con aria strafottente il ragazzo.
    "Cooosa??? Ma … Non è giusto!!"
    "Hehe!"
    "Forse...io conosco il tuo punto debole!"
    "Ehhhh?"
    E senza dare ad Inuyasha il tempo di reagire, Kagome gli aveva afferrato le orecchie e aveva iniziato a massaggiarle forte. Inuyasha all'inizio cercò di fare resistenza ma alla fine dovette arrendersi. Quando qualcuno, soprattutto quando Kagome gli toccava le orecchie, lui perdeva ogni forza e cadeva sotto il suo più totale controllo.
    "Cosa stavi dicendo?"
    "Va...bene...mi arrendo..."
    Kagome sorrise e lasciò andare le orecchie.
    "Visto? anche tu hai un punto debole!" disse la ragazza sorridendo.
    "Ora è arrivato il momento della mia vendetta!" disse e come un fulmine fuse le sue labbra con quelle della ragazza inserendo subito la lingua.
    Kagome non potè fare nient'altro che rispondere al quel bacio carico di passione e lasciarsi andare al piacere che lentamente aveva già iniziato ad invaderla. Le sue labbra e le sue mani erano sufficienti a farle perdere il controllo mentre già solcavano terreni di fuoco sulla sua pelle e sul suo corpo diventato sensibilissimo a causa della gravidanza. E così i due fecero l'amore per parecchie ore di fila fino a quando, esausti, non si addormentarono stretti in un tenero abbraccio.
    Il mattino seguente Kagome, dopo aver salutato Inuyasha e il resto della famiglia, se ne andò a scuola. Oggi aveva un esame molto importante da sostenere.
    Inuyasha era seduto con il nonno davanti alla televisione, non sapendo che altro fare per passare il tempo dato che Kagome gli aveva proibito di seguirla a scuola. Ad un tratto si sentì chiamare dalla madre di Kagome.
    "Inuyasha?"
    "Mmmm?"
    "Senti, ieri sera è avanzato un bel po' di cibo. Io l'ho preparato in modo tale che tu possa portarne un po' ai tuoi amici dall'altra parte del pozzo e per darli anche la bella notizia. Ti va? In questo modo non ti annoierai e ti rilasserai un po' fino a quando Kagome non torna, ok?"
    Inuyasha annuì e, prese le varie cose, saltò nel pozzo.
    Intanto Shippo era seduto sotto il Goshinboku con Kirara.
    "Uffa! Ma quando tornano? E' quasi una settimana che stanno lì!"
    "Heyyyyy!!!!!!!!!! Shippo!!!!!!!!"
    "Inuyashaaaaa! Sei tornato! Dov'è Kagome?"
    "E' a scuola. Io sono venuto a portare queste cose da parte della madre di Kagome!"
    "Mmmmm! Che profumino!!! Andiamo dagli altri!"
    ...
    "Allora Inuyasha racconta! Come sta Kagome e il bambino?" disse Miroku.
    "Kagome sta bene...ma c'è una novità!"
    "Diccelo. Non tenerci sulle spine!" disse Sango.
    "L'altro giorno siamo andati da un dottore, una specie di Kaede del mondo di Kagome, e usando una strana macchina ha guardato dentro alla sua pancia e..."
    "E' possibile vedere all'interno del grembo di una donna? Wow!" disse Miroku con occhi luccicanti.
    "Continua..." disse Sango, ignorando l‘ultimo commento del monaco.
    "Ha detto che Kagome sta aspettando due cuccioli! Un maschio e una femmina!"
    "Coooosaa?????????" dissero in coro.
    "E' meraviglioso!!!" dissero Sango e Shippo tenendosi per mano.
    Miroku si avvicinò ad Inuyasha e con tono malizioso disse: "E bravo, Inuyasha! Due figli in un colpo solo!! Voglio conoscere la tua tecnica!"
    “Te … tecnica??” disse scioccato, il povero Inu.
    "HOSHISAMA!!!!!!!!!!!!! Sei proprio un pervertito!!!!" disse Sango interrompendo i due e emanando una grande aura rossa intorno a lei.
    "Maniaco di un bonzo!" disse Inuyasha con un enorme gocciolone sulla testa.
    “Ma io … chiedevo così … per curiosità. ” disse, rassegnato e con le lacrime agli occhi, il povero monaco incompreso.
    "Comunque queste cose che hai portato sono veramente deliziose!" disse Shippo.
    "E' vero! Porta i nostri ringraziamenti alla mamma di Kagome!"
    Inuyasha annuì e fece per alzarsi.
    "Dove vai, Inuyasha?" chiese Shippo.
    "Torno dall'altra parte. Tra poco Kagome sarà a casa! Non temete torneremo presto!"
    "Ciao! E salutami Kagome!" disse Sango.
    "Ok!" e sparì nella foresta.
    ...
    Intanto dall’altra parte, Kagome era stata seguita fino a casa dalle sue amiche e cercava disperatamente di liberarsi di loro.
    "Ma...ma ragazze! Non avete da studiare? Non è necessario che veniate a casa..."
    "No Kagome! E' da tanto tempo che non parliamo e poi vorremmo conoscere meglio il tuo ragazzo!" disse Eri.
    "Giusto e poi hai detto che in questo periodo alloggia a casa tua!" disse Yuka.
    'Uffa...e adesso come faccio? Spero che Inuyasha non faccia nulla di avventato...' pensò mentre sulla testa le scendeva un enorme gocciolone.
    "Sono Tornata!"
    "Bentornata Kagome! Oh? Ci sono le tue amiche con te?"
    "Buona sera signora Higurashi!"
    "Buona sera anche a voi! Andate di sopra tra un po' vi porto il thè!"
    "Va bene!" e salirono.
    ' Fiuuu...meno male! Inuyasha non c'è!'
    "Allora, Kagome. Raccontaci un po' come stanno le cose!"
    "Si! Da quanto tempo state insieme?"
    "Ehhh? Bhè..ecco...sono 5 o 6 mesi credo..." ' Ho Incontrato Inuyasha circa 6 mesi fa...il giorno del mio quindicesimo compleanno'
    "Wow! Allora è una cosa seria!"
    "E a noi dicevi sempre che non eri interessata! Volevi nasconderlo, eh?"
    "Bhè...ecco..io...sono successe tante cose...all'inizio non stavamo proprio insieme..."
    "Ecco il thè. Non fate complimenti ragazze!" disse la mamma che era sbucata all'improvviso salvando la situazione.
    "Mmmmm! Che buono!"
    "E' vero!! Il thè della signora Higurashi è delizioso!"
    Kagome annuì poi lo sguardo della ragazza cadde su uno strano ciondolo che aveva al collo Eri.
    "Cos'è?" chiese.
    "Oh, questo? L'ho acquistato circa due settimane fa. Il commerciante mi ha detto che è molto antico e che risale addirittura all'epoca Sangoku!"
    "Wow!" disse Yuka.
    "Cosa?" disse Kagome poi la ragazza fu attraversata da un brivido. 'Ma...cos'è questa...sensazione...?'
    "Bello vero?"
    "Posso vederlo?" chiese Kagome.
    "Certo" e glielo diede in mano.
    Appena l'oggetto ebbe toccato la mano di Kagome iniziò a pulsare.
    "Ma...ma...cosa succede??????" chiese spaventata Eri.
    "Oh no! Che sia...?"
    Kagome si girò e vide che anche le schegge della sfera stavano brillando. Improvvisamente dal ciondolo si udì provenire una voce.
    "Shikon...Shikon no Tama!!!"
    "E' un demone!!!!!!!"
     
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  9. soleluna113
     
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    CITAZIONE
    E bravo, Inuyasha! Due figli in un colpo solo!! Voglio conoscere la tua tecnica!

    :haha:
     
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  10. kagome123
     
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    ^_____________________^

    tu non immagini quanto ho riso mentre scrivevo quella parte XDDDDDD
     
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  11. kagome123
     
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    capitolo 14

    CODICE
    Paura

    Il ciondolo continuava a pulsare sempre più velocemente poi, dopo aver emesso un rumore sordo, le ragazze videro uscire una grande massa luminosa dal suo interno che lentamente prendeva forma. Dopo alcuni minuti davanti ai loro occhi vi era una figura molto simile ad un essere umano ma con metà corpo di un leone.
    "Ka..Kagome...chi è quello????" Chiesero Yura e Eri.
    'Oh No!' "Ragazze presto! Scappiamo!!!"
    "Datemi la sfera!!!!" urlava intanto il demone uscendo dalla finestra.
    Kagome e le due ragazze si riversarono nel cortile ma il demone le fermò lanciando una palla di fuoco che incendiò l'entrata del tempio chiudendo loro ogni via d'uscita.
    "Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!" urlarono Yuka e Eri terrorizzate.
    Kagome cercò di mantenere la calma. Fortunatamente in quel momento in casa non c'era nessuno dato che la mamma era uscita con il nonno e Souta avrebbe dormito a casa di un amico.
    "CHI SEI TU?"
    "Io sono Menomaru, il demone supremo del fuoco e della forza. Prima di essere sigillato all'interno di quel ciondolo, ero alla ricerca della famosa sfera dei quattro spiriti, la quale mi avrebbe conferito enormi e maestosi poteri. Purtroppo, quando finalmente riuscì ad impossessarmene, una sacerdotessa mi imprigionò dentro quel ciondolo. Ma tu, dovresti ben sapere di chi parlo!"
    "Io?????" disse confusa Kagome.
    "Non fare finta di non sapere! Non so come tu abbia fatto, Kikyo, ma non credevo che ti avrei incontrata di nuovo dopo 500 anni!!!"
    "Ma io non sono Kikyo!!! Senti il fatto è che..."
    "Taci!!!!!! Ora preparati a morire!!!!" e detto questo lanciò una palla di fuoco contro la ragazza. Poi un'altra e un'altra ancora a ripetizione.
    Kagome riuscì a scansare i colpi ma sapeva di non poter resistere a lungo!! Dopo l'ennesima caricata di colpi, la ragazza era col fiatone e completamente circondata dalle fiamme!!
    'Sono in trappola!' pensò la ragazza passandosi la mano sulla fronte completamente sudata.
    "Bene, bene! Siamo alla resa dei conti!"
    "Aspetta!! Io non sono Kikyo sono la sua reincarnazione....il mio nome è Kagome e...sono la compagna di Inuyasha!" disse diventando rossa.
    "Inuyasha? Quel mezzo demone buono a nulla che tempo fa provò a scontrarsi con me? Phuà...mettersi insieme ad un umana. Che cosa disgustosa!"
    "Bada a come parli. Se...se Inuyasha fosse qui non ci penserebbe due volte a farti fuori con un solo colpo della sua spada!!!!" disse la ragazza sudando freddo.
    "Hai detto bene...SE Inuyasha fosse qui...Purtroppo in questo momento non lo vedo...hehhehe! Non preoccuparti...la tua morte sarà lenta e atroce. Mi disapiace ma i tuoi piccoli non vedranno mai la luce! Addio!!!!" e lanciò la sfera di fuoco.
    "INUYASHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" urlò la ragazza in preda al terrore.
    In quel preciso momento, Inuyasha aveva messo piede fuori dal pozzo. Un odore pungente avvolse il suo naso e sbiancò. Come un razzo si precipitò verso il cortile e davanti ai suoi occhi si presentò uno spettacolo spaventoso. Tutto era in fiamme e rannicchiate in un angolo vi erano le due amiche di Kagome. Inuyasha si avvicinò loro.
    "Cosa è successo qui?"
    "Ehhhh?....Oh...sei tu...è apparso un mostro...fa presto, Kagome è imprigionata tra le fiamme!!!!!!" disse tremante Eri.
    "COSAAAA?" disse e in quel momento udì la voce della ragazza urlare il suo nome.
    Senza neanche pensare, si gettò tra le fiamme arrivando appena pochi istanti prima che la palla di fuoco colpisse Kagome, coprendo entrambi con il suo kimono.
    "Ahahahahha!!! Brucia all'inferno, dannata...MA...COSA???? " disse il demone infuriato come non mai notando che la ragazza era ancora viva.
    'Fiuuuuu! Sono arrivato appena in tempo.'
    "Mmmm?"
    "Ka..Kagome!!!! Come stai, koi?"
    "Inu...yasha...sei tornato..." disse la ragazza accennando un debole sorriso. Kagome era piena di bruciature e mezza affumicata dai fumi dei fuochi ma stava bene.
    "Ora non preoccuparti...ci sono io con te!!" disse il ragazzo facendo scorrere una mano tremante sulla sue guancia e baciandole la fronte. La ragazza annuì.
    "Stai attento. Menomaru è molto forte..." disse e perse i sensi.
    "KAGOME!!! KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEEEE!! GRRRRRR!!!! DANNATO!!! FATTI SOTTO!!!"
    "E così il nobile compagno è venuto per difendere la sua donna e i suoi cuccioli. Che cosa tenera!"
    "GRRRRRRR!!"
    "Se fossi arrivato anche un solo secondo più tardi per la tua amata famigliola non ci sarebbe stato niente da fare!"
    "Come hai osato....TI FARò RIMPIANGERE DI ESSERE NATO, BASTARDO!!" disse e si lanciò contro di lui con la Tessaiga sguainata.
    Kagome era ancora priva di sensi tra le braccia delle sue compagne che osservavano sconvolte la lotta furiosa tra i due.
    La battaglia fortunatamente non durò molto. Inuyasha infatti era riuscito a spazzare via il demone dopo un paio di minuti, lasciando al suo posto solo cenere.
    "Fhè! Pallone gonfiato!" disse Inuyasha riponendo la spada.
    Le fiamme stavano lentamente scomparendo e tutt'intorno sembrava come se non fosse successo nulla. Inuyasha si avvicinò al gruppetto di ragazze ancora confuse.
    "Come sta?"
    "Non si è ancora ripresa ma credo stia bene...si può sapere cosa è successo?" disse Eri.
    "E chi era quel mostro?" disse Yuka.
    Inuyasha prese Kagome in braccio e invitò le ragazze a seguirlo in casa.
    "Venite...vi spiegherò ogni cosa..."
    ...
    "....e questo è tutto."
    Eri e Yuka erano immobili e non sapevano che dire. Quasi non riuscivano a credere alle parole di quello strano ragazzo. Bhè...in verità sarebbe stato difficile per chiunque credergli.
    "Quindi...tu...sei un mezzo demone dell'epoca Sangoku che Kagome ha liberato..."
    "...e puoi venire nel nostro tempo grazie al pozzo del tempio..."
    Il ragazzo annuì poi si accorse che una delle ragazze fissava con curiosità le sue orecchie.
    "Sono vere? Posso toccarle?"
    Inuyasha abbassò rassegnato la testa per permettere alla ragazza di toccarle.
    "Wow...come sono morbide!!!"
    "Hey!! Voglio toccarle anch'io!!"
    Inuyasha sospirò seccato e si lasciò toccare.
    Poi quando si furono stancate Eri prese la parola.
    "Senti...prima quel demone parlava di...cuccioli..."
    "Già, è vero...non sarà che...Kagome..."
    Inuyasha era incerto sul da farsi. Aveva già detto loro dell'epoca Sengoku e della sfera dei quattro spiriti ma cosa sarebbe successo se le amiche di Kagome avessero scoperto che lei era incinta? In quel momento Kagome riprese i sensi.
    "Mmmmm...dove sono...?"
    "Kagomeee!" urlarono le amiche gettandole le braccia al collo.
    "Eri...Yuka..."
    "Oh, Kagome non immagini nemmeno che paura ci hai fatto prendere! Meno male che arrivato Inuyasha..."
    Kagome sorrise e volse lo sguardo in direzione del ragazzo che la guardava con occhi pieni di felicità e amore. Un attimo dopo si accorse che le sue orecchie erano scoperte e fu presa da una crisi di panico.
    "Sta tranquilla, Kagome. Ormai le tue amiche sanno tutto"
    "Tu...tutto?" chiese confusa la ragazza.
    "Quasi tutto" le bisbigliò e Kagome capì che non aveva detto loro la parte più importante.
    'Ormai è troppo tardi per tornare indietro e poi presto o tardi l'avrebbero capito da sole. Coraggio!' e tirò un profondo respiro.
    "Ragazze, c'è una cosa molto importante che dovreste sapere..."
    "Kagome, sei incinta?" dissero a bruciapelo le ragazze prima che Kagome potesse aprire bocca e lasciandola senza parole.
    "Ecco..io...si..." disse titubante.
    Le ragazze spalancarono gli occhi.
    "Ecco vedete, ve lo avrei detto prima o poi ma non sapevo come avreste reagito..."
    Ci furono vari minuti di silenzio poi improvvisamente le ragazze incominciarono ad urlare.
    "AHHHH!! KAGOMEEEEEEEEE!! E' Fantastico!!"
    "Congratulazioni Kagome! E' Inuyasha il padre vero??"
    Kagome ed Inuyasha erano molto confusi. Non si aspettavano una reazione del genere.
    "Bhè...l'hanno presa bene..." disse Inuyasha con un enorme gocciolone sulla testa.
    "Direi di si..." disse Kagome accennando ad un sorriso.
    "Quando nascerà?" chiese eccitata Yuka.
    "Fra circa tre mesi..."
    "Coosa? Così presto????"
    "Si...la mia gravidanza dura solo 5 mesi e poi...saranno due gemelli..."
    "EHHHHH????????????????????? AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (urla isteriche ^^)"
    "Le mie povere orecchie!!!" disse Inuyasha.
    ...
    Ormai sera, Eri e Yuka decisero finalmente di lasciare il tempio Higurashi. Inuyasha e Kagome erano sfiniti ma si erano tolti un grosso peso dalle spalle.
    Chiusi in camera della ragazza, Inuyasha leccava sensualmente le varie ferite e bruciature che la ragazza aveva sparse per tutto il corpo dando a Kagome mille brividi di piacere assoluto. (N.B. Kagome è mezza nuda, Inuyasha è a dorso nudo ^^)
    "Sai...oggi ho avuto paura..."
    "Mmmm?"
    "Avevo paura di non arrivare in tempo...paura di perdere te e i cuccioli...Non me lo sarei mai perdonato se ti fosse successo qualcosa..."
    Kagome sorrise e gli accarezzò dolcemente un orecchio.
    "Lo sai perchè quel demone mi ha attaccato? Credeva che io fossi Kikyo!"
    "Cosa? E come faceva a conoscerla?"
    "Ha detto che fu proprio lei a sigillarlo dentro il ciondolo! E a detto che conosceva anche te!"
    "Mmm...ora che mi ci fai pensare aveva una faccia conosciuta...."
    Improvvisamente la faccia di Kagome si fece seria.
    "Inuyasha?"
    "Si?"
    "Stavo pensando...se...un giorno...durante la nostra ricerca dei frammenti...dovessimo incontrare Kikyo...tu andrai da lei?" disse e abbassò lo sguardo.
    "Kagome..." disse Inuyasha alzandosi a avvicinando il suo viso a quello di lei.
    "Guardami" disse posandole dolcemente una mano sulla guancia.
    Kagome alzò timidamente lo sguardo per rispecchiarsi negli occhi ambrati di lui. I due si fissarono per parecchi secondi poi Inuyasha fece scorrere la mano dalla guancia fino alla spalla di lei dove vi era il suo marchio.
    "Kagome, il marchio che hai qui indica che tu sei mia ed è quindi mio dovere proteggerti e provvedere a te. L'altro marchio (e mentre diceva questo la sua mano era scivolata tra i suoi seni, il che bastò a fare sussultare Kagome) indica che sei tu colei alla quale ho donato il mio cuore. Il mio cuore è solo tuo. Kikyo ormai è solo una cosa del mio passato mentre tu...sei il mio futuro!"
    Kagome era con le lacrime agli occhi per la gioia.
    "Oh...Inuyasha! Promettimi che resterai per sempre con me..." disse abbracciandolo.
    Inuyasha la baciò dolcemente sulla testa e poi sulle labbra. "Te lo prometto, amore mio"


    capitolo 15 ^^


    CODICE
    Doppio attacco

    E così un altro mese passò velocissimo. Inuyasha aveva potenziato la Tessaiga grazie alla sfera di corallo della piccola Shiori, Miroku e Sango si erano dichiarati (in realtà Miroku le aveva chiesto di sposarlo) e infine la pancia di Kagome era diventata bella grossa. Kikyo non si era fatta vedere per niente mentre Naraku aveva tentato un nuovo attacco ma come al solito tutto si era risolto per il meglio. Ora, dato che Naraku sembrava essere sparito nel nulla, il nostro gruppo di amici aveva deciso di tornare al villaggio di Kaede. Kagome decise di tornare un po' nella sua epoca per riposarsi e forse per fare qualche esame. Ormai la ragazza era arrivata al quarto mese e si stancava molto facilmente, soprattutto per il fatto che era molto faticoso muoversi con un pancione così grande!
    "Allora ci vediamo fra qualche giorno!!"
    "Riguardati, Kagome-chan!"
    "Ok! Ciaoooooo!" disse e si buttò nel pozzo naturalmente insieme ad Inuyasha.
    "Sono tornata!!!!!!"
    "Kagome, bambina mia! Bentornata!" disse la signora higurashi correndo verso la figlia per abbracciarla.
    "Oh...ma guardati! Sei uno splendore!! E' diventata davvero grande..."
    "Si...non credevo potesse crescere così tanto...alcune volte non riesco nemmeno a camminare!"
    "E' normale. Porti due bambini dentro di te! Quanto manca al parto?"
    "Tre settimane. Sono così nervosa..."
    "Tre settimane??? Wow! Presto diventerò nonna!! Hai deciso dove partorire?"
    "Bhè...non credo che sia prudente farlo all'ospedale. Potrebbero dire qualcosa riguardo alle orecchie...però..."
    "Perchè non partorisci nell'epoca Sengoku? La vecchia Kaede è molto brava in queste cose." disse Inuyasha.
    "Inuyasha...questo è un parto gemellare...non è che non mi fidi di Kaede ma...ho paura che qualcosa possa andare storto..."
    "Kagome, ho visto quella vecchia uscire con in braccio tanti di quei bambini e non è la prima volta che fa nascere dei gemelli... e poi, ci sarò io con te!"
    Kagome sorrise e l'abbracciò, o almeno cercò di farlo ma la pancia glielo impediva.
    "Ooops!!!"
    "Non fa niente, tanto tra un paio di settimane potrò abbracciarti meglio..."
    La signora Higurashi sorrise nel vedere quella scena. "Venite, sarete affamati. Vi preparo subito qualcosa da mangiare!"
    "Si! Ho una fame che non ci vedo!" disse Kagome.
    "Hey! Non devi mangiare troppo!" disse Inuyasha mentre osservava la ragazza abbuffarsi.
    "Non ci posso fare niente! Ho troppa fame e poi devo mangiare per tre!"
    "Kagome ha ragione, Inuyasha. Lasciala fare. Io quando ero incinta di lei mangiavo addirittura per quattro!"
    Sulla testa di Inuyasha si formò un enorme gocciolone. "Ahh...capisco..."
    "Ah, quasi dimenticavo! Qualche giorno fa sono passate le tue amiche e mi hanno chiesto di te. (La mamma sa che le amiche di Kagome sanno tutto). Mi hanno detto che il 15 maggio ci sarà un esame molto importante"
    "Il 15 maggio??? Ma è dopodomani!!! Come faccio adesso?? Non credo di poter entrare nel banco in queste condizioni!!"
    "Non preoccuparti, Kagome. Ci ho già pensato io. Ho chiesto al tuo professore di farti fare l'esame qui a casa in via straordinaria. Lui non sarà presente, così non ci saranno problemi, e consegnerò io il compito al posto tuo."
    "Oh, grazie mamma!!" disse e l'abbracciò.
    "Ma allora...questo vuol dire che Eri e Yuka non hanno detto nulla al resto della scuola..."
    "No. Nessuno sa niente. Sono proprio due brave ragazze."
    Kagome sorrise. Erano veramente due amiche.

    Una settimana era passata e l'esame era andato molto bene. Ora Kagome era seduta sotto il Goshinboku e si godeva un po' il venticello fresco. Tutto in casa Higurashi era pronto per l'arrivo dei due gemellini. Il nonno aveva uscito il vecchio lettino di Souta, abbastanza grande per contenere due bambini, mentre la mamma di Kagome aveva raccolto tutti i vecchi vestitini di Kagome e Souta e i vari accessori.
    Kagome sorrise e si accarezzò dolcemente il pancione.
    "Inuyasha?" disse rivolgendosi al ragazzo il quale se ne stava comodamente seduto sul ramo più alto.
    "Mmmm?"
    "Ti rendi conto che tra meno di due settimane noi saremo genitori?"
    "Si, e a dirti la verità ho un po' paura..." disse scendendo dall'albero e sedendosi vicino a lei.
    "Anch'io...ho paura soprattutto per il parto...dicono che faccia molto male..."
    "Tu sei una ragazza forte, Kagome e poi Kaede usa delle erbe per alleviare il dolore. Non hai nulla di cui preoccuparti."
    "Lo so...però sono pur sempre una ragazza di quindici anni...e dopo quel giorno la mia vita cambierà radicalmente...non potrò più fare tante cose...non so nemmeno se riuscirò a finire la scuola..."
    "Bhè...potremmo fare così. Mentre tu sarai a scuola io baderò ai cuccioli e poi quando sarà il momento di allattarli te li porterò a scuola."
    "Ummm...è un po' rischioso ma...potrebbe funzionare! Ehm … Inuyasha?"
    "Si?"
    "Cosa faremo riguardo ai frammenti della sfera? Quando nasceranno i piccoli sarà molto rischioso portarli con noi"
    "Bhè...qualcosa faremo...non preoccuparti"
    "Va bene." e si accoccolò meglio tra le sue braccia.



    Un altra settimana era passata e Inuyasha e Kagome avevano deciso di trasferirsi da Kaede per prepararsi ad ogni eventualità. Il gruppo era molto teso in questi ultimi giorni soprattutto perchè temevano un attacco improvviso da parte di qualche demone proprio ora che erano più vulnerabili. Kagome era stesa sul suo sacco a pelo in preda a forti mal di testa e a dolori alla schiena. Kaede aveva rassicurato tutti, soprattutto Inuyasha, dicendo che tutto questo era normale durante gli ultimi giorni della gravidanza. Kagome ora doveva solo riposare.
    Così Inuyasha, dopo essere stato rassicurato da Sango, la quale sarebbe rimasta a vegliare su Kagome, decise di andare un po' sul Goshinboku per passare il tempo.
    "Hey Inuyasha! Che fai lassù?" disse Miroku sbucato improvvisamente dal nulla.
    "Non sono affari tuoi, bonzo!"
    "Sempre cordiale come al solito!!" disse sorridendo.
    "Fhè!"
    "Allora...come sta oggi il nostro quasi-papà?"
    "Come al solito"
    "Come sarebbe a dire? Io nei tuoi panni non riuscirei a stare un attimo fermo!!"
    "Fhè! Umani!"
    "Tanto lo so che in fondo in fondo tu...sei blu dalla paura! Eh? Dai dillo...che ti costa ammetterlo? Qui non c'è nessuno..."
    "Io...E VA BENE! SONO NERVOSO! OK? SEI SODDISFATTO ORA??"
    Miroku sorrise. " E dimmi...hai già pensato a dove resteranno i cuccioli? Potrebbero correre molti pericoli se rimanessero con noi..."
    "Bhè...per i primi mesi resteranno con Kagome nella sua epoca. Io starò con lei per aiutarla. Poi...si vedrà"
    "Sai Inuyasha, fino a poco tempo fa, tu avresti abbandonato tutto per la sfera ma ora...la tua famiglia viene prima di tutto! Allora è vero che l'amore cambia le persone! Specialmente quando quella persona è la divina Kagome..."
    "(sospiro) Già... Sai, Miroku? A volte mi sembra come se stessi vivendo il sogno più bello della mia vita! Ma..."
    "E...hai paura di svegliarti, giusto?"
    "Si...Temo che tutto questo possa finire nel momento in cui malauguratamente dovessi aprire gli occhi. Non so che farei se Kagome sparisse da davanti ai miei occhi..."
    "Tu le vuoi davvero molto bene"
    "Si...ma cosa?" improvvisamente un odore strano era giunto al suo sensibilissimo naso.
    "Che succede?" disse Miroku alzandosi. Il monaco non ebbe nemmeno il tempo di finire di parlare che era apparso davanti ai suoi occhi un demone spaventoso con artigli lunghissimi e occhi rosso fuoco. "E tu, chi sei?" chiese ancora un po' sorpreso Miroku.
    "Miroku!! Ha addosso l'odore di Naraku!!"
    "COSAA?"
    "HE HE!!! Io sono Ryu e il mio padrone Naraku mi ha mandato qui per farvi un po' di conpagnia...HEHE!!"
    "Fatti sotto, allora!!!!" disse Inuyasha sguainando Tessaiga.
    "Vediamo come combatti!!" urlò Miroku impugnando il suo bastone.
    "HEHE...Due contro uno? Rimedio subito!"
    E sotto gli occhi increduli dei due ragazzi il demone si sdoppiò. Ora vi erano due mostri identici.
    "Co...cosa?" dissero increduli Inuyasha e Miroku.
    "Ora siamo pari. Vediamo cosa sapete fare, ragazzini HEHE!!" disse e entrambi i mostri si gettarono contro i rispettivi avversari.
    I due mostri si muovevano ad una velocità impressionante tanto che i due non riuscivano nemmeno a vedere i loro movimenti.
    "Siete lenti...non sarà divertente uccidervi..." dissero i due mostri all'unisono.
    "Grrrr!! TE LO FACCIO VEDERE IO IL LENTO!! AHHHHHHHHHHHHHHH!!" urlò Inuyasha iniziando a lanciare Kaze no Kizu da tutte le parti.
    Ma neanche Miroku era da meno. Infatti aveva iniziato a lanciare i suoi ofuda purificatori ripetutamente contro i mostri.
    Continuarono ad attaccarli per un po' ma si resero conto ben presto di non averli nemmeno scalfiti.
    "HEHE...Cosa credevate di poter fare? Siete solo dei miseri moscerini!! ORA VI FACCIAMO VEDERE NOI QUALE E' LA VERA FORZA!!!!!" dissero e si lanciarono ad una velocità impressionante contro i due, i quali non ebbero nemmeno il tempo di rendersi conto di quello che stava accadendo.
    Ora giacevano per terra, inermi, con gli enormi artigli conficcati nella carne.
    "HEHE!! Non parlate più, adesso?" dissero muovendo leggermente le mani e penetrandoli di più.
    Miroku gemette di dolore. Fortunatamente gli avevano preso una gamba mentre ad Inuyasha era capitato l'addome.
    "Puah! Dannati!!!" disse Inuyasha sputando un po' di sangue.
    "E questo non è nulla...il meglio deve ancora cominciare HEHE!! Ma non temete non sarete soli a morire...presto le vostre compagne vi raggiungeranno!!"
    Inuyasha nell'udire queste parole impallidì.
    "Co...cosa vorreste dire???" disse tremante.
    "Nostro fratello Yu è già nelle vicinanze del villaggio della vecchia miko. Il suo hobby preferito è quello di "giocare" con le ragazze. HAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (risata malefica).

    Intanto nella capanna della vecchia Kaede, Sango e Kagome con in braccio il piccolo Shippo stavano parlando allegramente. Le erbe antidolorifiche che le aveva dato ore prima la vecchia Kaede avevano fatto finalmente effetto e Kagome ora stava molto meglio.
    "Ahhh! Finalmente non sento più dolore!! Non ne potevo più!" disse Kagome stiracchiandosi.
    "Te l'avevo detto. Quelle erbe sono un po' lente ma fanno sparire qualsiasi dolore!!" disse Sango.
    "Già. Dove sono i ragazzi?"
    "Inuyasha è andato verso il Goshinboku ma Miroku...non ne ho proprio idea. Spero proprio che non sia andato a donne. Grrr! Se lo prendo...!!"
    "Siamo gelose, mmmh?"
    "Eh? Cosa? Io?...Io...sarei gelosa di un maniaco pervertito come Miroku????"
    "Dai...ammettilo. Lo capirebbe anche un bambino che tu provi qualcosa per Miroku! Su raccontami. E' successo qualcosa durante la mia assenza? Qualcosa...di piccante??"
    "°////////° Ka...Kagome! Ma che dici!!! Non è successo nulla!" disse con il volto completamente rosso e voltandosi dall'altra parte.
    "Io li ho visti mentre si abbracciavano!" disse Shippo.
    "Allora è successo qualcosa!!! Sango perchè non me lo hai detto???"
    ">- Kagome e Shippo ridevano come matti. A Kagome le vennero persino le lacrime agli occhi.
    "Kagome? Senti e da un po' che volevo chiedertelo..." disse Shippo interrompendo la discussione delle due ragazze.
    "Cosa, piccolo Shippo?" disse ancora un po' sotto l'effetto delle risate.
    "Ecco io...mi chiedevo se quando i cuccioli saranno nati...cioè..."
    "Mmmm?"
    "Potrò giocare con loro?" concluse guardando con occhi enormi e supplichevoli la ragazza.
    "E me lo chiedi? Certo che si! ^^"
    "Davvero? Evviva!!!!"
    Kagome sorrise e gli accarezzò la testa. 'In fondo, Shippo sarà come un fratello maggiore per piccoli ' pensava.
    Improvvisamente Kirara, la quale stava placidamente dormendo vicino alla porta, si trasformò e incominciò a ringhiare mettendo tutti in allerta.
    "Che succede, Kirara??" disse Sango alzandosi e avvicinandosi alla porta.
    Sango sgranò gli occhi. Davanti a lei vi era un orco enorme con lunghi artigli e zanne affilate e con in mano un enorme bastone chiodato.
    "Ma chi diavolo è quello??"
    "Bestia!!!" urlò Shippo tremando come un matto e rifugiandosi vicino a Kagome.
    "Sangochan?"
    "Resta qui, Kagome! Appena chiuderò la porta, usa il fodero della Tessaiga su di essa! Shippo resta con Kagome!"
    Il piccolo volpino annuì seppure fosse terrorizzato.
    "Andiamo Kirara!!!" urlò Sango mentre brandiva l'hiraikotsu.
    Il demone annuì e insieme alla sua padrona corse in direzione del mostro.
    "Fatti sotto, dannato demone!!!" urlò Sango.
    "Mmmm? Oh...cosa abbiamo qui? Un tenero bocconcino! Hahahaha!!!Aveva prprio ragione quel Naraku..."
    "Cosa? Sei stato mandato qui da Naraku???"
    "Si...io e mio fratello...Ora sicuramente si starà divertendo con gli altri due...HEHE"
    Sango sbiancò. 'Dannato Naraku...in questo modo Inuyasha e Miroku...' "Kirara!!" disse la ragazza che salita in groppa si preparò ad effettuare un attacco veloce lanciando l'hiraikotsu. Sfortunatamente il suo potente colpo non ebbe alcun effetto sull'orco.
    "Cosa è stato? Una zanzara? Hahahaha!"
    "Non è possibile!" disse Sango.
    "Credo che ora sia arrivato il mio turno!" e detto questo cominciò ad avanzare. Yu non era veloce come Ryu ma possedeva una spaventosa forza fisica.
    Sango sfoderò la spada e sempre insieme a Kirara si lanciarono all'attacco. L'orco riuscì a bloccare ogni colpo di spada con molta facilità fino a quando non riuscì ad afferrare l'arma e usando solo la forza di una mano a spezzarla in mille pezzi.
    "Maledizione!!" disse Sango cominciando a sudare freddo.
    "Sei molto agile, piccolina. Ma questo non è sufficiente per contrastare la mia forza!" e detto questo sferrò un pugno che colpì la ragazza in pieno nello stomaco.
    La ragazza gemette e sputò sangue. Il colpo era stato così forte da farla volare per quasi 10 metri vicino a dove era caduto anche l'hiraikotsu. Tremante e ancora un po' stordita si alzò pronta per un nuovo attacco.
    "Ancora in piedi?? Vorrà dire che userò più forza!"
    "Non cantare vittoria così presto, dannato!" disse respirando affannosamente e con la bocca piena di sangue. "Non mi hai ancora sconfitta!!! Yaaaaahhhhhhhhhhhhhh!" urlò correndo come una pazza verso l'orco e colpendolo ripetutamente con l'hiraikotsu. Purtroppo nessuno dei suoi potenti attacchi riusciva a scalfire il suo corpo di pietra. Anche Kirara cercava di aiutare mordendo e graffiando ovunque.
    'Dovrà avere per forza un punto debole!! Forza Sango!!' pensava.
    L'orco rimaneva immobile osservando la ragazza e il suo fedele animale combattere.
    "Stolta ragazzina!! Non mi fai nemmeno il sollettico!! E' tutta fatica sprecata!"
    "Sta zitto, dannato e combatti!!!!"
    "HEHE! Come desideri!" e senza dare nemmeno il tempo alla ragazza di rendersene conto, colpì entrambi con gli artigli.
    Sango urlò di dolore non appena gli artigli le entrarono nella carne e attraversarono mezza schiena. Ora la povera Sango giaceva a terra insieme a Kirara che invece era stata colpita alle zampe. L'orco sorrise malignamente e con un movimento lento portò la zampa sporca di sangue alla bocca.
    "Ragazzina...mmmh (disse mentre assaporava il sangue)...non vedo l'ora di assaporare le tue carni....ma soprattutto di divorare quelle della tua amica. Sai...in vita mia non ho mai assaggiato la carne di una donna incinta. Dicono sia deliziosa! Anzi sai cosa faccio, ora? Vado proprio da lei! MWahahahahaha!!!" disse con la bava alla bocca.
    'Oh no!' "Non...te...lo...permetterò!!!!! disse alzandosi a fatica e correndo verso l'orco con l'hiraikotsu in mano.
    "Sei testarda! Prendi!!" e le diede un calcio fortissimo.
    Sango ora era contro un albero completamente ricoperta di sangue e con un braccio e una gamba rotti. Osservava inerme l'orco mentre si faceva sempre più vicino alla capanna dove era l'amica. Con le lacrime agli occhi, mentre stava ormai perdendo i sensi, disse quasi sussurrando : "Mi dispiace, amica mia..."
     
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    capitolo 16

    CODICE
    Lottare fino all'ultimo...

    Dopo aver udito quel forte tonfo, Kagome venne attraversata da un brivido. Avvicinò le mani tremanti al pancione e una lacrima solitaria le attraversò il viso.
    "Sangochan... " fu tutto ciò che riuscì a dire mentre sentiva i passi dell'orco avvicinarsi sempre di più.
    Shippo le si avvicinò e dopo aver posato una mano su quella di lei disse : "Non preoccuparti Kagome...andrà tutto bene! Ci sono qui io con te!"
    Kagome alzò leggermente il viso e sorrise, poi il suo sguardo si posò sul fodero della Tessaiga conficcato sulla porta, loro unica difesa, che sapeva non avrebbe resistito a lungo, e il suo pensiero andò ad Inuyasha e cominciò a piangere.
    Shippo vedendo l’amica disperarsi cercò di pensare ad una soluzione. Combattere contro l’orco non se ne parlava minimamente. Forse la soluzione era trasformarsi e volare via con Kagome in groppa ma sicuramente sarebbero andati molto piano a causa del peso di Kagome e presto o tardi l'orco li avrebbe raggiunti.
    "Oddio!!! Oddio!!! Non so cosa fareeeeee!!" Urlava Shippo in preda alla disperazione e alla paura.
    Improvvisamente una voce mostruosa fece zittire il piccolo Shippo.
    "Non temere piccolino...Presto tu e la tua amica sarete nel mio stomaco e non avrete più alcun problema...Hahahaha!!!" disse e iniziò a colpire la porta con calci e pugni come se la barriera non gli desse il minimo fastidio. La piccola casa fatta di legno e pietre tremava ad ogni colpo e sembrava che sarebbe potuta cadere da un momento all'altro. Shippo correva da una parte all'altra della casa urlando come un pazzo. Kagome stringeva forte l'arco e le frecce per prepararsi ad ogni evenienza. Fu un attimo e il fodero cadde a terra facendo aprire la porta.
    "Finalmente...slurp...ti fai desiderare a quanto vedo...slurp...Ma ne è valsa la pena!" disse sbavando.
    "Non...non...OSARE TO...TOCCARLA!!!!" disse Shippo tremando e mettendosi davanti all'amica.
    "E chi me lo impedirà, eh? Forse tu, mostriciattolo?? Ahahahaha!!!! Ma non farmi ridere! Togliti di mezzo!!" disse avvicinandosi sempre di più.
    "NON OSARE AVANZARE OLTRE!!!" urlò Kagome. La ragazza era in piedi e con in pugno l'arco pronto a colpire. Sapeva che forse non sarebbe nemmeno riuscita a scalfirlo ma in cuor suo sperava almeno di bloccare la sua avanzata per poter avere così una minima speranza di fuggire.
    "Ahahhaha! E tu in quelle condizioni vorresti impugnare l'arco? Ma guardati! Non riesci nemmeno a tenderlo tanto è grossa la tua pancia!"
    A quelle parole il cuore della ragazza iniziò a battere più velocemente. Era vero. Il pancione purtroppo le impediva di colpire al meglio il suo avversario ma non era detta l'ultima parola. Poteva colpire ancora bene i bersagli più vicini. Se solo si fosse avvicinato di qualche passo... Però il problema più grande era un altro: le frecce sarebbero servite a qualcosa? Doveva assolutamente fare una prova. Ma come...?? Aveva solo due frecce... Poi improvvisamente le venne un'idea. 'Shippo!!!' pensò e lo guardò cercando di fargli capire il suo piano. Shippo tremante annuì.
    "Adesso mi avete stancato! Vieni qui piccolina...slurp...TI MANGERO' IN UN SOL BOCCONE!!!!!!!!!!" disse avanzando.
    "Shippo!! Lancia lo KITSUNEBI!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò la ragazza con tutto il fiato che aveva in gola.
    "Ok...KITSUNEBI!!!!!!!!!!!!!!!!!" e lanciò il suo attacco con tutta la forza che aveva.
    L'orco, colto di sorpresa, venne assalito dal fuoco fatuo di Shippo e iniziò ad urlare dal dolore. Infatti,chissà come, era stato colpito al volto e aveva preso subito fuoco.
    "NOOOOOOOOOO! IL FUOCOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!! DANNATO CUCCIOLO DI VOLPE!!! AHHHHHHHHHHHHH!!!!"
    "Ce l'ho fatta!!!" disse Shippo.
    'Ora' "Non abbiamo ancora finito con te! PRENDI QUESTO!!!!!" disse Kagome e lanciò una freccia che colpì in pieno petto l'orco.
    "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!" urlava in preda al dolore mentre le fiamme lo avvolgevano sempre di più consumandolo.
    In pochi istanti il suo enorme corpo non era nient'altro che un cumulo di cenere fumante.
    "Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Kagome ce l'abbiamo fatta!!!!" disse Shippo saltando di qua e di là.
    "E' tutto finito ora. Meno male...AHHH!!" urlò Kagome lasciando cadere arco e frecce a terra e portandosi le mani sulla pancia.
    "Kagome? Kagome rispondimi!! Cosa succede?" disse Shippo super preoccupato. Il volto della ragazza era diventato improvvisamente pallido e il suo corpo aveva cominciato a tremare.
    "Ah...AHHH...AHHHHHHHHHH!!! Shi...Shippo...!"
    "Cosa ti succede, Kagome???"
    "Sono...Ahhh...sono le contrazioni....Ahhhhhh...i...i bambini...stanno...nascendo....Ahhhhhhhhhh!!" disse a sforzo Kagome mentre le contrazioni diventavano sempre più frequenti.
    "COOOOOOSAAAAAAAA?????????????? ADESSO???" disse Shippo sconvolto. Durante la sua breve vita non aveva mai assistito ad un parto e ora non sapeva minimamente cosa fare. "Maledizione! Se Sango non fosse ferita...e non posso nemmeno andare a chiamare Inuyasha e Miroku...l'altro demone non li lascerebbe mai andare prima di essere sconfitto."
    Kagome ora era distesa sul suo sacco a pelo completamente sudata e con la camicia mezza aperta. (N. B. Kagome indossa un kimono simile a quello di Sango ^-^). Le contrazioni continuavano ad aumentare e le si erano anche rotte le acque.
    "Shippo...Ahhhhhh...Va da Sango...non...preoccuparti...per...me...Ahhhhhh...!!!" disse tra le contrazioni.
    "NO! Kagome io voglio aiutarti!! Dimmi cosa devo fare!!"
    "Shippo...riempi...quei recipienti di acqua...e poi portami la borsa...Ahhhh..."
    "Ok! Torno subito"
    Come un lampo il piccolo Shippo si precipitò verso il fiume e dopo pochi minuti tutti i recipienti erano pieni.
    "Bravo...Shippo...ora vai...da Sango e...prenditi cura di lei...Ecco la medicine e le garze...Io...me la caverò da sola..."
    "COOOSAAA? Kagome io...io non posso lasciarti!"
    "Shippo...sei gentile...ma tu non puoi aiutarmi...sei troppo piccolo per assistere ad uno spettacolo del genere..."
    "Ma Kagome io...non voglio!" disse cominciando a piangere.
    "Vai da Sango...è ferita gravemente...sbrigati...Ahhhhhh!!"
    "Kagome sai, spero tanto che Inuyasha e Miroku stiano bene e che arrivino presto per aiutarci..."
    "Anch'io...Ora va...non preoccuparti per me...in un modo o nell'altro me la caverò..."
    "Kagome..." disse con le lacrime agli occhi mentre usciva dalla capanna e si dirigeva verso l'albero dove giaceva la povera Sango.

    Non molto lontano da lì Inuyasha e Miroku continuavano a combattere contro il demone Ryu che si era sdoppiato e, sebbene fossero entrambi ricoperti di ferite, continuavano a battersi senza sosta.
    "Non ne avete avute ancora abbastanza?? Siete testardi!"
    "NOI NON CI ARRENDEREMO MAI!!!" urlarono in coro Inuyasha e Miroku lanciandosi per un nuovo attacco. Purtroppo i due demoni lo schivarono facilmente e a causa della loro estrema velocità riuscirono a colpire nuovamente i due ragazzi con gli artigli. I demoni osservavano la scena divertiti.
    "Chi ve lo fa fare di rischiare così la vostra vita? A quest'ora le vostre compagne saranno già state divorate dal nostro fratellone!"
    "STA ZITTO, DANNATO!!! " urlò furioso Inuyasha. I suoi occhi infatti erano diventati completamente rossi e aveva iniziato lentamente a perdere il controllo. Il pensiero che la sua Kagome e i suoi cuccioli fossero in pericolo e che lui non potesse fare niente per salvarli lo stava letteralmente facendo impazzire. Miroku si accorse immediatamente di ciò che stava accadendo all'amico e cercò di tranquillizzarlo.
    "Inuyasha, sta calmo! Non devi farti condizionare da quel demone! Potrebbe anche essere che ci stia prendendo in giro per distrarci!"
    "Potrebbe, Miroku...potrebbe. E se invece avesse detto il vero? Grrrrrrrr!!! Se quel mostro ha osato torcere un solo capello alla mia Kagome, io...."
    "Comunque sia, dobbiamo assolutamente trovare un modo per sconfiggerlo! Anch'io sono preoccupato per Sango!"
    "Se solo non si muovessero così velocemente..."
    "Forse se usassi il Kaazana potrei rallentarli un po'. Provare non costa nulla!"
    "Purtroppo Miroku siamo circondati dagli insetti velenosi di Naraku! Non si vedono ma ne sento distintamente l'odore!"
    "Coosa? Dannazione!"
    "Cosa confabulate, ragazzini? State escogitando qualche piano per fuggire? Ahahahaha!! Alla fine l'avete capito! Noi siamo invincibili!!" dissero con tono trionfante i due demoni.
    "GRRRRRRRRR!!!! Maledetti, osate forse definirci dei vigliacchi??? GRRRRR!! ORA VI FACCIO VEDE..." ma non potè finire la frase perchè Miroku lo interruppe bruscamente. "Che c'è, bonzo?"
    "Inuyasha, proviamo con il Kazaana"
    "Cooosa?????? Ma-ma sei forse impazzito? Ti ho già detto che..."
    "Lo so! Ma questo è l'unico modo per liberarci di loro. Cercherò di resistere più tempo possibile. E appena sei pronto lancia il bakuryuurha!"
    "Ok! Forza allora!"
    "Adesso ci avete proprio scocciato!!! Ora metteremo fine al combattimento una volta per tutte!!!!" dissero i due demoni.
    "Non credo proprio! Ora Miroku!!!!!!!!!!!"
    "KAZAANAAAAAAAAAAAAAAA!!!" urlò e in men che non si dica i due vennero avvolti da un vortice gigantesco simile ad un enorme tornado.
    "Ma...ma che diavolo succede????" urlarono i due.
    "Niente...è solo venuto il momento di SLOGGIARE!!! BAKURYUUHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
    Il demone venne colpito in pieno e in un istante lui e il suo doppio furono disintegrati.
    "Ce l'abbiamo fatta, Miroku!! Hey, Miroku!!"
    Miroku dopo aver chiuso il vortice, si era accasciato a terra e aveva perso i sensi.
    "Dannazione! Ti avevo detto di non usare il vortice!! Ora chissà quanti insetti velenosi ci saranno entrati!!! Stupido! Devo portarti subito al villaggio!"
    Inuyasha lo prese sulle spalle ma un dolore lancinante lo invase lungo tutta la schiena, costringendolo a fermarsi.
    'Dannati demoni!' pensò gemendo di dolore.
    "Mi dispiace Miroku ma dovremmo andare un po' più lentamente questa volta" disse Inuyasha. E così, strinse i denti e iniziò a camminare in direzione del villaggio.

    Era passata quasi un ora da quando Shippo aveva iniziato a medicare Sango e aveva lasciato Kagome in preda alle contrazioni del parto. L'aveva sentita molte volte urlare e imprecare, ma si era ripromesso di non andare da lei cercando di focalizzare la sua attenzione su Sango. Ora, grazie alle sue cure, l'amica non sanguinava più e il suo respiro era molto più calmo. Sorrise e si asciugò il sudore dalla fronte. Improvvisamente udì delle voci in lontananza. Ascoltò meglio e riconobbe la voce della vecchia Kaede che durante quei giorni era stata in un villaggio non molto lontano da lì.
    Con il cuore pieno di gioia si precipitò in direzione di quella voce. Era senza fiato quando finalmente la raggiunse.
    "Ka-Kaede!!! Anf! Anf!"
    "Piccolo Shippo! Cosa succede? Sembri sconvolto!"
    "Anf! Vieni Anf! presto Anf! Kagome sta Anf! partorendo! Sango è Anf! ferita!"
    "Cooosa??? Presto Shippo, portami da lei!!! Voi venite con me e prendetevi cura dell'altra ragazza!!"
    "Si!!!"
    Shippo si trasformò in cavallo (forse è meglio se dico un pony ^^) e corse come un razzo verso la capanna dove giaceva Kagome. La povera ragazza era un pezzo di sudore e tra le gambe aveva iniziato a perdere un po' di sangue.
    "Kagome, bambina! Non ti preoccupare, ora ci sono io qui con te!" disse l'anziana sacerdotessa accarezzandole una guancia colma delle sue lacrime.
    "Kaede-obaachan...ti prego...non ce la faccio più..."
    "Bevi questa tisana.Ti lenirà il dolore."
    Kagome bevve e si tranquillizzò quasi subito.
    "Bene ora devi fare esattamente quello che ti dico, ok?"
    Kagome annuì.
    "Ora respira profondamente...così...brava...continua...bene. Adesso spingi, spingi con tutta la forza che hai!!!"
    Kagome urlava come una matta, stringendo tra le mani ogni cosa che le venisse a tiro.
    "Brava, Kagome, continua così! Dai...si vede già la testa!! Su...non mollare proprio ora!!!"
    E così con ultima e decisiva spinta il primo cucciolo venne finalmente alla luce, emettendo il suo primo vagito.
    "E' una femmina!! Sei stata brava Kagome..."
    La ragazza ansimava forte e aveva gli occhi chiusi. Stava quasi per perdere i sensi quando la vecchia Kaede le parlò.
    "Lo sai che non abbiamo ancora finito. Kagome devi farti forza...solo un altro po' e tutto sarà finito."
    Le contrazioni erano cominciate di nuovo, forti come le prime. Kagome si mosse leggermente e ricominciò a spingere. Esattamente 30 minuti più tardi venne alla luce anche il secondo cucciolo, il quale emise anche lui i suoi primi vagiti.
    "E' un maschio!" urlò Kaede.
    Kagome sorrise e si lasciò cadere sul letto, troppo esausta per fare qualsiasi altro movimento. Non appena Kaede ebbe finito di lavare e vestire i cuccioli, li mise accanto alla neomamma. Kagome girò leggermente la testa e con gli occhi colmi di felicità si mise ad osservare i suoi bellissimi bambini. Il maschietto aveva un folto ciuffo di capelli color ebano, uguali ai suoi, mentre la femminuccia aveva i capelli argentati di Inuyasha. Non poteva vedere il colore degli occhi dato che li avevano entrambi chiusi ma sulla loro testa poteva vedere un carinissimo paio di orecchie da cagnolino, nere per il maschietto e argentate per la femminuccia. Kagome sorrise e con una mano li avvicinò a se baciando teneramente la testolina ad entrambi.
    "I miei cuccioli...i miei bellissimi cuccioli..." disse con un filo di voce e facendo trasparire tutta la sua emozione.
    Kaede, la quale stava disinfettando Kagome, sorrise vedendo quella scena.
    "Ora riposati, bambina mia. Te lo meriti. Io intanto vado a vedere come sta Sango,ok?"
    Kagome annuì e si addormentò stringendo i piccoli tra le sue braccia.
     
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  13. kagome123
     
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    capitolo 17

    CODICE
    La reazione di Inuyasha

    Era ormai il tramonto quando Inuyasha, con in braccio Miroku, arrivò al villaggio. Il mezzo demone era stremato e aveva perso molto sangue durante quel breve tragitto mentre Miroku era rimasto privo di sensi. Kaede, che era uscita un attimo dalla capanna per prendere dell'acqua, notò subito due figure che si avvicinavano lentamente al villaggio.
    "Chi va la?" disse con tono severo e impugnando l'arco.
    "Kaede..." fu tutto quello che Inuyasha riuscì a dire prima di cadere a terra privo di sensi.
    "Oh Kamisama!!! Sono Inuyasha e Miroku! Presto venite!! Serve aiuto!"
    In un lampo apparsero tutti gli abitanti i quali corsero subito ad aiutare i due giovani.

    Inuyasha aprì gli occhi molte ore dopo. Il sole era già calato da un pezzo dato che la luna era già alta nel cielo stellato. Il ragazzo si guardò intorno cercando di comprendere in che luogo si trovasse. 'Se il mio naso non si sbaglia questa dovrebbe essere la capanna della vecchia Kaede...' pensò. Girò lentamente la testa e vide accanto a lui Miroku, ora decisamente fuori pericolo. Sorrise. ' Fhè!! Stupido bonzo. Non c'è una volta che non rischi la tua vita! Quando è che capirai...' pensò continuando a sorridere. Poi girò la testa dalla parte opposta e sgranò gli occhi. Lì giaceva Sango, completamente ricoperta dalle bende e con braccio e gamba visibilmente rotti, e, vicino a lei, vi era Kirara nelle stesse condizioni. Il suo cuore perse un battito. ' Allora....quel...demone...' Non riuscì nemmeno a terminare il pensiero che il suo corpo aveva cominciato a tremare. Milioni di pensieri nefasti avevano iniziato ad invadere la sua mente ma il ragazzo scosse la testa per mandarli via. Si alzò lentamente e, cercando di ignorare il forte dolore del suo addome, cercò di arrivare alla porta mentre un unico nome riecheggiava senza sosta nella sua mente: 'Kagome!!!'
    Improvvisamente apparve la vecchia Kaede.
    "E tu dove credi di andare?? La ferita non si è ancora del tutto chiusa!!"
    "Spostati vecchia!! Devo...ouch!..." disse cadendo lentamente sul duro pavimento.
    "Devi stare fermo. Ora la ferita si è riaperta, bravo!" disse l'anziana sacerdotessa riportandolo sul letto e cominciando a medicarlo.
    "Aaarrrghhhhh!!! Fa maleeeeeee! Dannata vecchiaccia!!"
    "Questa è tutta colpa tua, Inuyasha. Se fossi rimasto fermo e buono ora non sanguineresti di nuovo! Questa è una ferita molto profonda!"
    "Aaarhhhh...Vecchia...cosa è successo a Sango? Perchè è ridotta in quel modo? E soprattutto dov'è Kagome!!"
    "Durante la mia assenza il villaggio è stato attaccato da un gigantesco orco mandato da Naraku che ha seminato il terrore tra gli abitanti. Sango ha combattuto usando tutte le sue forze per difendere il villaggio e Kagome, ma alla fine ha dovuto suo malgrado rinunciare dato che l'orco era troppo forte per lei."
    "Dov'è Kagome, ora? Sta bene? DIMMELO!!!" disse cercando di trattenere la sua rabbia.
    "Non devi preoccuparti. Ora sta riposando nella capanna qui vicino. Lei e il piccolo Shippo sono riusciti, combinando le loro forze, a sconfiggere quella tremenda creatura di Naraku. Quella ragazza ha una tale forza dentro di se... non credo che nessun altro sarebbe riuscito a fare ciò che ha fatto lei nelle condizioni in cui era."
    Inuyasha tirò un sospiro di sollievo. La sua Kagome era salva! Poi il ragazzo notò che Kaede gli sorrideva dolcemente.
    "Cosa hai, vecchia?" disse con tono scontroso.
    "Mmmmm...forse faresti meglio ad andare da Kagome..."
    "Eh?? Prima mi dici che non devo muovermi e ora...? Lo sai che sei strana vecchia?" disse e uscì dalla capanna.

    Seppure il tragitto fosse molto breve Inuyasha aveva non poche difficoltà a camminare, costretto ad usare la Tessaiga come appoggio. Improvvisamente udì una vocina conosciuta avvicinarsi a grande velocità.
    "Inuyashaaaaaaaaaaaa!!" urlò Shippo saltandogli sulla spalla. "Come mai sei già in piedi? La tua ferita non si è ancora rimarginata!"
    "Fhè!! E' solo un graffio questo!! Posso camminare benissimo...OUCH!!!!"
    "Si vede...-_-'''' Lo sai Inuyasha che il mostro lo abbiamo sconfitto io e Kagome!" disse con un sorriso a trentadue denti.
    "Si, me l'ha detto Kaede. Mi hai sorpreso, piccoletto!!" disse accarezzandogli scherzosamente la testa.
    "Anch'io posso essere forte quando serve!!! Comunque non ce l'avrei mai fatta senza la freccia sacra di Kagome..."
    "Hehehe!!! Sei troppo debole da solo!"
    "Ooooooooohhhhh...Inuyasha....sei cattivo!!!!! Uffa!!! Non appena si sveglia glielo dico a Kagome!!"
    "E dai stavo scherzando. A proposito, Kagome come sta? E' ferita?"
    "No...bhè...ecco...è ferita ma non è stato l'orco..."
    "Si può sapere cosa stai farneticando, pulce?"
    "Kagome...Kagome...UFFA! PERCHE' MAI DEVO DIRTELO IO QUANDO PUOI BENISSIMO SCOPRIRLO DA SOLO!"
    "Cosa???" chiese un po' spaventato.
    "Ma sei proprio scemo? Kagome ha appena partorito!! Va da lei!!!!!!!" disse trasformandosi e lanciandolo vicino alla capanna di Kagome.
    Inuyasha era rimasto di sasso dopo aver sentito le ultime parole di Shippo. 'Kagome...ha...gulp!!!' pensò deglutendo rumorosamente, diventando completamente rosso in volto e circondato da decine di goccioloni.( Immaginatevi la scena. Inuyasha è completamente in preda al panico!! ^^) 'Oh Kami...è...è troppo presto....io...non sono pronto!!! Ma non mancava una settimana al parto? Stupidi dottori!' E mentre la sua mente era invasa da questi pensieri entrò nella capanna nel modo più silenzioso possibile.
    La capanna era immersa nel più assoluto silenzio, però Inuyasha riusciva distintamente ad udire tre respiri. Con il cuore che sembrava voler uscire dal suo petto, il ragazzo si avvicinò di qualche passo. Davanti ai suoi occhi vi era la scena più bella che avesse mai visto. Kagome, la sua amata Kagome, dormiva serenamente abbracciata a due piccolissimi bambini avvolti in fasce. Si avvicinò ancora di più fino ad arrivare accanto al futon, dove i tre dormivano, e il suo cuore perse un battito quando uno dei due cuccioli mosse un orecchio e aprì gli occhi. Era come se si stesse guardando in uno specchio: il cucciolo aveva gli stessi suoi occhi e lo stesso colore dei suoi capelli. Avvicinò titubante la mano, portandolo a se, e rimase molto sorpreso quando si accorse che il piccolo non aveva per niente paura di lui, anzi sembrava come se lo conoscesse da sempre. Inuyasha sorrise e gli accarezzò dolcemente la piccola testolina e le piccole orecchie, mentre il cucciolo osservava con curiosità ogni suo movimento. Quando le dita di Inuyasha sfiorarono le piccole orecchie, il cucciolo emise dei mugolii molto simili a fusa. Inuyasha sorrise e cominciò ad annusarlo e solo allora si accorse che era una femmina. Rimase lì con la faccia sconvolta ad osservarla. 'Bhè...me lo sarei dovuto aspettare...' disse tra se e se e lasciandosi sfuggire un nuovo sorriso. Poi rivolse la sua attenzione all'altro cucciolo dal ciuffo color ebano che dormiva accanto a Kagome e con l'altra mano lo prese in braccio. Il cucciolo sentendosi allontanare dal luogo caldo e morbido sul quale giaceva, aprì assonnato gli occhi, guardandosi intorno. Inuyasha non rimase sorpreso nel vedere i suoi stessi occhi anche nel secondo cucciolo e sorrise dopo che si accorse che era lui il maschio. Si sedette e abbracciò meglio i piccoli facendo in modo che fossero ben coperti dal suo kariginu. Sorrise quando si accorse che i due annusavano freneticamente la sua veste, quasi come se avessero voluto memorizzare il suo odore nella loro mente. Chinò il capo e li baciò dolcemente sulla testa, iniziando a cullarli e pochi minuti più tardi i cuccioli erano già nel mondo dei sogni. Inuyasha osservò a lungo la scena come se volesse imprimerla per sempre nella sua mente e poi anche lui si addormentò. Quello sarebbe rimasto nella sua memoria come il giorno più bello della sua vita.
     
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  14. kagome123
     
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    Capitolo 18

    CODICE
    Inuki e Kaori

    Il sole era sorto da pochi minuti quando Kagome aprì gli occhi. Dolorante mosse il capo e provò a mettersi seduta. Per sua grande fortuna le erbe della vecchia Kaede avevano fatto effetto molto velocemente durante la notte e non ebbe molti problemi. Mosse la testa ma un raggio di sole le colpì il volto costringendola a voltarsi dalla parte opposta. Non appena riaprì gli occhi rimase sconvolta. Davanti a lei vi era la scena più dolce e bella che avesse mai visto. Il suo Inuyasha era lì che dormiva tenendo tra le braccia i cuccioli. 'Come vorrei avere una macchina fotografica adesso!! Sono troppo carini tutti e tre!!!' disse tra se e se mentre si avvicinava. Posò una mano sulla guancia
    calda di lui, il quale sussultò un poco per quell'inaspettato ma dolce contatto.
    "Mmmm...Kagome?" disse Inuyasha un po' assonnato.
    "Oh, scusami...non volevo svegliarti..." disse ritraendo la mano e arrossendo un po'.
    "No, non preoccuparti...ecco...scusa ma non ho resistito a prenderli in braccio..."
    Kagome sorrise e gli si avvicinò, abbracciandolo dolcemente. "Sono bellissimi, vero?"
    "Sono la cosa più bella che abbia mai visto." disse e la baciò dolcemente sulle labbra. "Tu come ti senti?"
    "Un po' indolenzita ma sto bene. TU piuttosto, perchè non sei a letto? Sei ricoperto di ferite su quasi tutto il corpo!!"
    "Fhè! Sono solo graffi. La maggior parte sicuramente si sarà già rimarginata!!"
    "Sei sempre il solito testardo!! Devi fare sempre la parte del duro, eh??"
    "Cos...Senti chi parla!! Se ieri mi avessi ascoltato e fossi andata a casa tua, a quest'ora Miroku e Sango non sarebbero in quelle condizioni!!!" (sta urlando ^^)
    "EHHHHHHHHHHHHHHHHH?Ora sarebbe mia la colpa??? E io che mi sono preoccupata per te...INUYASHA SEI UNO STUPIDO!!!!!!!!" disse urlando direttamente nelle orecchie del ragazzo.
    Sentendo quelle forti urla i piccoli, spaventati, iniziarono a piangere come matti. Kagome e Inuyasha, resisi conto di quello che avevano fatto, cercarono in tutti i modi di tranquillizzarli. Ma più cose facevano e più i piccoli urlavano.
    "Su, su ...shhhhh...non è successo niente...shhhhh.... La mamma e il papà ora non litigano più..." diceva Kagome cullando la bambina.

    Inuyasha, a quelle parole,  divenne tutto rosso.
    "Kagome...credo che abbiano fame..." disse poi, un po' imbarazzato Inuyasha, grattandosi nervosamente la nuca e cullando un po’ goffamente il bambino.
    "Lo credo anch'io...non hanno mangiato nulla da quando sono nati...e poi la piccola mi sta tirando il kimono"
    "Ma sono due...come farai...ecco..."
    "Impareranno ad aspettare il loro turno...e poi non preoccuparti, ce n'è abbastanza per entrambi." disse Kagome iniziando ad aprire il kimono.
    La piccola prese al volo l'opportunità gettandosi sul seno a bocca spalancata e iniziando a succhiare come una matta.
    "Wow!! Avevi proprio fame, eh piccolina?" disse Kagome imbarazzata, mentre cercava di abituarsi a quella nuova situazione.
    La piccola alzò lo sguardo verso la madre e mosse entrambe le orecchie in risposta. Quella era la prima volta che Kagome vedeva gli occhi della bambina e sorrise ancora di più vedendo che erano ambrati.

    Intanto Inuyasha osservava in silenzio la scena con l'altro piccolo stretto tra le braccia. Mille emozioni lo attraversavano. Sembrava quasi come se stesse rivedendo sua madre. Quegli odori...l'odore del latte...l'odore delle lacrime...tutto ciò che aveva sentito appena venuto al mondo lentamente iniziarono a tornare in superficie e una sensazione di pace e calore lo avvolse. Posò lentamente il piccolo sulle ginocchia, che intanto aveva smesso di piangere, e, toltosi il kariginu, lo posò sulle spalle di Kagome, cercando in questo modo di essere partecipe anche lui a quella scena. La ragazza lo guardò confusa ma Inuyasha girò la testa cercando di nascondere il rossore. Kagome cercò di trattenere le risate. Era troppo buffo!

    Inuyasha cercando di sviare la situazione prese la parola.
    "Hai già pensato a che nome darli?"
    "Ecco...veramente ho già in mente il nome per la bambina. Vorrei chiamarla Kaori...è un nome che mi è sempre piaciuto...se tu sei d’accordo..."
    "Kaori? Mmmm...per me va bene."
    "Ma guardala! E' proprio identica a te!"
    "Si, è vero. Sai quando l'ho vista la scorsa notte non riuscivo a credere ai miei occhi. Il bambino invece che ne dici di chiamarlo Inuki?"
    "Inuki? Si...per me può andare! Allora avete sentito? I vostri nomi saranno Inuki e Kaori Higurashi!" disse rivolgendo lo sguardo ad entrambi i piccoli e sorridendo.
    Anche Inuyasha sorrise e, avvicinatosi alla sua compagna, mise un braccio sulla spalla di lei. Kagome posò la testa sul suo petto e respirò a lungo il suo odore. Quando la piccola Kaori ebbe finito di mangiare, dopo un quarto d'ora, Kagome prese in braccio il piccolo Inuki e lo avvicinò all'altro seno. Inuki, diversamente dalla sorella, succhiava molto lentamente ed era molto più calmo. Inuyasha cullò lentamente Kaori la quale, dopo aver fatto il ruttino, si riaddormentò quasi subito. Il fratello la seguì quasi subito addormentandosi sul petto della madre mentre succhiava.
    "Sono così carini!! Si sono subito addormentati..." disse Kagome cercando di contenere la felicità.
    "Già...sono proprio dei cuccioli fortunati..."
    "Mmmm?"
    "A differenza loro, mio padre non mi ha mai preso in braccio...non conosco nemmeno il suo odore..."
    "Non sei il solo, Inuyasha. Nemmeno io ho mai conosciuto mio padre. Cioè nostro padre se n’è andato quando io e mio fratello eravamo molto piccoli, e non abbiamo alcun ricordo di lui. L'unica persona che mi ha fatto da padre è stato il nonno...

    Inuyasha, promettimi che non mi lascerai mai sola. Io...non voglio che i nostri piccoli crescano senza un padre...non voglio che tu metta a rischio la tua vita..." disse con gli occhi pieni di lacrime.
    "Kagome...io non potrei mai lasciarti. Tu sei tutto ciò che ho."
    "Si ma...e se Naraku si facesse vivo e ci attaccasse? E se qualcosa andasse storto e tu...??"
    "Shhh..." disse accarezzandole i folti e morbidi capelli "Non mi accadrà nulla, te lo prometto. Ora riposati, vado da Kaede a farmi cambiare le fasciature e a vedere come stanno Miroku e Sango. Tieni." disse dandole il piccola Kaori e baciandole la fronte.
    "Ok...torna presto." rispose mentre si asciugava gli occhi.
    Inuyasha annuì e uscì dalla capanna.
    Kagome, ormai sola, sistemò i cuccioli sotto le coperte e sospirò. "Spero che vada tutto bene..." disse accarezzando la testa a Inuki che si era girato leggermente.

    Intanto nella capanna di Kaede, Miroku non aveva ancora ripreso conoscenza a causa della febbre mentre Sango era sveglia da un bel pezzo. All'inizio Sango era rimasta sorpresa di vedere Miroku accanto a lei ma poi ne era stata molto felice. I dolori al braccio e soprattutto alla gamba erano ancora forti ma erano vistosamente diminuiti dal giorno prima. Si mosse leggermente e subito udì il debole miagolio della piccola Kirara, anche lei ferita, ma visibilmente sulla via di guarigione. Sango sorrise alla gattina e le accarezzò delicatamente la testa fasciata. In quel momento entrò Kaede insieme ad Inuyasha, il quale rimase sorpreso di vederla già sveglia.
    "Hey, Sango! Vedo che stai meglio!" disse Inuyasha.
    "Sono stata meglio. Piuttosto come sta Kagome chan? Non è ferita, vero? E l'orco che fine ha fatto?"
    "Ehmmmm...ecco...."
    Vedendo Inuyasha imbarazzato, la vecchia Kaede prese la parola. "Non preoccuparti, Sango. Kagome e Shippo sono riusciti insieme a sconfiggere quella orribile creatura, rimanendo per fortuna illesi entrambi."
    Sango tirò un sospiro di sollievo.
    "Però...subito dopo la fine del combattimento, Kagome ha avuto le doglie"
    "Coooosaa?? Oh Kamisama!! Come sta adesso Kagome???"
    "Benissimo, come d’altronde anche i piccoli. Fra qualche giorno credo che potrà camminare e così...."
    "Davvero?????????????? Congratulazioni Inuyasha!!!!!"
    "Ehmmm...grazie Sango" disse Inuyasha con la faccia completamente rossa.
    "Ahhhhhhhhhh...non vedo l'ora di vedere i bambini!!!"
    "Credo che li vedrai molto presto. Come vanno le ferite, Sango?" disse Kaede.
    "Il dolore è molto diminuito ma non posso muovermi per niente. Argh!!"
    "Purtroppo credo che dovrai stare ferma per un mese o più...le fratture alla gamba e al braccio sono abbastanza serie..."
    "Cosa????????? Maledetto orco!!!"
    "Sta calma, Sango. Sei stata molto fortunata a non rimanerci secca! Shippo mi ha detto che quell'orco era fortissimo." disse Inuyasha.
    "Dannazione!!!" imprecò la ragazza in preda alla rabbia.
    "Vecchia sono venuto a cambiare le fasciature" disse Inuyasha con il solito tono scortese.
    "Ho capito. Vieni qui" disse e iniziò a cambiare le fasciature. "Allora, come sta Kagome? E i piccoli?"
    "Bene. I cuccioli hanno finito di mangiare poco fa e si sono subito riaddormentati"
    "Ne sono felice. Più tardi andrò da lei a controllare le sue ferite."
    "Inuyasha che nomi avete dato ai piccoli?" chiese Sango.
    "Inuki e Kaori"
    "Ahhhhh...come vorrei vederli!! Devono essere carinissimi..."
    Inuyasha annuì. "Se vuoi dopo la porto da te con i piccoli..."
    "Davvero?? Oh, grazie, grazie Inuyasha!!"
    "Fhè!" disse e voltò la testa imbarazzato. (non è abituato ai complimenti ^^)
    "Ecco fatto! Puoi andare Inuyasha...mmm aspetta, porta un po' di zuppa a Kagome. Deve recuperare le energie perse durante il parto"
    "Ok! A dopo!" e uscì dalla capanna.
    Sango sospirò e si distese lentamente sul futon. "Sai vecchia Kaede, non credo che riuscirò a stare ferma così a lungo...non è nella mia natura"
    "Lo so, Sango. Ma se vuoi che le tue ferite si rimarginino completamente dovrai fare questo sacrificio"
    "Uff...a proposito, come sta hoshi-sama?"
    "Ha un po' di febbre ma sta già molto meglio. Non preoccuparti"
    "Io? E chi si preoccupa?" disse Sango girando velocemente la testa per nascondere il rossore.
    "Ah...quando ammetterai i tuoi veri sentimenti, ragazza mia!" disse Kaede.
    "Cosa? Non è vero...io..." disse Sango ma la vecchia Kaede era già andata via.
    'Io...io non provo niente per quel maniaco...' pensava la ragazza anche se nel profondo del suo cuore sapeva benissimo che non era vero.

    Inuyasha, appena entrato nella capanna, trovò Shippo che parlava allegramente con Kagome.
    "Hey pulce! Che ci fai qui?"
    "Oh, ciao Inuyasha! Sono venuto a vedere i cuccioli. Sono davvero bellissimi, sai? E poi sono felice che Kagome stia bene. Quando ha avuto le doglie ed era in preda ai dolori mi sono davvero preoccupato..."
    "Grazie, piccolo Shippo." disse la ragazza sorridendo e accarezzandolo.
    "Non vedo l'ora che i cuccioli crescano per poter giocare con loro!!"
    "Bhè, dovrai aspettare un po'...Inuyasha cos'hai in mano?"
    "E' un po' di zuppa. Me l'ha data Kaede per te. Tieni!"
    "Oh, grazie Inuyasha! Stavo morendo di fame!!" disse e cominciò a mangiare.
    Shippo aspettò che Inuyasha si fosse seduto per saltargli sulla spalla. "Hey Inuyasha, hai notato che la piccola Kaori è uguale a te? Sembrate due gocce d'acqua!"
    "Fhè, stupido! E' normale...è mia figlia. Uff..."
    "Speriamo che non abbia ereditato il tuo carattere..."
    "Cosa vorresti dire, mostriciattolo???" disse Inuyasha guardandolo con occhi di fuoco.
    "Hai capito benissimo, stupido di un cane!!" disse Shippo con aria di sfida e saltando giù dalla spalla del ragazzo.
    "Coooosaaaaa?????? GRRRRRRRRRRRRRR!!!! Vieni qui che ti uccido!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse Inuyasha cominciando a rincorrere Shippo per tutta la stanza.
    "Hey! Basta voi due! Così si sveglieranno i piccoli!!"
    Ma quelle parole da un orecchio entravano e dall'atro uscivano. Sulla fronte di Kagome apparve un enorme nervo pulsante.
    "Basta...basta...BASTAAAAAAAAAAAAAAAA! INUYASHA A CUCCIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò ragazza con tutto il fiato che aveva.
    Il povero Inuyasha venne scaraventato violentemente sul pavimento insieme al povero Shippo che rimase intrappolato sotto di lui, con grande felicità di Inuyasha.
    "Ouch!! Da...dannata!!"
    "Ahii Ahiii! Che maleeeeeeeee!!!" disse Shippo piangendo come una fontana.
    "Uff!! Così imparate tutti e due!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse urlando e circondata da un enorme aura blu.
    'E' iniziata proprio bene la giornata...' pensò ironicamente la vecchia Kaede che aveva osservato tutta la scena sulla soglia della porta.


    "Ahh..la mia testa... Dove sono? che è successo?" disse Miroku non appena aprì gli occhi.
    "Ohh hoshi sama, vi siete svegliato!"
    "Hey Miroku! Ben tornato nel mondo dei vivi!" disse Inuyasha lasciandosi sfuggire un sorriso.
    "Miroku sama come state?" chiese Kagome.
    "Meglio, molto meglio. Ma...che ci facciamo tutti qui? E...divina Kagome! La vostra pancia non..."
    "Non c'è più perchè i cuccioli sono nati, stupido di un bonzo!!" disse Inuyasha.
    "Cooosa???? Ma è una bellissima notizia!!! Congratulazioni!" disse sorridendo e mettendosi seduto.
    In quella posizione infatti vide Kagome allattare un piccolo bambino dai capelli scuri e Inuyasha che aveva in braccio un secondo bambino dai capelli argentati.
    Kagome sorrise e rivolse lo sguardo verso i due piccoli leggermente imbarazzata.
    "Allora Inuyasha! Come ci si sente ad essere padre??" disse Miroku rivolgendo lo sguardo verso il mezzo demone.
    "Ehh? Bè...ecco...non sento alcuna differenza...tranne per il fatto che sono felice come non mai!" disse portandosi una mano alla nuca e arrossendo.
    Miroku sorrise e rivolse lo sguardo in direzione di Sango che lo guardava da quando si era svegliato.
    "Oh, mia dolce Sango! Come vorrei essere nelle loro stesse condizioni!! Ma tu...Sango ma sei ferita? Cosa è successo?"
    "Sango mi ha difesa con tutte le sue forze ma purtroppo...quel dannato orco era troppo forte."
    "Già...sono stata fortunata a cavarmela con solo una gamba e un braccio rotti! Ora non potrò muovermi per due mesi!"
    "Oh, Sango! Non preoccuparti! (Mentre diceva queste cose le aveva preso la mano e la guardava fisso negli occhi) Mi prenderò io cura di te!"
    "Hoshi sama ... Io ... vi ringrazio ma...non è necessario..." disse Sango con il viso completamente rosso.
    "Per me sarà un piacere portarti da mangiare, curare le tue ferite, aiutarti a fare il bagno AHIIIII!!!!!!!! (Sango gli ha appena dato un cazzotto il testa ^^'')"
    "Le prime cose che hai detto saranno più che sufficienti!!! Monaco Pervertito!!"
    "Tu mi hai frainteso, Sango..." disse il povero Miroku massaggiandosi il bernoccolo sulla testa.
    "Come no!!"
    "Basta ragazzi!! " disse Kagome con un enorme gocciolone sulla testa.
    "Fhè!! -_-''' "

    "Allora, che nome li avete dato, divina Kagome?"
    "Inuki e Kaori"
    "Mmmmm! Ottima scelta! Sono proprio due bellissimi nomi."
    "Già! Kagome chan posso prendere uno dei due in braccio?" chiese timidamente Sango.
    "Ma certo Sangochan!! Tieni il piccolo Inuki. Aspetta ti aiuto..."
    "Oh, è così carino....viene voglia di strapazzarlo di coccole!!!" disse Sango accarezzando il piccolo orecchio nero.
    "^_^ Si si "
    Il piccolo Inuki osservava Sango con curiosità e un po' di timore. La ragazza se ne accorse.
    "Che c'è piccolino? Hai paura di me?"
    "E' normale. Quando i cuccioli di inuyoukai vengono alla luce conoscono solo due odori: quello della madre e quello del padre. Ogni volta che vengono in contatto con nuove persone vengono presi dal panico. Se non vuoi che si metta a piangere ti conviene darlo a Kagome." disse Inuyasha che aveva osservato tutta la scena.
    "Oh, non lo sapevo. Tieni Kagomechan..."
    "No! Tienilo ancora un po', non fa niente se si mette a piangere. Voglio che impari il tuo odore! Non dare retta a quell'INSENSIBILE!!!" disse cambiando radicalmente tono della voce.
    "Non sono un Insensibile, io!!!! Ho detto solo la verità!"
    "Sei uno stupido, Inuyasha! Così hai calpestato i sentimenti della povera Sango!"
    "Fhè! Scusa Sango..."
    "Adesso va molto meglio ^_^. Dopo voglio che lo prenda anche lei in braccio, Signor Miroku!!"
    "Ok..."
    'Wow...Inuyasha mi ha chiesto scusa di sua spontanea volontà. Kagome ha davvero il potere di cambiare le persone!' pensò Sango.
    "Oh, guarda, Sango!! Ti sta annusando il vestito!!!!" disse Shippo.
    "Ora sta memorizzando il suo odore!" disse Kagome rivolgendosi a Shippo.
    Il piccolo Inuki, non appena ebbe finito di annusare, cambiò completamente espressione e tornò calmo.
    "Questa, piccolo Inuki, è tua zia Sango! E' una ragazza forte e coraggiosa e ti proteggerà sempre come ha fatto con me"
    Il bambino mosse le orecchie e sorrise ad entrambe le donne.
    "Grazie Kagomechan" disse Sango cercando di trattenere le lacrime di gioia.
    Kagome sorrise all'amica e le posò una mano sulla guancia. "Sono io che ti devo ringraziare...Ora basta piangere! Ho appena detto a mio figlio che tu sei una donna forte e poi, che fai? Cosa penserà di te adesso? Su prendi Kaori ora..."
    "Si...Ciao piccolina!!"
    "Signor Miroku vuole prendere lei in braccio Inuki?"
    "Si...vediamo un po' come reagisce." Poi dopo averlo preso in braccio "Ciao piccolino!!! Sono tuo zio Miroku! Quando sarai un po' più grande ti insegnerò tante cose belle della vita..."
    "Non farai di mio figlio un maniaco, Miroku!!" disse Inuyasha un po' infuriato.
    "Bè bisognerà pur insegnargli le cose della vita....ma guarda! Sta sorridendo! Secondo me non vede l'ora! E poi fino a quando non avrò un figlio mio dovrò pur insegnare i miei segreti a qualcuno"
    "Ahhh...è senza speranza!!! -_-''''' "
    "Già -_-'' " disse Shippo.

    Quella sera, dopo aver finito di cenare e aver augurato la buona notte a tutti, Inuyasha e Kagome avevano deciso di passare la notte in una piccola capanna disabitata lì vicino per permettere alla vecchia Kaede di avere un posto dove dormire. Era un po' malridotta, dato che era stata abbandonata da un po' di tempo, ma ancora solida.
    "Domani mattina la rimetterò in sesto. Diventerà un ottima casa per noi." disse Inuyasha.
    "Per noi?" disse la ragazza mentre si accingeva a sedersi sul suo sacco a pelo con in braccio Kaori la quale stava succhiando tranquillamente al seno.
    "Bè si. Dovremo pur vivere da qualche parte, intendo quando Naraku sarà sconfitto. Si usa così da voi?" disse mentre posava Inuki sul letto.
    "Oh, già...non ci avevo pensato...è successo tutto così in fretta... Sai non è che io non sia daccordo ma, fino ad un anno fa io ero una normale studentessa delle medie del ventesimo secolo, mentre ora sono una ragazza, anzi una miko di quasi sedici anni che può spostarsi dalla sua epoca a quella Sangoku tramite un pozzo, compagna del grande mezzo demone Inuyasha e mamma di due bambini dalle bellissime orecchie da cagnolino "
    "Kagome..."
    "Comunque non rinnego niente di tutto quello che è successo durante questi mesi...Se non ti avessi conosciuto la mia vita sarebbe stata vuota." disse sorridendo e abbassando un po' la testa.
    Inuyasha rimase per qualche minuto in silenzio poi le si avvicinò e alzatole il volto disse : "Kagome, so benissimo che i primi tempi per te saranno difficili ma cercherò con tutte le mie forze di renderti tutto più semplice restandoti sempre accanto..."
    "Oh Inuyasha..." disse e, cancellata la piccola distanza tra loro, lo baciò con passione. Inuyasha rispose subito al bacio cercando di renderlo ancora più passionale avvicinandosi sempre di più e accarezzandola con le mani ma improvvisamente un leggero "grrrrrrrrrr" giunse alle sue orecchie. Tristemente si staccò da quel bacio e guardò in basso. La piccola Kaori lo stava guardando con occhi di fuoco. Mentre muoveva le mani Inuyasha aveva "involontariamente" preso il seno al quale la piccola stava succhiando, staccandolo da lei.
    "Ops!!! Credo che la piccola non sia d’accordo. Non aveva ancora finito di mangiare..." disse tra le risate Kagome.
    "Fhè! Ha mangiato anche troppo..."
    "Forse è gelosa del suo cibo...Quando hai avvicinato la mano al seno ha pensato che tu volessi portarglielo via"
    "Ora devo chiedere persino il permesso a mia figlia per poter toccare la mia compagna??? Tu piccolina, devi rispettare tuo padre!!" disse rivolgendosi alla piccola.
    "Grrrrrrr"
    "Ma guardala. Sta difendendo il suo territorio!!! ^_______^. Ha un bel caratterino!!"
    Padre e figlia continuarono a fissarsi e a ringhiare per parecchi minuti, fino a quando Inuyasha distorse lo sguardo. "E va bene! Hai vinto tu! Fhè....sconfitto da una neonata!!"
    "^_________^ Brava, figlia mia!!! Non devi mai farti mettere sotto dai maschi!"
    "Kagome!!!!"
    "^____^"
    " -_-''''''''''' " 'Tale madre tale figlia...spero che il piccolo Inuki riesca a tenere testa a una sorella come questa....'
    Il piccolo Inuki, ignaro di tutto, continuava a dormire tranquillamente.
     
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  15. kagome123
     
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    capitolo 19

    CODICE
    Sweet sixteen

    Il giorno dopo Inuyasha e Kagome si alzarono di buon ora dato che avevano deciso di tornare dall'altra parte del pozzo. Kagome doveva sostenere gli esami finali per poter accedere al liceo e ora che finalmente non aveva più quell'enorme pancione, poteva andare a scuola senza nessun problema. E così, dopo aver salutato tutti, i due saltarono nel pozzo mangia ossa.
    Mamma Higurashi stava tranquillamente spazzando il grande viale del tempio quando sentì un rumore provenire dal vecchio pozzo.
    "Mmmm??? Buyo!!! Sei tu?" disse la signora Higurashi avvicinandosi al pozzo.
    "Mamma!!! Mi scambi per Buyo adesso??"
    "Oh, Kagome!!! Sei tornata finalmente!! Bentornato anche a te, Inuyasha. Non immaginate neanche quanto sono stata in pensiero..." ma la signora Higurashi non potè finire la frase perchè davanti a lei vi era la sua Kagome con in braccio due piccolissimi bambini.
    "Oh Kami!! Sono nati!!! E non dici niente alla tua povera mamma???"
    "Scusa ma sono successe tante di quelle cose...comunque i piccoli sono nati 4 giorni fa!"
    "E sei già in piedi???? Quando sei nata tu io non mi sono potuta alzare per una settimana!!"
    "Le erbe della vecchia Kaede sono prodigiose!" disse Inuyasha mettendo una mano sulla spalla di Kagome.
    Mamma Higurashi sorrise e si avvicinò di più alla figlia. Il suo sguardo si posò sui piccoli i quali la osservavano con curiosità e muovendo le orecchie.
    "Posso prenderli in braccio??"
    "Si! Tieni"
    La donna prese prima Inuki e poi Kaori in modo tale da tenerli con un solo braccio. Kagome ed Inuyasha osservavano attentamente la scena, pronti a cogliere ogni minimo segno di paura ma contrariamente a quanto si aspettavano i piccoli rimasero tranquilli e rilassati.
    "Bè...avremmo dovuto aspettarcelo. D’altronde lei è sempre tua madre e in quanto tale ha un odore simile al tuo" disse Inuyasha.
    "^__^"
    "Ahhhhhhh!!! I Miei nipotini con le orecchie da cagnolino!!!!! Come sono cariniiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! Sembra ieri quando nascesti tu e ti presi in braccio per la prima volta! Come li avete chiamati??" disse la madre cercando di contenere la felicità.
    "Inuki e Kaori ^-^" dissero in coro i due.
    "Wow, sono proprio dei bellissimi nomi!!!"
    "^_^ Grazie mamma!"
    "Oh! Ma guardalo!! Il piccolo ti ha proprio rubato la faccia, figlia mia! La bambina è la copia di Inuyasha!! ^^"
    "Lo sai mamma che Kaori l'altra sera ha ringhiato ad Inuyasha? Pensava che volesse rubarle il cibo!!"
    "Cosa?? E' così piccola e già sa difendersi!!!"
    "Fhè!! Sconfitto da una neonata!!"
    "Inuyasha, non mi dirai che sei ancora arrabbiato?"
    "Fhè!!"
    "Che ne dite di andare dentro e bere una buona tazza di the? Così mi raccontate tutto quello che è successo!"
    "Ok!" dissero in coro i due.

    "Wow, che storia!! Sei stata molto fortunata questa volta figlia mia... se quell'orco fosse stato immune anche alle tue frecce a quest'ora..."
    "...forse non sarei qui a parlare con te..." completò la frase Kagome.
    "Non pensiamoci più...dopotutto è finito tutto bene!" disse il ragazzo.
    "Hai ragione Inuyasha!"
    "A proposito che fine ha fatto il vecchio?"
    "Il nonno è uscito a comprare le ultime cose per la festa"
    "La festa? Di quale festa stai parlando, mamma?"
    "Del tuo compleanno, sciocchina!! Non dirmi che te ne sei dimenticata!! E' la prossima settimana!"
    La ragazza, dopo aver sentito quelle parole, rimase immobile e abbassò il capo.
    "Che ti succede Kagome?" chiese Inuyasha un po' preoccupato.
    "Eh? No niente...sono solo un po' stanca...tutto qui..."
    "Mmmm? Ok...vuoi che ti accompagni in camera tua?"
    La ragazza annuì e, preso in braccio Inuki, si avviò verso le scale. Inuyasha si stava per alzare quando la mamma lo bloccò.
    "Inuyasha, ragazzo mio...Kagome da ora in poi vivrà una vita completamente diversa dalle sue coetanee. A 16 una ragazza del XX secolo è poco più di una bambina...che pensa solo a giocare e a divertirsi... Kagome invece è mamma di due bambini. Non sto dicendo queste cose perchè penso che Kagome non sia felice con te, ma forse non è ancora pronta a diventare adulta. Durante quest'ultimo anno le sono successe così tante cose...Ti prego stai sempre vicino a lei... "
    Inuyasha annuì e si avviò verso la stanza di Kagome con la piccola Kaori tra le braccia.
    Kagome aveva messo nel lettino il piccolo Inuki e gli stava rimboccando le coperte. Inuyasha fece lo stesso con Kaori dopo averla messa accanto al fratello. Poi rivolse lo sguardo verso Kagome la quale era distesa sul letto e con la testa nascosta tra i cuscini.
    "Kagome? Che ti succede?" chiese titubante il mezzo demone.
    "No...niente...sono solo stanca...tutto qui..."
    "Stai mentendo. Insomma mi vuoi dire cosa c'è che non va??"
    "Stavo pensando..."
    "A cosa?"
    "Lo sai...la prima volta che caddi nel pozzo era il giorno del mio 15° compleanno. Ero una normale ragazzina di terza media, la cui unica preoccupazione era quella di riuscire a superare gli esami di ammissione alla scuola superiore. Chi poteva immaginare che un anno dopo quella stessa ragazza sarebbe diventata mamma di due bambini? Inuyasha...io...non so se sono pronta per fare la mamma...Ho paura di sbagliare! Sono ancora una bambina dopotutto..."
    "Kagome...anch'io ho paura. Fino ad un anno fa ero sigillato, perso in un sonno profondo dal quale credevo che non mi sarei mai più svegliato. Poi sei arrivata tu, la strana ragazza venuta da un futuro lontano, e mi hai liberato. Appena libero provavo solo odio e rancore nei riguardi di tutti, soprattutto...."
    "Kikyo..." completò la ragazza con un tono un po' triste.
    "Si...e di conseguenza odiavo anche te visto che le eri molto simile. Ma con il passare del tempo i miei sentimenti nei tuoi riguardi sono andati lentamente cambiando...trasformandosi in qualcosa che non credevo avrei più provato per qualcuno. E più passava il tempo, più me ne rendevo conto, anche se non volevo ammetterlo apertamente. Ogni volta che tu te ne andavi per sostenere uno dei tuoi test, dovevo lottare contro il mio istinto per non seguirti. Molte volte potevo udire persino la voce del mio sangue demoniaco che mi esortava a costringerti a rimanere...non immagini che fatica era!!"
    "Ora capisco perchè facevi tante storie quando dovevo tornare a casa! Perchè non me lo hai mai detto?"
    "Perchè non conoscevo se quello che provavi per me era amicizia o qualcosa di più...dopotutto sono un hanyou...sono abituato ad essere respinto."
    "Ma a quel tempo ti avevo già detto che tu mi piacevi per quello che eri..."
    "Si...ma ecco...avevo paura che tu non avresti ricambiato il mio sentimento...è un po' difficile da spiegare..."
    "(sospiro) Ma alla fine ci sei riuscito...anche se grazie alla tua parte demoniaca, che mi ha marcato facendo di me la tua compagna"
    "Già...Sono felice che alla fine ci siamo dichiarati."
    "Anch'io"
    I due rimasero per qualche minuto in silenzio. Inuyasha, il quale intanto si era seduto sul letto, ascoltava i respiri di Inuki e Kaori, che dormivano tranquillamente nel lettino. Poi Kagome, che intanto si era messa seduta pure lei, prese la parola.
    "Inuyasha? Sai, è da un po' che me lo chiedo...Ma tu quanti anni hai?" chiese la ragazza con una faccia titubante.
    "Eh?? Io quanti anni ho?? Dunque vediamo...ehmmmm...avevo 5 anni quando mia madre e morta...poi....ehmmm...bhò!"
    "Cosa??? Tu non sai quanti anni hai??? Ma non è possibile!!"
    "Bè...ecco...non ho mai dato importanza a queste cose...comunque dovrei avere all'incirca...200 anni!!"
    "Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhh?????????????????????????????? Tu!! 200...anni!!! Ma non è possibile!!!!"
    "Vedi che io sono per metà demone...è normale vivere così a lungo!!"
    "Ah..già è vero...^^'''' (è un po' sconvolta)..."
    "Comunque 200 anni dovrebbero corrispondere a circa sedici di quelli umani...in pratica sono poco più che un ragazzo!"
    "Quindi hai la mia età?"
    "Diciamo di si!"
    "Wow, credevo fossi più grande! Sei ancora un bambino, allora!"
    "Eh??? Un bambino io???? Ma...ma come ti permetti!!! (N.B. nervo pulsante sulla testa di Inu!!!) Grrrrr!!!"
    "Sei un bambino! Sei un bambino!! Sei un bambino!!! Ahahahahah!!!!!!!!" diceva Kagome iniziando a ridere come una matta.
    "Ora ti faccio vedere io se sono un bambino!!! Vieni qui!!!"
    "Non mi prendi non mi prendi non mi prendi!!! Prrrrrrrrr!!! (pernacchia ^^’’’)"
    (I due si stanno rincorrendo come pazzi per tutta la stanza.XD)
    I piccoli Inuki e Kaori, svegliati dal fracasso, osservavano con curiosità i loro genitori e in silenzio dalle sbarre del lettino. Nascosta dietro la porta la mamma di Kagome, la quale aveva ascoltato tutto, cercava di trattenere le risate. 'In fondo ' pensava 'sono tutti e due dei bambini '.

    Il giorno del compleanno arrivò velocemente. Mamma aveva addobbato tutto il giardino del tempio con festoni e luci di ogni genere. La festa si sarebbe svolta appena dopo il tramonto e Souta stava controllando che tutto fosse al proprio posto dato che tra non molto sarebbero iniziati ad arrivare i compagni di scuola della sorella. Kagome intanto era in camera ad allattare i piccoli. Aveva anticipato di un oretta l'usuale poppata della sera per non avere poi problemi durante la festa, con grande felicità di Kaori. Inuyasha invece era in bagno a vestirsi. Per quella occasione avrebbe indossato i vestiti che la madre di Kagome gli aveva comprato un po' di tempo fa (ricordate quando lui la va a prendere all'uscita della scuola per andare dal dottore).
    "Kagome!! Io sono pronto. Puoi usare tu il bagno se vuoi!"
    "Ok! Ho quasi finito qui. Vado subito!"
    "Sbrigati io ti aspetto giù!"
    "Ok!"
    Kagome, dopo aver fatto il ruttino ad Inuki ed averlo messo sul letto insieme alla sorella, iniziò a cercare nell'armadio il suo vestito. Per quella occasione aveva già messo da parte il suo vestito migliore. Era un abito di seta di color argento, elegante ma allo stesso tempo semplice, mantenuto da due sottili bretelle intrecciate, lungo fino alle ginocchia.
    "Ufff! Spero di entrarci...quando l'ho comprato non ero ancora incinta"
    La ragazza riuscì ad infilarselo anche se con qualche resistenza da parte del vestito. Durante quella settimana aveva fatto un po' di dieta per smaltire il grasso accumulato durante la gravidanza e, da come le stava il vestito, aveva ottenuto un ottimo risultato. La pancia non si vedeva quasi più ma il seno ingrossato per il latte le dava un immagine più matura.
    "Wow...mica male!" disse Kagome guardandosi allo specchio.
    "Allora che ne dite, voi due? E' bella la vostra mamma??"
    I piccoli Inuki e Kaori mossero le orecchie e sorrisero.
    "^_^ Oh, grazie. Siete due tesori!!!" disse e andò a baciare la testa ad entrambi.
    Per l'occasione aveva messo un vestitino elegante anche a loro, anche se i piccoli sarebbero rimasti nella sua stanza per tutto il tempo della festa. Fra i suoi compagni di classe, infatti, le uniche che conoscevano l'esistenza dei bambini erano le sue amiche Eri e Yuka. Se li avesse portati giù si sarebbe scatenato il pandemonio!!
    "Mi dispiace ma dovrete restare qui buoni buoni mentre la mamma non c'è, capito??"
    I piccoli annuirono, muovendo le manine in alto.
    "Ahhh!! Sembra come se capiste tutto quello che vi dico!! (occhi luccicanti *_*) Non preoccupatevi, ogni tanto verrò a controllarvi."
    "Kagomeeeeeeeeee !!!! Sono arrivati i tuoi amici!!!!" urlò la signora Higurashi dalle scale.
    "Arrivo! Un secondo! Ma dove sono finite le scarpe? Ah, eccole! Un po' di trucco...ecco fatto. Ciao cuccioli fate i bravi!!" disse e uscì dalla stanza.

    "Wow! Hanno fatto tutto in grande!! Guardate c'è Inuyasha laggiù!!" disse Eri.
    "Hey Inuyasha!!! dissero in coro Eri e Yuka, vestite rispettivamente con un vestito giallo e uno azzurro.
    "Mmmm??? Oh, siete voi!!" disse il mezzo demone vedendo arrivare le tre ragazze.
    "Ciao!! E' da tanto che non ci si vede!!"
    "Già! Come sta Kagome??"
    "E i cuccioli??"
    'Aiuto!!' "Kagome sta bene...i cuccioli sono nati circa due settimane fa. Ora è di sopra..."
    "Cosaaaaaaaaaaaa??? Possiamo vederli???" chiesero in coro e con gli occhi luccicanti.
    "-_-'''''' Ok...ma fate piano...non deve saperlo nessuno!!"
    Appena il ragazzo ebbe finito di parlare il gruppetto di ragazze schizzò come un razzo dentro casa, lasciando il povero Inuyasha con un enorme gocciolone in testa.
    "Sono davvero strane -_-'''' "

    Intanto Kagome aveva appena chiuso la porta della sua camera, quando si ritrovò davanti le sue due amiche con gli occhi che brillavano.
    "Ra-ragazze....???"
    "Ciao Kagome!!! Sei bellissima!!! Possiamo entrare a vedere i piccoli???? Per favoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!"
    "^^''''''''' Ok....ma con calma...si potrebbero spaventare..."
    Le ragazze annuirono simultaneamente e entrarono nella stanza. In un secondo circondarono il letto dove giacevano i piccoli.
    "Ahhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!! Come sono cariniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!*_*"
    "Si...si...ora basta ragazze andiamo di sotto..." disse Kagome vedendo la faccia dei bambini cambiare espressione alla vista delle ragazze. (I piccoli sono terrorizzati !!!)
    "Possiamo prenderli in braccio???"
    "Non mi sembra il caso, ragazze...potrebbero mettersi a piangere e allora ognuno in giardino inizierebbe a farsi delle domande...^^''' "
    "Hai ragione....ah..che peccato....andiamo giù..." dissero le ragazze con capo chino e con voce triste.
    (sospirando) 'Meno male!!!!!!!!'
    "Ciao piccolini!!" dissero in coro mentre Kagome chiudeva la porta.

    Per il resto della giornata la festa passò tranquillamente. Inuyasha era rimasto pietrificato dalla bellezza di Kagome non appena l'aveva vista arrivare e solo parecchi minuti più tardi era riuscito a riprendere l'uso del suo corpo. Hojo aveva portato come al solito uno dei suoi regali strambi per Kagome mentre le sue amiche l'avevano assillata con ogni tipo di domanda sul parto e sull'allattamento. Finalmente verso le undici la festa finì e tutti, comprese le sue tre amiche, dopo aver salutato Kagome e averle rifatto gli auguri se ne tornarono a casa.
    Kagome, dopo aver aiutato insieme ad Inuyasha a mettere in ordine il giardino ed essersi cambiata, si era gettata sul letto esausta. Vicino a lei i piccoli Inuki e Kaori dormivano tranquilli. Era l'ora della poppata ma Kagome non se la sentiva di svegliarli. In fondo anche lei era stanca e sicuramente non sarebbe riuscita ad allattarli entrambi. Quando Inuyasha arrivò trovò Kagome che dormiva tranquillamente abbracciata ai piccoli e ciò gli fece scappare un sorriso. Dopo essersi cambiato, si infilò nel letto sotto le coperte accanto a Kagome e ai cuccioli e, dopo nemmeno un minuto, si addormentò anche lui, felice come non mai, cullato da tre dolcissimi respiri.



    Capitolo 20

    CODICE
    Il regalo

    La mattina dopo Inuyasha fu il primo ad aprire gli occhi. Si alzò lentamente e, cercando di fare il meno rumore possibile per non svegliare Kagome e i cuccioli, si affacciò alla finestra. Il sole doveva essere sorto si e no un'oretta prima dato che non si riusciva nemmeno a vedere, coperto come era dalle montagne. Inuyasha respirò a fondo la fresca aria mattutina e ascoltò per qualche minuto il silenzio che regnava sovrano in tutta la città. Sembrava quasi di essere nell'epoca Sengoku...tutto era così tranquillo.
    Un piccolo rumore giunse all'improvviso all'orecchio del ragazzo. Dopo essersi girato notò che Kagome si era mossa nel sonno, mettendosi a pancia in su, e che "qualcosa" aveva iniziato a muoversi sotto la maglietta del pigiama della ragazza. Curioso, si avvicinò e, spostate un po' le coperte, vide che dal colletto della maglietta spuntavano due paia di orecchie, uno dal lato destro e l'altro dal lato sinistro. Inuyasha era sbalordito: Inuki e Kaori erano riusciti, arrampicandosi sul corpo della madre, a raggiungere ognuno il proprio seno e ora stavano facendo tranquillamente colazione.
    'Non potevate aspettare almeno fino al risveglio di vostra madre???' disse Inuyasha ai piccoli utilizzando il linguaggio inuyoukai.
    'Fame!!Fame!!Fame!!!' risposero senza staccare per un secondo la bocca dal seno.
    'Ingordi!!' disse sospirando. Ma in fondo ne era molto felice. Questo significava che i cuccioli stavano crescendo e che stavano iniziando a diventare autonomi.
    Con il sorriso sulle labbra rimase a lungo ad osservare la scena.
    Parecchi minuti più tardi i piccoli, dopo aver finito di mangiare, si erano lasciati scivolare giù ritornando sul materasso esattamente nella posizione in cui erano la sera prima, come se non volessero destare sospetti.
    'Ma guarda un po'!' pensò Inuyasha.
    In quel momento Kagome aprì gli occhi.
    "Mmmm...Buongiorno..." disse assonnata, strofinandosi gli occhi.
    "Giorno....ha dormito bene la mia sedicenne preferita?" disse Inuyasha guardandola con occhi pieni di amore.
    "Benissimo...." e detto questo chiuse la distanza che c'era tra loro e lo baciò.
    Il ragazzo rispose subito a quel bacio, approfondendolo sempre di più. Alla fine i due ragazzi erano l'uno sopra l'altro, stretti in un caldo abbraccio e in un bacio appassionato. Dopo un tempo infinito, quel bacio finì, lasciando entrambi senza fiato.
    "Wow..." fu tutto quello che disse la ragazza che lentamente si stava riprendendo.
    "Mmmmm...." mormorò il ragazzo, intrufolandosi nella maglietta semi sbottonata del pigiama e leccando il suo marchio tra i seni. In quel punto poteva sentire fortissimo l'odore di latte e di cucciolo e questo lo rilassava molto, tanto che decise di tornare a dormire.
    "Inuyasha....lo sai che devo andare a scuola stamattina....non puoi dormire lì..." disse la ragazza dopo avergli afferrato un orecchio.
    "Mmmmm....ancora cinque minuti....dai..." disse leccando il marchio tra una parola e l'altra. Ogni volta che la sua lingua toccava quel punto, il corpo di Kagome veniva attraversato da mille brividi, togliendole ogni forza.
    "Inu...i piccoli devono ancora mangiare...ah...farò tardi...." disse cercando di trattenere i gemiti di piacere, mordendosi le labbra.
    Il ragazzo si alzò a malincuore dal petto di lei, poi dopo averla baciata nuovamente disse: "Comunque i piccoli hanno già mangiato. Era ancora l'alba quando li ho visti intrufolarsi nella tua maglietta e servirsi da soli"
    "Cosa?? Non ci credo...." disse la ragazza alzandosi dal letto e prendendo i piccoli in braccio. In tutta risposta Inuki e Kaori fecero il ruttino.
    "Ehhhhh????? Oh Kami!!! E tu Inuyasha perchè non li hai fermati??? Potevano farsi male...avrei potuto girarmi e schiacciarli..."
    "All'inizio mi ero spaventato anch'io ma quei due hanno trovato il momento giusto per agire e tutto grazie al loro istinto. Sono rimasto senza parole quando li ho visti."
    "Siete proprio due incoscienti!!! Potevate farvi male!!" disse la ragazza rivolgendosi ai cuccioli, i quali ridevano come matti e emettevano versi incomprensibili.
    "Poi oggi ho scoperto che posso parlare con loro"
    "Parlare con loro?? Ma...??"
    "Utilizzando il linguaggio Inuyoukai!" disse il ragazzo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
    "eh??????"
    "E' un linguaggio elementare che tutti i membri della mia famiglia conoscono non appena vengono al mondo e grazie al quale possono palare con i loro genitori pur non sapendolo fare tecnicamente. Nel mio caso io non ho potuto utilizzarlo dato che sono cresciuto con mia madre la quale, essendo un umana, non riusciva a capirmi. Ma per Inuki e Kaori è diverso. Io li capisco benissimo. Per esempio in questo momento ti stanno chiedendo scusa e che lo hanno fatto perchè erano affamati e tu non ti svegliavi."
    "Davvero? Ma allora mi capiscono!!"
    "Si, capiscono tutto ciò che gli dici, solo che..."
    "Non sapendo parlare non possono farmelo capire."
    "Già!"
    "Inuyasha?"
    "Si?"
    "Mi insegni il linguaggio inuyoukai??"
    "Ehhhhhhh????????? Ma...ma...tu non puoi...."
    "Ti prego, Inuyasha. Quando tu mi hai fatto diventare la tua compagna, come tu sei entrato a far parte della mia famiglia, anche io lo sono. Insegnamelo!!"
    "Fhè!! E va bene...ma non è facile come può sembrare!"
    "Oh, grazie Inuyasha!!!" disse abbracciandolo. "Ora vado a vestirmi. Credo che la mamma abbia già iniziato a preparare la colazione!"
    "Io scendo giù con i piccoli. Ti aspetto in cucina!"
    "Ok!"
    'Avete sentito?? Presto vostra madre potrà parlare con voi!!!"
    "Evviva!! Evviva!! Evviva!!" dissero in coro Inuki e Kaori.

    "Allora Inuyasha, ci vediamo a mezzogiorno sul tetto della scuola. Io cercherò una scusa per uscire dalla classe. Ciao a tutti!! Io esco!!"
    "Ciao Kagome!!!" disse la mamma.
    "Ciao!"
    "Allora, siamo tutti e tre soli soletti...che ne dite di un bel bagno??"
    'Si!!' risposero i piccoli.
    "Inuyasha ti ricordi come si usano i vari rubinetti? Non vorrei che l'acqua diventasse troppo calda o fredda per i bambini...Vuoi che ti prepari tutto io??"
    "No, non preoccuparti. Ho capito come funziona."
    "Ok..."
    E così i tre fecero un bagno rilassante e poi, dopo averli messi nel lettino, Inuyasha andò ad aiutare il nonno nelle faccende del tempio. Erano le 11.30 quando la mamma di Kagome lo chiamò.
    "Inuyasha!!!! E' quasi mezzogiorno. Sbrigati o Kagome non riuscirà ad allattare i piccoli!!!"
    "Arrivo subito!!!! Devo prima prendere una cosa...ecco! Forza piccoli andiamo dalla mamma!" disse prima di iniziare a correre saltando da un edificio all'altro con i piccoli in braccio avvolti da una coperta. Quella era la prima volta che Inuki e Kaori uscivano dal tempio: infatti nelle due settimane precedenti la scuola era stata chiusa per le vacanze estive (In Giappone la scuola resta chiusa solo il mese di agosto per poi riprendere subito i primi di settembre). Durante tutto il tragitto Inuyasha notò che i cuccioli osservavano e annusavano tutto con curiosità ma anche con un po' di paura. Infatti erano quasi arrivati a destinazione quando una strana macchina blu, che passava in quel momento sotto di loro, decise improvvisamente di accendere la sirena. Quel rumore assordante e improvviso spaventò a morte i piccoli, che iniziarono a piangere come matti.
    "Maledizione!!!" disse il ragazzo stringendo di più a se i piccoli per proteggere le loro delicate orecchie e cercando di calmarli.
    Con un ultimo salto arrivò finalmente sul tetto della scuola. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo ma improvvisamente si accorse di non essere solo. Infatti dal lato opposto del tetto c'era un ragazzo con i capelli rossi che fumava una sigaretta. Fortunatamente il ragazzo era di spalle e non si era accorto di lui, anche grazie al fatto che i piccoli avevano smesso miracolosamente di piangere. Inuyasha si nascose e dopo alcuni minuti vide quel ragazzo andare via attraverso una grande porta di ferro.
    "Fiuuu....meno male....se n' è andato!!" disse mettendosi seduto e appoggiando la schiena al muro. Poi il suo sguardo cadde sui piccoli. Avevano gli occhi chiusi e pieni di lacrime e le mani in alto a coprire le orecchie.
    'Vi fanno ancora male le orecchie??' disse Inuyasha accarezzando ad entrambi la piccola testolina con le sue grandi mani.
    'Si....sigh....male....' disse Inuki con i lacrimoni agli occhi.
    'Quel mostro ha urlato tanto forte...' disse Kaori.
    'Su non pensateci più...se ne andato...Ora il papà cerca di far andare via il dolore... ' e detto questo iniziò a massaggiarli le orecchie.
    'Quando viene la mamma?' chiese Inuki mentre si strofinava gli occhi.
    'Si, quando viene? Ho fame papà!' disse Kaori stringendo il kimono del padre.
    'Tra un po' arriva...non preoccupatevi...'
    Pochi minuti più tardi Inuyasha sentì la grande porta di ferro aprirsi. Titubante si nascose, ma non appena giunse al suo naso il dolce odore delle sua compagna, uscì allo scoperto.
    "Kagome"
    "Inuyasha!! Mi hai spaventato! Che facevi lì nascosto?"
    "Fhè! E tu perchè ci hai messo così tanto? I piccoli hanno fame!!"
    "Scusa ma ho dovuto aspettare fino a quando il prof finiva di spiegare..comunque ora sono qui! Come è andata la traversata della città? Hanno avuto paura?"
    "All'inizio no, ma poi ha cominciato a suonare una sirena. Ora li fanno male le orecchie..."
    "Cosa?? Poveri piccoli venite qui..." disse e iniziò a baciarli dappertutto fino a farli ridere come matti.
    "Ora la bua è passata vero??"
    Inuki e Kaori annuirono tra le risate.
    "Bene, ora venite a mangiare! Iniziamo da.....INUKI!!!!!" disse avvicinandosi velocemente al piccolo e alzandolo in aria. Il cucciolo si stava divertendo come non mai. Poi con un movimento veloce lo portò all'altezza del petto e, alzata la maglietta, iniziò ad allattarlo. Inuyasha, che aveva tra le braccia Kaori, la quale era ancora tutta elettrizzata per l'arrivo della madre e per i baci precedenti, si tolse il suo kariginu rosso e lo posò sulle spalle della ragazza. Kagome si lasciò sfuggire un sorriso. Amava sentire il calore del kariginu tutto intorno a se e al cucciolo...la faceva sentire protetta e amata.
    "Allora cosa hai fatto oggi?"
    "Ehh? Niente di speciale....ho aiutato il vecchio a spostare della robaccia in giardino. Mi sento ancora la polvere addosso!! Peccato che stamattina mi ero fatto il bagno..."
    "Il bagno?? Tu??? Ma se mi dici sempre che l'acqua è troppo calda!!!"
    "Questo perchè le altre volte il bagno me lo preparava sempre qualcuno!! Stavolta ho fatto tutto da solo!! E...ho portato i piccoli con me!"
    "Cosa?? Ecco perchè la pelle del loro pancino era così profumata... Snif * Snif * Wow!! Anche il kariginu è più profumato! Non credevo fossi capace di tanto, Inu!"
    "Fhè!" disse il ragazzo arrossendo.
    "Ok...Inuki ha finito. Dammi Kaori..."
    La piccola, non appena fu tra le braccia della madre, si fiondò sul seno succhiando come una forsennata.
    "Hey, Hey!!! Piano!! Non fare l'ingorda Kaori! Se no poi ti sentirai male..."
    'Kaori...' disse Inuyasha con tono di rimprovero usando il linguaggio inuyoukai. La piccola, dopo aver sentito la voce del padre, staccò per un attimo la bocca dal seno e rivolto lo sguardo prima al padre poi alla madre disse, abbassando le piccole orecchie: 'Scusa...'.
    "Cosa ha detto?" chiese curiosa Kagome.
    "Ti ha chiesto scusa."
    "Oh, ma che brava...ora sta succhiando più lentamente..." disse mentre la accarezzava dolcemente. "Allora quando mi insegni il linguaggio inuyoukai?"
    "Non lo so...quando vuoi. Ti avverto che è difficile!"
    "Mi impegnerò molto, te lo prometto!"
    "Fhè!" Poi qualche minuto più tardi “A proposito, Tieni … questo è per te … -///- … avrei dovuto dartelo ieri ma, ti eri già addormentata …”
    “Per me? Ma…non dovevi…” e aprì il piccolo regalo avvolto nella carta. All’interno di una piccola scatolina vi era un ciondolo d’oro a forma di cuore attaccato ad una sottile collanina anch’essa d’oro.
    “Inuyasha è bellissima….ma quando l‘hai ...?”
    “La settimana scorsa sono andato con tua madre in un negozio poco lontano dal tempio. Tu stavi riposando e così non ti sei accorta di nulla.”
    “^-^ Mi aiuti a metterla?”
    “Ok…ecco fatto! Ti sta benissimo!!”
    “Oh, grazie…^///^ Non me la toglierò mai dal collo!”
    Il ragazzo sorrise e abbassò un po’ il capo per nascondere il rossore.
    "Bene. Anche Kaori ha finito. Tieni Inuyasha (gli sta porgendo il kariginu), ora devo scappare. Sono uscita da troppo tempo, il prof potrebbe insospettirsi... Ciao *smack* (bacio sulle labbra) ci vediamo a casa!! ^-^ "
    "O-ok ^////^ Ciao..." disse Inuyasha completamente rosso in volto e con in braccio Inuki e Kaori ormai addormentati.
     
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