Una Nuova Avventura

InuyashaxKagome

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  1. soleluna113
     
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    e con questo siamo a 20, più o meno a metà storia..ma come fai a mantenere la storia originale pur scrivendo tutti questi capitoli?
     
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  2. kagome123
     
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    non saprei...io scrivo sempre d'impulso...così senza quasi pensarci molto...
    forse sarà dovuto al fatto che ne ho lette molte di storie in questi ultimi anni... :???:

    Ma lo sai sole che ci ho messo un casino di anni per decidermi a pubblicare questa storia? credevo che nessuno l'avrebbe letta... ^^''' :ehm:
     
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  3. soleluna113
     
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    CITAZIONE (kagome123 @ 8/5/2008, 10:18)
    Ma lo sai sole che ci ho messo un casino di anni per decidermi a pubblicare questa storia? credevo che nessuno l'avrebbe letta... ^^''' :ehm:

    e invece hai trovato parecchia gente perchè da quel che ho capito oltre a me, verro e a pammy anche sull'altro sito in cui la pubblichi sono sempre in trepida attesa del capitolo successivo :clap:
     
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  4. kagome123
     
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    questo è vero . Ho un numero indefinito di lettori/lettrici che ormai mi seguono da anni :sisi:
     
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  5. kagome123
     
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    Capitolo 21

    CODICE
    ....in una pozza di sangue...

    Erano passate sette settimane da quando la nostra coppia di amici si era trasferita nel mondo moderno. Inuki e Kaori erano cresciuti molto tanto che sembravano molto più grandi della loro età. Infatti avevano l'aspetto di bambini di 5 mesi pur avendone appena due. Kagome inizialmente si era un po' spaventata ma Inuyasha aveva spiegato che i cuccioli di sangue youkai crescono molto più velocemente dei bambini umani nel loro primo anno di vita fino a stabilizzarsi compiuto l'anno. Secondo Inuyasha, Inuki e Kaori avrebbero imparato a parlare e a camminare in pochissimi mesi. Kagome era eccitatissima all'idea che presto avrebbe sentito i suoi bambini chiamarla 'mamma', anche se in verità riusciva già da lungo tempo a comunicare con loro.
    Infatti con grande sorpresa di Inuyasha, Kagome aveva subito imparato il linguaggio inuyoukai senza alcuno sforzo, diventando in pochissimo tempo quasi più brava di lui.
    Erano ormai alla fine di Ottobre e il freddo invernale aveva già iniziato a farsi sentire. La ragazza ora si trovava seduta ai piedi del Goshinboku, e, vicino a lei, i piccoli Inuki e Kaori stavano giocando con Buyo che si muoveva da una parte all’altra facendosi inseguire. I cuccioli gattonavano già da qualche settimana ma per quanti sforzi facessero, Buyo, strano ma vero, era più veloce e agile di loro. Kagome sorrise e, accoccolatasi meglio nello scialle che le scendeva dalle spalle, pensò a che faccia avrebbe fatto Inuyasha se avesse visto quella scena. Inuyasha, infatti, era partito quasi una settimana fa per l’epoca Sengoku per andare a trovare gli altri ma soprattutto per andare alla ricerca del vecchio Myioga e di Totosai e chiedere loro informazioni su Naraku. Kagome avrebbe voluto accompagnarlo ma Inuyasha aveva insistito molto affinchè lei e i cuccioli rimanessero al sicuro da quella parte del pozzo e così, dopo varie discussioni e molti “a cuccia”, la ragazza si era arresa e aveva deciso a malincuore di rimanere.
    “Uffa….sarei potuta restare benissimo al villaggio con Sango…(sospiro). Chissà se sta bene adesso…”
    ‘Mamma! Mamma! Kaori mi butta a terra e non mi fa camminare!!’ disse Inuki guardando la ragazza con la faccia imbronciata. [N.b. con ‘ indico che si sta usando la lingua inuyoukai ^^]
    ‘Kaori…perché fai cadere tuo fratello?’
    ‘Perché lui è lento e non riesco ad andare veloce come vorrei!!’
    ‘Tu sei lenta non io!! Grrrrr!!’ disse Inuki mettendosi in posizione d’attacco e mostrando i piccoli canini.
    ‘Come osi??? Grrrrrrr!!!’
    (‘Oh, Kami…sembra quasi di vedere me ed Inuyasha….^-^’) pensò la ragazza trattenendo le risate.
    ‘Ora basta cuccioli! Non è così che si gioca!! Se non la smettete torniamo dentro e non avrete la poppata pomeridiana!!’
    Kaori appena sentì quelle parole smise di ringhiare e si mise seduta. Tutto le si poteva toccare tranne il cibo! E Kagome conosceva benissimo il suo punto debole…
    ‘Bene! Ora continuate a giocare!’
    Improvvisamente una voce alquanto familiare arrivò alle orecchie di Kagome.
    “C’è nessuno in casa??”
    (‘ Ma è…Hojo-kun…che ci fa qui di domenica mattina?’) pensò la ragazza alzandosi.
    “Hojo-kun…”
    “Oh…Higurashi!!!!!! Ciao!” disse sorridendo.
    “Ciao Hojo-kun. Che ci fai qui?”
    “Oh, nulla. Passavo di qui e mi sono detto ‘perché non fare una visita a Higurashi’? E’ da un po’ che non ci vedevamo così…”
    “Ahhh….capisco…” disse la ragazza con un enorme gocciolone sulla testa.
    “Mmm? Chi sono quei bambini?” chiese guardando verso il grande albero.
    La ragazza sbiancò. Si era completamente dimenticata di nascondere i cuccioli e le loro orecchie! Hojo non sapeva niente della gravidanza e di Inuyasha!! Come una scheggia si fiondò sui piccoli e iniziò a infilare loro i cappelli che fortunatamente si era portata insieme prima di uscire. Aveva appena finito quando si accorse che Hojo si era già avvicinato e che aveva iniziato ad osservare con molta attenzione i due neonati.
    Kagome era immobile e con entrambi i piccoli in braccio che la osservavano disorientati.
    “Mmmmm…quegli occhi…dove li ho già visti?” disse il ragazzo continuando a guardare.
    Kagome stava sudando freddo. (‘Oh no!! Ha già capito tutto!!!’) pensava.
    Kaori ed Inuki intanto avevano rivolto lo sguardo verso quello strano tizio che li stava davanti e del quale la loro mamma sembrava avesse un po’ di paura. Mossi solo dall’istinto, i due cominciarono a ringhiare forte e a mostrare denti e artigli contro quel intruso che aveva osato spaventare la loro mamma e che soprattutto aveva osato invadere il territorio di loro padre.
    Hojo osservò quegli occhi ambrati che lo guardavano con rabbia e sfida e fu attraversato da un brivido di paura.
    Provò ad avvicinare una mano ma dovette subito allontanarla ed indietreggiare per evitare che uno dei due lo mordesse o lo graffiasse.
    “Ma cosa?? Che stani bambini sono questi???” chiese il ragazzo confuso e spaventato.
    Kagome non sapeva più che fare e decise che era ora che anche lui sapesse la verità.
    “Ora basta, piccoli! Hojo-kun … questi sono Inuki e Kaori i miei … figli …” disse tra un respiro e l’altro.
    Per il ragazzo fu come venire attraversato da un fulmine da capo a piedi. “Tuoi…tuoi figli????????? Ma come…come è possibile???”
    “Sono rimasta incinta agli inizi di Aprile e, 5 mesi più tardi, sono nati loro. Non sono venuta a scuola per nascondere la gravidanza…”
    “Ma…Ma…Higurashi!! Tu hai solo 16 anni!!”
    “All’inizio della gravidanza 15…comunque non ho potuto farci niente…è successo…”
    “Chi è il padre?”
    “E’ quel ragazzo con i lunghi capelli argentati che hai visto alcune volte fuori dalla scuola e che stava anche alla mia festa. Non pensare male, Hojo-kun. Inuyasha è un bravo ragazzo, diversamente da quel che può sembrare e io gli voglio molto bene.”
    “Capisco…hai intenzione di sposarlo una volta finita la scuola?”
    “Bhè…non ci abbiamo ancora pensato….comunque credo che ci penserò una volta che mi sarò diplomata.”
    Hojo annuì e si voltò verso il pozzo poi di nuovo verso i piccoli. “Dimmi solo un'altra cosa, Higurashi. Quel ragazzo, Inuyasha, non è un essere umano, vero?”
    Una goccia di sudore attraverso il volto della ragazza. “Ecco…Hojo-kun…devi sapere che Inuyasha è…un hanyou…un mezzo demone. Per ora posso dirti solo questo…” disse stringendo di più al petto i piccoli.
    “Capisco. Sono contento che tu sia stata almeno sincera con me, Higurashi… Spero che resteremo amici…”
    “Sapevo di poter contare su di te, Hojo-kun. Tu resterai per sempre un grande amico per me…” disse Kagome sorridendo.
    Hojo ricambiò il sorriso e disse: “Allora io vado. Ci vediamo a scuola, ciao!!!!”
    “Ciao…” (‘Povero Hojo-kun…mi fa un po’ pena…’) pensava asciugandosi la fronte sudata.
    ‘Mamma, chi era quel brutto signore?’ chiese Kaori.
    ‘Mmmm? Quello era un amico della mamma. Un ragazzo un po’ strano, a dire il vero. Ma… torniamo a noi.  Mi spiegate perché gli avete ringhiato e cercato di azzannarlo? Non stava facendo nulla di male! Gli sarà preso un colpo! ’ disse la ragazza mettendosi seduta sulla piccola coperta sulla quale i piccoli fino a poco prima stavano giocando.
    ‘Tu avevi paura di quel signore. Noi volevamo proteggerti!’ disse Inuki, serio, guardandola fisso negli occhi.
    ‘Si! Il papà ci ha detto di proteggerti da chiunque si fosse avvicinato a te durante la sua assenza e di farlo fuori se si fosse avvicinato troppo!!’ disse Kaori con una faccia orgogliosa.
    ‘Farlo fuori? Ma…ma Kaori! ’ (‘Quando torna Inuyasha gli devo dire di smetterla di parlare così ai piccoli … potrebbero cacciarsi in grossi guai!’) pensò arrabbiata.
    ‘Hai visto come tremava? Si è spaventato tanto!’ disse Inuki rivolgendosi alla sorella.
    ‘Siii! Un altro po’ e mi sarei gettata addosso a lui!!’ disse Kaori.
    ‘Kaoriiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!’ disse Kagome guardando con occhi di fuoco la figlia.
    ‘Ops…scusa mamma…’
    “Ahhhhhh!!!!!!!!!! Quanta pazienza ci vuole con voi due!! >_< ! Andiamo dentro, comincia a fare freddo…”
    ‘Siiii!’ dissero in coro i piccoli.

    Intanto dall’altra parte del pozzo un’oscura presenza tramava nell’ombra del suo nascondiglio.
    “Inuyasha….molto presto sentirai nuovamente parlare di me e non appena il mio nuovo corpo sarà pronto, la tua vita idilliaca diverrà presto un incubo tra i più orrendi che tu abbia mai sognato!!! Mwhahahahahaahaa!!!”
    I giorni continuavano a passare e Inuyasha non si decideva a tornare. Kagome era preoccupatissima.
    ('E se gli fosse successo qualcosa??...Oh...Kami fa che non sia così...') pensava la ragazza mentre guardava fuori dalla finestra della sua camera.
    Erano da poco passate le 10 di sera e Kagome stava allattando la piccola Kaori, mentre Inuki giaceva già addormentato fra le coperte. I suoi occhi continuarono a fissare la finestra a lungo ma, alla fine, la ragazza, stanca, dovette arrendersi e si addormentò con i piccoli stretti tra le braccia.
    Il sole non era ancora sorto quando il piccolo Inuki aprì gli occhi. Aveva sentito un rumore provenire dal giardino e ora era in allerta. Le sue piccole orecchie si muovevano lentamente controllando ogni parte della casa e del giardino come piccoli radar, il suo naso si muoveva velocemente controllando l'aria circostante. Dopo alcuni secondi il piccolo udì nuovamente il rumore che lo aveva svegliato ma questa volta era molto più vicino. Titubante decise di svegliare la sorellina.
    'Kaori! Kaori!'
    'Mmmm....che c'è Inuki? E' ancora presto per giocare...voglio dormire...'
    'Svegliati sorellina!! Ho sentito uno strano rumore...ma non riesco a capire cosa è...'
    Kaori drizzò le piccole orecchie argentate e si mise ad ascoltare con attenzione tutti i rumori e i suoni fino a che non udì anche lei quel rumore. Come per segnalare ciò al fratello, le sue orecchie si mossero leggermente.
    'Hai sentito? Secondo me c’è qualcuno giù nel giardino...'
    'Si, anche secondo me... però si muove in modo strano e poi...Snif* Snif*...Inuki!! Questo è odore di sangue!!'
    'E' vero!! Ma, è strano. Questo odore di sangue è....'
    'PAPA'!!!!' dissero insieme quasi urlando.
    Spaventati si avvicinarono alla madre che dormiva profondamente e cominciarono ad urlare.
    'Mamma!! Mamma!! Svegliati presto!!!!!!!!!' dicevano, mentre si muovevano da una parte all'altra del letto in preda al panico.
    Finalmente, dopo alcuni minuti Kagome aprì gli occhi.
    "Mmmm...cosa succede cuccioli? Avete fatto un brutto sogno?" disse mettendosi seduta e strofinandosi gli occhi. Solo in quel momento si accorse che i piccoli avevano le lacrime agli occhi e tremavano. Preoccupata domandò: 'Cosa succede? Inuki? Kaori? Ditemi...'
    'C'è...c'è odore di sangue... fuori nel giardino..' disse Kaori
    'Di sangue??'
    'Si...di sangue di papà...' disse Inuki.
    "Cosaaaaaaaaaa???"
    Velocissima la ragazza scese dal letto e aprì la finestra. A pochi metri dal Goshinboku c'era Inuyasha, a terra e in una pozza di sangue. In preda al terrore più totale corse giù in giardino fino ad arrivare a pochissimi metri dal corpo del suo compagno. Tremante posò una mano su una spalla per avvicinarlo a se e fargli poggiare la testa sulle ginocchia. In quel momento arrivarono la mamma e il nonno.
    "Kagome, piccola mia, cosa è successo?? Oh Kami...ma è...." chiese la mamma.
    Calde lacrime rigavano il volto di Kagome. "Mamma...Inuyasha è...." ma il nonno la interruppe.
    "No!! Lo sarà se non facciamo subito qualcosa!! Presto portiamolo in casa..."
    Le due donne annuirono e tutti e tre trasportarono il corpo del povero ragazzo verso la casa.
    Inuyasha, ora disteso sul letto di Kagome, era ricoperto di ferite su tutto il corpo ma la ragazza si accorse, mentre lo spogliavano e cominciavano a pulirgli le ferite, che erano concentrate soprattutto tra il collo e la spalla destra.
    ('Inuyasha....cosa ti è capitato...') pensava mentre altre lacrime le rigavano il viso e gli stringeva la mano ghiacciata.
    "Sono molto profonde...sembra come se sia stato colpito ripetutamente da qualche arma rotante..." disse la mamma.
    "Già...e poi ci sono molte bruciature e anche...della polvere da sparo!" disse il nonno che stava preparando un unguento.
    "Polvere da sparo? Ma..ma.. nell'epoca Sengoku non ci sono pistole...almeno io non ne ho mai viste..."
    "Devi sapere, Kagome, che durante quel periodo il Giappone aveva iniziato ad importare dalla Spagna i primi fucili a pallettoni. Erano armi molto rudimentali che potevano sparare un colpo alla volta ma anche molto pericolose per la loro efficacia. Però le ferite che ha Inuyasha non mi sembrano ferite da fucile bensì...da cannone."
    "Da cannone???????" dissero in coro le due donne.
    "Si...è come se fosse stato attaccato da una specie di carro armato. Per fortuna è un mezzo demone...altrimenti non avrebbe avuto alcuna speranza di sopravvivenza."
    "Oh Kami..." disse la mamma portandosi la mano sulla bocca.
    "Inuyasha..." disse Kagome stringendogli ancora di più la mano.
    I piccoli Inuki e Kaori osservavano la scena in silenzio e con gli occhi pieni di lacrime tra le braccia di Souta, che nel frattempo si era svegliato ed era accorso ad aiutare quello che ormai considerava come suo fratello maggiore.
    "Inu no nii-chan..." disse e una lacrima solitaria gli rigò il viso.

    Era ormai mezzogiorno e Inuyasha giaceva, completamente avvolto dalle bende, in preda ad una febbre altissima. Kagome non aveva lasciato nemmeno per un secondo la sua mano, la quale ora era bollente a causa della febbre. La mamma aveva messo i piccoli Inuki e Kaori sul letto affinché potessero stare vicino a loro padre.
    "Kagome...perchè tu e i piccoli non andate giù a mangiare qualcosa? Resto io con lui..." disse la mamma mentre metteva sulla fronte del ragazzo una pezza umida.
    "No...io non lo lascio...non preoccuparti per i piccoli...tra un po' li allatto..." disse trattenendo le lacrime.
    "Ok...Allora vado giù a prepararti qualcosa e te la porto in camera." disse e uscì chiudendo la porta.
    "Inuyasha...Sigh...tesoro mio...Sigh...non lasciarmi..." disse tra i singhiozzi.
    Inuki e Kaori si erano accoccolati vicino all'altra mano del padre e con le piccole orecchie ascoltavano il suo respiro frammentato.
    'Mammina...non piangere. Il papà è forte forte...' disse Inuki alzando la testolina in direzione della madre.
    'Si! Queste ferite sono soltanto dei graffi! Il papà starà presto bene, non preoccuparti mamma!' disse Kaori stringendo i pugni.
    'Oh, piccoli miei...siete dei tesori...Venite qui...!' disse abbracciandoli forte e baciandoli sul viso.
    ('Spero tanto che abbiate ragione..') pensò mentre nuove lacrime le iniziavano a rigare il viso.

    Tre giorni erano passati ma Inuyasha non aveva ancora aperto gli occhi. Si, la febbre era diminuita e molte ferite si erano rimarginate ma, questo non era sufficiente a Kagome affinché non smettesse di stare in pensiero. La ragazza era stata ferma nella sua stanza per tutti e tre i giorni in attesa di un qualcosa che le avrebbe finalmente assicurato che il suo adorato compagno stesse veramente bene.
    Tutti in casa erano preoccupati per Kagome. Dal giorno in cui avevano trovato Inuyasha, la ragazza non aveva nè mangiato nè bevuto. L'unica cosa che faceva era allattare i piccoli ma, se fosse andata avanti così, anche il latte avrebbe perso le sue proprietà nutritive e i piccoli avrebbero finito per ammalarsi.
    "Bambina mia, devi mangiare qualcosa...altrimenti il tuo latte ne risentirà e anche tu ..." disse la signora Higurashi prima di uscire dalla camera della figlia.
    "No, mamma non ho fame, grazie..."
    "Ma...ma...sei pallida...e poi sei dimagrita..."
    "Non preoccuparti io sto bene...se può farti stare un po' meglio lascia qui il piatto. Forse più tardi mangerò qualcosa..."
    "Come vuoi..."disse e dopo aver lasciato il vassoio sulla scrivania se ne andò.
    Era ormai sera e Kagome era distesa sul letto con la testa poggiata sul petto di Inuyasha, mentre i piccoli Inuki e Kaori erano distesi ai piedi del letto. L'odore delle lacrime, in quei giorni, aveva completamente invaso la camera e questo ai piccoli dispiaceva molto, dato che erano abituati a sentire quel luogo colmo dell'odore della loro mamma. Quella notte i piccoli non riuscivano ad addormentarsi e così Kaori prese la parola.
    'Inuki...sei sveglio?'
    'Si...cosa c'è Kaori?'
    'Non riesco a dormire...'
    'Neanch'io...'
    'Sai pensavo alla mamma...è tanto triste e non mangia quasi niente.'
    'Si, è vero...ma se il papà non si sveglia...'
    'PAPà SI SVEGLIERà SICURAMENTE!!!' disse quasi urlando e mettendosi seduta.
    Inuki vedendo la sorella così agguerrita si girò dalla parte opposta e abbassò le orecchie.
    'Scusa...non volevo...Inuki...' disse avvicinandosi al fratello sentendosi in colpa per aver alzato la voce.
    'No, hai ragione tu sorellina. Il nostro papà è forte e guarirà presto. Se tutte quelle storie che la mamma ci ha raccontato su di lui sono vere, molto presto riaprirà gli occhi e noi potremo giocare nuovamente con lui!' concluse il piccolo.
    'Inuki...' disse Kaori mentre osservava il fratellino trattenere a stento le lacrime.
    'Ora dormiamo. Se il papà si sveglia e scopre che noi non dormiamo ci sgrida...'
    'Hai ragione. Buona notte...'
    'Buona notte '
    E si addormentarono, abbracciati l'uno all'altra.


    Capitolo 22

    CODICE
    Nuovi nemici all'orizzonte

    Buio. Solo e soltanto il buio lo avvolgeva, togliendogli ogni possibilità di risveglio. Inuyasha, durante quei giorni, stava lottando disperatamente contro le tenebre che lo tenevano imprigionato e ancora non era riuscito a liberarsi. Una voce improvvisamente echeggiò nella sua mente facendogli dimenticare per un istante quel mondo fatto solo di tenebre.
    'Sangue...Morte...Dolore..'
    "Chi sei?"
    'Io Sono Te...'
    "Me?? Ma...ma come è possibile?"
    'Io Sono Colui Che Per Troppo Tempo E' Rimasto Chiuso All'Interno Della Tua Anima'
    "Dentro la mia anima? Senti non mi interessa ascoltare le tue storie filosofiche ora...dimmi piuttosto come mai qui è tutto dannatamente buio!!!"
    'Ci troviamo all'interno della tua anima. Precisamente nella parte più oscura...Qui sono racchiuse tutte le tue paure e timori più profondi. Qui è rinchiusa la tua parte demoniaca, che per troppo tempo hai cercato di reprimere, soprattutto da quando è arrivata quella DEBOLE UMANA...'
    "Cos...TU!!! NON OSARE METTERE IN MEZZO KAGOME!! LEI E' LA MIA COMPAGNA E TU NON POTRAI TOCCARLA NEMMENO CON UN DITO!!!"
    'Vorrai dire 'nostra', hanyou. Hehehe!Se ricordi bene sono stato io a marcarla. Tu hai avuto soltanto una piccolissima parte durante l'accoppiamento, cogliendomi di sorpresa, ma presto rimedierò a questo mio errore! Quando meno te lo aspetti io uscirò allo scoperto e mi riprenderò ciò che è mio!!'
    "NON CI RIUSCIRAI!! NON TE LO PERMETTERO'!!!"
    'Tienilo a mente, hanyou...tornerò e allora quella femmina sarà mia!!!'
    "Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò Inuyasha in preda alla rabbia più totale mentre veniva trascinato all'interno di un vortice. Pochi istanti più tardi l'hanyou aprì gli occhi, completamente sudato ed ansimante. Lentamente e ancora un po' tremante si mise seduto e si guardò intorno.
    ('Sono nella camera di Kagome....') pensò mentre con la mano si asciugava il sudore che gli colava dalla fronte.
    Continuò a guardare intorno e il suo sguardo cadde sulla sua compagna e sui suoi piccoli che dormivano tranquillamente accanto a lui . Accarezzò, dolcemente, una guancia della ragazza e portando il suo viso accanto al suo, le sussurrò nell'orecchio : "Non temere, io ti proteggerò sempre. Tu e i piccoli siete la mia famiglia e non posso perdervi..." Detto questo si distese nuovamente sul letto e, presi i piccoli tra le braccia, si riaddormentò con un sorriso sulle labbra.

    La mattina dopo Kagome e i piccoli erano felici come non mai. Kagome piangeva come una fontana e non smetteva per un solo secondo di abbracciarlo, i piccoli si arrampicavano sul padre riempiendolo di baci ed abbracci. Anche Mamma Higurashi e il nonno erano contenti come d’altronde Souta. Sapeva che il suo fratello cane era immortale!!
    Quel giorno Kagome mangiò come una matta, recuperando in pochissimo tempo tutte le energie che in quei giorni aveva perso stando a digiuno e rendendo felicissimi i piccoli, i quali poterono avere finalmente una poppata decente. Inuyasha fu travolto da ogni tipo di domanda da tutti i membri della famiglia e lui, seppur con un po' di difficoltà ed imbarazzo, riuscì a rispondere a tutte.

    Il ragazzo, infatti, raccontò che appena giunto al villaggio di Kaede aveva scoperto che Miroku e Sango erano partiti in direzione del monte Hakurei, verso nord. In quei giorni erano accadute molte cose strane al villaggio: demoni di ogni sorta avevano iniziato ad attaccare gli esseri umani senza motivo, distruggendo tutto ciò che li capitava davanti. Kaede gli aveva raccontato che un demone pochi istanti prima di morire per una delle sue frecce sacre aveva detto che "Finalmente erano liberi di fare quello che volevano perchè Naraku non c'era..." e aveva riferito queste parole a Miroku.

    Il monaco e la sterminatrice, che nel frattempo si era completamente ristabilita, avevano iniziato così ad indagare chiedendo informazioni sia a persone che a demoni, giungendo così al nome del monte Hakurei, nel quale, si diceva, si fosse nascosto Naraku. Inuyasha, saputi questi fatti, si era immediatamente recato dal vecchio Totosai e lì aveva saputo che, nelle vicinanze di quel monte, erano state portate via le ossa di una banda di sette uomini sanguinari e assassini che vennero uccisi sette anni prima da un grande esercito. Erano giunte molte voci che dicevano che qualcuno aveva riportato in vita questi sette uomini, conosciuti da tutti come gli Shinchinitai, i quali stranamente non si spostavano mai da quel monte, come se fossero a guardia o comandati da qualcuno. Inuyasha era subito corso incontro a Miroku e Sango per avvisarli del pericolo ma durante il tragitto si era imbattuto in tre strani uomini. Uno possedeva una spada che si muoveva simile ad un serpente, l'altro era capace a maneggiare ogni sorta di arma da fuoco mentre l'ultimo, che non aveva l'aspetto di un uomo bensì di una macchina terrificante, era capace di lanciare persino dal suo corpo oggetti contundenti e rotanti.
    Inuyasha fu costretto a combattere contro di loro ma erano troppi e troppo forti per lui e decise così di darsi alla fuga. Purtroppo i tre uomini non erano daccordo e così lo inseguirono a lungo continuando ad attaccare senza sosta.
    "E' stato un miracolo che io sia riuscito a fuggire ed ad arrivare al pozzo. Ero conciato veramente male...non ho mai perso così tanto sangue in vita mia!" disse il ragazzo concludendo il racconto.
    "Quindi non sei riuscito ad avvisare Miroku e Sango?" chiese Kagome.
    "No...e non so nemmeno dove siano. Quando quei tre tizi bastardi mi hanno attaccato, il loro odore era completamente scomparso!"
    "Scomparso? Ma come è possibile?" chiese il nonno.
    "Non lo so neanch'io. Infatti fino a pochi istanti prima di trovarmi davanti quei tre lo sentivo chiaramente..."
    "E' molto strano..." disse Kagome.
    "Poi c'è un altra cosa. Quei tre avevano l'odore di terra tombale e morte."
    "Mmmm....come Kikyo?" chiese titubante Kagome.
    "Si..."
    Kagome abbassò il capo e rimase in silenzio per qualche minuto poi disse: "Inuyasha, non appena ti sarai completamente ristabilito, dobbiamo andare alla ricerca di Miroku e Sango. Potrebbero essere in pericolo!"
    "Per le ferite, non preoccuparti. Sto bene e poi...chi ti dice che tu verrai con me? Non puoi lasciare i cuccioli a casa, stai ancora allattando!"
    "Gli portiamo con noi, è ovvio!"
    "Cosaaaaaaaaaaaa??? Ma sei impazzita??? NO e poi NO!!!"
    "Inuyasha, lo sai che ti potrei essere molto utile e poi mi sentirei più tranquilla se venissi con te, sono stufa di restare qui a casa a preoccuparmi ogni giorno! Per i piccoli chiederemo a Totosai di costruire qualcosa per proteggerli oppure possiamo usare il tuo kariginu!"
    "Ho detto no!"
    "E invece si!!"
    "No!"
    "Si"
    "No!"
    "Si"
    "Noooooo!!"
    "Siiiiiii!"
    "Kagome, se potessi porterei te e i cuccioli senza alcun problema, ma quegli uomini sono davvero crudeli e non vorrei che vi capitasse qualcosa di terribile. Non me lo perdonerei mai e poi mai!"
    "Hai ragione, Inu...ma io voglio aiutarti! E poi sono preoccupata per Sango chan, il signor Miroku e il piccolo Shippo...ti prego portaci con te!!" disse con le lacrime agli occhi.
    "Kagome...io..."
    'Vogliamo venire anche noi, papà!!!' dissero in coro i due bambini, interrompendo il padre.
    "Cuccioli, lo sapete che è pericoloso. Non mettetevi anche voi a fare i capricci..."
    'Difenderemo noi la mamma dai brutti signori cattivi!!' disse Kaori che intanto si era arrampicata sulla testa del padre e aveva iniziato a giocare con le sue orecchie.
    'Si! Si!!' rispose Inuki alzando le braccia e dimenandosi come un matto tra le braccia della madre.

    L’hanyou rimase in silenzio per qualche minuto con gli occhi imploranti di Inuki, Kaori e Kagome fissi su di lui. Poi rassegnato, disse:
    "Uff...e va bene..." disse infine rassegnato il povero hanyou.
    "Wow!! Avete sentito, cuccioli? Si va insieme al papà!!!" disse Kagome tutta elettrizzata e alzando in aria Inuki.
    'Evviva!!!!' dissero in coro i piccoli.
    ('Quanta pazienza ci vuole...mi domando come facciano ad averla sempre vinta...-_-''' ) pensò il ragazzo mentre un enorme gocciolone gli scendeva dalla fronte.
    E così due giorni più tardi l'allegra famigliola era pronta per affrontare una nuova avventura che sarebbe divenuta presto l'esperienza più terribile della loro vita.
     
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  6. kagome123
     
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    Capitolo 23

    CODICE
    La quiete prima della tempesta

    La nostra famigliola aveva appena messo i piedi dall’altra parte del pozzo, quando i due adulti furono inondati dalle domande dei piccoli.
    'Mamma!! Mamma!! Guarda quanti alberi ci sono!!' urlò Inuki indicando la foresta davanti a loro con la piccola manina.
    'L'aria poi qui ha uno strano odore...' disse Kaori annusando forte.
    "Questo è l'odore dell'aria pura, cuccioli!" disse Kagome.
    'Ma dove siamo, papà? Questo posto è diverso da casa nostra ' disse Kaori sporgendosi un po’ dal marsupio.
    (Nota: i piccoli sono dentro uno di quei marsupi che si mettono in spalla, formato gemelli però ^^)
    "Questo, Kaori, è il luogo dove siete nati"
    "In pratica siamo sempre a casa solo che ci troviamo a 500 anni indietro nel tempo...Capirete quando sarete un po' più grandi! ^-^" disse Kagome vedendo le loro facce un po' confuse.
    'Se lo dici tu...' disse Kaori toccandosi la testa.
    "Ora andiamo da Kaede. E' meglio che ci informiamo sulle ultime novità! E poi Sango e Miroku potrebbero essere già tornati!" disse Inuyasha.
    "Ok! In marcia!"
    E così i quattro si avviarono in direzione del villaggio.
    La vecchia Kaede era nel campo vicino intenta a raccogliere le erbe medicinali. Improvvisamente udì una voce conosciuta che la chiamava.
    "Kaede-obaachan!!! Kaede-obaachan!!!"
    L'anziana sacerdotessa si alzò e vide Inuyasha e Kagome. Felicissima iniziò ad andarli incontro.
    "Oh, Kagome! Quanto tempo...Come stai, bambina?"
    "Benissimo, Kaede-obaachan!! Sono felice di vederti!" disse abbracciandola.
    "Ciao, vecchia..."
    "Ciao anche a te, Inuyasha. Ma quelli sulla tua spalla non sono...? Oh Kami, come sono cresciuti!!"
    "Inuki, Kaori questa è Kaede. E' stata lei a farvi nascere!! E' come una specie di nonna..." disse uscendoli dal marsupio e prendendoli in braccio.
    I cuccioli guardavano con curiosità la vecchia signora, muovendo le piccole orecchie.
    "Venite, andiamo dentro. Vi offro una tazza di the"
    "Si"

    "Allora, ditemi cosa vi conduce al villaggio?"
    "Volevamo chiederti se avevi notizie di Sango, Shippo e del signor Miroku. Inuyasha mi ha raccontato che si sono diretti a nord"
    "Qualche giorno fa è tornata Kirara con in groppa Shippo. Quest'ultimo mi ha raccontato che lui e Kirara erano stati costretti a separarsi da loro a causa di una barriera..."
    "Una barriera??"
    "Si. Nelle vicinanze del monte Hakurei c'è una fortissima barriera spirituale. Nessun demone può attraversarla senza venirne purificato."
    "E dove sono Shippo e Kirara adesso?" disse Kagome.
    "Sono nella capanna accanto. Erano ridotti piuttosto male...c'è mancato poco che la barriera non li purificasse!"
    "Oh Kami...povero Shippo..."
    "Miroku e Sango quindi sono entrati nella barriera?" chiese Inuyasha.
    "Questo è quello che mi ha detto Shippo. Mi ha detto solo che stanno bene...non so altro..."
    "Fhè!! Ci mancava anche questa fottutissima barriera!! Perchè le cose non possono essere più semplici?" disse Inuyasha sferrando pugni contro il pavimento.
    "Inuyasha!! Non dire quelle cose davanti ai bambini!!! Poi le ripetono!"
    "Fhè!!"
    "Osuwari!"
    SBAM!!!
    "Ka...Kagome!!!!! DANNATA!!!"
    "Così calmi i bollenti spiriti! Scemo!"
    Intanto i piccoli,seduti sulle ginocchia della madre, ridevano come matti.

    "Piccolo Shippo, sono io, Kagome. Come ti senti?" disse la ragazza dolcemente.
    Shippo si strofinò lentamente gli occhi assonnati e alzò il capo. "Kagome? Kagome...sei tornata!!" disse con le lacrime agli occhi e saltandole in braccio.
    "Su...Su..Non piangere. Sono qui ora!"
    "Kagome è stato terribile!! Quegli orrendi mostri non smettevano di seguirci...non so nemmeno come sono riuscito ad arrivare qui..."
    "Mostri? Di quali mostri stai parlando, Shippo?" chiese Kagome accarezzandogli la testa rossa.
    "Avevano l'aspetto di esseri umani ma il loro odore era completamente diverso..."
    "Anche tu li hai incontrati, Shippo?" disse Inuyasha entrando anche lui nella piccola capanna con in spalla i cuccioli.
    "Inuyasha! Si li ho incontrati...è successo poco dopo essermi separato da Miroku e Sango. Io e Kirara stavamo sorvolando il bosco quando improvvisamente è apparsa una strana nebbia. Solo pochi minuti più tardi ci siamo accorti che era veleno. Siamo stati costretti a scendere nelle vicinanze di un fiume e lì è apparso uno strano uomo completamente vestito di bianco e con il volto coperto. Aveva in mano uno strano contenitore dal quale usciva senza sosta fumo velenoso, Kirara aveva già perso i sensi ed era tornata allo stato normale. Io mi sono fatto forza e ho iniziato a correre, correre come un matto ma improvvisamente dal nulla è apparso un uomo con i capelli da pazzo e con dei lunghi e affilati artigli d'acciaio. Ha iniziato ad attaccarmi, io ho cercato di evitare i colpi ma.... era troppo veloce. Ho sentito tre volte il suo acciaio penetrare le mie carni e quelle di Kirara che cercava in tutti i modi di aiutarmi seppure fosse sotto l'effetto del veleno. Durante la lotta sono caduto nel fiume insieme a Kirara ed è stato questo a salvarmi. Kaede poi mi ha trovato, dopo essere stato trasportato dalla corrente fino a valle."
    "Sono diversi da quelli con cui ho avuto a che fare io... Sei stato molto fortunato."
    "Già... Spero solo che Miroku e Sango non li abbiamo incontrati all'interno della barriera..."
    "Quei due sono forti, non preoccuparti. Sapranno badare a se stessi."
    "Se lo dici tu...Ma quelli?? Wow!! Come sono cresciuti!!"
    "Hai visto? Non sembra che abbiano poco più di due mesi!" disse Kagome.
    Inuyasha si sedette facendo scendere i piccoli e posandoli sul futon sul quale giaceva Shippo.
    "Cuccioli, vi ricordate di Shippo? Lui è il vostro fratello maggiore..."
    Kaori alzò un sopracciglio e guardò incuriosita lo strano bambino davanti a lei. Inuki invece rimase a fissarlo per qualche minuto poi, dopo aver preso un profondo respiro, disse:
    'Ciao Hippo!'
    "Wow!! Parla!! Comunque il mio nome è Shippo...-_- "
    "Non dirmi che tu riesci a capire il linguaggio inuyoukai?" disse stupita Kagome.
    "Bè...non è molto diverso dalla lingua dei demoni volpe...in fondo anche noi volpi "abbaiamo" "
    "Ha ragione. Non immagini quante volte ho comunicato con lui in questo modo..."
    "Si e non immagini quante cose brutte mi ha detto!!!" disse rivolgendosi a Kagome.
    "Hehe! Approfittavo del fatto che nessuno ci capiva. Ma adesso...non potrò più farlo...Kagome capisce ogni cosa.."
    "E sarà meglio che tu non lo faccia, Inu!! Altrimenti...."
    "Ok, Ok. Ho capito. Va bene... -_-'' "
    "Veramente Kagome puoi capire il linguaggio Inuyoukai?"
    "Si. Inuyasha me lo ha insegnato per potermi permettere di parlare con i piccoli."
    "Wow! Sei molto intelligente, Kagome!"
    " ^-^ "
    'Uhhhh!! Mamma! Hippo ha la coda!!" disse Inuki.
    'Ti piace?' disse Shippo muovendola.
    'Siiiii!!' rispose Inuki, battendo, felice, le mani.
    "E tu Kaori non dici niente?" chiese Kagome rivolgendosi alla piccola che era rimasta a fissarlo per tutto il tempo.
    'Mmmmm...si è carino...' disse guardandolo con aria di sufficienza.
    "Carino?? Io sono molto più che carino!!" disse Shippo iniziando ad infastidirsi. "Mi sembra quasi di vedere Inuyasha..."
    "Cosa vorresti dire pulce???" disse Inuyasha guardandolo con sguardo assassino.
    "Hai capito beniss...haaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! Lasciami!! Lasciamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!"
    Senza farsi scoprire, Kaori aveva inaspettatamente afferrato Shippo per la coda e ora lo teneva sospeso in aria.
    'Ahhahahaha!!! Che bello! Che bello!! Ora si che mi diverto!!' disse Kaori tra le risate.
    "Kaori!!!! Ma cosa...??? Mettilo subito giù!!!" urlò Kagome sconvolta dal comportamento della figlia.
    ' Kaori lascia stare Hippo!!!' disse Inuki cercando di fermare la sorella.
    'Non ci penso proprio. E' troppo divertente!!'
    "Inuyasha, fa qualcosa!!!" disse Shippo dimenandosi e cercando di liberarsi dalla forte presa della piccola.
    "No. La lascerò fare ancora per un po'... Brava Kaori, continua così!!" disse Inuyasha incitando la figlia.
    "Inuyasha!!!!! " urlò Kagome.
    "E dai, Kagome...lasciala divertire un po'. Non può fargli niente di male."
    "Ma..ma...non è così che si educano i piccoli!!
    "Kagomeeeeeeeeeeee !!!!!!!!!!! Weeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!" urlava Shippo in preda alle lacrime.
    "Uffa...e va bene! Kaori ora basta...mettilo giù."
    'Ma papà...(sospiro) e va bene...' disse e posò a terra il povero Shippo, il quale una volta a terra si catapultò tra le braccia di Kagome in lacrime.
    "Kagome..Weeeee! è stato terribile...Weeee!!"
    "Su, Shippo non fare così..."
    "Tu piccolina, devi rispettare tuo fratello maggiore!!!"
    "Sentito, Kaori? Chiedi scusa a Shippo!"
    'Scu...Scusa...ma non sono riuscita a trattenermi...la tua coda è così carina!' disse Kaori abbassando le orecchie e arrossendo leggermente.
    'Accetto le tue scuse ma, spero vivamente che una cosa del genere non capiti mai più!'
    'Be...questo non posso assicurartelo...' disse Kaori guardandolo con uno sguardo furbetto.
    "Cosa??? Inuyasha, questa è sicuramente opera tua!!"
    "Hey, Hey...calmati! Io non centro nulla questa volta"
    "Grrrrr!!"
    "HEHE!!"
    "C'era da immaginarselo. La piccola Kaori è la copia esatta di Inuyasha." disse Kaede che aveva assistito in silenzio a tutta la scena e ora aveva un enorme gocciolone sulla testa.
    Kagome non fece altro che sospirare. "Credo proprio che tu abbia ragione, vecchia Kaede"

    "Allora ci vediamo! Ciao Kaede-obaachan! Ciao Shippo!!" urlò Kagome muovendo la mano per salutare.
    "Ragazzi siete proprio sicuri di non volermi portare con voi? Io e Kirara vi potremmo essere utili."
    "No Shippo. Voi non potrete oltrepassare la barriera, quindi ci sareste di intralcio. E' meglio che rimanete qui!"
    "Ha ragione Inuyasha, Shippo. Mi dispiace...e poi io e Inuyasha dobbiamo proteggere i piccoli..."
    "Ok...va bene. Rimarrò qui. Ma promettetemi di tornare presto sani e salvi con Miroku e Sango."
    "Ci puoi scommettere! Ciao!!" disse Inuyasha mentre cominciava ad allontanarsi con in groppa Kagome e i piccoli.
    "Fate attenzione, figlioli!!!" disse Kaede mentre li guardava scomparire all'orizzonte.



    Capitolo 24

    CODICE
    Kyokotsu

    Erano passate due settimane da quando la nostra allegra famigliola aveva iniziato il suo viaggio e fino a quel momento non avevano incontrato nessun demone, con grande felicità di Kagome. Inuki e Kaori erano affascinati da ogni cosa vedevano o sentivano, inondando di domande i poveri genitori che non facevano che risponderli.
    Il sole stava tramontando sul paesaggio che a poco a poco si colorava di bianco a causa della neve che lentamente aveva iniziato a cadere da qualche ora. Kagome e Inuyasha camminavano lentamente seguendo il sentiero coperto di soffice neve, mentre Inuki e Kaori dormivano placidamente nel marsupio sulle spalle di Kagome.
    "Inu...che ne dici di fermarci in qualche villaggio stanotte?? Ormai nevica da parecchie ore e non credo sia conveniente dormire all'aperto anche oggi..." Disse, tremando leggermente.
    "Si, hai ragione. Sniff* Sniff* C'è un villaggio non molto lontano da qui. Sali, faremo prima!"
    "Ok!"
    Dopo pochi minuti si potevano già vedere i camini delle case.
    "Wow! E' bello grande. Peccato che non c'è il signor Miroku con noi....era sempre lui quello che ci rimediava un pasto e un letto dove passare la notte"
    "Già. Non c'è mai quando si ha bisogno di lui, quel bonzo! Vedrai, qualcosa troveremo"
    "Se lo dici tu...ma...!!!"
    "Cosa succede, Kagome?"
    "Sento la presenza di una scheggia della sfera!!"
    "Eh???"
    Dal nulla era apparso improvvisamente un enorme mostro. La gente del villaggio, colta dal panico, iniziò a correre da una parte all'altra urlando e piangendo.
    "Ma...ma...cosa diavolo è quel mostro?? Sembra un oni..." disse Kagome indietreggiando e riparandosi dietro ad Inuyasha.
    "E' qualcosa di molto peggio, Kagome. Posso sentire fortissimo il suo fetore di morte e di terra tombale!"
    "Cosa?? Vuoi dire che quello lì è..." ma la ragazza non poté finire la frase perchè l'uomo gigantesco la interruppe.
    "Io sono Kyokotsu degli Shinchinitai. E tu, ragazzino, saresti il famoso Inuyasha? Mi aspettavo di meglio..."
    "Fhè!! Come osi? Ti farò rimangiare quello che hai appena detto!!" disse Inuyasha iniziando a ringhiare ed estraendo Tessaiga.
    "Sei solo un moccioso...piuttosto sarò io a mangiare te! Per tenermi in forze ho bisogno di mangiare carne e bere sangue e tu...sei pieno di vita....VIENI QUI E FATTI MANGIARE DAL BUON KYOKOTSU!!!!" e detto quello lanciò la sua enorme mano in direzione del mezzo demone.
    Inuyasha riuscì a malapena ad evitare il suo attacco. Infatti nel tentativo di allontanare Kagome e i cuccioli, Kyokotsu era riuscito ad afferrarlo per una gamba.
    "Kagome, scappa!! Mettiti al riparo!!!" urlò mentre veniva trascinato contro la sua volontà sempre più in alto da quella gigantesca mano.
    La ragazza fece come le era stato detto nascondendosi all'interno di un piccolo capanno poco distante dal campo di battaglia e nel quale vi erano nascosti anche molti abitanti del villaggio. I piccoli, ormai completamente svegli, incitavano il padre muovendo le mani e urlando come pazzi.
    'Forza papà!!! Fallo a pezzi!! Distruggilo!!' urlava Kaori arrampicandosi sulle spalle della madre per vedere meglio.
    'Hey...Kaori! Spostati! Voglio vedere anch'io ' disse Inuki mentre cercava di mettersi in una posizione migliore nel marsupio.
    'Piccoli, per favore...' disse Kagome prendendo in braccio Kaori che si era sporta troppo. 'So che è la prima volta che vedete vostro padre combattere ma, dovete capire che il vostro papà non sta giocando e se continuate così potremmo attirare l'attenzione di qualche altro demone che si nasconde qui intorno e io potrei non riuscire a difendervi....quindi, per favore, restate fermi e in silenzio ' disse la ragazza guardando i piccoli. Dal suo sguardo si poteva chiaramente vedere tutta la sua preoccupazione. Inuki e Kaori, abbassate le orecchie, ritornarono silenziosamente all'interno del marsupio e a guardare la battaglia. I cuccioli sapevano benissimo che la loro mamma aveva ragione. Infatti potevano sentire benissimo l'odore di molti demoni nascosti nelle vicinanze.
    Intanto Inuyasha era riuscito dopo molti sforzi a liberarsi da quella presa titanica, riuscendo a tagliare l'intera mano con la sua Tessaiga.
    "Fhè! Per quanto forte tu possa essere, rimani sempre un debole essere umano!"
    "Bhua! Credi di aver vinto? Illuso..."
    Inuyasha sgranò gli occhi: Kyokotsu avvicinata la mano offesa al braccio, questa si era magicamente riattaccata.
    "Sorpreso?? Noi Shinchinitai siamo immortali!!!" disse e incominciò ad attaccarlo di nuovo.
    Non era molto veloce nei movimenti e Inuyasha riusciva facilmente ad evitare la maggior parte degli attacchi saltando da una parte all'altra e colpendolo ogni volta gli capitava l'occasione. Ma più lo colpiva e più Kyokotsu si rigenerava con una velocità sempre maggiore.
    "Maledizione!!" imprecò il ragazzo non sapendo più che cosa fare. ('Se solo sapessi dove si trova quella dannata scheggia!!! Non posso andare da Kagome...la metterei in pericolo...Devo riuscire a trovarla da solo!') pensò e ricominciò a colpirlo.
    "Si può sapere cosa stai facendo? Non hai ancora capito che è tutto inutile? Ogni pezzo di carne che tagli presto si rigenera. Continuando di questo passo presto cadrai a terra privo di forze..."
    ('Lo so!! Ma devo tentare!') pensò continuando a muovere Tessaiga.
    "Vuoi proprio morire...sei uno stolto. Vieni qui e fatti mangiare!!!!!!!!!!!!!!!!"
    "Maiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse mentre lo colpiva in testa vicino alla fronte con un pugno.
    A quel colpo il gigantesco mostro barcollò e cadde all'indietro.
    "Groaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! Come hai osato colpirmi sulla fronte, dannato mezzosangue!" urlò rimettendosi in piedi. "Rimpiangerai di averlo fatto!!" disse e incominciò ad attaccarlo nuovamente.
    (' Ma come è possibile.... finora l'ho colpito in molte altre parti e non ha mai detto una parola e adesso?') pensava tra se e se Inuyasha mentre si muoveva per evitare i colpi. ('MMmmm, ora ho capito. Sulla fronte ha la scheggia!! E' lì che devo colpire!')
    "Sei Finito!!!!!!!!!!"
    "Non credo proprio!"
    Con un movimento veloce, Inuyasha aveva conficcato i suoi artigli nella fronte di Kyokotsu, strappando via la scheggia al suo interno.
    "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò l'uomo mentre il suo corpo, ormai privo del potere della sfera, si trasformava in un enorme e gigantesco cumulo di ossa.
    Inuyasha osservava la scena mentre tornava lentamente con i piedi per terra.
    "Fiuuu...c'è lo fatta..." disse osservando la scheggia, ancora contaminata, tra le sue mani.
    "Inuyasha!!!!!!!!"
    Il ragazzo fece appena in tempo a girarsi che Kagome gli si era già gettata al collo con le lacrime agli occhi.
    "Kagome?"
    "Snif* Oh Inuyasha!...Snif* stai bene, vero? Ero così preoccupata..."
    "Kagome...Su non piangere, lo sai che detesto quando lo fai...Ora è tutto finito..."
    "Si...lo so...scusa ma...sono così felice che tu stia bene..." disse posando la testa sul suo petto.
    Inuyasha la strinse forte a se e le baciò il capo. In quel momento apparvero Kaori ed Inuki che lo guardavano fisso negli occhi.
    "Cos...?"
    'Papà sei stato forte!!' disse Kaori tirandogli una guancia.
    'Si, fortissimo. Quando sarò grande voglio essere forte come te!' disse Inuki agitando le mani.
    'Anch'io! Anch'io!!' disse Kaori.
    'Cuccioli, non vedete che così lo mettete in imbarazzo?' disse Kagome trattenendo le risate. Infatti il povero Inuyasha, sentite quelle parole dai cuccioli, era diventato completamente rosso e aveva iniziato a balbettare confuso.
    "Scusate..." disse l'anziano uomo che era apparso davanti alla coppia.
    "Lei...chi...?" disse Kagome titubante mentre si scioglieva dall'abbraccio.
    "Perdonatemi, io sono il capo villaggio. E' mio desiderio e di tutta la comunità ringraziarvi per quello che avete fatto per salvare il villaggio. Non ho mai visto nessuno battersi con tale coraggio contro un mostro del genere. Ora abbiamo un grosso debito da ricambiare. Potete chiederci tutto ciò che volete." disse e si inchinò. Pochi istanti più tardi anche tutti gli abitanti lo imitarono.
    "Grazie...ehm...non è stato nulla...ehhh..." disse mettendo la mano dietro la nuca e abbassando lo sguardo per nascondere il nuovo rossore.
    "Guarda Inuyasha, ora ti adorano come un dio!" disse Kagome tra una risatina ed un altra.
    "Kagome, ti prego...falli smettere...non sono abituato...mi vergogno troppo..." disse vedendo che tutti gli abitanti erano ancora inchinati davanti a lui.
    La ragazza annuì e iniziò a parlare.
    "La ringrazio, signor capo villaggio. Le saremmo grati se ci offriste un luogo caldo e riparato dove passare la notte."
    "Sarà per me un onore ospitarvi nella mia umile casa e offrirvi anche un pasto caldo. Prego seguitemi."
    "La ringrazio, ma non è necessario..." dissero in coro i due ragazzi.
    "Vi ho già detto che per me è un onore. Non mi è di alcun disturbo,e poi i miei servi saranno ben lieti di cucinare per un eroe di tale valore come voi e per la sua famiglia."
    I due ragazzi annuirono e seguirono l'anziano signore fino alla sua casa. Non era molto grande ma in compenso era circondata da molte sculture, una più bella dell'altra.
    "Bellissime. Sono dei doni?" chiese Kagome osservando le statue.
    "Si...anche se molte di queste le ho comprate di mia tasca. Amo collezionarle. E' una cosa che mi porto dietro da quando ero fanciullo."
    "Fhè!" commentò Inuyasha seccato.
    "Ecco qui. Questa è la mia stanza migliore. Lasciate pure qui i vostri bagagli e seguitemi. Tra non molto sarà servita la cena." disse l'anziano signore.
    Inuyasha posò a terra la borsa gialla e aiutò Kagome ad uscire i piccoli dal marsupio.
    "Siamo pronti, signore." disse Kagome con in braccio Inuki. Inuyasha invece aveva preso Kaori.
    "Molto bene. Seguitemi."
    Appena i due con in braccio i piccoli misero piede nella sala da pranzo, i loro nasi furono avvolti da un piacevolissimo odore.
    "Che profumino!!" disse la ragazza mettendosi seduta vicino al suo piatto.
    "Mmmm...si..." disse Inuyasha leccandosi i baffi.
    "Non fate complimenti. Mangiate."
    "Buon appetito!" disse Kagome impugnando le bacchette e iniziando a mangiare.
    'Mmmm...papà...mi fai assaggiare un po'?Ha un odore così buono... ' chiese Kaori con la bava alla bocca e guardandolo con occhi luccicanti.
    'Tieni, Kaori' disse Inuyasha mettendo qualche chicco di riso e un po' di salsa in bocca alla piccola. Kaori ne rimase estasiata tanto da mangiarne quattro bocconi buoni.
    'E tu Inuki, non vuoi assaggiare?' chiese Kagome al piccolo seduto sulle ginocchia.
    'Ok...' disse titubante. Ma poi dopo 5 secondi 'Wow!!! E' buonissimo! Quasi più buono del latte della mamma!'
    'Hey, Inuki. Niente è più buono del latte della mamma!' rispose subito Kaori irritata e con la bocca piena.
    Kagome ed Inuyasha sorrisero vedendo discutere i piccoli.
    "Sono proprio due bambini adorabili. E poi quelle orecchie li fanno sembrare ancora più carini." disse il capo villaggio.
    Kagome sorrise al commento.
    "Ad occhio e croce dovrebbero avere quasi la stessa età della mia nipotina."
    "Lei ha una nipote?"
    "Si. E l'unica figlia del mio defunto figlio. Tra poco dovrebbe arrivare mia nuora con la bambina. E' ansiosa di incontrarvi."
    Non appena il vecchio signore ebbe finito di parlare, la grande porta dalla quale erano entrati prima si aprì. Una ragazza, a prima vista poco più grande di Kagome, molto carina, e con indosso un bellissimo kimono rosa a fiori fece il suo ingresso con in braccio una bambina dai lunghi capelli neri e le gote rosse.
    "Scusate il ritardo, padre, ma la piccola Ikkuko ci ha messo più tempo del previsto a mangiare. Sembrava quasi che non si saziasse mai." disse sorridendo dolcemente e andandosi a sedere vicino al capo villaggio.
    La piccola di tutta risposta fece il ruttino e balbetto parole incomprensibili.
    "Che dolce..." disse Kagome lasciandosi sfuggire un sorriso.
    "Come vi dicevo, questa è Michiru, mia nuora, mentre lei è la mia piccola Ikkuko(mentre dice queste ultime parole accarezza dolcemente il capo della piccola). Figliola, questo è il valoroso guerriero che ha coraggiosamente combattuto e sconfitto il malvagio demone, e questa la sua onorevole famiglia."
    "E' un onore per me conoscervi" disse la ragazza inchinandosi.
    "Il piacere è tutto nostro..." disse Kagome rispondendo un po' imbarazzata all'inchino.
    Mentre le donne erano impegnate negli inchini, la piccola Ikkuko gattonando era arrivata vicino ad Inuki, ora seduto sul cuscino vicino alla madre, e aveva iniziato ad osservarlo con curiosità. Le piccole orecchie nere di Inuki si muovevano nervosamente da una parte e dall'altra.
    "Ghaa!" urlò la piccola mettendosi seduta e indicando il bambino davanti a lei.
    "Ciao piccolina! Lui si chiama Inuki mentre lei (mentre diceva questo prese Kaori da Inuyasha e la mise seduta vicino al fratello) si chiama Kaori. Tu come ti chiami?"
    "I..kuko!!" disse di tutta risposta la piccola battendo le mani.
    "Oh, ma come sei brava! Sai già parlare!" disse Kagome sorridendo.
    "Oh si! E sa dire molte altre parole, non è vero, tesorino mio?"
    "Ma...mma!" urlò.
    Michiru sorrise e presa in braccio la piccola, la baciò dolcemente sul nasino.
    "Anche voi avete dei bellissimi bambini. Hanno degli occhi stupendi e poi... quelle orecchie sono così...carineee!!" disse quasi sospirando e con gli occhi che le brillavano.
    Kagome sorrise.
    "Fhè! Le donne!" disse Inuyasha borbottando.
    "Inuyasha! Dovete scusarlo...è un po' rozzo ...."
    "Chi sarebbe rozzo???" disse il ragazzo con un nervo pulsante sulla testa e interrompendo la compagna.
    "...ma anche buono, forte e generoso!" disse concludendo mentre lo guardava con occhi di fuoco.
    Inuyasha fu attraversato da un brivido e si nascose dietro i piccoli.
    "Quella è tutta apparenza..." disse con un filo di voce per non farsi sentire.
    Kagome, che invece lo aveva SENTITO, si voltò di scatto e il suo corpo fu avvolto da un enorme aura blu.
    "Iiiinnnnuuuuuyyyaaaasssshhhhhaaaaa!!!!" (ululato spettrale di Kagome ^^''''')
    "Hiiiiiiiii!!!" squittì terrorizzato il ragazzo.
    "Siete davvero carini!" disse Michiru trattenendo le risate.
    "Scusate..." disse imbarazzata la ragazza.
    "Se non sono indiscreta, potrei chiedervi come mai siete in viaggio?"
    "Siamo partiti alla ricerca di due nostri cari amici. Non abbiamo loro notizie ormai da settimane e il nostro unico indizio è che sappiamo che si sono diretti sul monte Hakurei, che ora è circondato da una potente barriera purificatrice." disse Kagome.
    "Abbiamo saputo anche che è tornata a nuova vita, dopo sette anni dalla loro uccisione, una banda di assassini che compì ogni tipo di strage in quelle zone e che ora, grazie alla sfera degli shikon, ha ottenuto nuovi e strabilianti poteri. Gli Shinchinitai. Quello che ha attaccato questa sera il villaggio era uno di loro." disse Inuyasha.
    "Ho sentito parlare di loro. Non facevano differenza tra donne, uomini o bambini...uccidevano chiunque si trovasse davanti a loro. Ora, se come dite, sono tornati in vita siamo tutti in grave pericolo!" disse con terrore il capo villaggio.
    "Non dovete preoccuparvi...ci penseremo noi a cancellarli definitivamente dalla faccia della terra!" disse Kagome battendosi una mano sul petto.
    "E poi...ho un conto in sospeso con alcuni di loro...." disse Inuyasha stringendo l'impugnatura della sua spada e digrignando i denti.
    "Questo è molto coraggioso da parte vostra ma..."
    "Non temete. Sapremo cavarcela"
    "Se lo dite voi..."
    Il resto della cena passò tranquillamente. Kaori e Inuki, superata l'incertezza iniziale, si erano messi a giocare insieme alla piccola Ikkuko, pur con qualche difficoltà di comunicazione. Kagome aveva legato subito con Michiru ed era rimasta sorpresa di sapere che la ragazza era solo di qualche mese più grande di lei. Inuyasha se ne rimaneva in disparte controllando con la coda dell'occhio che i piccoli non si facessero male.
    A cena finita, Inuyasha si era allontanato per portare i piccoli addormentati in camera mentre Kagome era rimasta nella stanza a parlare con Michiru. La ragazza aveva tra le braccia la piccola mezza addormentata.
    "Sai Kagome, sei molto fortunata ad avere un compagno così forte e coraggioso. Lui è un demone, non è vero?"
    "Si, per la precisione è un mezzo demone."
    "Oh, è un hanyou? Ne avevo sentito parlare ma non ne avevo mai visto uno così da vicino. Come vi siete conosciuti?"
    "Il giorno del mio 15 compleanno. Io l'ho liberato da un sigillo che lo teneva imprigionato da 50 anni e lui come ringraziamento ha iniziato a seguirmi per tutto il villaggio e cercando di uccidermi."
    "Oh Kami!"
    "Ma col passare del tempo ci siamo avvicinati sempre più fino ad innamorarci l'uno dell'altra." concluse con un sorriso sulle labbra.
    "Wow!"
    "Tu invece...so che sei rimasta sola..." disse timidamente Kagome.
    "Si...è passato più di un anno da quando il mio amato marito è morto. All'inizio è stata molto dura anche perchè lo stesso giorno che mi comunicarono la notizia della sua morte scoprii anche di essere incinta della piccola Ikkuko. Ho passato nove mesi d'inferno...ma poi quando ho visto per la prima volta il visino paffuto della mia piccola qualcosa dentro di me è cambiato...ho riacquistato la voglia di vivere."
    "Capisco...spero che un giorno tu possa trovare qualcun altro con cui vivere e crescere la bambina."
    "Sarà molto difficile...non sono riuscita ancora a dimenticarlo. Ci volevamo tanto bene...eravamo amici d'infanzia..." disse mentre una lacrima solitaria le attraversava il viso.
    "Sei ancora molto giovane. Non è giusto essere vedova a soli 16 anni!"
    "Bhè...non sono l'unica. Di questi tempi..."
    "Oh..."
    "Ora è meglio che tu vada a dormire. Immagino che domani riprenderete il vostro viaggio..."
    "Si hai ragione. E poi a quanto vedo anche la piccola Ikkuko ha sonno."
    "Si, è mezza addormentata."
    "Allora ci vediamo domani mattina. Buonanotte Michiru, ciao Ikkukochan!"
    "Buonanotte Kagome"
    E si diressero verso le loro stanze.

    "Era ora. Pensavo non venissi più!" disse Inuyasha seccato, seduto per terra e con le braccia conserte.
    "Mi sono solo trattenuta un po' a parlare. Niente di più. Tu come al solito fai sempre l'asociale!" disse mentre indossava il pigiama.
    "Fhè!"
    "Dormono?" disse la ragazza avvicinandosi al piccolo futon.
    "Si sono addormentati appena li ho posati sul letto."
    Kagome sorrise guardando i piccoli e diede loro un leggero bacio sulla fronte. Poi dopo averli rimboccato le coperte, si avvicinò ad Inuyasha e lo abbracciò dolcemente.
    "Sai, stavo parlando con Michiru e l'argomento è caduto sul suo defunto marito. Se non fosse stato per la bambina, a quest'ora sarebbe morta di dolore. Io...non saprei che fare se ti dovessi perdere..."
    "Hey! Io non ti lascerò mai, sciocchina! Ti rimarrò per sempre accanto!" disse il ragazzo prendendole dolcemente il viso con le dita per guardarla negli occhi.
    "Lo so...lo so...me lo dici sempre..." disse sorridendo e acchiappando un orecchio. Inuyasha rispose subito a quella carezza baciandola dolcemente sulle labbra. Ben presto quelle carezze "innocenti" si trasformarono in qualcosa di sempre più passionale. E così, dopo aver fatto stendere Kagome sul futon, i due fecero silenziosamente l'amore, senza però affievolire la loro passione. Alla fine i due caddero addormentati, stretti l'uno nelle braccia dell'altro, la mano di Inuyasha possessivamente sul seno di lei.


    Intanto, nascosti in una profonda e scura caverna, sei uomini discutevano.
    "Allora Kyokotsu è morto..." disse un uomo basso e vestito completamente di bianco.
    "Bhè...dovevamo aspettarcelo. Era il più debole tra noi." disse un altro con indosso un kimono a pois e il rossetto sulle labbra.
    "Questo non toglie il fatto che adesso il suo frammento di sfera è nelle mani di quel mezzo demone..." disse un altro con una bandana sulla testa.
    "Basterà attaccarlo e così potremo riprenderci ciò che è nostro. Mi avete detto che l'ultima volta se l'è data a gambe...sarà uno scherzo farlo fuori, vedrete!" disse un altro che aveva attaccate alle mani enormi artigli d'acciaio.
    "E a questo proposito ho già un piano!" disse un altro uomo uscito improvvisamente dal nulla con in spalla una spada gigantesca.
    "Veramente?"
    "Parla capo! Siamo tutti orecchie!"
    L'uomo fece cenno con la mano di avvicinarsi e silenziosamente espose il suo piano.
    "Wow! Sei forte Bankotsu no aniki!!"
    "Hehe! In questo modo quel dannato mezzo demone cadrà completamente in nostro potere!"
    "...e soprattutto sotto quello di Naraku! Hahahahahahaaaa!!"
    Le loro risate malefiche riecheggiarono a lungo nella oscura caverna.
     
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  7. Draconomicon
     
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    kagome.. sono senza parole.. ho letto tutti i capitoli d'un fiato.. e posso solo dire.. ke voglio leggere il continuoooo!!!!! :wub: :ghee:
     
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  8. kagome123
     
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    ma ceramente ^_-
    eccoti due nuovi capitoli :)

    Capitolo 25
    CODICE
    Sesshomaru

    'Mamma, mamma! Possiamo fermarci un po'? Mi sono stancata di stare tutto il giorno dentro il marsupio!! Uff...se solo sapessi camminare!'
    "Kaori è ancora presto per fermarci...perchè non cerchi di dormire come tuo fratello?" disse Kagome.
    'Uffa che noia...non è che posso anticipare la poppata, mamma?' disse con la bava alla bocca.
    "Non ci pensare nemmeno. Hai mangiato meno di tre ore fa!"
    'Ma io ho già fame! Papà tu non dici niente?'
    'Kaori, tua madre ha ragione. Se ti allattasse adesso dovremmo fermarci ed io non alcuna intenzione di farlo ora. Abbiamo ancora molta strada da...' ma Inuyasha non terminò la frase. Si era fermato di scatto e aveva drizzato le orecchie.
    "Inuyasha? Cosa succede?"
    "Fhè! Chi non muore si rivede, non è vero Sesshomaru?"disse cambiando espressione del volto e con tono di sfida.
    "Hehe! Ma guarda cosa mi tocca vedere! Il mio fratellino e la sua debole compagna umana hanno avuto dei cuccioli...che cosa patetica!" disse sbucando da dietro a degli alberi, il principe dei demoni.
    Inuyasha, a quelle parole, sguainò Tessaiga. "Cosa vuoi?"
    "Erano giunte al mio orecchio delle voci...ma non ci credevo. Così ho deciso di venire a controllare e...cosa scopro? Mio fratello, un essere infimo che non sarebbe mai dovuto venire al mondo, ha dissacrato ancora di più il sangue che nostro padre gli ha donato, mischiandolo nuovamente con quello umano!"
    Mentre diceva queste parole il suo sguardo si posò sprezzante sui piccoli Kaori ed Inuki, che intanto si era svegliato, i quali lo osservavano con terrore e curiosità. Kagome d'istinto indietreggiò e abbassò lo sguardo, non riuscendo a resistere a quello del demone pieno di rabbia e di ribrezzo. Inuyasha, invece, aveva iniziato a ringhiare forte a quelle parole.
    "TU!! GRRRRRRRRRR!!! NON OSARE PARLARE COSì DEI MIEI CUCCIOLI!!! GRRRR!!!"
    "Ma è quello che sono...solo dei BASTARDI come loro padre!!"
    "GRRRRRRRRRRRRR!!! QUESTO E' TROPPO!! DIFENDITI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse Inuyasha infuriato e andando all'attacco.
    "Sei patetico..." disse sguainando la sua Tokajin e andando incontro al fratello.
    Nel momento in cui le due spade si toccarono, milioni di scintille riempirono l'aria circostante. Kagome osservava immobile la scena davanti a lei come pure i piccoli e con stretta in mano la custodia della Tessaiga.
    'Mamma...chi è quello? Ha un odore molto simile a papà...' chiese Inuki stropicciandosi gli occhi.
    'E poi i suoi occhi...hanno il nostro stesso colore...' disse Kaori guardando meglio.
    'Quello è il fratello di vostro padre, vostro zio...'
    'Però è diverso...da me, da Kaori e dal papà....non so spiegarlo ma...sento c'è qualcosa di diverso in lui...' disse Inuki.
    "Ma guarda cosa devono ascoltare le mie orecchie..." disse Sesshomaru dopo aver mandato a terra Inuyasha con un potentissimo colpo di spada. "Tu, piccolo, non dovresti neanche pensare di comparare me, il grande Sesshomaru, un demone completo, con dei mezzi demoni come voi!" e girò leggermente il volto verso il piccolo.
    Inuki e Kaori rimasero immobili nel sentire quelle parole. Poi la piccola Kaori chiese ingenuamente: 'Mamma, cosa sono i mezzi demoni?'
    Inuyasha si stava ancora alzando, quando udì le parole della figlia e fu come se un fulmine lo avesse attraversato. Un ricordo, che per un tempo assai lungo aveva celato dentro di se, venne improvvisamente alla luce.
    Flashback
    Il piccolo Inuyasha correva come un pazzo in direzione del villaggio nel quale lui e la madre vivevano ormai quasi da un anno. Aveva sentito da alcuni bambini che nella grande piazza un gruppo di adulti era intento a giocare con la palla. Curioso come tutti quelli della sua età, era corso a vedere.
    "Wow!" disse mentre scendeva dall'albero. 'Chissà se fanno giocare anche me!' pensò e corse senza quasi pensare in mezzo a quegli uomini.
    "Ma guardate! Il piccolo mezzo demone vuole giocare!" disse uno.
    "Guardate come si dimena!" disse un altro osservando il bambino alzare le mani per chiedere la palla.
    "Vuoi la palla? Corri a prenderla, mezzo demone!" disse un altro mentre gettava lontano la palla.
    Il piccolo Inuyasha corse ingenuamente verso la palla ma le sue piccole orecchie avevano captato benissimo quella strana parola. Mentre si chinava per raccogliere la palla il gruppo di adulti si dileguò, lasciando la piccola piazza completamente deserta.
    'Mezzo demone ' penso il piccolo Inuyasha 'così mi hanno chiamato...'
    Pochi istanti dopo apparve sua madre, la quale aveva assistito in silenzio a tutta la scena, vestita con il suo bellissimo kimono rosa.
    "Madre!" urlò correndo tra le sue braccia e lasciando cadere la palla.
    "Madre, cosa sono i mezzi demoni?" disse alzando il capo.
    La donna a quelle parole pronunciate così ingenuamente da suo figlio non poté trattenersi e ben presto il suo volto fu rigato dalle lacrime. Mentre la donna piangeva, strinse al petto il piccolo, affondando il volto nei suoi lunghi capelli argentati per lenire il suo dolore.
    Fine Flashback
    'Quella è stata la prima volta che ho visto le lacrime di mia madre...' pensò Inuyasha alzandosi.
    Kagome rimase a lungo in silenzio ad osservare la figlia che la guardava, senza sapere cosa rispondere. Sesshomaru era immobile. I suoi occhi di ghiaccio scrutavano l'esile figura della ragazza in attesa di una risposta, una risposta che lui conosceva benissimo. E così, incapace di attendere oltre, iniziò a parlare.
    "I mezzi demoni sono creature infime, che non hanno il diritto di vivere in questo mondo governato da creature complete, essendo loro esseri a metà. Mezzi uomini...mezzi demoni...frutto ' dell’'amore', se così si può dire, di un essere umano e di un demone. Troppo forti per il mondo degli uomini, troppo deboli per quello dei demoni. Sono creature senza nessun futuro..."
    "TACI!! NON HA SENSO QUELLO CHE DICI!!" disse Kagome urlando e con gli occhi lucidi, interrompendo bruscamente Sesshomaru. "Si, è vero, i mezzi demoni sono esseri a metà, ma il fatto di essere nati dall'amore tra due persone, seppure molto diverse tra loro, li rende, a mio giudizio, le creature più fortunate del mondo. Loro sono la conferma che in quest'epoca piena di guerra e odio, l'amore, quello vero, è ancora presente...e non mi importa se la maggior parte della gente vive ancora nel pregiudizio che i mezzo demoni siano dei mostri, io li tratterò per sempre come miei pari!!" disse stringendo forte al petto i suoi bambini.
    "Kagome..." disse Inuyasha sorridendo leggermente.
    "Amore...non c'è posto per un così futile sentimento nell'animo di un demone. Quel solo attimo di debolezza, questo sentimento d'amore verso una semplice donna umana, ha portato mio padre alla morte...E IO NON POTRò MAI PERDONARE INUYASHA CHE E' STATO LA CAUSA DI TUTTO CIò!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" disse e si lanciò contro la ragazza, pronto a colpirla con i suoi artigli velenosi.
    'Oh No!!' "Kagomeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò Inuyasha mentre iniziava a correre in direzione della compagna.
    "Ma cos...AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!" urlò la ragazza accortasi solo ora dell'enorme pericolo in cui era. D'istinto si abbassò e si chiuse a conchiglia sui piccoli, cercando di proteggerli il più possibile con il suo corpo.
    'Oh no!! Non farò mai in tempo!!' disse osservando la scena e vedendo che Sesshomaru si stava muovendo più velocemente.
    Inuki e Kaori, intanto, come guidati da qualcosa, alzarono le braccia al cielo e proprio quando Sesshomaru stava per sferrare il suo attacco, intorno ai tre apparve una barriera che respinse indietro l'attacco come uno specchio.
    "Ma cosa...?" disse Inuyasha osservando la scena sconvolto.
    "Non è possibile....sono solo dei neonati..." disse Sesshomaru indietreggiando con gli occhi sgranati.
    'Sta lontano dalla nostra mamma!!' dissero in coro i piccoli guardando con occhi di fuoco il loro assalitore.
    'I piccoli mi hanno protetta con una barriera!' pensò Kagome aprendo lentamente gli occhi.
    "Mmmm...avrei dovuto aspettarmelo, dopotutto hanno anche sangue di miko nelle loro vene..." disse Sesshomaru.
    Inuyasha approfittò di quell'istante per mettersi tra suo fratello e Kagome e dopo essersi messo in posizione d'attacco disse ringhiando: "Ora hai capito, Sesshomaru? Neanche i miei cuccioli vogliono più vedere il tuo brutto muso! Sparisci, prima che..."
    "Smettila, Inuyasha...sei patetico. Per questa volta hai vinto tu...ringrazia i tuoi figli. Ma la prossima volta che ci rivedremo non sarò così buono! Ricordatelo, Inuyasha..." disse e sparì senza lasciare traccia verso il cielo.
    Inuyasha rimise nel fodero Tessaiga e si precipitò dalla compagna.
    "Kagome, stai bene?" disse aiutandola ad alzarsi.
    "Si...ma ancora non riesco a credere a ciò che ho appena visto... Si può sapere come avete fatto voi due a creare una barriera?"
    "Già.. come ci siete riusciti?"
    'Bhò! Io ho solo alzato le mani al cielo...' disse Inuki.
    'Anch'io...però, ora che ci penso, ho sentito come se una grande forza mi avvolgesse...non so...' disse Kaori.
    "Wow...non avevo mai visto dei demoni con dei poteri da sacerdotessa!" disse Inuyasha.
    "Bè Inu...dopotutto sono anche miei figli...avremmo dovuto prevederlo...ma Inuyasha! Stai sanguinando!" disse Kagome accortasi dell'enorme chiazza rossa sul petto.
    "Ah, questo? Non è niente...è solo un graffietto..."
    "Sarà pure un graffio per te, ma va medicato! E se per caso Sesshomaru ti avesse iniettato del veleno?"
    "Uffa...e va bene...fermiamoci qui per stanotte...domani riprenderemo il cammino..." disse appoggiandosi ad un albero.
    "Così va meglio!" disse Kagome posando a terra i piccoli e iniziando a medicarlo.
    'Hai visto, sorellina? Fino alla fine ci siamo fermati!'
    'Sisi! Finalmente potrò avere la mia poppata!' disse Kaori sfregando le mani e leccandosi i baffi.
    'Pensi sempre a mangiare, tu...' disse Inuki con un'enorme gocciolone sulla testa.
    In quel preciso istante un insetto velenoso di Naraku osservava silenziosamente la scena nascosto tra i cespugli.


    Intanto, poco lontano da lì, Miroku e Sango erano intenti a scalare il monte Hakurei ormai da molti giorni.
    "Che fatica...Hoshi sama tu credi che riusciremo mai ad arrivare in cima? E' quasi una settimana che camminiamo..." chiese Sango asciugandosi la fronte.
    "Prima o poi arriveremo, non preoccuparti. E poi man mano che saliamo sento che l'aura spiritica diventa sempre più forte! Siamo vicini." disse Miroku voltatosi verso la ragazza.
    Dopo circa un'ora i due ebbero una brutta sorpresa: il sentiero roccioso che avevano seguito fino a quel momento era interrotto.
    "Oh no! Questa non ci voleva! Proprio ora che siamo così vicini.... come vorrei che ci fosse Kirara qui..." disse Miroku amareggiato.
    "Non ce n'è bisogno, Hoshi sama. Sta a guardare!" e detto questo la ragazza, presa la rincorsa, lanciò l'Hiraikotsu, al quale aveva legato una corda, il più lontano possibile fino a colpire l'altra estremità, lontana parecchi metri. Poi, con uno slancio felino, saltò, raggiungendo in pochi minuti il suo boomerang dall'altra parte. A quel punto non fece altro che lanciare indietro la corda a Miroku, che la guardava esterrefatto.
    "Wow! Non credevo ti fossi rimessa così bene! Sei stata grande!" disse il monaco alzandosi in piedi, dopo essere arrivato anche lui dall'altra parte.
    Sango arrossì leggermente e abbassò un po' il capo. "Grazie... ma devo ringraziare te di tutto questo. Se non mi fossi stato vicino, a quest'ora non credo che sarei riuscita più a camminare...."
    "Per me è stato un piacere, lo sai." disse sorridendole e accarezzandole una guancia.
    I due si guardarono a lungo negli occhi per poi scambiarsi un dolce e tenero bacio sulle labbra.
    (E si! I due piccioncini si erano MOLTO avvicinati durante gli ultimi due mesi.... anche se non erano andati oltre il bacio, con grande dispiacere di Miroku. -^-^-)
    "Bhè...che ne diresti ora di continuare la nostra scalata? Scommetto che entro domani pomeriggio al massimo riusciremo finalmente a raggiungere la caverna in cima ed ad entrare."
    "Ok. Andiamo!" disse Sango prendendogli la mano e ricominciando a camminare.


    Capitolo 26

    CODICE
    Separazione forzata

    A valle, la nostra allegra famigliola, aveva ripreso il cammino da prima dell'alba. La ferita di Inuyasha si era subito rimarginata e Kagome si sentiva molto più sollevata. Dopo alcune ore di cammino i piccoli avevano iniziato ad accusare forti mal di testa.
    "Inuki, Kaori...che vi succede?" chiese Kagome preoccupata dopo averli presi entrambi in braccio.
    'La testa...Snif*...mi fa tanto male...' disse inuki con le lacrime agli occhi e con entrambe le manine sulla testa.
    'Anche a me...non mi sento bene...' disse Kaori poggiando la testa sul petto della madre e chiudendo gli occhi.
    Inuyasha mosse le orecchie e si osservò intorno. Poi disse: "E' la barriera che li fa stare male....siamo vicini..."
    "La barriera?" disse Kagome guardando il compagno. "Io...io non sento nulla..."
    "Tu sei un essere umano e sei immune agli effetti della barriera; io, Inuki e Kaori invece no..." disse prendendo Inuki in braccio e asciugandogli gli occhi colmi di lacrime.
    "Cosa facciamo adesso, Inu?" disse preoccupata.
    "Credo che sarebbe meglio che voi tre tornaste al villaggio...attraverserò io la barriera."
    "Cosa???? Non ci pensare nemmeno! Io non ti lascio andare! E se per caso la barriera ti purificasse???"
    "Kagome, io sono un mezzo demone...non mi accadrà nulla."
    "NO!"
    "Kagome..."
    "HO DETTO NO!" disse muovendo la testa da una parte all'altra e iniziando a piangere.
    "Io credo che invece avresti fatto meglio a seguire il consiglio del tuo prezioso hanyou..." disse un uomo sbucato improvvisamente dal nulla e con alle mani dei lunghi artigli d'acciaio.
    Inuyasha era incredulo. Non l'aveva nemmeno sentito arrivare. Messosi sulla difensiva e sguainata la spada, si posizionò davanti a Kagome pronto a difenderla.
    "Ma come...?" disse titubante la ragazza mentre prendeva in braccio Inuki.
    "Come immaginavo. La barriera sta facendo effetto su di te e soprattutto sui tuoi sensi...è normale che tu non mi abbia sentito arrivare...hehe!" disse osservando la coppia con uno sguardo malefico.
    "Chi sei?" disse Inuyasha ringhiando.
    "Sono Suikotsu dei Shinchinitai. La mia specialità sono i combattimenti a corpo a corpo! Sai, hanyou, voglio proprio vedere quale fra i due ha gli artigli più affilati!"
    "Come osi comparare quei ridicoli aggeggi con le mie zanne?? Fatti sotto!!! Kagome non ti muovere da qui!" disse e si lanciò all'attacco.
    La ragazza annuì e strinse forte a se i piccoli. Mentre osservava la terribile scena davanti a lei, notò che Inuyasha si muoveva meno velocemente del solito, ma, purtroppo, non era stata l'unica ad averlo notato. Infatti Suikotsu stava sfruttando proprio questo suo punto debole...e così, in poco tempo, il povero Inuyasha fu ricoperto di ferite in tutto il corpo.
    "DANNATO BASTARDO!!" disse sputando un po' di sangue.
    "Hahahaha!!! Sai erano anni che non mi divertivo così!!!" disse e affondò nuovamente gli artigli d'acciaio nelle sue carni.
    Kagome osservava attonita quella terribile scena. 'Se no faccio subito qualcosa...Inuyasha...' pensava. Mise velocemente i piccoli nel marsupio e dopo aver impugnato arco e frecce urlò: "DANNATO! LASCIALO STARE! Altrimenti..."
    "Altrimenti...cosa?" disse e schioccò le dita. In pochi secondi dietro la ragazza apparve un'ombra gigantesca. La ragazza si girò lentamente e rimase sconvolta. La creatura davanti a lei non aveva nulla di umano se non la testa e le braccia....il resto del corpo era attaccato ad una macchina molto simile ad un moderno carro armato.
    "Ciao piccolina....io sono Ginkotsu....cos'è che volevi fare, mmh?" disse con voce metallica.
    Kagome d'istinto indietreggiò e abbassò l'arco. Il suo cuore aveva iniziato a battere all'impazzata. 'Oh Kami...è...è...gigantesco...' pensò mentre iniziava a tremare.
    "KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!" urlò Inuyasha rimettendosi in piedi. "NON OSARE TOCCARLA!!!"
    "No...non temere mio piccolo amico...Ginkotsu sarà molto gentile con lei e con i tuoi piccoli....non è vero?"
    "Hihihiihi!" disse Ginkotsu ridendo.
    "GRRRRRRRRRRRRR!" ruggì Inuyasha mentre si lanciava nuovamente all'attaccò.
    Kagome non sapeva più cosa fare. Poteva sentire chiaramente la presenza di una scheggia della sfera nel collo del gigantesco mostro-robot davanti a lei, ma non era sicura che sarebbe riuscita a scalfire la sua pelle d'acciaio con le sue frecce.
    Inuyasha intanto aveva iniziato a controbattere con la Tessaiga ma anche con questa non aveva molto successo, a causa della velocità del nemico.
    'Maledizione!!! Se...se solo riuscissi a fermarlo!!' pensava. Poi vide Kagome alzare l'arco. 'Ma...vuole colpire Ginkotsu??? Non c'è la farà mai!!' Stava quasi per chiamarla quando la ragazza scoccò la freccia. Ma purtroppo, come era prevedibile, la freccia rimbalzò.
    'Oh no!' pensò la ragazza osservando con terrore la freccia tornare indietro.
    "Hihihihihi...cosa credevi di fare, eh?" disse Ginkotsu muovendo l'unico occhio che aveva.
    "Ginkotsu è invincibile, non l'avevi capito? disse Suikotsu mentre combatteva.
    "Lui forse lo è...ma tu no!!" e detto questo Inuyasha spinse indietro Suikotsu che fu colpito dalla freccia sacra di Kagome proprio nel punto in cui vi era la sua scheggia di sfera.
    "NOOOOOOOOO!!!!" urlò mentre si disintegrava.
    "Fhè! Stupido...non si è nemmeno accorto della freccia che veniva verso di lui....hai davvero una fortuna spacciata, Kagome!" disse Inuyasha digrignando i denti.
    Ginkotsu e Kagome avevano osservato increduli e sconvolti l'intera scena.
    "Wow....non ci posso credere...." disse Kagome con le lacrime agli occhi e un filo di voce.
    "Suikotsu....non è possibile...TU! DANNATA FEMMINA!!!" disse e afferrò la ragazza con la sua enorme mano.
    Inuyasha ma soprattutto Kagome vennero colti di sorpresa. "Hey...lasciami...maledetto..." disse la ragazza tra un respiro ed un altro dato che quell'enorme mano aveva iniziato subito a stringere. Fortunatamente i piccoli si erano accorti del pericolo e dopo essersi arrampicati velocemente sulle spalle della madre avevano iniziato a mordere e a graffiare quell'enorme massa di carne.
    Anche Inuyasha si era lanciato subito in difesa della compagna ma sfortunatamente era stato spedito contro un albero a causa di una palla di cannone lanciatagli proprio in mezzo allo stomaco.
    "Urgh....Phua....BASTARDO!!!" disse il povero hanyou sputando sangue.
    "Inuyashaaaaaaaaaa!!" urlò Kagome utilizzando il fiato che le era rimasto e iniziando a perdere i sensi.
    'Lascia stare la nostra mamma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!' urlavano i piccoli con tutta la forza che avevano mentre azzannavano e graffiavano con le piccole zanne, ma alle orecchie dell'enorme uomo giunsero solo dei leggeri guaiti.
    "Mmmmm??? Moscerini....andate via!!!" disse Ginkotsu e scosse la mano facendo cadere nel vuoto i piccoli.
    "Oh Kami...Inuki!! Kaori!!" urlò Kagome in preda al terrore mentre osservava i suoi piccoli cadere.
    Inuyasha con un balzo si gettò incontro ai cuccioli acchiappandoli pochi istanti prima che i loro corpi potessero toccare terra. Ormai salvi tra le braccia del padre, i piccoli cominciarono a piangere forte. Il ragazzo provò a calmarli ma il dolore che in quel momento stavano provando era troppo grande e Inuyasha poteva capirli benissimo. Ma Inuyasha non voleva restare con le mani in mano a guardare la sua compagna morire e rincominciò ad attaccare con tutta la forza rimasta e con i piccoli aggrappati alla sua veste.
    "Hahaha...cosa credi di fare, cagnolino?? Ormai non puoi fare più nulla..." disse e strinse ancora di più il corpo della ragazza.
    Kagome urlò e perse i sensi accasciando la testa.

    Inuyasha, a quella scena, sgranò gli occhi e sbiancò.
    Improvvisamente apparve dal nulla un omino vestito completamente di bianco. "Ora basta, Ginkotsu. Lo sai che la ragazza ci serve viva..." disse e aprì uno dei contenitori che aveva sulla schiena. In pochi istanti tutto intorno era ricoperto di un fumo bianco e denso. Ginkotsu aveva immediatamente smesso di stringere.
    "Bene cagnolino, ora è giunto il momento di dormire un po'..." disse ridendo.
    "Cosa?...Mmmhhpp..." fu tutto quello che il ragazzo riuscì a dire poco prima di accasciarsi al suolo.
    Inuki e Kaori cercarono in tutti i modi di far rinsavire il padre prima di perdere a loro volta i sensi.
    "E' andato tutto bene, a quanto vedo..." disse il secondo uomo sbucando improvvisamente da dietro Ginkotsu.
    "Si, Bankotsu...tutto come avevi progettato...l'unico neo è che abbiamo perso Suikotsu..." disse Mukotsu, l'omino in bianco.
    "Bhè...si è sacrificato per una giusta causa..."
    "Che ne facciamo di questi tre?"
    "L'hanyou lascialo stare, non tocca a noi farlo fuori...prendi i piccoli, potranno esserci molto utili...non fargli male, capito?"
    "Va bene, non ti preoccupare..." disse e prese i bambini per il vestitino.
    "Bene, andiamo!"
    "Si!" dissero in coro Ginkotsu e Mukotsu.
    Pochi istanti più tardi i tre erano spariti all'intero della barriera...

     
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  9. Draconomicon
     
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    maledetti.. spero finiscano ammazzati di morte violenta.. grrrr

    apparte qesto.. bravissima kagome.. mi nomino special e assidual fan!! XD
     
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  10. kagome123
     
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    ^___^ grazie grazie


    Capitolo 27

    CODICE
    Prigionieri

    Quando Kagome riprese i sensi, la prima cosa che notò aprendo gli occhi fu che non ci trovava più nella foresta ma in una grande stanza buia. Tentò di mettersi in piedi ma si accorse che qualcosa glielo impediva. Entrambe le gambe erano bloccate al suolo da due grosse catene.
    "Ma cosa...cosa è successo? Perchè mi trovo qui?...." disse titubante, poi il ricordo di ciò che era avvenuto alcune ore prima la invase improvvisamente come un fulmine.
    "Oh no...mi hanno catturata!! Chissà se Inuyasha e i cuccioli...NO!!"
    A quelle parole un brivido le attraversò la schiena, mentre il ricordo dei piccoli che cadevano nel vuoto le ritornava alla mente.
    "no...No...NO!! Non può essere...non può..." disse mentre il suo corpo tremava e muovendo la testa da una parte all'altra.
    Improvvisamente la porta scorrevole si aprì. "Vedo che ti sei svegliata, ragazzina...spero che tu stia comoda con quelle catene..." disse l'uomo con in spalla una gigantesca spada.
    "Tu...tu chi sei?"
    "Io sono Bankotsu, il capo dei Shinchinitai."
    "Dove sono? Cosa è successo ad Inuyasha e ai piccoli? Dimmelo!!"
    "Calma, calma...Quante domande! Ti trovi nel castello all'interno del monte Hakurei e per quanto riguarda il tuo hanyou non temere, non gli abbiamo fatto nulla... lo abbiamo solo addormentato per un po'. Ora si trova dall'altra parte della barriera."
    'Inuyasha!! E’ salvo!' "E i miei piccoli? Dove sono? Stanno bene? Dimmelo!"
    "Ohhh? Quei due mostriciattoli?? Sono nella stanza accanto, almeno ciò che ne rimane... Infatti, non credo che siano sopravvissuti alla forza purificatrice della barriera... Avresti dovuto sentire le loro urla! Secondo me la barriera li ha completamente purificati! Divertente, non trovi? Mwahahahahahaha!!!!!" disse e sparì, chiudendo dietro di se la porta.
    Kagome era sconvolta. Il volto bianco e gli occhi sgranati. Portò le mani tremanti al volto e un dolore massacrante cominciò ad avvolgerle il petto mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. "I miei cuccioli...i miei bellissimi cuccioli..."

    Intanto nella stanza accanto, un piccolo bambino dai capelli corvini, muovendosi nel sonno, era andato a finire sul corpo di una bambina, anch'essa con lunghi capelli corvini, che gli dormiva accanto, svegliandosi.
    'Mmmm...ma cosa è successo?...Dove sono...?La mia testa...' disse il bambino mettendosi seduto. Dopo aver sbattuto per parecchie volte gli occhi, iniziò a guardarsi intorno. La stanza era immensa ed avvolta nel buio più totale. Un piccolo raggio di sole riusciva ad illuminare solo la parte più estrema della stanza. Provò ad annusare ma era come se il suo naso fosse chiuso. 'Ma..ma che succede? Perchè sento tutto così ovattato?' disse stropicciandosi gli occhi. D'istinto si portò le mani sulla testa come per cercare qualcosa, ma fu costretto a ritrarle quasi subito. 'Le mie orecchie...non ci sono più...' disse guardandosi le mani, sconvolto. Nemmeno i suoi artigli c'erano più. Con un balzo si gettò sul corpo della sorella per cercare di svegliarla.
    'Kaori!!! Kaori!!! Svegliati!!!'
    'Mmmm...ancora cinque minuti....certo che la voglio la pappa...' disse parlando nel sonno.
    'KAORIIIIIIIIII!!!!!!!!!' urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
    'AHHHHHHHH!!!! MA SEI IMPAZZITO????? MI VUOI ROMPERE I TIMPANI O CHE????' disse furiosa la bambina portandosi le mani sulla testa per coprirsi le orecchie, ma si accorse subito che qualcosa non andava.
    'Ma...ma...che fine hanno fatto le mie orecchie???? E i miei artigli...' disse guardandosi sconvolta le mani.
    'E quello che vorrei sapere anch'io... quindi anche a te è successa la stessa cosa. Guarda hai capelli del mio stesso colore!!' disse toccandoglieli.
    'Ehhhhhh?????? O_O!! Nooooooo! Ora sono uguale a te! Non è giusto!!!' disse Kaori con le lacrime agli occhi. 'Però...di che colore sono i miei occhi?'
    'Ummmm...Viola scuro...Perchè?'
    'Perchè i tuoi sono uguali a quelli della mamma!! Che bello! Allora non siamo uguali!!' disse battendo le mani e saltando da una parte all'altra.
    '-_-''''' si vabbè....ma non è questo il punto!!! Si può sapere perchè siamo diventati così?'
    'E che vuoi che ne sappia, io! Ahhh, ci sono! Forse è stata quella barriera della quale stava parlando il papà e che ci faceva stare così male!!'
    'Se quello che dici è vero, allora....noi ora siamo degli esseri umani come la mamma?'
    'Si, vedi? Le nostre orecchie sono uguali a quelle della mamma ' disse toccandole.
    'Ora capisco tutto...sai, mi è venuto quasi un colpo prima...' disse asciugandosi la fronte.
    'Si. Ma...a proposito della mamma e del papà...dove sono ora?'
    'Non lo so...' disse abbassando la testa 'quando mi sono svegliato non c'era nessuno qui nella stanza '
    'Secondo te, l'ha presa quel brutto signore cattivo con le grandi mani?'
    'Non so che dirti... ricordo solo un odore fortissimo che mi ha fatto venire tanto sonno e il papà che si accasciava al suolo... Spero soltanto che stiano bene tutti e due...'
    'Anche io...' disse Kaori strofinandosi le mani.
    'Hai freddo?'
    'Si....non mi sono sentita così strana in vita mia...e poi quei brutti cattivi mi hanno strappato il vestitino e non trovo più la mia giacca. ' disse indicando il buco dal quale si poteva vedere il pancino.
    'Tieni. Mettiti questa addosso...' disse togliendosi la giacca.
    'Cosa? Ma è la tua giacca!! Non posso!! Così avrai freddo anche tu!'
    'Non preoccuparti...il mio vestitino sotto la giacca non è rotto. Starò bene!'
    'Grazie fratellino...' disse e si infilò la piccola giacca blu.
    'Ora non ci rimane che trovare un modo per uscire da qui...'

    (Piccola spiegazione: Inuki e Kaori non hanno ancora un giorno del mese prestabilito come il padre nel quale si trasformano in esseri umani per una notte. Lo avranno una volta compiuto l'anno d'età! Grazie per l’Attenzione ^_^)

    Intanto dall'altra parte della barriera Inuyasha stava lentamente riprendendo i sensi.
    "Argh..maledetto fumo...Inuki...Kaori...state bene? Ma cosa...?" disse alzandosi immediatamente in piedi, non appena resosi conto che i cuccioli non c'erano più.
    "Oh no!! Gli hanno presi...MALEDETTI BASTARDI!!!!!" disse urlando e tirando pugni per terra. "Perchè...PERCHè NON HANNO PRESO ME? PERCHè....Kagome...Inuki...Kaori....perchè...." disse continuando a colpire il duro terreno con i pugni e mordendosi forte il labbro fino a farlo sanguinare.
    "Perchè...sanno che loro sono il tuo punto debole, Inuyasha...."
    Il ragazzo nel sentire quella voce si volto di scatto.
    "Kikyo?"


    Capitolo 28

    CODICE
    Aspettami Kagome!

    "Kikyo..."
    "Ciao, inuyasha. E' passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti..."
    "Già..." disse alzandosi.
    Ci furono un paio di minuti di silenzio poi Kikyo riprese la parola.
    "Inuki e Kaori...sono i nomi dei tuoi figli?"
    Inuyasha annuì.
    "Avrei dovuto aspettarmelo..." disse a bassa voce, ma in modo tale che Inuyasha potesse sentire chiaramente le sue parole. "Comunque, è stato molto incauto da parte tua, Inuyasha, mettere su famiglia proprio ora che Naraku è ancora a piede libero...e poi, portarli con te...questa è la cosa più stupida che potessi fare."
    "Non è affar tuo quello che faccio, Kikyo!! E comunque, mi hanno colto di sorpresa...altrimenti non avrebbero li avrebbero mai catturati!!" disse stringendo i pugni e facendo per andarsene.

    Kikyo prese la parola:
    "Sei cambiato, Inuyasha...una volta non c'era nessuno che potesse darti ordini, nemmeno io...mentre adesso ti fai mettere sotto da una semplice ragazzina..."
    "Kagome non è 'una semplice ragazzina ' come la chiami tu! Per me lei è tutto, tutto ciò per cui valga la pena vivere...io la amo e sono disposto anche a morire per salvare lei e i miei cuccioli!!" disse con tono furioso, voltandosi verso la sacerdotessa.
    "Come osi parlarmi così?? Tu sei solo un mezzo demone!!"
    Inuyasha nel sentire quelle parole si girò e fatto qualche passo, disse, sempre dandole le spalle: "Sai, Kikyo...il motivo per cui, noi due, non avremmo mai potuto formare una vera coppia, era perchè tu non hai mai accettato il mio sangue demoniaco. 50 anni fa mi avevi quasi convinto a diventare umano usando la sfera ma, devo ringraziare Naraku per avermi fermato in tempo dal fare qualcosa che avrei rimpianto per sempre...e poi, se non fossi stato sigillato dalla tua freccia per cinquant'anni non avrei mai potuto incontrare Kagome...devo ringraziare anche te... Che cosa ironica..."
    Kikyo era senza parole. Quasi non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito.

    Inuyasha stava per andarsene quando la sacerdotessa prese la parola.
    "Naraku ormai conosce il tuo punto debole e continuerà a sfruttarlo fino a quando non cadrai sotto il suo pieno controllo...sei diventato debole e vulnerabile ora..."
    "No! Non è affatto così!" disse Inuyasha interrompendola "Kagome, Inuki e Kaori sono la mia forza e si sbaglia di grosso quel bastardo di Naraku se pensa di potermi avere in pugno per così poco! Io darò la mia vita per loro, se sarà necessario!" disse e sparì nella folta nebbia mattutina.
    Kikyo, ormai sola, rimase a lungo in silenzio. Poi sparì, così come era venuta, tra i folti alberi della foresta.

    (Bè...per ora è ancora viva...purtroppo avremo ancora a che fare con lei (vi prego non uccidetemi ^^''''). Non aggiungo altro...se no finisco per dire tutto...^___^)

    Intanto al di là della barriera, Inuki e Kaori gattonavano per tutta la stanza alla ricerca di una porta o anche di una piccola fessura che potesse farli uscire, ma fino a quel momento non avevano trovato nulla.
    'Uffa, fratellino....qui non c'è niente. E poi non si vede un tubo! Prima ci vedevo così bene!!' disse Kaori sbuffando e mettendosi seduta.
    'Lo so, sorellina, ma dobbiamo continuare! Deve esserci per forza una porta da qualche par... Hey, Kaori! Forse l'ho trovata!!Corri!!'
    'Davvero???' disse e si precipitò in direzione del fratello.
    'Si, senti? Da qui viene una corrente d’aria. Forza, aiutami ad aprirla! Tu tira da questa parte io invece dall'altra!' disse Inuki mettendosi dall'altra parte.
    (nota: è una porta scorrevole tipica dei templi e castelli giapponesi ^^)
    'Ok!'
    'Pronta? Tiriamo!!!' urlò Inuki e entrambi tirarono le due estremità contemporaneamente. Dopo qualche minuto la porta era finalmente aperta. (Bè, non completamente...ma quel poco che basta per poter passare ^-^)
    'Evviva!!!!! ' urlò la piccola Kaori alzando le mani al cielo.
    'Shhhhh!! Vuoi che ci scoprano?? Non abbiamo più le orecchie di prima e non possiamo accorgerci se arriva qualcuno in tempo...'
    'Scusa, non ci avevo pensato... Da che parte andiamo? Il corridoio è tutto buio...'
    'Ascolta...non sono dei singhiozzi questi?'
    'Mmmmm...si, hai ragione!! Forse è la mamma! Andiamo di qua, allora!'
    'Ok, facciamo attenzione però...'
    E così i due piccoli di avviarono gattonando in direzione di quel suono e ben presto giunsero nelle vicinanze di una grande porta.
    'Deve essere qui...' disse Kaori guardando la porta.
    'Forza! Apriamola e scopriamo se c'è la mamma!' disse Inuki stringendo i pugni.
    Kaori annuì e iniziarono a tirare insieme le due estremità.
    Kagome, che stava ancora piangendo, era distesa per terra e con la testa poggiata sulle braccia incrociate, quando sentì che la porta si stava aprendo. Non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che già Inuki e Kaori le si erano gettati tra le braccia con le lacrime agli occhi.
    Kagome era incredula. ('I miei piccoli...I miei cuccioli sono vivi!!') pensava mentre li abbracciava e li baciava dappertutto.

    ‘Mamma ! Mamma!!’ urlavano i piccoli in preda alla gioia, mentre si stringevano al corpo della madre.
    "Siete vivi, piccoli miei!! Grazie al cielo, siete vivi!" disse mentre si asciugava gli occhi e baciava i piccoli tra le braccia.
    "Ma, si può sapere come...ma---ma cosa vi è successo? I vostri corpi.. ? Le vostre orecchie...?"
    'Quando ci siamo svegliati non c'erano più nè le orecchie nè gli artigli...' disse Inuki strusciandosi sul petto della madre.
    "E Kaori! Ma guardati!! I tuoi capelli sono neri!!"
    'Si...e non mi piace averli così...’ disse la piccola,imbronciata. ‘Ora io ed Inuki abbiamo gli occhi diversi però!'
    "Mmmm...fa vedere...Ohhh! Inuki, hai gli stessi occhi del tuo papà quando diventa umano, mentre Kaori...sono uguali ai miei!" disse Kagome sorpresa.
    ' Visto? ' rispose Kaori, ridendo.
    "Quindi...la barriera ha purificato la vostra parte demoniaca..."
    'Scusa mamma, ma perchè hai detto che i miei occhi sono uguali a quelli di papà? Io non l'ho mai visto con gli occhi così...' disse Inuki.
    "Bhè, è normale che tu non l'hai mai visto...ogni volta voi due stavate dormendo. E poi avete solo quattro mesi...Potrete vederlo altre volte!"
    'Quindi anche il papà diventa umano qualche volta?' disse Inuki.
    "Si...una volta al mese. Forse anche a voi capiterà la stessa cosa, quando compirete un anno!"
    'Allora anche tu, mamma, una volta al mese diventi un mezzo demone come noi?' chiese Kaori
    "No, no piccolina...io sono sempre un essere umano..." disse trattenendo le risate e accarezzandole la piccola testa color ebano.
    Poi in quell'istante lo stomaco di Kaori brontolò seguito da quello di Inuki. I due alzarono gli occhi, imploranti, verso la madre e Kagome fu ben felice di accogliere quella richiesta, dato che sapeva benissimo che i piccoli non avevano messo nulla sotto i denti dal giorno prima.
    Dopo circa una mezz’oretta, i piccoli giacevano sazi e assonnati sul petto della madre, la quale li teneva ben stretti accanto a lei, cullandoli dolcemente.
    'Mammina...perchè non ce ne andiamo da questo brutto posto?' disse Kaori, giocando con il fazzoletto della divisa della madre.
    'Si...Andiamo a cercare il papà...sarà sicuramente preoccupato per noi...' disse Inuki, mentre sbadigliava.
    "Lo vorrei tanto anch’io ma, purtroppo, queste catene non mi permettono di alzarmi. Se solo avessi la chiave..."
    Improvvisamente la porta scorrevole si apri, cogliendo tutti di sorpresa.
    "Salve miko... OH! Vedo che i marmocchi sono vivi e sono addirittura riusciti a raggiungere questa camera...Sono stati furbi a farsi credere morti!"
    Kagome strinse di più al petto i piccoli. "Cosa vuoi, Bankotsu?" chiese, fredda.
    "Niente, sono venuto solo a controllare che tu non fossi scappata, e poi...sono qui per dirti che il tuo amato hanyou si sta avvicinando rapidamente alla barriera"
    ('Allora inuyasha sta bene...') pensò la ragazza.
    "Ma...dubito che riuscirà ad arrivare vivo al suo interno. Ho già mandato Renkotsu e Ginkotsu a bloccarlo!"
    Kagome sgranò gli occhi. "Sei un bastardo, Bankotsu!!"
    Bankotsu fece un ghigno e sparì chiudendo la porta dietro di se.
    "Inuyasha... fa che vada tutto bene..." disse sussurrando e alzando gli occhi al cielo.

    Intanto dall’altra parte della barriera.
    Inuyasha correva come un pazzo saltando da una parte all'altra. ('La sento...sono vicino...ci sono quasi. Resisti Kagome...sto arrivando!!') pensava. Improvvisamente un vortice molto conosciuto apparve davanti a lui.
    "Hey, cagnolino! Anche tu da queste parti?" disse Koga uscendo fuori dal suo vortice.
    "Koga! Cosa ci fai qui, lupastro?" disse fermandosi.
    "Stavo seguendo le tracce di Naraku quando ho sentito l'odore di Kagome e ho deciso di venirle a fare una visitina... a proposito non la vedo. Dov'è? Ti avverto cagnastro, se le è successo qualcosa io..."
    "Kagome e i cuccioli stanno bene. Anche se, ora, quei dannati zombi viventi li hanno catturati, credo che Naraku non li ucciderà ancora...ha bisogno di Kagome..."
    "COOOOSAAAAAA??? HANNO CATTURATO KAGOME??Lo sapevo...lo sapevo che lasciandola con te non sarebbe mai stata al sicuro..." disse mettendosi le mani tra i capelli.
    "STA ZITTO, LUPASTRO...non sai nemmeno quello che è successo!!!"
    "Non mi interessa!! Kagome, la mia donna, TU, l'hai messa in pericolo!!!"
    "KAGOME è LA MIA DONNA!!! METTITELO BENE IN TESTA!!"
    "Si lo so, non ti scaldare, cagnolino...è solo che non riesco a mandare giù il fatto che tu...ABBIA PERMESSO CHE KAGOME VENISSE CATTURATA!!!"
    "Questa dannata barriera non mi permette di utilizzare al meglio i miei sensi demoniaci...e così sono riusciti a sconfiggermi dopo avermi stordito con un fumo velenoso."
    "Una barriera? Ora capisco perchè non riuscivo a muovermi veloce come prima!"
    "Quindi non sapevi nulla..."
    "No. Dimmi chi sono questi zombi che hai nominato prima??"
    "Sono un gruppo di banditi umani che Naraku ha riportato in vita usando le schegge della sfera, ma non li sottovalutare...sono in grado di tenere testa sia a me che a te!"
    "Tsè! Non vedo come un gruppo di patetici umani potrebbe riuscire a sconfiggere il principe della tribù dei lupi..."
    "Invece sarà uno scherzo per noi farvi fuori!" disse un uomo con una bandana rossa che usciva dalla barriera che con una solo mossa aveva incendiato in un attimo tutta la foresta circostante.
    "Chi sei, dannato??" urlò Koga.
    "Io sono Renkotsu, e ho il compito di "accendere" un po' la festa!"
    "Hey, ci sono anch'io" disse Ginkotsu uscendo dalla nebbia. "Io e il cagnolino qui presente abbiamo un conto in sospeso...hehe!!"
    "Dannazione...quei bastardi mi hanno raggiunto!!" disse Inuyasha indietreggiando.
    "Mi sa che dovremo collaborare se vogliamo uscirne vivi, cagnolino..." disse Kouga.
    "Non mi piace molto la tua idea ma...daccordo!"
    "All'attacco, allora!"
    "All'attacco!!"
    E si gettarono entrambi contro il proprio avversario.
     
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  11. Draconomicon
     
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    very good!! complimenti!
     
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  12. kagome123
     
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    Capitolo 29

    CODICE
    Renkotsu e Jakotsu

    Intanto Miroku e Sango erano finalmente riusciti a raggiungere l'entrata della grotta sul monte Hakurei e ora stavano seguendo l'aura del creatore della barriera.
    "Manca poco...lo sento, siamo vicini!" disse Miroku.
    "Chiunque abbia fatto una cosa del genere deve avere un potere immenso..." disse Sango.
    "Già...comunque non è l'unica aura potente all'interno del monte..."
    "Vuoi dire..."
    "Che c'è anche Naraku qui dentro, nascosto da qualche parte!"
    "Ma...ma come è possibile?? Non dovrebbe venire purificato da questa barriera?"
    "Il potere della barriera all'interno del monte non è uniforme in ogni punto...sicuramente si troverà in un luogo dove la barriera ha il minimo effetto!"
    "Ora capisco perchè non lo trovavamo più!! Dannato!"
    "Continuiamo ad avanzare. Da questa parte l'aura è più forte!"
    I due camminarono per parecchie ore seguendo l'unico sentiero che c'era fino a quando non giunsero all'entrata di un tempio completamente scavato nella roccia.
    "Wow!!! E' immenso!!" disse Sango guardandosi intorno con faccia sconvolta e sorpresa.
    "Chissà chi avrà fatto un simile lavoro..." disse Miroku anche lui sorpreso.
    I due continuarono ad avanzare e dopo alcuni minuti arrivarono in un grande salone al cui centro vi era un enorme altare completamente ricoperto da veli e stoffe preziose. Miroku si fermò di botto e strinse forte il suo bastone.
    "Che succede, Hoshi sama?"
    "Credo che abbiamo trovato colui che ha creato la barriera"

    Dall'altra parte della barriera, il combattimento tra Inuyasha e Ginkotsu e tra Kouga e Renkotsu era già arrivato ai massimi livelli. Inuyasha aveva quasi subito messo in difficoltà il suo avversario, dato che combatteva usando tutta la rabbia che aveva in corpo. (e ci credo! Gli ha portato via la moglie e i figli!!! ^^) Mentre Kouga stava avendo un po' di difficoltà dato che Renkotsu era molto abile ad usare il fuoco. (infatti aveva già bruciato metà degli alberi intorno a loro!!)
    Improvvisamente un colpo di Ginkotsu andò a colpire nello stomaco il povero Kouga, il quale cadde a terra privo di sensi.
    "Maledizione!!! Dannato!! Perchè diavolo hai colpito il lupastro??? Ti ricordo che sono io il tuo avversario!!!!!" urlò Inuyasha
    "Ooppss...che sbadato che sono...volevo colpire te ma ho sbagliato la mira...ma a quanto pare ho fatto bene...hihihi!"
    "Sbaglio o no è molto meglio così...non stavo divertendo per niente con il demone lupo...e poi voglio proprio vedere se il mezzo demone è forte come mi hanno detto..." disse Renkotsu uscendo il filo di ferro arroventato e intrappolando il povero Inuyasha in una gabbia di fuoco.
    Inuyasha era stato colto alla sprovvista ma non si diede per vinto. Infatti con il suo solito tono strafottente disse:
    "Fhè! E questo lo chiami fuoco? Non brucia nemmeno un po'!!"
    "Dannato hanyou...lo so che stai bleffando...ma guardati! Non riesci nemmeno a muovere la tua grande spada!!"
    "Bastardo!!"
    Era vero...purtroppo il nostro eroe era completamente bloccato dal filo di ferro che lentamente stava penetrando le sue carni e che gli bloccava ogni movimento possibile, il suo corpo avvolto da una spessa cortina di fuoco. Il dolore era quasi insopportabile ma doveva stringere i denti, doveva farlo per Kagome e per i suoi cuccioli. Con uno sforzo sovraumano iniziò ad avanzare in direzione di Renkotsu ma venne subito bloccato. Infatti Ginkotsu, velocissimo, si era messo tra Inuyasha e Renkotsu e aveva velocemente trasformato metà del suo corpo meccanico in una turbina. Ora lentamente aveva iniziato ad avanzare verso di lui con un sorriso maligno e pronto ad infilzarlo.
    "No...non ti fermare...su continua.. vieni a farti infilzare dal buon Ginkotsu...hihihihi!!"
    "Dai vieni su..." disse Renkotsu tirando di più i fili di ferro.
    Inuyasha gemette di dolore e si morse un labbro. 'Dannazione....e ora che faccio...qui tra un po' ci rimango secco...' pensò mentre cominciava a sudare freddo.
    Ma proprio quando ogni speranza sembrava il povero hanyou, Kouga con un calcio fortissimo colpì in pieno stomaco Renkotsu, tagliando in due il suo corpo fatto di cenere e terra tombale. Ora il mercenario dalla bandana rossa giaceva a terra inerme e con la bocca piena di sangue.
    "Ma cosa...????" disse Ginkotsu sconvolto dopo aver osservato la scena.
    "Hey...mai voltare le spalle al nemico!!" disse Inuyasha e con un movimento veloce tranciò in due il mostro meccanico uccidendolo sul colpo.
    "Fiuuuu....pensavo fossi morto lupastro..." disse Inuyasha mentre si liberava dal filo di ferro e raccoglieva il frammento di sfera di Ginkotsu.
    "E tu davvero hai creduto che un colpo così avrebbe potuto togliermi di mezzo??? Non dire assurdità, cagnolino...piuttosto dovresti ringraziarmi. Se non era per me a quest'ora saresti infilzato come uno spiedino!!" disse Koga pulendosi l'armatura.
    "Non ci penso nemmeno! Sgrunt!!!"
    "Cooosa????? E io come un deficiente l'ho pure aiutato!!!Chiedimi subito scusa!!!!!"
    Inuyasha rimase un po' in silenzio e dopo aver incrociato le braccia ed essersi seduto sussurrò con un filo di voce "Ti ringrazio...."
    "Ehhh??? Non ho capito bene. Dillo Più forte cagnolino..."
    "Grazie..."
    "Ancora un po' forte..."
    "GRAZIEEEEEE!!!!" urlò con tutta la voce che aveva in gola.
    "Così va meglio."
    "Fhè!!!" disse e si voltò dalla parte opposta con la faccia imbronciata.
    "Dannati bastardi..." disse Renkotsu con un sussurro appena udibile.
    "Mmm...non credevo fossi ancora vivo..." disse Koga avvicinandosi al corpo mutilato del brigante.
    "Noi Shinchinitai siamo diversi dagli altri uomini...."
    "Hehe...ora muori!!" disse e proprio quando stava per dargli il colpo finale, Inuyasha lo sbloccò. "Ma che cazzo fai??"
    "Aspetta lupastro...devo chiedergli una cosa." disse e prese per il collo Renkotsu. "Ora parla, bastardo! Dove sono Kagome e i cuccioli??"
    "Hehe... ti aspetti che io parli, ragazzino? Uccidimi subito, ora!!!"
    "Bastardo!!!!" ruggì e con il semplice movimento della mano gli spezzò il collo uccidendolo. Ora nella sua mano vi era solo il frammento della sfera che lo teneva in vita.
    "Che facciamo ora?"
    "Io devo entrare nella barriera!"
    " Cosa?? Ma ti purificherà!"
    "Non lo farà! Io sono un mezzo demone..."
    "Ma..."
    "Niente ma...devo andare lì dentro a salvare la mia Kagome e i miei cuccioli!!" disse stringendo in pugni.
    Kouga era sorpreso da tutta quella determinazione. Lui non avrebbe mai avuto un tale coraggio. 'I mezzi demoni hanno davvero una forza di volontà fuori dal comune!' pensò, mentre sul suo volto compariva un leggero sorriso.
    "Allora vai...che aspetti? Io aspetto qui e, non appena la barriera scompare, io vengo subito a darti una mano!" disse dandogli pacche sulla schiena.
    "Ti ringrazio, lupastro...sei un amico..." disse commosso e incredulo, Inuyasha.
    "Sisi..vai prima che cambi idea..."
    "Ok...a presto!!" disse e si inoltrò nella barriera.
    'Torna presto...amico ' disse il demone lupo mentre osservava Inuyasha sparire nella folta nebbia.

    Intanto all'interno del tempio Miroku e Sango stavano osservando attentamente l'uomo seduto sull'altare circondato di veli.
    "E solo una mummia!" disse Sango avvicinandosi lentamente, seguita da Miroku.
    "Ma...ma non è possibile!! Questo qui è..." disse Miroku indietreggiando e con faccia sconvolta.
    "Lo conosci, hoshi sama?"
    "Questa è la mummia del venerabile Hakushin Shonin!"
    A quel nome la mummia all'interno dell'altare si illuminò di una luce quasi accecante tanto che i due giovani dovettero coprirsi gli occhi. Dopo alcuni minuti la luce accecante diminuì di intensità e una voce calma e pacata cominciò ad echeggiare all'interno del sacro tempio.
    "Chi siete...voi che violate la mia barriera?"
    "Cosa?? La mummia è viva??" disse Sango un po' spaventata e afferrando il suo hiraikotsu.
    "Siete voi Hakushin Shonin?" chiese Miroku con tono serio.
    "Si, sono io...e a quanto vedo tu sei un giovane monaco che racchiude in se grandi poteri..."
    "Maestro, la mia fanciullezza è stata accompagnata da tantissimi racconti sulle vostre innumerevoli opere di bene, ma ora non riesco a comprendere come voi, che avete fatto tanto bene in vita, vi siate schierato dalla parte di un demone tanto malvagio come Naraku, tanto da innalzare una barriera tanto potente e assolutamente pura. Non vi siete accorto della sua natura malvagia?"
    "Che Naraku sia uno spettro maligno oppure no...è una cosa che non mi tocca minimamente!"
    "Cosaaa?" dissero in coro Sango e Miroku.
    "Nonostante voi sappiate che con la vostra barriera state proteggendo un demone malvagio voi..."
    "Quando ero in vita non ho avuto nessuna esitazione nel salvare la gente. Tutti mi adoravano.... Con l'aiuto di molti fedeli ho fondato questo tempio all'interno del monte Hakurei che serviva come luogo di ritrovo e di preghiera per i peccatori alla ricerca della salvezza. L'anno in cui la mia morte è avvenuta fu un anno caratterizzato da epidemie e carestie...l'intero mio paese era disseminato di cadaveri. Io feci il possibile prestando soccorso ai molti che si recavano nel mio tempio, ma alla fine rimasi contagiato anch'io. Molta gente venne al tempio preoccupata per la mia sorte. Io cercavo di rassicurarli ma sapevo che la mia ora era ormai giunta. Fu allora che decisi di diventare un santo vivente per proteggere quella gente in eterno. Al cospetto di tutti venni sepolto vivo...."
    "Allora divenne un Buddha vivente..."
    "...l'unico legame con il mondo di fuori era la canna di bambù che mi forniva l'aria da respirare. In quel buco continuavo a scuotere il sonaglio...per far sapere a tutti che con il suono sarebbe finita anche la mia vita. Ma più il tempo passava e più mi pentivo della mia scelta...avevo paura di morire! Non riuscivo a comprendere perchè io, che avevo fatto tanto bene alla gente, ora dovevo morire in quel modo...
    Alla fine mi spensi. Sebbene il mio corpo fosse diventato oggetto di venerazione, la mia anima continuava a vagare nelle tenebre senza riuscire a trovare la salvezza...finché non udì quella voce:'Odia...puoi anche odiare! Sei stato venerato come un santo per tutta la tua vita ma in realtà nessuno si è mai dato pena per te" Tu volevi solo vivere...Vieni con me. Con me vivrai!'
    Queste erano parole che io non ero mai neppure riuscito a pensare! Naraku mi ha dato un motivo per ritornare in vita e io lo servirò con tutte le mie forze!!!"
    Miroku era esterrefatto dalle parole del maestro. "Io non sono giudice di nessuno però....non posso accettare una barriera che protegge un essere malvagio come Naraku!" disse e si gettò in direzione del monaco ma la forte barriera che lo avvolgeva lo fece catapultare all'indietro.
    "Hoshi sama! State bene?" disse sango correndogli vicino.
    "Maledizione!!" urlò.
    "Qualunque cosa facciate la mia barriera non si spezzerà!"

    Intanto Inuyasha continuava ad avanzare velocemente all'interno della barriera, ma più andava avanti più la forza purificatrice della barriera si faceva più forte. Infatti dopo alcuni metri il ragazzo fu costretto a fermarsi, stremato.
    "Fottutissima barriera!!! Non...riesco più a muovermi..."
    "Oh...è proprio un peccato, lo sai? Pensavo che il nostro incontro sarebbe stato più....movimentato!" disse una voce poco istante.
    "E tu chi diavolo sei?? Fatti vedere!!"
    "Ma come siamo crudeli...non si tratta così la gente.." disse avvicinandosi sempre di più "Io sono Jakotsu, la punta di taglio della banda dei sette mercenari. Ci siamo incontrati alcune settimane fa, ricordi? Allora ero in compagnia di altri amici..."
    "E come potrei dimenticare quel giorno..." 'per poco no ci rimanevo secco...' continuò nella sua mente.
    "Sono contento che tu abbia buona memoria...comunque ho saputo che tu sei riuscito ad eliminarli..."
    "Fhè!! Erano solo dei palloni gonfiati!"
    "Mmmm...potrai pur aver avuto la meglio su di loro ma adesso...DOVRAI BATTERTI CON ME!!" disse e sguainò la sua spada a serpente.
    Inuyasha la evitò per un soffio ma aveva fatto male i calcoli. Infatti ora il suo corpo era avvolto completamente dalla barriera. Milioni di scariche elettriche invasero il suo corpo, impedendogli qualsiasi movimento. Un dolore lancinante gli colpì la testa e il povero mezzo demone urlò di dolore.
    "Oh..che peccato...ti stai purificando... Avrei preferito ucciderti di mano mia ma...che ci vuoi fare? Così è la vita! Salutami il diavolo, quando lo vedi!!" disse Jakotsu prima di gettarlo ancora di più nella barriera.
    Le urla del mezzo demone riecheggiarono a lungo nella foresta; poi dopo un tempo infinito cessarono. Il mercenario, curioso, decise di avvicinarsi per vedere in che condizione fosse il mezzo demone.
    "Hihihi..sono proprio curioso...hihihi...ma---ma--Cosa???????" disse sconvolto e facendo qualche passo indietro. "Non è possibile!! E' diventato un essere umano!!!"
    "Ahhhh....la mia testa...ma cosa???" disse Inuyasha guardandosi le mani ormai prive di artigli. "Oh no...Sono diventato un essere umano!!"
    "Mmm...sei uno dalle mille sorprese, tu! Sai, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Mi hai proprio sorpreso, bello!" disse avvicinandosi lentamente.
    Inuyasha di scatto si mise in piedi e impugnò tessaiga, uscendola dal suo fodero.
    "Cosa credi di fare con quella sottospecie di spada arrugginita?" disse prima di dargli un forte calcio nello stomaco.
    Ora Inuyasha era in ginocchio in preda a forti dolori.
    "Già in ginocchio a chiedermi pietà? E' ancora presto...divertiamoci ancora un po'!!" disse iniziandolo a colpire con la sua spada.
    In breve tempo il povero corpo di Inuyasha era ricoperto da tantissimi tagli ed abrasioni.
    'Dannazione!!! Questo stupido corpo umano...accidenti...la vista mi si annebbia...' pensò ansimando, mentre cercava con fatica di alzarsi.
    "Mmmm...per il respiro ci siamo...ma che fai? Scappi? Sei ridicolo...arrenditi...vieni tra le mie braccia e..."
    "Razza di...depravato!! Io non mi arrenderò mai!!" urlò e mosse la tessaiga in modo da colpirgli il collo.
    Jakotsu, accortosi in tempo del pericolo, riuscì per poco ad evitare la lama. 'Dannazione!! Il moccioso ha preso di mira la mia scheggia della sfera!!' pensò.
    "Tsk!! Cosa credevi di fare??" disse e gli sferrò un pugno nello stomaco con la sua spada.
    Prima che Inuyasha potesse accasciarsi al suolo, Jakotsu lo afferrò per i capelli.
    "Non svenire...voglio sentirti piangere!!!" disse portandolo all'altezza degli occhi.
    'Accidenti.. sto perdendo troppo sangue...non ho alcuna speranza di battere questo qui con la mia sola forza di uomo...Se questa barriera non sparisce al più presto...per me è la fine...'


    Capitolo 30

    CODICE
    La barriera è spezzata

    Intanto da Miroku e Sango.
    "E' inutile!! Sei troppo giovane e la tua forza spirituale, seppur potente, non sarà mai sufficiente da distruggere la mia barriera!!" disse il venerabile monaco.
    "Tsk! Se è così allora userò un'altra tecnica. Mi dispiace mancarle di rispetto ma...vi farò scomparire insieme a tutta la barriera!!!" disse Miroku e aprì il suo foro del vento.
    Dopo alcuni momenti di shock iniziale, il venerabile monaco cominciò a resistere alla forza del Kazaana. Ma purtroppo la potenza di quel vortice era tale che alla fine Hakushin dovette arrendersi. Il suo rosario improvvisamente si spezzò e la barriera cominciò a sparire.
    "C'è l'hai fatta, Hoshi sama!!" disse Sango in preda alla felicità ma poi si accorse di alcuni insetti velenosi di Naraku che si dirigevano verso il vortice dell'amico. "Presto, hoshi sama, chiuda il vortice! Ci sono i Samyosho!!" urlò la ragazza.
    Miroku chiuse il vortice appena in tempo. "Dannazione!! Il monaco mi è scappato!" disse guardando verso l'uscita del tempio ormai completamente bloccato da rocce e detriti vari.

    Intanto a valle Kikyo era seduta vicino ad un albero.
    'Che succede al monte Hakurei? La forza purificatrice si sta indebolendo...Qualcosa è uscita dal monte...' pensò e cominciò a dirigersi verso ciò che aveva visto uscire.

    La sfera di luce che conteneva il vecchio monaco toccò lentamente terra. Kikyo osservò attentamente l'uomo, anzi la mummia al suo interno e poi prese la parola.

    "Siete voi colui che ha eretto questa barriera attorno al monte Hakurei?" chiese sedendosi a pochi metri da lui.

    "E tu chi sei, donna? Dalle vesti che indossi mi sembra di capire che sei una miko"
    "Si, sono una miko ed il mio nome è Kikyo"
    "Ho sentito molto parlare di te da quell'uomo chiamato Naraku...sei venuta a purificare la mia anima?"
    "No. Vorrei solo poter parlare con voi. Come mai un uomo che in vita era considerato da tutti come un santo vivente si è abbassato a servire l'essere più crudele della terra? Vorrei che me lo spiegaste."
    L'uomo rimase per alcuni minuti in silenzio poi disse, alzando gli occhi al cielo: "Purtroppo si è disposti a tutto pur di sfuggire il più possibile alla morte..."
    "Vi capisco benissimo..." disse Kikyo abbassando il capo. "Io per poter restare in vita usufruisco delle anime di donne morte..."
    "Eppure riuscite lo stesso a compiere delle buone azioni...vi invidio moltissimo..."
    "No.. non dite così, vi prego...io ormai non sono nulla di più simile ad un demone, dato che sono stata riportata in vita grazie alla magia nera..."
    "Se voi foste veramente un demone, come dite di essere, ora non sareste qui a consolare un povero vecchio, che ha commesso il più grande errore della sua vita. Somma Kikyo, sarebbe per me un onore se voi poteste purificare la mia anima impura"
    "Oh, ma sommo Shonin...io non sono degna..."
    "Voi siete l'unica, la sola persona che potrà finalmente darmi la pace eterna!"
    "Eliminate la barriera dal vostro corpo. Per me sarà un onore purificare la vostra anima" disse dopo alcuni minuti di silenzio.
    Ormai libero della barriera, il sommo monaco si avvicinò alla sacerdotessa. Il semplice tocco della mano di lei bastò e già si poteva vedere la sua anima librarsi libera nel cielo, ormai pura e libera.
    "Ha raggiunto il nirvana!" disse Kikyo alzandosi e volgendo gli occhi al cielo.
    Improvvisamente si alzò il vento e il cielo diventò completamente nero.
    "Ohhh...ma che scena commovente!"
    "Chi va là?....NARAKU!!!"
    "Proprio io, in carne ed ossa. E' ormai molto tempo che non ci vediamo, mia cara Kikyo!"
    "Cosa vuoi?" disse impugnando arco e frecce.
    "Oh...che bel modo di accogliermi...ed io che ero venuto apposta per farti vedere il mio nuovo corpo!"
    "Nuovo corpo??"
    (Nota ora Kikyo vede solo il volto di naraku perchè il resto del suo corpo è coperto da un foltissimo fumo nero)
    "Si, mia cara...il motivo per il quale sono stato nascosto tutto questo tempo...." mentre diceva queste parole il fumo intorno al suo corpo aveva iniziato lentamente a sparire finché non sparì del tutto.
    "Eccolo qui, il mio nuovo corpo! Ora ogni mia piccola parte è composta da ogni tipo di demone, tutte coagulate insieme in un unico essere!! Finalmente tu, Kikyo, sparirai finalmente dalla faccia della terra!!"
    "Tsk!! Puoi trasformarti e rigenerarti tutte le volte che vuoi ma non potrai mai sfiorarmi! Il cuore del brigante Onigumo, innamorato di me, giace ancora nel tuo corpo!"
    "Ed è qui che ti sbagli, mia cara Kikyo! Ormai il cuore di quell'umano non è più nel mio corpo!!"
    "Cosaa?? Ma non è possibile!!"
    "E' stato un po' difficile, lo ammetto...ma adesso nulla potrà fermarmi dall'ucciderti! Non provo più nessun sentimento verso di te!!" e detto questo cominciò ad avvicinarsi pericolosamente alla sacerdotessa.
    Kikyo stava sudando freddo. Ancora non riusciva a credere a ciò che le aveva appena detto Naraku. 'No...non è possibile!! Non ci credo.. è assurdo!!' continuava a ripetersi mentre indietreggiava lentamente.
    "Cosa c'è, Kikyo? Hai paura di morire? Mmmmm...non credo dovresti, visto che sei già morta una volta! Tu sai benissimo cosa si prova!" disse ridendo.
    "Dannato!! Non farti illusioni, non morirò senza prima combattere!!" disse puntando l'arco verso di lui.
    "Oh.. ma che belle parole...degne di un eroina...ma allora mi spieghi perchè stai tremando come una foglia, eh? Mwhahahahahahaha!!!!"
    "Adesso basta!! Prendi questo!!!" e lanciò la freccia. Sfortunatamente questa non riuscì nemmeno a sfiorarlo, disintegrandosi subito dopo aver toccato la barriera che lo avvolgeva.
    "No!!! Ma come...?" disse portandosi una mano al volto.
    "Te l'avevo detto, Kikyo. Sono invincibile!!! E adesso....MUORI!!!!" disse e in quello stesso istante il corpo della donna venne tagliato in due, senza che la povera sacerdotessa avesse avuto il tempo di accorgersi di quello che le stava accadendo. Lentamente il suo corpo si accasciò al suolo e mentre questo cominciava a disintegrarsi la sua anima fu assorbita prontamente da Kanna, spuntata improvvisamente dietro Naraku.
    "Ottimo lavoro, Kanna.." disse Naraku osservando quasi divertito il corpo della sacerdotessa trasformarsi in cenere e polvere.
    Una parola però era giunta distintamente al suo orecchio, un nome che Kikyo aveva pronunciato proprio pochissimi istanti prima di essere colpita a morte : "Inuyasha"
    "Non temere, Kikyo...molto presto anche Inuyasha verrà a farti compagnia....Mwahahaahahahaha!!!" disse e sparì nel nulla insieme a Kanna.

    Intanto da Miroku e Sango.
    "Dannazione! L'uscita è bloccata!! Come faremo adesso?Qui tra un po' ci crolla tutto addosso..." disse Sango un pò preoccupata.
    "Usiamo uno di quei sentieri scavati nella roccia...porteranno sicuramente da qualche parte!"
    "Ok, maestro."

    In quello stesso momento Inuyasha giaceva a terra completamente coperto di sangue.
    "E dai moccioso!! Non puoi morirmi adesso!!! Io non mi sono ancora divertito con te!!" disse Jakotsu seccato
    'Maledizione!!...non ce la faccio più...mi si chiudono gli occhi...'
    "E va bene...ti sveglio io, allora!!" Il mercenario fece per avvicinarsi quando si accorse che verso di lui stavano arrivando centinaia e centinaia di demoni che sembravano impazziti. "Ma cosa??? Questi non dovrebbero poter nemmeno avvicinarsi qui. Ma cosa diavolo sta succedendo???" disse iniziando a lottare contro i demoni.
    Improvvisamente una luce fortissima avvolse la grotta. Jakotsu si voltò sconvolto verso il mezzo demone per terra. "No...non è possibile.....!!!"
    Con sua grande sorpresa il corpo del mezzo demone, che credeva essere ormai morto, era avvolto ora da una luce accecante e aveva iniziato a trasformarsi.
    "Miroku...Sango....siete riusciti a distruggere la barriera...." disse Inuyasha mentre tutte le ferite del suo corpo si rimarginavano e i suoi occhi e i suoi capelli cambiavano colore.
    "Maledizione!! Devo farlo fuori prima che la trasformazione si completi!!" disse sguainando la spada.
    Ma Inuyasha non gli diede nemmeno il tempo di fare un passo che già gli aveva tagliato la testa, uccidendolo.
    "Fhè!! Avresti dovuto uccidermi quando ne avevi la possibilità! Ora non sono più un avversario alla tua altezza!" disse mentre si chinava a raccogliere il frammento di sfera e osservava il corpo di Jakotsu che lentamente si disintegrava.
    "Bene! E anche questa è fatta!!...anche se devo dire che ci è mancato davvero poco che mi facessero fuori questa volta..." disse asciugandosi il sudore sulla fronte.
    "Kagome, Inuki, Kaori...non temete, sto arrivando!!" disse iniziando a correre come un pazzo in direzione del loro odore.

    "Ma cosa succede? Sembra come se il monte Hakurei stia crollando!!" disse Kagome stringendo al petto i piccoli e cercando di liberarsi dalle catene.
    Improvvisamente, un bagliore illuminò i due piccoli che, in pochi istanti, erano tornati con il loro aspetto di mezzi demoni.
    'Ohhhhhhhhh....guarda fratellino!!! Siamo tornati normali!!!' disse Kaori toccandosi le orecchie canine.
    'Che bello!!! Hai visto, mamma??'
    "Si...vi vedo...e quasi stento a crederci. Questo vuol dire che la barriera è stata spezzata!! Miroku e Sango c'e l'hanno fatta! Come sono felice!"
    'Ed era ora!! Non ce la facevo più a stare così!!' disse Kaori con faccia imbronciata.
    "Kaori, non devi dire così...chissà quanti pericoli hanno dovuto affrontare i tuoi zii Miroku e Sango per poter distruggere la barriera!" disse Kagome con tono di rimprovero.
    'La mamma ha ragione! Quando li incontreremo dobbiamo ringraziarli!' disse Inuki.
    'Fhè!! Tu sei troppo buono, fratellino! '
    ('Oh Kami...ogni giorno che passa Kaori diventa sempre più simile ad Inuyasha!') pensò mentre un enorme gocciolone le appariva sulla testa.
    Una roccia, staccatasi improvvisamente dal soffitto, stava cadendo in direzione della ragazza e dei piccoli, prendendoli alla sprovvista. Kagome d'istinto cercò di allontanarsi ma le catene saldamente attaccate alle sue gambe le impedivano di muoversi liberamente, e così il pezzo di roccia le colpì in pieno la gamba sinistra. La ragazza urlò di dolore e subito i piccoli le furono accanto preoccupatissimi.
    'Mamma!! Mamma!!! Come ti senti??'
    "Ah....mmm....sto-sto bene...non preoccupatevi...per fortuna il pezzo di roccia non era tanto grande...voi state bene?" disse mordendosi le labbra per evitare di urlare dal dolore.
    Una macchia rossa iniziò a formarsi sotto la gamba della ragazza e i piccoli vennero colti dal panico non appena giunse al loro naso l'odore del sangue della madre.
    'Mamma...tu stai sanguinando...' disse Inuki.
    'Dobbiamo subito togliere quella roccia dalla gamba!! Aiutami Inuki!' urlò Kaori sciogliendosi dall'abbracciò della madre.
    'Si!'
    "Cuccioli...no...tornate qui...è troppo pesante per voi!"
    'Dobbiamo almeno provarci! Forza sorellina, spingiamo!!'
    I due iniziarono a spingere la roccia con tutta la forza che avevano in corpo.
    'Si è mossa!!'
    'Continuiamo così...ci siamo quasi...'
    Con uno sforzo immane e dopo un tempo che sembrò infinito, la roccia cadde al suolo, liberando finalmente la gamba di Kagome. La ragazza emise un urlò di dolore, prima di cadere a terra, sfinita.
    "Bravissimi...piccoli miei...." disse un po' a fatica.
    'Guarda mamma! La catena si è rotta! Ora possiamo andarcene da qui!' disse Kaori tutta contenta mentre abbracciava la madre.
    'Non credo che la mamma possa muoversi in queste condizioni...' disse Inuki abbassando le orecchie.
    Kagome, dopo aver sentito le parole del figlio, disse, guardandoli intensamente negli occhi: "Inuki...Kaori...non dovete preoccuparvi per me. Andate avanti..."
    'Cosa?? No mamma! Io non ti lascio qui!!' disse Kaori con le lacrime agli occhi.
    ' Neanch'io! Noi resteremo qui con te!' disse Inuki stringendo i pugni.
    "Inuki...Qui sta cadendo a tutto pezzi e presto o tardi nuovi frammenti di roccia cominceranno a cadere sulle nostre teste... se rimanete qui per proteggere me, sarete sempre in pericolo..."
    'Non voglio...non voglio lasciarti!!!' disse Inuki con le lacrime agli occhi.
    "Io starò bene...su Inuki...prendi tua sorella e andate da quella parte...l'uscita non è molto lontana..." disse accarezzando il volto di Kaori mentre la scioglieva dal suo abbraccio e baciando Inuki sulla fronte. "Lo sai? I maschietti non devono piangere davanti a delle ragazze...significa che sono deboli..."
    'Io non sono debole! Sono forte e coraggioso come papà!' disse mentre si passava il braccio sugli occhi per asciugarsi le lacrime.
    "Lo so, Inuki." disse Kagome sorridendo leggermente.
    'Mamma, ho paura...' disse Kaori.
    "Non devi, Kaori. Ora vai e rimani sempre vicino a tuo fratello.. lui è forte e coraggioso...come tuo padre. Ti proteggerà..."
    La piccola annuì e insieme i due cuccioli si avviarono verso l'uscita gattonando, il volto di entrambi rivolto verso la madre.
    'State attenti...piccoli miei...' disse la ragazza, prima di accasciarsi al suolo e perdere i sensi.
     
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  13. Draconomicon
     
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    senza parole.. :)
    vediamo come continua la storia!!!
     
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  14. kagome123
     
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    Capitolo 31

    CODICE
    Bankotsu

    Intanto da Inuyasha
    'Ci sono quasi!! Questo è l'odore di Kagome e dei piccoli ma...questo è odore di sangue! Devo sbrigarmi!!' pensò mentre aumentava il passo.
    "Hey tu...si può sapere dove credi di andare, mezzo demone?" disse una voce sconosciuta che era giunta improvvisamente alle orecchie di Inuyasha.
    Il mezzo demone si fermò di scatto e incominciò a guardarsi intorno, le orecchie argentate che si muovevano da una parte all'altra per cercare di localizzare l'intruso.
    "Tsk! Sai, sono sorpreso...non credevo che saresti arrivato vivo fino qui....e a fare fuori tutti i miei fratelli, ad uno ad uno..."
    "Fhè! Non erano un granché come avversari...mi ci è voluto poco per farli fuori..." disse Inuyasha afferrando lentamente Tessaiga.
    "Oh, ma davvero? E allora cosa sono tutti quegli strappi nel tuo kimono? E quelle macchie di sangue?"
    "Fhè!"
    "Comunque non mi importa...loro erano soltanto delle pedine che eseguivano i miei ordini, tutto qui..."
    "Allora tu...sei il loro capo? Interessante..." disse inuyasha prima di lanciare un kaze no kizu in direzione di una roccia vicina. Infatti prima che il colpo potesse andare a segno, si vide chiaramente l'ombra di un uomo saltare via e andare verso l'hanyou con in pugno un enorme spada. Inuyasha, questa volta, non si fece cogliere impreparato e rispose a quell'attacco con la tessaiga. La grotta fu illuminata da una luce immensa appena le due lame si toccarono, per poi smettere pochi secondi dopo. Ora i due combattenti erano disposti l'uno di fronte all'altro, come se si stessero studiando attentamente.
    "Bella spada, umano...forse è un po' troppo imponente per te. Sai...ti immaginavo molto diverso...di solito un capo di una banda di briganti è molto più robusto"
    "Questo non vuol dire che io, pur non avendo una corporatura robusta, non sia forte. Io, Bankotsu, posso benissimo tener testa a ciascuno dei miei compagni!" disse e lanciò un potentissimo attacco contro l'hanyou che lo parò subito.
    "Ma questo...è youki!!! Come è possibile? Tu impugni una spada demoniaca!"
    "Non vedo cosa ci sia di sbagliato...questa spada scelse me come suo padrone molti anni fa...ed è grazie a questa che ho sempre avuto il potere assoluto sui miei compagni!!!" disse e lanciò un nuovo attacco che Inuyasha parò senza problemi.
    "Fhè...In pratica potremo combattere alla pari...vediamo un po' come resiste la tua spada a questo!! KAZE NO KIZU!!!"
    Bankotsu in risposta lanciò un nuovo attacco per contrastare quello dell'hanyou e entrambi vennero scaraventati indietro di parecchi metri.
    "Mmmm...sembra proprio che le nostre forze si eguaglino. Dopotutto, tu sei solo un misero mezzo demone..."
    "Sta zitto bastardo!!! Senza quella stupida spada non saresti nulla!" disse Inuyasha e pochi istanti prima che potesse sferrare nuovamente il suo attacco, si trovò davanti Bankotsu il quale, dopo aver lasciato inaspettatamente cadere la sua spada a terra, gli sferrò un pugno potentissimo in mezzo allo stomaco, cogliendolo di sorpresa.
    "E ora...TI SEMBRO DEBOLE PER CASO??????" disse infuriato come non mai mentre guardava il mezzo demone contorcersi a terra per il dolore. "E vero che questa spada meravigliosa ha ampliato la mia forza ma... questo non significa che senza di essa non sarei capace di fare nulla! O forse non ti è ancora bastata la lezione..."
    Fatti due passi in avanti, Bankotsu si chinò verso l'hanyou e, dopo averlo afferrato forte per il collo e alzato in aria, continuò: "Sai, hanyou...io sarei capace di spezzarti il collo con la sola forza della mia mano, se solo lo volessi!" disse quasi ruggendo e guardando Inuyasha con occhi di fuoco.
    Inuyasha fu attraversato da un brivido. 'Come è possibile che un semplice essere umano potesse racchiudere in se una tale forza ' si chiedeva. 'Questo qui è veramente capace di farmi a pezzi con le sue mani! Se non trovo subito in che parte del corpo ha il frammento di sfera, sono finito...'
    "Che c'è hanyou? Te la stai facendo sotto dalla paura?" disse senza mai staccare lo sguardo dagli occhi di lui.
    Improvvisamente la terra cominciò a tremare e una roccia enorme staccatasi dal soffitto e che si dirigeva verso di loro costrinse il mercenario a mollare la presa. Inuyasha ora poteva finalmente riprendere fiato.
    "Hahahaha! Si vede che lassù c'è qualcuno che ti protegge, hanyou..."
    "Ridi pure, ma la prossima volta non mi farò cogliere impreparato!!" disse e si lanciò all'attacco, questa volta senza la spada.
    Era come se si stesse assistendo ad un incontro di boxe tra pesi massimi, tanto grande e spaventosa era la forza dei loro attacchi. In poco tempo la faccia di Inuyasha era ricoperta da lividi, mentre Bankotsu aveva solo qualche piccolo graffio sparso qua e là.
    "Vedi cosa succede a contare solo sulla propria spada, hanyou? Si finisce per diventare deboli...non capisco cosa ci trovi in te quella ragazzina!"
    Inuyasha, sentendo parlare di Kagome, si rimise in piedi. "Questo non è affar tuo! Lei è la mia compagna e non potrò mai perdonarti per avermela portata via!!" disse ruggendo.
    "L'amore rende deboli, non lo sapevi?.... Guarda come sei ridotto! Non riesci nemmeno a sfiorarmi... Anche quando ero in vita era la stessa cosa: nessuno che fosse uomo o demone poteva competere con me. Con la mia forza potevo fare tutto!!"
    "Ed è qui che ti spagli! Non è sufficiente essere forti nella vita per poter ricevere il rispetto...L'amore, che tu credi renda deboli, molto spesso è in grado di rendere le persone imbattibili quando si battono per la persona amata...e io...NON POTRò MAI FARMI BATTERE DA UNO COME TE!!" disse quasi urlando e lanciandosi di nuovo all'attacco. Bastarono pochi minuti ad Inuyasha per ribaltare la situazione: ora Bankotsu giaceva a terra con la faccia e il corpo gonfi di lividi.
    "Ti basta o ne vuoi ancora??"
    "DANNATO MEZZODEMONE!" disse sputando sangue.
    La lotta tra i due durò ancora per qualche minuto fino a quando inaspettatamente Bankotsu colpì Inuyasha con un calcio e lo mandò a terra. Quando Inuyasha si rimise in piedi Bankotsu aveva già afferrato la sua spada e si stava preparando a lanciare un attacco.
    "Dannato....così non vale!!"
    "Non posso farmi sconfiggere da te!!! Ora prendi questo!!! ONDA DI FUOCO!!!!"
    In pochi attimi dall'enorme vortice che aveva creato Bankotsu con la spada uscì una sfera di fuoco incandescente, diretta a tutta velocità verso Inuyasha.
    'Dannazione! Non posso lanciare il kaze no kizu...quel dannato vortice me lo impedisce...e se provassi con il Bakuryuha? Questa tecnica sfrutta lo youki dei miei avversari ma Bankotsu non ha youki, è un essere umano....però....la sua spada lo ha!!' mentre pensava questo un sorriso apparve sul suo volto.
    "Che fai, hanyou? Sei così terrorizzato che non sai più cosa fare e non capisci più niente??"
    "Ti spagli, Bankotsu...adesso so come farti sparire per sempre!! Prendi questo!!! BAKURYUHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!"
    "Illuso!! Ma...cosa...AHHHHHHHHHH!!"
    L'enorme palla di fuoco spinta dal bakuryuha di Inuyasha aveva rapidamente iniziato a tornare indietro. In pochi secondi la palla incandescente lo aveva avvolto facendolo sparire per sempre. Ora Bankotsu non era altro che un mucchio di ossa e di cenere.
    "Finalmente è finita...." disse l'hanyou tirando un sospiro di sollievo e raccogliendo l'ultima scheggia dal mucchio di cenere.
    Improvvisamente la terra tremò di nuovo e l'enorme soffitto si spaccò in due. Inuyasha fu quasi travolto dall'enorme quantità di massi e detriti e proprio quando un enorme roccia stava per colpirlo giunse alle sue orecchie una voce conosciuta.
    "Hiraikotsu!!!"
    L'enorme boomerang colpì di netto la rocca tagliandola a metà. Inuyasha alzò la testa e vide Sango e Miroku in groppa a Kirara che si dirigevano verso di lui.
    "Ragazzi!! Che ci fate qui? e...Kirara? Non era rimasta al villaggio?"
    "Io e Kirara eravamo troppo preoccupati e così abbiamo deciso di raggiungervi!" disse un altra vocetta conosciuta.
    "Shippo!!"
    "E ci sono anch'io, signorino Inuyasha!!"
    "Anche il vecchio Miyoga è qui?? Ma...ma..."
    "Lo abbiamo trovato durante il cammino e ha tanto insistito per venire con noi....così..." disse Shippo.
    "Capisco..."
    "Perchè dite questo, signorino? Non mi volete, forse?" disse Miyoga guardandolo con occhi pieni di lacrime e saltando sul suo naso.
    "No no...non è questo....è che sono sorpreso di vedere anche te....-_-'' "
    "Ma Inuyasha, cosa è successo alla tua faccia?" chiese Miroku interrompendo il discorso tra i due.
    "Fhè! Ho appena finito di combattere contro Bankotsu, il capo dei mercenari..."
    "Oh..."
    "Comunque, Miroku Sango, vi ringrazio per aver distrutto la barriera....se non fosse stato per voi adesso non sarei qui..." disse un po' rosso in volto.
    Sango e Miroku lo guardavano con faccia sconvolta. "Di niente..." riuscì a dire Sango.
    "A proposito, dov'è Kagome? Non è con te?" disse Shippo saltando sulla spalla dell'hanyou.
    Inuyasha abbassò le orecchie. "No...purtroppo è tenuta prigioniera da qualche parte qui nel monte e con lei ci sono anche i cuccioli..."
    "Cosa???? E che stai a fare qui fermo e immobile??? Su sbrigati, stupido!!"
    "Ma non hai sentito che ho appena finito di combattere contro uno dei sette???(enorme vena pulsante sulla testa!! ^^'') Non osare darmi dello stupido! BOING!!!( colpo sulla testa di Shippo!)"
    "Ahi!!!!"
    "Se è così allora bisogna sbrigarsi....la montagna potrebbe crollare da un momento all'altro!! La divina Kagome e i piccoli potrebbero essere in pericolo!" disse Miroku serio.
    "Hai ragione...andiamo allora!!"
    "Siii!!!" dissero tutti in coro.

    Intanto, Kagome aveva ripreso i sensi e aveva iniziato a guardarsi intorno. Non era rimasta priva di sensi per molto ma in quel breve frattempo molte altre pietre che si erano staccate dal soffitto fortunatamente non erano cadute vicino a lei. Con grande sforzo mosse la parte inferiore del suo corpo, ancora paralizzata dal dolore, e iniziò a strisciare, facendo presa con le mani e le braccia, in direzione del lungo corridoio che portava all'uscita della grotta. Dopo aver percorso qualche metro, la ragazza fu costretta a fermarsi. Si voltò. Dietro di lei una lunga striscia si sangue indicava il percorso fatto.
    "Maledizione!! Maledetta gamba!!" imprecò stringendo i pugni.
    Improvvisamente avvertì la presenza dei frammenti della sfera. "Avverto distintamente la presenza di due frammenti... e si stanno avvicinando a grande velocità! Chi sarà mai?" disse e si nascose dietro una roccia più grande poco distante.
    "Kagomeeeee!! Kagomeeeee!! Dove sei??" disse una voce di ragazzo.
    'Ma questa voce...' "Koga-kun!!!"
    In un attimo il demone lupo fu vicino a lei.
    "Kagome! Oh, grazie al cielo sei salva!! Il cagnolino non è ancora arrivato? Come al solito è in ritardo....ahhh...se non ci fossi io! Ma...ma Kagome! Tu sanguini!"
    "Si...una roccia mi è caduta sulla gamba...credo proprio di essermela rotta..." disse sorridendo leggermente.
    Koga afferrò delicatamente la gamba e controllò l'entità del danno. "Si è rotta, ma bisogna fermare il sangue altrimenti si infetterà!" disse e senza che Kagome gli avesse detto niente cominciò a leccare la ferita.
    "Koga-kun!!! Ma...ma che fai? Non è necessario...." disse la ragazza arrossendo leggermente.
    "Non preoccuparti Kagome...il cagnolino avrebbe fatto lo stesso. La mia saliva farà cicatrizzare più velocemente la ferita. Sono sicuro che poi tu e il cagnolino mi ringrazierete. A proposito...non dovrebbero esserci i cuccioli con te?"
    "Bhè...ecco...sono andati avanti da soli...Era la sola cosa da fare visto che io sono ferita e non posso muovermi velocemente."
    "Cosaaaa??" 'Oh Kami...se ai cuccioli succede qualcosa il cagnolino me la fa pagare!' pensò. "Ora li raggiungiamo subito. Aggrappati a me!"
    Kagome fece come le aveva detto ma improvvisamente un ombra scura apparve davanti a loro.
    "Dove credete di andare voi due?" disse l'ombra con tono minaccioso.
    "Tu chi sei, dannato?" disse Koga.
    "Come? Non mi riconoscete? E si che sono cambiato un po', però...."
    "Naraku!!" disse Kagome che aveva avvertito la presenza di una grandissima quantità di frammenti provenire da quell'ombra, per non parlare della grandissima e potentissima aura sprigionata da quell'essere.
    "Finalmente qualcuno che mi riconosce...hehe..." disse mentre si dirigeva lentamente verso un fascio di luce lì vicino. Ora che non indossava più la pelle di babbuino, il suo aspetto era molto simile a quello di un soldato, con indosso però una corazza fatta di demoni di ogni tipo. In mezzo a petto un grande occhio rosso si muoveva velocemente da una parte e dall'altra, come se stesse osservando il luogo intorno a se.
    "Quello lì è Naraku? Anche se ha cambiato aspetto è sempre lo stesso! E per questo motivo così stupido che sei sparito per mesi senza lasciare traccia?? Patetico!" disse Koga facendo scendere dalle sue spalle Kagome e schioccandosi le dita.
    "E' questo che pensi del mio nuovo corpo, principe dei lupi? Sciocco...non sai ancora che presto ti pentirai per quello che hai appena detto!"
    "Non credo proprio! Fatti sotto, dannato!"
    "Koga-kun...stai attento. Questo non è più il Naraku di qualche mese fa..." disse Kagome portandosi le mani al petto.
    "Non preoccuparti Kagome. Non può farmi assolutamente niente."
    "Io, invece, credo proprio che dovresti ascoltare ciò che dice Kagome..."
    "Sta zitto!! Combatti allora e vediamo quanto sei diventato forte!"
    "Se me lo domandi così gentilmente...non vedo come posso dire di no!!"
    "Non vedevo l'ora!"



    Koga, dopo essersi schioccato ripetutamente le dita, si mise in posizione d'attacco.
    Naraku sorrise malignamente. "Allora, principe dei lupi, sei pronto?"
    "Non immagini nemmeno da quanto tempo sto aspettando questo momento, hehe! Finalmente potrò vendicare i miei compagni! Prendi questo!!!" disse e sferrò un calcio fortissimo contro l'avversario. Purtroppo a causa della barriera attorno al corpo di Naraku, il colpo non ebbe alcun effetto e Koga fu scaraventato parecchi metri più in là.
    "Koga-kun!!" urlò Kagome preoccupata per le sorti dell'amico.
    Koga si alzò quasi subito e confortato dalla presenza della ragazza continuò ad attaccarlo per lungo tempo senza fermarsi mai. Naraku continuava a parare tutti i suoi colpi e ad evitarli muovendosi velocemente da una parte all'altra. Era passata un'ora buona da quando il combattimento tra i due aveva avuto inizio e Koga non si era fermato nemmeno per un secondo. Ora Koga era ormai allo stremo delle forze e Naraku se ne accorse subito.
    "Sei stanco, principe dei lupi?" chiese freddo.
    "Noo!! Io non mi fermerò finché tu non verrai sconfitto, sappilo!!" disse ansimando e con la fronte piena di sudore.
    "Non credo che resisterai a lungo se continui così e poi....io ho avuto già troppa pazienza!" e detto questo colse di sorpresa il povero demone lupo provocandogli una profonda ferita sul petto con un suo artiglio, uscito improvvisamente dalla barriera che lo avvolgeva.
    "Arghhh.....dannato!!" urlò in preda al dolore e portandosi una mano sulla parte ferita che aveva iniziato a sanguinare.
    "Hehe...la prossima volta colpirò le gambe...preparati!!" disse mentre l'artiglio ritornava all'interno della barriera.
    'Oh no...Naraku ha intenzione di impossessarsi dei frammenti che Koga-kun ha nelle gambe...se prende anche quelle diventerà ancora più forte!' pensò Kagome mentre si affacciava dalla roccia dietro la quale era rimasta nascosta ad osservare la lotta fino a quel momento. 'Se...solo avessi l'arco e le frecce con me....adesso potrei aiutarlo...' pensò stringendo forte i pugni.
    Erano passati nemmeno 5 minuti e Koga era ricoperto di ferite e sangue per tutto il suo corpo. L'unica parte illesa erano le gambe.
    "Mmmm..se non fossi stato così agile a quest'ora le tue sofferenze sarebbero già finite e ora non saresti conciato in quel modo, demone lupo..." disse Naraku osservandolo ansimare e gemere di dolore con un sorriso maligno stampato sulle labbra.
    "Tu...anf..non riuscirai mai....anf...a prendere i miei frammenti...anf" disse a fatica il povero Koga.
    "Allora credo che sia giunto il momento di finirla qui e poi...voglio che tutto sia finito PRIMA che arrivi Inuyasha!"
    Kagome nel sentire quelle parole fu inconsapevolmente attraversata da un brivido lungo la schiena e d'istinto si rannicchiò meglio dietro la roccia. Era come se sentisse gli occhi freddi di Naraku osservarla attraverso la roccia.
    'Inuyasha!!' gridò forte nella sua mente mentre la paura cominciava ad invadere lentamente il suo animo.
    Koga osservava seccato il demone davanti a lui. "Si hai ragione...prima che il cagnolino arrivi, tu...TU SARAI GIà ALL'ALTRO MONDO!!!" urlò gettandosi all'attacco con tutta la forza che gli era rimasta.
    Come un fulmine a ciel sereno un fortissimo raggio luminoso proveniente dal corpo di Naraku attraversò la piccola caverna illuminandola a giorno. Quando la luce sparì Koga era a terra privo di sensi e con le gambe sanguinanti.
    "Co...cosa è successo??"chiese la ragazza sconvolta mentre si strofinava gli occhi.
    Naraku nel sentire le parole della ragazza sorrise malignamente "Stolto...credeva veramente che il suo attacco sarebbe servito a farmi fuori...quando è stato sufficiente un solo colpo del mio artiglio rovente a metterlo fuori gioco..hehe..." disse mentre apriva lentamente la mano destra per mostrare alla ragazza le due schegge di sfera appena prese da Koga.
    'Artiglio rovente? Ma ...ma di che cosa diavolo sta parlando? Io non ho visto niente...non sarà che...' ma i pensieri della ragazza vennero interrotti da Naraku che aveva lentamente iniziato ad avvicinarsi a lei.
    "E' inutile che ti sforzi di capire ciò che è appena successo, piccola miko. Grazie allo straordinario potere della sfera ora posso muovermi a velocità tali da essere quasi impossibile distinguerle chiaramente, specialmente per una semplice umana come te..." disse prendendole improvvisamente il mento e costringendola a guardarlo negli occhi.
    'Dannazione...non l'ho nemmeno visto arrivare...un attimo fa era a dieci metri da me e adesso...' pensava mentre una goccia di sudore le attraversava la fronte.
    "Pur tuttavia, non potrò mai controllare pienamente tutta la potenza di questo gioiello...pur essendo diventato svariate volte più potente di quanto lo ero pochi mesi fa. Tu, piccola miko, controllerai la sua potenza per me....dato che tu ora sei la SOLA ad avere un potere così grande..."
    "Cosa?? Cosa ti fa pensare che io voglia aiutare uno schifoso essere come te nei suoi assurdi piani di conquista??" disse infuriata come non mai e spostando via la mano di Naraku che le cingeva in mento.
    "Hehe....mi aspettavo questa risposta da parte tua, ragazzina. Infatti...sarai costretta a lavorare per me!" disse avvicinando il più possibile il suo viso a quello di lei.
    Kagome fu attraversata da un brivido e volse lo sguardo dalla parte opposta per sfuggire ai suoi occhi di fuoco.
    "Perchè eviti il mio sguardo, mmm?? Non ti piaccio neanche un po'? Eppure anch'io sono un mezzo demone come il tuo Inuyasha..."
    Kagome di tutta risposta gli sputò in faccia. "Come osi affermare ciò???? Tu non puoi minimamente paragonarti ad Inuyasha!!" urlò con tutta la forza che aveva.
    "Dannata ragazzina!" disse infuriato mentre si puliva il viso con il braccio. "Presto non potrai più parlarmi così!!"
    Naraku sorrise malignamente, fece un passo indietro e dopo aver schioccato le dita il corpo della ragazza fu rinchiuso in una spessa barriera nerastra.
    "Ma cosa??? Fammi uscire immediatamente da qui, capito??? Inuyasha arriverà da un momento all'altro e allora..." ma non potè finire la frase perchè una potente scossa elettrica sprigionata dalle pareti della barriera si diffuse per tutto il suo corpo, bloccando ogni sua mossa. La ragazza ora era a terra che ansimava pesantemente.
    Naraku sorrise nuovamente e dopo essersi avvicinato il più possibile alla barriera disse, con voce roca e sicura: "Tu diventerai la mia schiava...che tu lo voglia o no. E non preoccuparti per Inuyasha... lo rivedremo molto presto, dato che sicuramente verrà a cercarti. Soltanto che tu, per allora....NON TI RICORDERAI PIù DI LUI!!! Hahahahahahaha!!!" disse e si levò in volo insieme alla sfera che conteneva la povera Kagome.
    'Non voglio....non voglio....INUYASHAAAAAAAAAAAAA!!' urlò nella mente la ragazza prima di cadere priva di sensi.


    capitolo 32

    CODICE
    Corsa contro il tempo

    "Ci siamo quasi!!!" urlò Inuyasha agli altri. 'Kagome...sto arrivando...'
    "Ma cosa..???" disse improvvisamente Miroku portando una mano sulla fronte.
    "Che succede Hoshi?" disse Sango
    "Questa...è l'aura malefica di Naraku...dannazione!! E così forte che faccio fatica..." disse mentre la sua fronte si riempiva di sudore.
    "Cosa??? Io non sento alcun odore. Da che parte Miroku???" disse Inuyasha.
    "Dritto davanti a noi..."
    "Andiamo!!"
    Il nostro gruppo di amici si precipitò come un razzo nella direzione che aveva detto loro Miroku, il quale intanto era rimasto leggermente indietro data la tremenda forza di quell'aura. Ma non appena Inuyasha giunse all'entrata di quello che sembrava una prigione fu costretto a fermarsi. L'intera area era invasa di un forte miasma.
    "Dannazione!! E ora come facciamo a passare???" disse Sango scendendo da sopra Kirara e con Shippo sulle spalle.
    "Già...se ci fosse stata Kagome avremmo potuto purificarlo!!" disse Shippo.
    "Fhè...non serve purificarlo...basta SPAZZARLO VIA!! KAZE NO KIZU!!!" urlò mettendo nel colpo tutta la rabbia che aveva.
    In pochi minuti tutto il tunnel fu sgombro dalle nubi di miasma.
    "Wow!! Ce l'hai fatta Inuyasha!" disse Shippo saltando sulla spalla di Miroku che intanto li aveva raggiunti.
    "Forza andiamo! La divina Kagome potrebbe aver bisogno d'aiuto!" disse Miroku.
    "Si!" dissero gli altri e si inoltrarono all'interno delle prigioni.
    A prima vista non vi era anima viva.
    "Ma questo...?? Non è possibile!"
    "Cosa, Inuyasha?" chiese Shippo
    "Sento distintamente l'odore del lupastro ma...non è possibile! Come ha fatto ad arrivare qui?"
    "Non importa, adesso andiamo da lui. Forse potrà dirci dove si trova Kagome!"
    "Ok!"

    "Ma cosa...cosa è successo??" chiese koga riprendendo coscienza.
    "Questo vorrei saperlo da te!! Dov'è la mia Kagome???" chiese Inuyasha prendendolo dal colletto. (^^'' cioè per il collo)
    "Inuyasha!! Non stringerlo così! Koga è ferito, non vedi?" disse Shippo.
    "Come se non me ne fossi accorto!! Così va meglio, no? (lo lascia stare ^^’) Adesso dimmi cosa diavolo è successo qui!!"
    "Io sono venuto qui non appena la barriera si è dissolta, attraverso un entrata secondaria che ho trovato per caso. Seguendo l'odore del sangue di Kagome, sono giunto in questa specie di grotta e poi è apparso quel dannato Naraku..."
    "Cosa?? Kagome era ferita??? E dov'è ora??E i miei cuccioli?? Parla, lupastro!!"
    "Quando sono arrivato Kagome mi ha detto che i piccoli erano andati avanti da soli in direzione dell'uscita. Stava perdendo parecchio sangue dalla gamba e così le ho leccato la ferita."
    "Tu, cosa?? Come hai osato leccarla?? Dannato bastardo!!"
    "Inuyasha, lo sai benissimo che l'ho fatto per il suo bene...infatti la ferita aveva smesso quasi immediatamente di sanguinare." disse Koga calmo.
    "Fhè!!" rispose seccato.
    "Cosa è successo quando è arrivato Naraku?" chiese Miroku avvicinandosi al demone lupo.
    "Abbiamo combattuto ma, purtroppo, lui ha avuto la meglio e sfortunatamente è entrato in possesso dei miei frammenti della sfera!"
    "Cosa??" disse Miroku.
    "Dov'è adesso Kagome chan?" chiese Sango.
    "Naraku....QUEL DANNATO L'HA PORTATA VIA!!" disse stringendo i pugni e ringhiando.
    Tutti rimasero scioccati nel sentire quelle parole.
    "Oh no...povera Kagome chan! " disse Sango portandosi la mano alla bocca.
    "Maledizione!!!" disse Inuyasha tirando un pugno fortissimo contro la parete e spaccandola in due. "Perchè tu, Kagome....perchè non sono arrivato prima...??? Grrrrrrrr!!!!"
    Nel vedere quella reazione tutti abbassarono il capo.
    "Padroncino Inuyasha...credo che sia meglio se andiamo a cercare i piccoli Inuki e Kaori...potrebbero essere in pericolo..." disse Myoga titubante saltando sul braccio di Inuyasha.
    "Si...hai ragione vecchio Myoga...il loro odore è ancora fresco..."
    "Andiamo!!Non c'è tempo da perdere!!" disse Miroku, montando in sella a Kirara insieme a Sango e Koga.
    "Si!!"
    'Fa che arrivi in tempo!...Fa che arrivi in tempo!!' pensava Inuyasha mentre correva il più veloce possibile.


    Intanto Inuki e Kaori avevano gattonato senza sosta e ora erano quasi giunti nelle vicinanze del bosco in cui avevano incontrato giorni prima i loro nemici per la prima volta.
    'Inuki...ti prego...fermiamoci qui...non ce la faccio più...' disse la piccola Kaori ansimando.
    'Kaori...anch'io sono stanco ma...non dobbiamo fermarci assolutamente....almeno fino a quando non saremo veramente al sicuro!' disse Inuki voltandosi indietro verso la sorella e ansimando.
    'Inuki...ma dove vuoi andare??'
    'Voglio cercare di raggiungere il villaggio dove ci fermammo qualche giorno fa con la mamma e il papà...lì potranno aiutarci! A giudicare dall'odore non siamo molto lontani...'
    'Fratellino...come fai ad avere così tanta forza? Io...io non capisco...' disse fermandosi vicino ad un grande albero per riprendere fiato.
    'Non lo so neanche io...è come se ci fosse qualcosa dentro di me che mi da la forza di compiere ogni cosa...non so spiegarmi bene...' disse mettendosi anche lui seduto.
    'Sei proprio uguale alla mamma, Inuki...' disse sorridendo
    Inuki sorrise anche lui a quelle parole. Improvvisamente, le piccole orecchie di entrambi i bambini si mossero.
    'Hai sentito, fratellino?'
    'Si...viene di là...e a quanto sembra si sta avvicinando sempre più '
    'Ma...ma...non può essere!!'
    'Cosa, sorellina?'
    'Inuki non riconosci questo odore?'
    Il piccolo annusò a lungo l'aria circostante poi, con faccia scioccata e spaventata, disse: 'Questo è l'odore di quel brutto signore vestito di bianco che ci ha fatto addormentare!'
    'Si! E' quello che ci ha separato dal papà!! Che facciamo adesso?'
    'Rimaniamo nascosti qui tra l'erba e la neve...se non ci muoviamo forse non ci noterà...'
    Kaori annuì e si accucciò per terra vicino al fratello.
    "Maledizione!! Per poco non ci rimanevo secco anch'io!! Quel mezzo demone è davvero troppo forte per i miei gusti...meglio sparire se voglio salva la pelle" diceva tra se e se Mukotsu l'avvelenatore, l'unico sopravvissuto della banda dei sette, mentre correva via dal monte Hakurei. "Tra poco sarò al villaggio. Una volta là potrò mettermi a preparare nuovi veleni per poter sconfiggere una volta per tutte quel gruppetto di mocciosi...ma cosa??"
    Mentre correva il mercenario era inciampato su qualcosa cadendo di muso a terra.
    "Strafottuta radice!! Come hai osato...eh??. Ma?? Guarda guarda cosa abbiamo qui!! Hihihi!!" disse mentre osservava i due cuccioli distesi per terra.
    Infatti l'uomo aveva improvvisamente deviato la sua traiettoria andando a finire sul braccio di Inuki.
    'Oh no!' disse Kaori alzandosi immediatamente da terra e andando vicino al fratello.
    'Maledizione!! Se non avessi mosso il braccio non sarebbe inciampato...' disse prendendo la mano della sorella e indietreggiando lentamente.
    "Se voi siete qui soli soletti...vuol dire che i vostri genitori sono ancora all'interno del monte... Quale genitore lascerebbe i propri bambini da soli e senza una protezione? Non sarà che i vostri genitori sono morti, eh?? Allora???" disse avvicinandosi ai piccoli che ormai erano con le spalle contro il tronco dell'albero.
    Il cuore dei piccoli stava battendo all'impazzata.
    "Poco importa...sapete? Le ossa e gli organi dei mezzi demoni sono degli ottimi ingredienti per il particolare veleno che sto preparando da qualche tempo...e voi sareste perfetti. Vi alletta l'idea, mmmh?" disse sfregandosi le mani.
    I piccoli in risposta cominciarono a ringhiare forte e a mostrare denti e zanne all'avversario.
    "Oh...ma che paura!! I cuccioli di demone si stanno preparando all'attacco!! Guarda che artigli!! E che zanne!!" disse a mò di cantilena e atteggiandosi come una donna in preda al terrore.
    La piccola Kaori, nel vedere quella scena, fu invasa dall'ira e un grosso nervo pulsante comparve sulla sua testa.
    'Ma chi si crede di essere questo qui???Grrrr!!!! Ora lo faccio secco!!!' e senza che Inuki potesse fare qualcosa per fermarla, la bambina si buttò sull'uomo e iniziò a graffiarlo e a morderlo con tutta la forza che aveva, prendendo Mukotsu decisamente alla sprovvista.
    "Dannata mocciosa!...Argh...ferma!! Argh! Molla il braccio!!" urlava mentre cercava di liberarsi dall'attacco.
    Inuki era esterrefatto e senza parole. 'Sorellina!!...-_-'''''....è tale e quale a papà quando si arrabbia...'
    Ma purtroppo, come era prevedibile, Mukotsu si dimostrò essere il più forte. Infatti prese la piccola saldamente per il cappuccio e la lanciò forte contro l'albero vicino.
    "Kaoriiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!' urlò Inuki, catapultandosi come un fulmine vicino alla sorella, la quale era a terra stordita dalla forte botta. 'Tu...maledetto bastardo!!' disse ringhiando e con le lacrime agli occhi.
    "Cos'è??? Anche tu vuoi lo stesso trattamento di tua sorella, moccioso???"
    'Grrrrrrr!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!'
    "Hehe!! Ora mi sono davvero stufato di giocare! Prendi questo!!" urlò e uscì dallo zaino un contenitore dal quale cominciò ad uscire un denso fumo bianco.
    Inuki d'istinto si portò vicino la sorella facendole da scudo. 'Non devo respirare.. non devo!!!' urlava nella mente il piccolo.
    Mukotsu dopo aver osservato attentamente la scena disse: "Questo veleno agisce a contatto con la pelle e con gli occhi...è inutile che trattieni il respiro!! La sua particolarità è che non uccide subito ma lascia le sue vittime coscienti fino alla fine...bloccate solo nel corpo. Di solito lo utilizzo con le donne per potermi divertire con loro...ma, con voi ho fatto un eccezione!!" disse sghignazzando.
    Si portò vicino ai piccoli e, afferrato il piccolo Inuki dal vestitino, lo scaraventò contro il tronco. Inuki gemette di dolore, sentendo un ramo appuntito entrargli nella carne.
    "Non era giusto che soffrisse solo la tua sorellina...hehehehehehe!!!"
    Inuki e Kaori, la quale intanto aveva ripreso conoscenza, ringhiarono leggermente e aggrottarono le sopracciglia.
    "Sebbene siate sotto l'effetto del veleno e con la testa sanguinante, non avete perso ancora la vostra arroganza!! Dannati bastardi prendete questo!!" disse iniziando a tirare calci contro i piccoli con tutta la forza che aveva e ridendo come un pazzo.
    Le urla di dolore dei piccoli riecheggiarono a lungo nel bosco.
    'Mamma...papà....' urlavano tra i gemiti e i guaiti.
    "Piangete e urlate quanto vi pare, tanto non verrà nessuno a salvarvi, tanto meno i vostri genitori! Mwhahahahaha...AHHHHHHH!!!"
    Un dolore lancinante avvolse Mukotsu all'altezza della spalla destra e fu costretto a fermarsi. Si girò e notò, con terrore, che più della metà del braccio destro gli era stato mozzato con un colpo netto di spada e che ora stava perdendo molto sangue.
    "Ma che diav....?"
    Si voltò indietro per vedere chi avesse osato fare tanto e rimase sconvolto.
    Anche se il dolore alla testa e al resto del corpo era molto forte, i piccoli aprirono lentamente gli occhi, per capire per quale motivo il mercenario si fosse fermato. E quello che videro era ciò che non si sarebbero mai aspettati.
     
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  15. Draconomicon
     
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    User deleted


    ki sarà il salvatore??
    io 1 mezza idea c'e l'ho.. :)
     
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68 replies since 8/4/2008, 16:31   1956 views
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