La stanza di Argento

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    "Beh allora: Che la ricerca abbia inizio" disse Blake sorridendo.
    "Siiiii, Tordek stiamo arrivando!" gridò Zeronix
     
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    Era passata più di una settimana dall'ultima volta che si erano visti.. Vecna stava male per questo anche perchè non capiva il motivo per cui Tordek la evitava..

    Era nel Suo letto.. guardava fuori dalla finestra mentre delle lacrime le rigavano le guance..

    -Lacrime di drago.. e pensare che gente ucciderebbe per queste, mentre io le spreco per.. per..-
    Erano quelle le parole pronunciate da Vecna con un sorriso, mentre osservava l'albero che si muoveva davanti alla finestra, scosso dal vento e dalla pioggia in quella oscura notte...

    Rimase ore a piangere a causa di Tordek.. quel Tordek che anni fa conobbe, lo stesso che era diventato suo "padrone", lo stesso che adesso, anche se tornato, non la voleva vedere..

    -Cosa mai ti ho fatto!- urlò battendo i pugni nel materasso per la rabbia, che vibrò con un sordo tonfo, mentre le lacrime di lei non accennavano a diminuire..

    Quella stanza sembrava vuota... l'unica cosa che si sentiva, altre ai suoi deboli singhiozzi, era il ticchettio delle gocce sui vetri della finestra..almeno fino ad allora..

    La porta si apri nella stanza buia, facendo entrare uno spiraglio di luce che, battendo sul volto, accecò il famiglio, che, prontamente si riparò con il palmo della mano..

    Era lui..

    Appena lo capì, si fece seria e offesa,voltandosi in modo da dargli le spalle e, mentre era voltata, lentamente si asciugò le lacrime..

    -Se ti disturbo posso anche andarmene... sai.. non vorrei crearti problemi..- disse lei arrabbiata..

    -Almeno però potresti dirmi cosa ti è preso.. perchè non mi sembra di averti mai fatto nulla di male..-

    Tordek ascoltava in silenzio, serio, anche se nel suo volto si vedeva una nota di tristezza.. tristezza non si sarebbe notata, perchè quella stanza era troppo buia, e perchè lei era di spalle..

    Mentre Vecna parlava chiuse la porta, cosi da non essere disturbato, e dopo averla osservata al buio, senza rispondere, si sedette sulla sedia vicino al comò...

    -Perchè non rispondi?- esordì lei.. -Voglio almeno una spiegazione prima di andare..-

    Si voltò verso di lui... lo conosceva da tanti anni, quindi capì che qualcosa non andava..

    -Cosa c'è?- chiese mettendosi a sedere sul letto, nella parte più vicina a lui, anche se un po distante..

    Tordek sorrise.. dopotutto lei lo conosceva meglio di tutti.. quindi.. poteva parlargliene..

    -Vecna...Non mi resta molto..- furono le parole di Tordek che colpirono Vecna dritto al petto..

    -Che intendi?.. mica stai per morire!- ribattè lei ancora con gli occhi spalancati dal terrore..

    -No.. Non sto per morire.. pultroppo..- fu la rispota gelida di lui,mentre un fulmine illuminò la stanza per un attimo, evidenziando i suoi profili: rimaneva seduto con i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani a pensoloni, mentre con il viso guardava il pavimento

    -C-Che significa pultroppo?- chiese il famiglio cercando di abbassarsi, per riuscire a incrociare il suo sguardo..

    -Sta per accadere...- sussurò con un filo di voce tordek, prima di alzare il volto verso di lei..

    In quel momento Vecna rimase allibita..un altro fulmine illuminò la stanza e insieme alla stanza, il viso di tordek.. entrambi gli occhi erano rossi...

    -Che significa? perchè L'altro tuo sangue sta ribollendo?- Fu la frase che lei riusci a dire prima che il mago la interrompesse..

    -Vecna..da quanti anni ci conosciamo noi?.. quasi tre..all'epoca io possedevo ala da più di tre anni...- Cominciò tordek..

    -Si, lo so..E allora?- disse Vecna, cercando di fare andar vanti la storia il più velocemente possibile

    -Guarda il cielo... e poi... Guardati il bracciale...- Disse il ragazzo facenno un cenno di testa col capo prima verso la finestra, verso il polso della ragazza..

    Lei prontamente obbedì.. Prima osservò le lune.. erano piene e comparivano e scomparivano da dietro le nubi..era normale del resto..Poi ancora confusa osservò il bracciale..

    -Cosa significa!- disse sorpresa quando si accorse che appariva pieno di crepe...

    in quel momento Tordek sorrise e parlò..

    -Ogni tre anni, nella settimana della decima luna piena, gli spiriti delle due spade leggendarie si svegliano.. Cominciano il primo giorno a dare segno del loro risveglio.. dando leggeri capogiri e sbalzi di umore..man mano che passa il tempo, questi capogiri diventano veri e propri Vuoti di memoria dove ci si ritrova in luoghi diversi da quelli dove sono iniziati..
    Questi vuoti di memoria, man mano diventano più lunghi, e di quei periodi resta solo, almeno nel mio caso, una grande rabbia..
    Bene.. in quei periodi Lo spirito influenza la tua mente, facendoti agire secondo la sua volontà..
    In questi giorni, quando sono sparito.. è capitato..: Mentre avevo il vuoto ho ucciso un gruppo di viaggiatori che ho incontrato a nord di questa scuola..-


    Vecna rimase allibita.. adesso si spiegava il suo sinistro ritorno nella scuola, quando apparve coperto di sangue..

    -E allora?.. basterà tenerti qui fin quando non passerà la settimana!- propose ansiosa e speranzosa lei con un sorriso forzato, che svanì quando tordek scosse la testa..

    -Il settimo giorno, il tuo bracciale si spezzerà perchè Ala si sarà svegliato completamente.. e per 24 ore io non sarò più io..- disse il ragazzo sorridendo..poi continuò.. -per questo devo sparire da questa scuola e chiudere il nostro legame, così da preservare la tua mente,...
    Conto di partire al più presto, mentre tu invece rimarrai qui.. ho già riferito al preside che mi devo allontanare.. se rimanessi qui, non so cosa potrebbe accadere... tre anni fa ho distrutto i villaggi di una zona delle dune di Ryò..quest'anno potreste essere tu, shana, himiko.. perchè quel giorno io diventerò ala, e ala diventerà me..conosco già un posto dove andare.. un posto dove posso limitare i danni-


    Vecna rimase con la bocca spalancata mentre le parole di tordek risuonarono in quella buia stanza..

    -Non se ne parla.. io vengo con te..- disse decisa Vecna che non potè trattenere più le lacrime, che silenziosamente ripresero a percorrere il suo viso..

    -Questo è solo uno dei tanti effetti collaterali della mia spada....- disse il ragazzo, poi continuò
    -e non sai quanto mi piacerebbe morire per terminare tutto questo, per proteggere voi, che quando state con me siete costantemente in pericolo...-

    A quelle parole Vecna non resistette, e piangendo abbracciò stretto Il suo padrone, che rimase li, fermo a riflettere sul da farsi e sulla sua vita mentre la pioggia batteva sulla finestra..

    -Ti prego.. fammi venire con te..- lo pregò la ragazza

    -Fra 3 giorni accadrà.. da oggi, fino alla mezzanotte del terzo giorno il nostro legame sarà chiuso e non mi potrai raggiungere in nessun caso..perdonami.. ancora per l'ennesima volta-

    Dette quelle parole le diede un bacio in fronte, e dopo averla scostata contro la sua volontà, usci dalla stanza coprendosi col mantello, accompagnato dai dissenzi e dalle lamentele di Vecna, che si nascose con viso nel cuscino per soffocare il dispacere e la paura per ciò che presto sarebbe accaduto al suo tordek.. qualche attimo, poi, dopo aver respirato a fondo corse fuori per fermare il mago..
     
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