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Shinji Fujiwara.
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Altro che il bacio sulla guancia: il cervello di Myos era in totale blackout.
Per un attimo non seppe cosa fare, un turbinio di emozioni lo colse; poi, si lasciò andare.
Al diavolo suo padre, le sue regole, il suo titolo e le responsabilità.
Il suo cuore voleva restare lì, sulle labbra di Maeve.
Rispose teneramente al bacio, stringendo la ragazza tra le sue braccia. Finalmente riusciva a capire cos'era, quella sensazione che da giorni provava, quella sensazione che non riusciva ad interpretare, a decifrare.
D'altronde, nessuno insegna ad amare.
Separandosi da Maeve, poggiò la fronte contro la sua.
Fece un piccolo sorriso e disse:
-Uhm, sì. Penso di essermi fatto un quadro della situazione, ora.-
A Maeve scappò un risolino un po' nervoso.
Il ragazzo sospirò, ancora appoggiato alla frotne della giovane, per poi dire:
-Maeve... ormai lo sai, io non sono bravo in queste situazioni. Mi hanno insegnato ad usare l'arte della parola per comandare, per uccidere quasi... ma mai per cose così belle. Tu... tu mi fai davvero sentire come una persona, e non come un simbolo. Forse non sarò bravo, non avrò dimestichezza, ma... se avrai pazienza, potrò imparare, credo. In cambio, io starò sempre al tuo fianco. Sempre.-
Le diede un altro breve bacio prima di risollevarsi; inarcò un sopracciglio e commentò in maniera ironica:
-...E forse potrei anche insegnarti a camminare senza distruggere tutte le suppellettili nel tuo raggio d'azione.-
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.SPOILER (click to view)Shinjino, sei uno scrittore nato!!! Che tenera la scena!!!
Era successo. Maeve era al settimo cielo. Myos ricambiava i suoi sentimenti!!!
Quando aveva risposto al bacio e l'aveva stretta tra le braccia, avrebbe voluto che il tempo si fermasse...
Quando si erano staccati, alle parole del ragazzo, aveva lasciato scappare un risolino nervoso.
Però sentiva un dolce tepore dentro...era così dolce restare con la fronte poggiata contro la sua...
Alle parole del ragazzo sentì il suo cuore quasi scoppiare per la felicità...sempre al suo fianco...non poteva chiedere gioia più grande...
La baciò ancora, ma in un attimo il suo spiritò ironico riprese il sopravvento. Maeve scoppiò a ridere e replicò: "Signor von Einzbern, porre rimedio a ciò è il minimo che possa fare, visto e considerato che è lei la principale causa di tutti questi cali di attenzione!"
Si mise quindi al suo fianco, stringendosi al suo braccio. Lo sguardo che gli rivolse era carico di dolcezza e di pura, semplice, unica...felicità!
Edited by Misa-chan85 - 10/6/2008, 20:06. -
Shinji Fujiwara.
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SPOILER (click to view)Ti ringrazio ^///^ mi sono emozionato un po' anche io! XD
Myos si inchinò, scherzosamente:
-Allora mi impegnerò perché ciò non accada più...-
Poi, quando Maeve gli si avvicinò, la condusse vicino alla finestra, per poi appoggiarsi alla parete. All'esterno, un leggero vento spirava.
-Penso che ora sia il caso di dissipare le tue preoccupazioni riguardo la missiva.-
Mostrò a Maeve la scheggia di rubino.
-Dunque, devo partire da una premessa; la maggior parte dei maghi utilizza una bacchetta come catalizzatore magico, e come ben sai la scelta della bacchetta è molto importante: un mago non può scegliere una bacchetta qualsiasi, e nello stesso modo un Mago come me, che utilizza le gemme ,non può sceglierne una qualsiasi. Dal blocco minerario originale viene estratta la pietra a lui più congeniale, e da essa viene fabbricata la Gemma.-
E Myos, come ad evidenziare la sua spiegazione, mostrò la sua ametista a Maeve.
-Però il materiale avanzato è molto. Ciò permette una sostituzione della gemma nel caso si sovraccaricasse o si danneggiasse, nello stesso modo in cui una bacchetta, seppur con difficoltà, può essere riparata. Una parte del blocco originario viene sempre lasciato per ottenere le cosiddette Gemme di Comunicazione. Attraverso queste, il mago proprietario può imprimere un messaggio in alcuni frammenti, per poi spedirle ad altri Maghi delle Gemme. Mediante un semplice incantesimo è poi possibile visualizzarle come se la persona in questione fosse davanti al Mago ricevente. Il rubino è la pietra di mia sorella, è per questo che l'ho nominata prima.-
Il giovane sorrise a Maeve: era uno dei pochi sorrisi aperti che le concedeva.
-Quindi non è necessario preoccuparsi. E' da considerarsi come una normale lettera. Oh, visto che ci siamo, mi pare il momento giusto per dartela...-
Myos armeggiò nella tasca, per poi tirare fuori... una scheggia viola, di ametista.
La posò delicatamente nel palmo di Maeve, chiudendo poi le sue dita su di essa.
Tenendole sempre la mano, disse:
-Non sei una maga delle Gemme ma, grazie ad un catalizzatore iniziale, dovresti poter visualizzare le mie, in caso di necessità. Spero di non dovermi mai allontanare, comunque... ma sappi che le Gemme di comunicazione sono poche, non le doniamo di certo alla prima persona che incontriamo.... voglio poter essere sempre in contatto con te.-. -
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Maeve ascoltò con attenzione la spiegazione di Myos. Era felice che la missiva fosse una semplice lettera di una sorella a cui manca il fratello!
Quando Myos le regalò quell'ametista, annuì felice. Voleva restare vicino a lei anche se era lontano...tra un po' avrebbe cominciato a camminare 2 metri sopra terra!
"Grazie..." gli disse dolcemente, la sua mano, ancora nella sua, chiusa sulla gemma "la monterò su un ciondolo, così starà sempre con me, vicino al cuore..." e così dicendo gli regalò un altro bacio a fior di labbra.
"Oh, ma tu volevi andare a lezione! Ed io ti ho trattenuto! Se vuoi andare, magari ci vediamo più tardi...hai qualche idea di cosa fareeeee...etcì!!!"
La frase si era conclusa con uno starnuto...a quanto pare l'acqua del vaso aveva cominciato a fare il suo effetto.... -
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-Non preoccuparti, io...-
Myos stava già assicurando Maeve di non preoccuparsi, quando le scappò uno starnuto!
Myos la fissò intensamente per un attimo, poi...
...rise.
Non una risata trattenuta, ma una vera, autentica risata.
-P-perdonami... ma sei troppo tenera...-
Ed era vero, oltre allo starnuto, vederla così piccola, avvolta nel suo mantello, con i capelli leggermente spettinati e quell'espressione imbarazzata era troppo per il suo cuore!
Dopo essersi ricomposto, frizionò leggermente Maeve, come a trasmetterle il suo calore.
-Forse è meglio se ti accompagni in camera... quando ti sarai asciugata, tornerò indietro, non è un problema.-
Cingendole il braccio con le spalle, l'accompagnò per il corridoio, in direzione della sua camera.SPOILER (click to view)Nel mentre io preparo il post per la lezione... tanto sono atemporali, giusto? XD. -
.SPOILER (click to view)Giusto! XD
Stranamente vderlo ridere così di gusto, non le diede alcun fastidio...era solo estremamente felice di vederlo finalmente ridere spensierato!
Maeve si strinse a Myos e si lasciò docilmente condurre verso la sua camera.... -
Shinji Fujiwara.
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I due giunsero nel corridoio occidentale... proprio davanti alla finestra dove si erano baciati per la prima volta. Che ironia!
Myos si appoggiò alla parete, guardando Maeve: pareva leggermente provata e i suoi abiti erano sgualciti... Myos non poteva saperlo, ma era appena stata in missione!
-Volevo sapere perché ti sei arrabbiata così tanto, questa mattina al lago... mi stavo semplicemente allenando, e non riesco tutt'ora a capire il motivo della tua acredine. Io sono andato in camera dopo e mi sono addormentato, ma quando ti ho rivisto eri a cavallo con Napo, e sembrava che tu stessi decisamente bene... forse quindi il problema non si pone più.-
Era palese, a Myos un po' bruciava la questione, o meglio l'accumularsi di più di esse: se avesse semplicemente visto Maeve con Napo magari non avrebbe fatto i salti di gioia, ma di certo non avrebbe pensato chissà che... ora la vedeva tutta sgualcita ma sorridente... o meglio, sorrideva fino a che non l'aveva incrociato nel corridoio.. -
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"Sai qual è la cosa ironica? E' che vieni ORA a chiedermelo, quando al momento non te n'è importato nulla! Ero preoccupata per te! A morte! Hai esagerato! Potevi farti male, seriamente! Se ti fosse successo qualcosa io..." gli occhi le si riempirono di lacrime.
Tutto ciò che aveva tenuto dentro fino ad allora si stava riversando all'esterno come un fiume in piena.
Si asciugò le lacrime con le mani. Voleva essere forte.
"Sei stato un incosciente, altro che prova di forza! Ed egoista, perché non hai pensato minimamente che se ti succede qualcosa altre persone starebbero male! E non parlo solo di me! Alla tua famiglia non pensi? Se si fosse trattato di una guerra, di una missione, di una qualunque causa di forza maggiore, avrei potuto capire...ma per uno stupido allenamento no!!! E tanto per la cronaca, prima di saltare alle conclusioni, accertati delle cose! Sono stata in missione con altri tre compagni e Napo era fra quelli! E per il ritorno, dato che non aveva un cavallo, è salito sul mio! Niente di più semplice!" proruppe infine, voltando il capo di lato e puntando lo sguardo sul pavimento.
Non voleva piangere, ma perché allora continuava a farlo?!. -
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Myos era colpito: non aveva mai pensato che potesse preoccuparsi per quello... forse in effetti aveva esagerato.
Il ragazzo si avvicinò alla giovane, sospirando.
-Non piangere, ti prego...-
Le fece alzare il viso delicatamente, asciugandole le lacrime.
-Ti chiedo scusa, non avevo capito che ti eri preoccupata così tanto. Vedi, mio padre mi sottoponeva ad addestramenti ben peggiori, continuamente, e quindi non ho gestito bene la mia forza, sebbene io mi sia astenuto da usare il mio altro incantesimo offensivo... d'ora in poi farò più attenzione. Ma tu...-
Le prese il viso tra le mani osservandola intensamente, prima di continuare
-...tu non devi MAI più andare in missione senza di me! E se ti fosse capitato qualcosa? Questa volta sono io a dirtelo... non penso tu sia un'inetta, ho saggiato le tue capacità, ma ciò non mi tranquillizza! Voglio che tu stia vicino a me, quando sei in una situazione di pericolo, daccordo?... non sei ferita, vero?-
. -
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Con quei piccoli gesti Myos aveva cancellato la rabbia di Maeve. Aveva capito il suo errore, era questa la cosa importante.
Maeve scosse il capo: "no, tranquillo, non sono ferita! sto bene! e a quanto pare me la sono cavata piuttosto bene, dato che io e Vincent siamo stati premiati dal preside per questa missione!" aggiunse allora sorridendo tra le lacrime e lanciandogli uno sguardo allusivo sull'ultima frase.... -
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Myos era davvero sollevato. Fortunatamente era andato tutto bene!
-Ne ero certo. Come sei stata premiata? Spero di aver ancora l'onore di passeggiare in sua compagnia, signorina des Fours de Grangeblanche...-
Finì ironicamente, dandole un breve bacio.. -
.
Maeve si lasciò baciare dolcemente...la pace era ormai fatta!
Quando si staccò da lui rispose scherzosamente: "Uhm...non saprei, signor von Einzbern...dovrei prima controllare la mia agenda...ma può sempre provare a corrompermi..." concluse allusiva, baciandolo ancora. Ok, aveva capito che per lei stargli lontana era impossibile...figuriamoci averecela con lui!
Persa in quello stato di grazia, stava quasi per dimenticarsi di parlare a Myos della cosa più importante: il suo premio!!!
"Oh, dimenticavo! Come premio speciale il preside si è offerto di darci qualunque cosa chiedessimo, nei limiti del possibile e della decenza."
Maeve fece una breve pausa...voleva creare un po' di suspance, ma non vedeva l'ora di dire a Myos che la sua sorellina sarebbe venuta a trovarlo!
"Alla fine ho chiesto di poter ospitare qui in accademia la signorina Azmaria von Einzbern..." disse infine con noncuranza, ma curiosissima di vedere la reazione del ragazzo.... -
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-...Cosa?-
Myos non era sicuro di aver sentito bene. Aveva davvero...?
Si avvicinò a Maeve, prendendole il viso tra le mani, guardandola con lo stupore con cui si guarda un'alba a mezzanotte.
-...Da che cielo provieni? Perché sei scesa qui per stare vicino a me?-
E l'abbraccio con slancio: era davvero felicissimo! Non riusciva a credere che Maeve avesse davvero rinunciato al premio della sua missione per lui! Nessuno gli aveva mai fatto un regalo così bello...
-Non so se mi merito tanto, ma farò di tutto affinché lei sia sempre felice. Sempre-
Questo fu il pensiero di Myos, stringendola a sé.. -
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Maeve si lasciò stringere...il suo vero premio era quello!
Quale ricompensa più grande della felicità del ragazzo che amava? Se lui era felice, lo era anche lei!
Si staccò da lui a malincuore, ma sorridendo: "Il preside ha detto che avrebbe provveduto ad inviare un invito per lei a casa tua, quindi credo che quanto prima una graziosa signorina di undici anni arriverà qui a Tristein!" concluse allegramente.
"Tesoro, io vorrei cambiarmi e darmi un aspetto un po' più presentabile...ti va di accompagnarmi in camera o vuoi che ci diamo un appuntamento per più tardi? Oh, quasi dimenticavo! Come vanno le contusioni post-allenamento?" chiese infine Maeve, sfiorandogli delicatamente uno dei punti dove era stato colpito.... -
Shinji Fujiwara.
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Sebbene non sembrasse, Myos era al settimo cielo... la sua sorellina gli mancava molto, sarebbe stato felice di rivederla!
-Ti accompagno certamente... comunque sto bene, niente di serio. Devo al più presto imparare anche io un incantesimo curativo, Vincent immagino fosse illeso dopo aver usato la sua tecnica di guarigione...-
Detto ciò prese per mano Maeve, e i due si diressero verso la stanza di lei..
Corridoio Occidentale |
