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Shinji Fujiwara.
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Myos si sedette accanro a Maeve, in un tavolo di media grandezza.
Il giovane inarcò un sopracciglio dicendole:
-Non accadrà mai, alleno ogni giorno il mio corpo e le mie arti magiche. Te l'ho detto, comunque: senza zuccheri non riesco ad avere l'energia sufficiente per affrontare la giornata in maniera produttiva. -
Alzò un braccio, facendo segno ad una cameriera di avvicinarsi.
-La prego di portarmi questo budino al cioccolato, una fetta (generosa mi raccomando) di torta con la panna e le fragole e questo piattino di pesche candite. Oh, da bere gradirei una cioccolata calda, grazie.-
La cameriera prese l'ordine con un'espressione sconvolta... più o meno la stessa espressione di Maeve!
Il giovane si girò verso Maeve, e con disinvoltura, chiese: -tu cosa ordini?-
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"Ehm...per me un the al gelsomino e una fetta di crostata alla frutta, grazie!" disse rivolta alla cameriera, con un risolino, ancora sconvolta! 
Poi, rivolgendosi ancora al ragazzo: "Non c'entrano gli allenamenti, qui è questione di giustizia divina!" disse ridendo. Poi si fece improvvisamente seria, cominciando a scrutare il ragazzo con sguardo indagatore. Il suo viso si avvicinava sempre di più a quello del ragazzo, che cominciava quasi ad avere paura...poi, mise una mano sul capo di Myos, facendogli voltare la testa un paio di volte, continuando a esaminarlo attentamente... "E nemmeno un brufoletto! Pelle assolutamente perfetta!!!" esclamò infine, quasi indispettita.
Poi, vedendo l'espressione attonita del ragazzo, gli fece l'occhiolino, tirando fuori la lingua a mo' di linguaccia, e scoppiò a ridere con una risata argentina.. -
Shinji Fujiwara.
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Myos sospirò leggermente, con aria velatamente teatrale.
-Ciò è un'altra delle innumerevoli prove che dimostrano che Dio non esiste...-
Si sistemò meglio sulla sedia, posando il tovagliolo sulle ginocchia. Prima che potesse rigirarsi di sua spontanea volontà... vide Maeve avvicinarsi sempre di più al suo viso!
Come al solito si irrigidì: che volesse di nuovo...?
...Ah. La pelle.
-Santa Madre, questa ragazza mi farà perdere il senno...-
Quasto pensò passandosi una mano fra i capelli, ostentando indifferenza.
Però, la sua presenza lo rasserenava: a parte la sorellina, era raro che sentisse delle risate nella sua tenuta.
Myos fece vagare lo sguardo per la sala, notando alcuni studenti più grandi seduti a dei tavoli lontani: nessuno che conoscesse.
-Strano, è presente poca gente stamane... forse è eccessivamente presto.-. -
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"Già, hai ragione..." concordò Maeve facendo vagare lo sguardo nella sala.
Poi aggiunse: "Beh, intanto mangiamo...aspettiamo un po' e se non arriva nessuno magari andiamo a fare un giro in giardino, che ne dici?" chiese infine sorridendo.. -
Shinji Fujiwara.
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Myos annuì.
-Bene. Dunque, aspettiamo.-
Nel mentre arrivò la cameriera con le loro ordinazioni: il giovane iniziò a mangiare, sotto lo sguardo divertito di Maeve... gli pareva impossibile che riuscisse ad ingurgitare tutta quella roba!SPOILER (click to view)E' la storia della mia vita, tra l'altro. -
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Anche Maeve cominciò a mangiare la sua colazione.
Di tanto in tanto guardava divertita sottecchi Myos, che si era avventato sul cibo. Sembrava sereno. La disperazione della sera prima sembrava solo un ricordo, per quanto sapesse benissimo che di certo non si sarebbe potuto cancellarla con un colpo di spugna. Però era felice: lui sorrideva.
Quando la colazione era arrivata aveva assunto un'espressione di autentica gioia, come quella di un bambino che scarta il regalo di natale! Che tenero che era!. -
Shinji Fujiwara.
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Myos continuava a vedere Maeve sorridere sotto i baffi. Mah, le donne...
Mentre rigirava compitamente il cucchiaino nella cioccolata, con la coda dell'occhio vide un movimento alla finestra.
Si voltò, e richiamò l'attenzione della giovane amica.
-Guarda... lì, fuori dalla finestra...-
Maeve, girandosi, sorrise.
Entrambi potevano scorgere i loro Famigli volare insieme, nel cielo dell'Accademia. Erano poco più di due macchine rosa e blu, ma entrambi i padroni potevano riconoscere i loro Famigli senza problemi... come avrebbero potuto essere altrimenti?
-A quanto pare si divertono. Ne sono lieto.-
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DarkSaber G10.
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In attesa della lezione Vincent e Marahute decisero di andare a mangiare un boccone per spezzare l'attesa e si sedettero ad un tavolo.
Vincent ordinò un irish coffee per se una brioche per Marahute.
Vincent disse: "Chissà se si sono già accorti della mancanza del cervo ^__^"
Marahute: "Credo lo scopriremo presto ih ih ih ih". -
Shinji Fujiwara.
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Myos si voltò, e vide che un ragazzo che non aveva mai visto prima era entrato in mensa. Si era seduto poco distante da loro, quindi poteva vedere chiaramente lui e il suo Famiglio.
Prima che Myos potesse chiedere a Maeve se lo conoscesse, lei gli aveva già preso la mano e l'aveva fatto alzare (avevano finito la loro colazione) per avvicinarsi al giovane.
-Diamine, di certo sei una persona socievole, mhm?-. -
soleluna113.
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Napo e Fede con i loro vestitini sbrilluccicosi andarono dritti dritti in mensa, avevano già mangiato ma visto che stavano cercando volti amici erano sicurissimi che vista l'ora liavrebbero trovati lì. Infatti non si erano sbagliati, ad un tavolo oltre ad un ragazzo che non conoscevano c'erano maeve e Myos. "C'è Maeve con il suo amico, andiamo a salutarli?" chiese Napo a Fede ma non era necessario aspettare la risposta così si diresse direttamente verso i ragazzi. "Buongiorno a tutti, vedo che oggi siamo mattinieri" Napo era di ottimo umore dopo il risveglio con Fede per cui rivolse ai ragazzi un caloroso sorriso . -
MayaStella.
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"Maeve, Myos, buongiorno" disse Frédérique con un sorriso luminoso, poi rivolgendosi al ragazzo nuovo disse " piace di conoscerti lui è Napo, il mio adorato compagno di stanza, ed io sono Frédérique" . -
DarkSaber G10.
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Vincent vedendo quest'orda di gente avvicinarsi incominciò a fare finta niente e a girarsi dappertutto 
mentre Marahute non faceva altro che sghignazzare e zompettare qua e la sul tavolo spargendo la briosche dappertutto tranne che nello stomaco 
Dato che erano stati così gentili ad avvicinarsi per salutare, Vincent leggermente imbarazzato - "ma perché mi devo sentire così a disagio ogni volta che mi si avvicinano i gruppetti di persone???" - si alzo per salutarli.
"Piacere" - lo precedette Marahute andando a posarsi sul braccio di ognuno di loro - "Io sono Marahute, ma fate prima a chiamarmi Hut, invece lui è Mr. Timidone.....volevo dire Vincent" - aggiunse Marahute quello svergognato.......
"Brutt pennut insolente con te facciamo i conti dopo" - disse Vincent a denti stretti, sorridendo nello stesso tempo - "eh non mi aspettavo quest'accoglienza così d'improvviso.......ma sedetevi ^^ ......io sto ancora sorseggiando il mio irish....voi prendete qualcosa
? "
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Appena adocchiato il nuovo arrivato, Maeve aveva pensato di andare a fare conoscenza, soprattutto per indurre anche Myos a fare nuove amicizie.
"Ciao, sei nuovo? Piacere di conoscerti! Io sono Maeve e lui si chiama Myos" aveva detto avvicinandosi al ragazzo.
"Oddio, ma è adorabile!!!" aveva aggiunto poi, accarezzando la testolina del simpatico pappagallino appollaiato sulla spalla del ragazzo.
Poco dopo Maeve era stata felice di salutare anche Napo e Fede e insieme avevano appreso i nomi dei due nuovi arrivati: Vincent e il piccolo Marahute.
"Beh, noi abbiamo appena finito di fare colazione" disse Maeve, in risposta all'invito di Vincent "ma ti facciamo volentieri compagnia, così magari chiacchieriamo un po' e ci conosciamo meglio! E poi ho il sospetto che Myos non sia completamente soddisfatto di ciò che ha mangiato finora, per cui probabilmente si lascerà persuadere a farti compagnia anche nel cibo!" disse infine ridendo e facendo l'occhiolino a Myos, che la guardò come a dire: "Tzé, senti questa!"
"Dai, scherzavo!" disse allora allegramente Maeve e, prima che il ragazzo potesse replicare, gli buttò le braccia al collo e gli diete un bacio a schiocco sulla guancia: "Sono perdonata ora?" disse guardandolo con occhioni da cucciolo indifeso.. -
Shinji Fujiwara.
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-Buongiorno Napo, buongiorno Fede, anche voi qua, vedo.-
I due erano raggianti, soprattutto Napo: chissà come mai?
Il giovane si avvicinò al nuovo arrivato, Vincent, e gli strinse la mano.
-Piacere di conoscerti, Vincent. E piacere di consocere anceh te... Hut.-
Poi, avvicinandosi a lui, gli sussurrò in modo che solo lui potesse sentirlo:
-Non è il caso di inquietarsi... ti capisco, anche io non adoro la folla.-
Alla battuta di Maeve, Myos stava per rispondere a tono, quando lei gli posò un bacio sulla guancia.
Imbarazzato, Myos tossicchiò leggermente.
-Uhm... per questa volta soprassederò.-
Rivolgendosi di nuovo a Vincent, annuì:
-Ti faccio compagnia volentieri. Un altra tazza di cioccolata non mi farà male...-
Poi guardò di sottecchi Maeve come a dire: NIENTE-COMMENTI.
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soleluna113.
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Anche Maeve e Myos sembravano abbastanza allegri quella mattina, il ragazzo poi dall'ultima volta che Napo l'aveva visto sembrava decisamente più socievole. Dopo aver stretto la mano a Vincent anche lui e Fede si sedettero. "Anche noi questa mattina abbiamo già fatto colazione ma rimaniamo volentieri a fare quattro chiacchere, del resto ultimamente non ne abbiamo avute tantissime occasioni" .
A colazione |
