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Il famiglio di Orphen prese ad assopirsi veramente con l'arrivo del tramonto e successivamente della notte, il che era un bene considerando il fatto che era stato complicato calmare quella viverna indispettita. Il tempo era letteralmente volato via in compagnia di quella ragazza e loro due erano ancora li sotto la Luna e le stelle a parlare del più e del meno.
La notte ha indubbiamente il suo fascino particolare, specie in quelle estive quando dopo tanto calore patito, si ricerca il dovuto refrigerio sdraiati su un bel campo erboso ad osservare l'argentea Luna e le infinite stelle del firmamento...
Lo stregone della sabbia grigia prese ad ammirare il cielo con un senso di nostalgia, gli sembrava di essere tornato sul tetto di quel castello in rovina sul lago da cui gli piaceva molto guardare la notte stellata in ogni suo dettaglio e da dove era probabilmente iniziata una delle sue più grandi avventure.
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Chibi diddi.
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-Sai, molte volte mi chiedo una cosa... fra tutti i ragazzi e le ragazze del mondo, chisssà perchè proprio noi siamo diventati maghi... forse siamo stati scelti dal destino per qualche motivo? O forse abbiamo tutti uno scopo preciso?- chiese Shappire con un po' di malinconia. . -
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La ragazza dai capelli rosati sembrava passare da un argomento all'altro con sorprendente velocità, senza voler approfondirne uno in particolare con il suo interlocutore. Forse si riteneva soddisfatta delle sue risposte e passava rapidamente ad un tema successivo per scoprire se avevano una certa affinità o meno. Questa volta, si chiedeva se c'era un motivo dietro il fatto che solo alcuni fossero dotati del potere della magia e se questi avessero un ruolo ben preciso nella vita.
Sicuramente i geni della magia sono un fattore ereditario, nulla di così straordinario, ma come tutto ciò ebbe inizio... questo probabilmente non lo sanno nemmeno i più grandi saggi attualmente presenti a questo mondo. Se vi sia un fato a guidarci o se ognuno di noi si muove seguendo il proprio "libero arbitrio"... anche questo quesito non avrà mai una risoluzione certa. A me piace semplicemente pensare di poter "forzare il mio destino" con il dovuto impegno e perseguire semplicemente la mia volontà.
Lo sguardo del ragazzo si fece serio e distante, non sapeva dove voleva andare a parare Shappire con i suoi discorsi, ma aveva ben presente quale fosse il suo passato, il suo presente e verso quale futuro indirizzarsi. Il suo cammino non era e non sarebbe mai stato agevole, ma non temeva nulla e nessuno... avrebbe affrontato ogni difficoltà a testa alta.
Shappire comincia a soffiare una brezza fresca notturna, sei adeguatamente coperta? In caso possiamo spostarci dentro se te la senti di parlare ancora un pò e l'ora non ti sembra essere così tarda.
Il mago si preoccupò per la fanciulla, certo non voleva essere il responsabile di un suo raffreddore per averla praticamente costretta a star li fuori fino a notte fonda a dialogare. Inoltre, non sapeva se all'interno della scuola vi fosse una sorta di "coprifuoco" da rispettare. Chissà che avrebbero detto i professori se li avessero "pizzicati" insieme a quest'ora.. -
Chibi diddi.
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-Nonono! Stai tranquillo, non ho assolutamente freddo. Se tu preferisci parlare dentro però a me va benissimo!-disse shappire soridendo.
-Neanche io ho freddo!!- disse Yume.. -
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Shappire sembrava non aver alcun problema a reggere la lieve frescura che si era alzata in quella nottata, nonostante come ragazza dovesse portare una mini-gonna e fosse certamente vestita più leggera di quanto fosse il suo compagno. Ad Orphen non faceva differenza stare dentro o fuori, ma non voleva dar adito a qualcuno che loro due stessero facendo chissà che cosa tutti soli a quell'ora tarda, forse era meglio tornare dentro la scuola.
Si è fatto un pò tardi a furia di parlare, ti riaccompagno verso il dormitorio femminile se vuoi e poi ci daremo la buonanotte... dopotutto, siamo appena arrivati in questa scuola e non vorrei che stessimo già infrangendo un "coprifuoco".
Lo stregone sorrise all'idea, per certi versi era sempre stato di indole seria e rispettosa delle regole, ma sapeva anche essere un mascalzone quando lo voleva, specie quando era più giovane di adesso. Un pò gli mancavano quei bei tempi spesi a tirar scherzi ad uno dei suoi amici e compagni di studio più fidati.
Prima di andare via, sussurrò al suo famiglio Wyrn che era tempo che andasse a dormire e di fare altrettanto in un posto più al coperto. Egli fece lentamente quello che gli era stato suggerito, anche perchè con la sua mole, non poteva certo pretendere di andare a riposare nella stessa stanza del suo padrone.
Edited by ShinAnslasax - 5/6/2009, 20:15. -
Chibi diddi.
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-Va bene!- disse sorridendo.
-Ti vorrei chiedere un'ultima cosa: come hai fatto ad invocare un famiglio così grande e potente?-. -
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Dopotutto, non era forse un gesto carino e cavalleresco scortare una fanciulla fino alle sue stanze in modo che non dovesse temere pericoli di sorta? Orphen poteva dare l'impressione di essere un pezzo di ghiaccio ed un pò menefreghista, ma in realtà non era un cattivo soggetto, specie per chi aveva la fortuna di attirarne le simpatie.
Shappire con la sua allegria ed innocenza era riuscita a socializzare con lo stregone della sabbia grigia, ma prima che rientrassero dentro l'edificio principale, lei aveva ancora una domanda da porre al suo compagno di scuola. A dire il vero nemmeno Orphen sapeva cosa rispondere, certo che caratterialmente i due si somigliavano.
Certamente il famiglio è legato all'elemento in cui è specializzato il suo padrone, il fatto che sia uscita fuori proprio una viverna come quella... bè, forse è dato dal fatto che sono molto abile con la magia pure se al momento so usare solo tre incantesimi piuttosto deboli come te... e tu? Che mi sai dire del tuo famiglio?
Il ragazzo si accorse che in effetti non aveva molte informazioni sulla piccola Yume, cercò quindi di rimediare ponendo quella domanda con estrema cordialità, mentre con un gesto secco della mano destra apriva il pesante portone di ingresso ed invitava la fanciulla a passare per prima. Se si doveva essere cavalieri, che lo si facesse fino in fondo.. -
Chibi diddi.
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-Grazie mille!
Comunque, credo che Yume derivi dal fatto che nelle battaglie non perdo la calma, e che cerco di non fare troppe stragi di sangue, ma preferisco agire d'astuzia...-disse guardando Yume.
Ed entrò dentro l'accademia.
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Orphen squadrò il famiglio della graziosa e sempre sorridente Shappire come se la stasse osservando per la prima volta. Davvero gli riusciva difficile di credere che quel piccolo esserino dalle fattezze di fanciulla e dall'aria innocente, potesse veramente essere in grado di far del male a qualcuno. Questo era il classico caso di non badare troppo alle apparenze, se non ci si voleva ritrovare poi con brutte sorprese.
Capisco... anche se sarei un pò curioso di vedere la tua Yume in azione...
Nel frattempo il duo di maghi era sopraggiunto rapidamente al secondo piano della torre centrale della scuola dove erano dislocati le stanze degli alunni. Orphen si fermò un attimo prima di varcare la soglia destinata alla zona dei dormitori femminili, perchè a quell'ora tarda non era certo un bene che un maschio potesse girare liberamente tra i corridoi e le stanze di ragazze nel fiore dei loro anni più belli.
Siamo arrivati a destinazione signorina, qui le nostre strade si dividono... ti auguro la buonanotte Shappire e anche a te Yume, è stato certamente un bell'incontro il nostro e sono sicuro che ci rivedremo presto, sempre che anche voi lo desideriate ovviamente.
Lo stregone accennò ad un fuggevole sorriso sincero mentre parlava e attese li fermo che anche loro gli rispondessero prima di congedarsi e tornare alla propria camera per riposare.. -
Chibi diddi.
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-Sono assolutamente sicura che ci rincontreremo!-
-Allora... buonanotte!-disse Shappire salutandolo con un sorriso.. -
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Orphen salutò con un gesto della mano la graziosa ragazza ed il suo famiglio per poi procedere ad incamminarsi in direzione della propria stanza. Presto si sarebbero rivisti, dopotutto la scuola non era poi così grande come sembrava. .
Passeggiando... |
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