La Genesi secondo la Mitologia Greca

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  1. Shinji Fujiwara
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    Ciao a tutti^^ finalmente posso parlare di una delle mie più grandi passioni: la mitologia greca *_*
    E volevo cominciare proprio...dall'inizio, ovvero dalla creazione del mondo! ^^
    Vi propongo questa versione del mito -come sapete, ce ne sono molte...- che io ho sempre adorato. Buona lettura, e mi raccomando: arricchite le mie informazioni sempre di più,se potete! ^_-


    In principio era il Caos, cioè un miscuglio universale e disordinato della materia, una forma indefinibile e indescrivibile che racchiudeva cielo, mare e terra. Il Caos era comunque una divinità capace di generare e la maggior parte dei figli del Caos furono divinità enigmatiche, cieche e capricciose. Ne nacquero anzitutto il Destino o Fato, divinità ora benigna ora ostile, potentissima e inesorabile, a cui tutte le divinità erano sottomesse e a cui tutti dovevano obbedire. Niente poteva cambiare i suoi decreti. Dal Caos nacquero altre divinità: l'Erebo, una specie di abisso senza fondo fatto di tenebre; la Notte, anche essa buia e misteriosa che portava agli uomini buoni consigli e donava il riposo; le tre sorelle fatali, le Mòire o Parche, ministre principali del Destino, figlie della Notte e dell'Erebo (secondo altre vesioni della leggenda le Moire sarebbero figlie della titanide Mnemosine, come le Ore e le Muse) ; la Discordia, testarda(Eris, secondo altre versioni gemella di Ares); la triste Vecchiaia. Più tardi nacquero divinità più clementi: la Concordia, L'Amore o Eros(Eros compare due volte nella mitologia greca: come principio d'amore creatore, e successivamente come figlio di Afrodite.), il Giorno e finalmente Urano, cioè il Cielo e Gea, la Terra. Così grazie all'Amore, la Notte e il Giorno, alla Concordia e Discordia, Cielo e Terra incominciò a delinearsi il Cosmo, l'Universo, lasciando così la situazione di Caos per l'ordine(Cosmos, appunto).

    Un'altra versione del mito da un valore ben più centrale a Gea: lei sarebbe stata la prima a nascere dal ventre del Caos, e da lei sarebbero nati tutti gli altri dei -compreso il suo consorte Urano-

    Fattostà che Gea e Urano generarono le prime stirpi degli Déi, ovvero gli Ecantochiri(giganti che avevano cento braccia e cinquanta teste: Briareo, Cottus e Gyas) , i Ciclopi(giganti con un occhio solo: Bronte, il tuono, Sterope, il lampo, Arge, il fulmine) e poi i dodici Titani.
    I Titani erano Oceano, Ceo, Crios, Iperione, Giapeto, Cronos, Thea(o Tia o Theia), Rhea (o Rea), Temi, Mnemosine, Febe, Tethys(o Teti o Tetide)
    Vengono chiamati Titani anche i primi discendenti di questi dodici: Prometeo, Epimeteo, Atlante, che furono figli di Giapeto e Climene(una delle Oceanine figlie di Oceano e Teti); Leto o Latona che fu figlia di Ceo e Febe; Helios(il Sole), Selene(la Luna) ed Eos(l'Alba), figli di Iperione e Theia.

    Urano temeva molto i suoi figli e appena nati, li nascose nelle profondità della Terra e nel Tartaro. Gea, la madre, non accettava il comportamento di Urano e persuase i Titani a ribellarsi al loro padre e detronizzarlo: diede all'ultimo nato, Cronos, una falce(Megas Drepanon) con la quale egli evirò ed uccise il padre. Dai genitali di Urano, si narra che nacque Afrodite, la dea "nata dalla spuma del mare" mentre dal sangue che uscì dalla ferita, mischiatosi con le onde del mare, nacquero le Erinni o Furie, le vendicatrici, i Giganti e le ninfe Meliadi.I Titani, una volta spodestato Urano, liberarono gli Ecantochiri e i Ciclòpi e posero sul trono il loro fratello Cronos, che con il suo atto aveva iniziato la ribellione. Senonché Cronos ebbe paura anche lui dei Centimani e dei Ciclòpi e li rimandò nel Tartaro. Anche lui si sarebbe comportato come il padre, mandando i suoi figli nel Tartaro... ma questa è un'altra storia ^_-



     
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  2. soleluna113
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    com'è che questo topic mi era sfuggito fino ad ora? anche a me piace moltissimo la mitologia greca, me ne interesso parecchio anche se non posso certo definirmi un esperta. Però le divinita che provano sentimenti umani come l'amore, l'odio o l'invidia...credo sia questo a renderle interessanti
     
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  3. Shinji Fujiwara
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    La divinità è la proiezione di ciò che l'Uomo non capisce. Non capisce, ma nel quale sente il bisogno di identificarsi, per poterne narrare le gesta, e quindi in un certo senso conoscerlo: per l'Uomo, ciò che si conosce si domina, ciò che è sconosciuto e diverso è pericoloso e va distrutto. Storia vecchia...
     
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2 replies since 26/3/2008, 17:49   3643 views
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