-
Seferel.
User deleted
Il corridoio occidentale appariva davvero lungo appena giunti sulla sommità delle scale. Da un lato si apriva il corridoio occidentale, dall'altro quello orientale. In fondo proveniva la luce di una grande finestra che illuminava con chiara luce tutto il corridoio.
Seferel uscì dalla stanza e si guardò intorno. Numerosissime porte si aprivano sui due lati del corridoio. Chissà a chi appartiene ogni singola stanza. Lanciò la chiave in aria e la riprese al volo. La infilò in tasca e si avviò verso le scale aggiustandosi il mantello....
. -
verronica.
User deleted
Appena uscita dalla sua stanza Veronique si guardò attorno pensando: Questa accademia deve essere davvero enorme! Bene...credo sia venuto il momento di perlustrarla. Salì quindi una rampa di scale e svoltò nel corridoio occidentale. Sembrerebbero dei passi...chissà di chi si tratta. Non fece in tempo a terminare il suo pensiero quando vide un ragazzo venire verso di lei . -
Seferel.
User deleted
Chissà quanti sono i piani della scuola...Seferel era assorto nei pensieri mentre a passi lenti procedeva verso le scale. Svoltato l'angolo si ritrovò davanti nella penombra una figura che stava salendo le scale. Si ferò d'istinto guardando attentamente e abituando gli occhi al buio delle scale. Era indubbiamente una ragazza. Con un sorriso si avviò verso di lei. "Piacere di conoscerti, il mio nome è Seferel della casata Pendragon" disse sorridendole con un lieve inchino.. -
verronica.
User deleted
Non appena scorse il ragazzo si accorse che la stava osservando come se non riuscisse a mettere a fuoco la sua figura, il che fu abbastanza buffo dalla sua prospettiva; per questo motivo ricambiò la presentazione del ragazzo con molta cordialità. "Sono Veronique Cici de le Cheveu, piacere mio" - disse con un sorriso smagliante - "anche tu in perlustrazione?" . -
Seferel.
User deleted
"Piacere di conoscerti e di fare la tua amicizia, Veronique Cici. Stavo scendendo verso il giardino, ti andrebbe di fare due passi insieme? Ovviamente sarebbe un grande piacere per me". Seferel sorrise cordialmente.. -
verronica.
User deleted
"Molto volentieri. A quanto pare conosci l'accademia meglio di me; io non sapevo neanche dell'esistenza del giardino!" Disse la ragazza accennanso una risata, dopodicchè si avviarono insieme. . -
Seferel.
User deleted
"In realtà so che esiste ma sono così da talmente poco tempo che non ho ancora visitato tutto. Inoltre fra questi corridoi c'è il rischio di perdersi!" e con un cenno la invitò a proseguire giù per le scale. "Chissà se faremo qualche latra conoscenza fra questi corridoi" disse Seferel sorridendo a Veronique mentre scendevano le scale.. -
Shinji Fujiwara.
User deleted
Uscendo dalla mensa, Myos si ritrovò nel corridoio occidentale. La sua meta erano le Aule, ma prima voleva vedere cosa Azmaria aveva da dirgli.
Si appoggiò ad una parete, guardandosi attorno: sì, era solo.
Indossò il guanto magico, prese la scheggia di rubino e la poggiò sulla sua ametista. Concentrò la sua energia magica e poi disse:
-Edelstein-Buchstabe...Laden! (Lettera della Gemma... Caricata!)-
Il frammento di rubino splendette, per poi proiettare davanti al giovane l'immagine di una giovane fanciulla. Aveva lunghi capelli serici, e gli occhi dorati come i suoi; indossava un abitino estivo pieno di pizzi, e tutta la sau figura semprava sprizzare energia e gioia. Indossava inoltre due guanti bianchi, e sul destro era incastonato...un rubino.
Era Azmaria Virginia von Einzbern, la sorella minore di Myos.
<<salute a te, fratellone! Spero che tutto vada bene all'Accademia di Tristein... ti confesso che mi macnhi di già. Il maniero è vuoto, e io mi annoio tremendamente, soprattutto ora che la nostra nobile Madre si occupa di tutte le faccende burocratiche...>>
Dicendo questo, la ragazzina aveva assunto un'espressione imbronciata e malinconica. Myos avrebbe voluto tanto accarezzarla, ma tutto quello che vedeva non era altro che una registrazione, impressa nel gioiello di comunicazione: una tecnica rara e limitata a coloro che utilizzavano le Gemme Magiche.
<<comunque sia, qui va tutto bene. Mi sto comportando da brava contessina, come vuoi tu. Non ho bruciato ancora niente da quando sei andato via, giuro!>> disse con un'aria furbesca. Azmaria era una maga del Fuoco, e aveva la tendenza ad usare il suo potere a sproposito...
<<senti...vorrei tanto venirti a trovare! Pensi che ciò sia possibile? Se sì, ti prego di farmelo sapere al più presto, voglio tanto riabbracciarti! Oh, dimenticavo: la nobile Madre mi ha detto di informarti che a breve ti manderà qualcosa, un oggetto che ti appartiene di diritto. Non so bene cosa sia... ora ti saluto, fratellone. Ti voglio bene, a presto!>>
Finendo il discorso, l'immagine salutò con la mano... poi scomparve.
Myos era solo, nel corridoio.
-Anche tu mi manchi, sorellina.-
Si scoprì a dirlo senza neanche rendersene conto: ah, che patetico essere che era!
-Un oggetto... cosa sarà mai?-
Con questo pensiero nella mente, iniziò a camminare lentamente lungo il corridoi, in direzione delle Aule.. -
.
Dopo aver cercato ovunque, Maeve si ritrovò nel corridoio occidentale...se non aveva capito male Myos voleva andare a lezione, e per giungere alle aule doveva passare di là.
Dopo poco lo vide: aveva appena finito di parlare con una ragazzina molto carina, la quale era sparita nel nulla...sembrava un ologramma o una tecnica del genere...
Non sapeva cosa fare...ora che era lì si sentiva stupida...non sapeva cosa dirgli...
Cercando di non fare rumore si era risolta a tornare sui suoi passi, ma come al solito la sua distrazione le fece un brutto scherzo: nell'arretrare, non aveva visto che dietro di lei c'era un piedistallo che reggeva il vaso di una pianta decorativa, posta lì ad abbellire il corridoio...inciampò malamente e cadde, ritrovandosi a dover salvare anche il vaso dalla rottura. E fu così che l'acqua in esso contenuta le si versò addosso: adesso oltre che dolorante era anche bagnata fradicia e impresentabile, dato che la camicetta le si era praticamente incollata addosso!!!
E con tutto quel baccano, Maeve non fece altro che attirare l'attenzione di Myos, che non aveva che da voltare l'angolo per scoprire l'origine di tanto baccano...
- Alla faccia della discrezione! E ora cosa faccio?! -. -
Shinji Fujiwara.
User deleted
SPOILER (click to view)Secondo me Maeve ha cambiato nome... prima si chiamava des Fours de Fantozzi XDDDDDDDDDDDD
Un rumore improvviso allarmò Myos: istintivamente stese il braccio guantato in direzione del suono, pronto ad attaccare.
Si avvicinò lentamente... girò l'angolo e...
...e si trovo davanti Maeve, con la camicetta tutta bagnata e l'aria affranta.
Era tenerissima, in verità! ... per non dire altro che Myos non avrebbe mai espresso, essendo un nobile. (^^; XD)
-E-ehm, Maeve... che cosa è successo? Come mai ti trovi qui?... tieni, copriti, ti prego...-
Evitando di guardare, Myos passò a Maeve il suo mantello, affinché si coprisse.
. -
.SPOILER (click to view)Dì la verità, che così è troppo kawaii!!!
Imbarazzatissima, sia perché non sapeva da che parte cominciare, sia perché Myos l'aveva vista in quello stato (bagnata com'era, la camicetta non lasciava proprio niente all'immaginazione!), Maeve si affrettò a prendere il mantello che Myos le porgeva, per coprirsi immediatamente.
"Sc-scusa..." cominciò a balbettare "è che volevo chiederti se era tutto a posto, così sono venuta a cercarti...ma poi sono caduta..." disse abbassando il capo.
Si sentiva stupida. Anzi, di più: completamente idiota. Da quando si conoscevano non aveva fatto altro che mostrargli la sua imbranataggine...perché non riusciva a fare come le altre ragazze che, chissà come, riuscivano ad essere sempre perfette?!
Continuando così, alla fine Myos si sarebbe stancato di lei e addio amicizia...figuriamoci poi un qualcosa di più! Ma in fondo che poteva pretendere una ragazza come lei, che aveva sempre rifiutato l'etichetta, cercato la compagnia dei "cittadini comuni"...che non aveva mai avuto una vera famiglia?!
Pensò al suo fratello adottivo...lui era l'unico con cui si fosse trovata sempre a suo agio; l'unico che non l'avesse mai giudicata, o rimproverata, o presa in giro...voleva bene ai suoi zii (benché da sempre li chiamasse padre e madre), ma non si era mai sentita veramente accettata e non amava il modo in cui ragionavano, rimarcando la differenza tra le varie classi.
Tutti questi pensieri le affollavano la mente, mentre cercava di trovare qualcosa di sensato da dire al ragazzo che le faceva battere il cuore e di ricacciare indietro le lacrime che avevano iniziato a pungerle gli occhi.
. -
Shinji Fujiwara.
User deleted
Myos si avvicinò di più... Maeve stava per piangere!
Era stupito e confuso, non sapeva cosa avessa causato quella reazione.
Mettendole una mano sul capo le disse:
-Cosa ti succede? Ho forse fatto qualcosa che ti ha creato disturbo? In questo caso ti chiedo scusa... se no, ti prego di dirmi qual è il problema. Tu hai aiutato me, e spero di poter ricambiare il favore...-
Myos si sentiva strano. Era qualcosa che aveva provato anche la sera prima, con la testa sulle ginocchia di Maeve... che sensazione... non l'aveva mai provata prima. Non riusciva a trovare uno schema logico, una linea guida, un aiuto qualsiasi che potesse supportarlo.
La vita non era un campo di battaglia, né un insieme di regole vuote. La vita era qualcosa di più: era sfida, improvvisazione... era sentimento. Era esporsi, e farsi male, e ferire gli altri per poi rialzarsi e curarsi le ferite sanguinanti dell'animo.
Ma Myos tutto questo ancora non lo sapeva.
Cercava qualcosa di immateriale, di impalpabile, ma di cui lui necessitava più dell'aria. Qualcosa che non poteva conoscere....ancora.. -
.
Al solo tocco della mano di Myos sui suoi capelli, il cuore di Maeve accelerò i battiti.
Si sentiva indifesa: quando si trattava di lui, diventava ancora più vulnerabile. E il fatto che fosse così dolce non faceva che peggiorare le cose...in fondo non sapeva cosa avrebbe mai potuto trovarci in lei, mentre lei, ad ogni minuto che passava, si affezionava un po' di più.
"Ecco io...no, sul serio, non è nulla...è solo l'imbarazzo per l'ennesima figuraccia che ho fatto...e poi mi sento in difetto...perdonami, non dovevo seguirti...dopotutto non sei tenuto a dirmi tutto ciò che ti accade...è solo che ero preoccupata...sei scappato via all'improvviso..." cercò di articolare un discorso sensato, riuscendoci a stento.
- E poi cosa devo dirti? che il mio grosso problema è che mi fai battere forte il cuore?! - pensò infine.
- Adesso spero solo che non mi consideri solo una ficcanaso...non volevo farmi gli affari suoi, volevo solo sapere che fosse tutto a posto... - disse tra sé e sé, sperando che Myos le dicesse che era tutto a posto.
Perché non riusciva a dirgli ciò che provava?! Se solo lui avesse mostrato un minimo di interesse.... -
Shinji Fujiwara.
User deleted
Myos scosse la testa lentamente.
-Tranquillizzati, ti prego. Non penso che tu sia una ficcanaso, né un'imbranata... eri preoccupata per me, e questo mi riempie di gioia. A parte mia madre e mia sorella, nessuno l'aveva mai fatto prima d'ora... tranne i domestici, ovviamente, ma loro lo facevano per dovere, non per interesse sincero nella mia persona.-
Myos si avvicinò di più, e prese delicatamente il viso di Maeve tra le mani, facendolo sollevare; ora i due si guardavano negli occhi, l'ambra dentro lo smeraldo.
-Perdonami, ma penso che ci sia dell'altro. Ti sento tremare sotto le mie mani... eppure, io vorrei che tra di esse tu ti sentissi a tuo agio. Non voglio arrecarti danno, è l'ultima cosa che vorrei fare...-
Myos fece una pausa, guardando intensamente la giovane. Quella sensazione era sempre più forte dentro di lui.SPOILER (click to view)Se speri ceh Myos faccia la prima mossa in QUEL senso stai fresca... tira fuori il Girl Power e buttati
. -
.
- Il problema è che mi ci trovo TROPPO a mio agio... - pensò Maeve tra sé, in risposta all'affermazione del ragazzo.
Aveva ragione...stava tremando...e non era per la camicetta bagnata, per quanto potesse essere una buona scusa...
I loro visi erano così vicini...i suoi occhi così dolci...e le sue parole erano un balsamo per lei...gli rivolse un dolce sorriso, sebbene una lacrima fosse sfuggita alla sua prigione...
Probabilmente avrebbe compromesso tutto, ma Maeve decise che doveva seguire il suo cuore...non rivelargli i suoi sentimenti sarebbe stato come ingannarlo...comunque fosse andata, lei non gli avrebbe mai negato la sua amicizia, né il suo supporto...
Il suo viso era ancora tra le mani del ragazzo...
Fu un attimo: Maeve raccolse tutto il suo coraggio, si alzò in punta di piedi e, chiudendo gli occhi, posò delicatamente le proprie labbra su quelle del ragazzo...SPOILER (click to view)Maeve ha tirato fuori il girl power...mi raccomando adesso a come me la tratti!!!
.
Corridoio Occidentale |
