Le terre di Sion e la pietra di cristallo

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  1. Nera93
     
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    Ehm..ecco una mia piccola invenzione , ditemi se vi piace oppure se no e magari qualche consiglio è bene accetto.

    Capitolo 1:passato e presente


    Il viaggiatore, metafora della vita che cambia, che si evolve.
    A volte lo vediamo come giovane fanciullo che intraprende la strada per la vita,
    a volte vecchio che ha come unico appoggio il suo nodoso bastone
    a Volte soldato che marcia verso il suo unico ed inevitabile destino.




    "Nel mondo non esistono le coincidenze, esiste solo l'inevitabile"
    Era la frase che ripeteva in continuazione il suo Maestro, l'aveva detta anche in fin di vita, quando si era spento ,come un lume che si abbatte al vento.
    Lucas odiava quella frase, ma al tempo stesso la amava e apprezzava perché sapeva dargli forza, ma anche abbatterlo nei momenti difficili, come quando aveva visto morire tutto il suo popolo sterminato dagli elfi della notte, rozze creature che non richiamavano per nulla il bell'aspetto di quelli elfi del giorno e del bel sole che lo avevano accudito fin da piccolo.


    E così quando l'ultima torre del meraviglioso regno di Argentovivo era crollata tra le fiamme Lucas riuscito solo a dire quella frase, a fianco del suo drago nero dagli occhi di rubino che rispecchiavano perfettamente quelle fiamme che ardevano prorompenti sulla pietra.

    "Fiamme oscure sono...Padrone...fiamme oscure che la pietra distruggono..." Con un sibilo la Dragonessa si rivolse al giovane che le era accanto.
    "Fiamme oscure, Netra fiamme che bruciano anche la terra, e noi non possiamo farci nulla, assolutamente nulla."

    Il suo stato d'animo era impercettibile, non si capiva bene, nemmeno la dragonessa pote entrare in quella freddezza, durante il viaggio che intrapresero , tentò varie volte di capire cosa stesse marcendo dentro l'animo del suo giovane padrone, ma non ci riuscì mai.
    Lucas ,aveva in mente una cosa sola, la vendetta, e forse mai nessuno sarebbe riuscito a riaprirgli il cuore e farlo ridere di gusto, mai.
    ***


    "SVEGLIA!!!, E-L-I-A-N!!!! Muoviti!!! dobbiamo fare molte cose oggi e devi lavorare anche tu , se non ti svegli ricadrai nella mia ira!!"
    Una voce terribilmente acuta sfondò il timpano sinistro di Elian ,suo fratello Royro si era accovacciato di fianco a lei e dalla posizione a ranocchia che aveva assunto stava gridando con tutto se stesso.

    "Ok!! si mi sveglio ok!!!"
    Elian si tappò l'orecchio e dischiuse gli occhi smeraldini, guardò la finestra davanti a lei e vide che era mattina, ma presto, quasi l'alba.
    "Ma dico sei matto???Cose ci fai qui eh? non dovresti essere giù ad aspettare Serth? Insomma un pò di contegno! e...oh...no!! ahhhhhhh!"
    Royro non la era nemmeno stata a sentire e aveva tirato via le coperte e aperto le finestre facendo entrare una fresca brezza nella stanza."Mi..mm..mi vesto da sola!" sbottò Elian arrossendo
    "Fai come vuoi ma per me rimani sempre una mocciosa di dieci anni" Disse Royro, prese poi la porta e se la chiuse alle spalle.

    "Elian, ma guardati sei stanchissima ...hai delle occhiaie che fanno paura mamma mia!!"
    Squittì Kida , la maggiore dei figli del signor Rubino di Ean, una volta che Elian scese le scale per aggiungersi al tavolo dei commensali.
    "Non sono stanca ..ho solo lavorato tanto...tu sorellona pensa a finire quei merletti per la signora Charl che è meglio.."
    Ribattè la bambina puntando il cucchiaio verso la sorella, presa una fetta di pane si diresse nei campi,afferrando un grosso cappello di paglia dalla porta sul retro.
    Con una corsa veloce che durò mezzora passò nei campi verdi , altri erano gialli per le spighe che li sormontavano, per arrivare al campo dove lavorava quel giorno si passava in un frutteto, quell'anno gli alberi avevano fatto molti fiori, era bellissimo.
    Elian fece un piroetta guardando in su, il suo vestito nero , da lutto, contrastava violentemente con il giallo e il rosa pesca dei fiori.
    ***


    "Non è giusto che proprio i più piccoli fra di noi prendano il posto dei nostri genitori.."
    Mormorò Kida al ventenne Serth, un amico di famiglia.
    "Beh Kida...noi abbiamo già trovato il nostro lavoro, ed è giusto che loro inizino con gli impieghi che i loro genitori avevano ...è meglio così ..credimi" La ragazza dai capelli castani annuì, non le piaceva molto l'idea, ma quello che diceva un uomo per lei era oro colato.
    <***>

    "Padrone!!!?"
    Come poteva essere accaduto? Un colpo di sonno forse? viaggiavano interrotta mente da sei giorni ormai e Lucas non aveva chiuso occhio, adesso stava fluttuando nell'aria, giù sempre più giù in picchiata verso terra e Netra era troppo alta per raggiungerlo.
    Maledisse i suoi sensi addormentati come il suo padrone, adesso non poteva raggiungerlo, ringhiò forte cercando di chiamarlo con la mente, ottenne qualche risultato perché gli occhi bianchi del ragazzo si aprirono.
    Lucas fece un gesto a mezzaria e la caduta sembrò rallentare, ma perse di nuovo i sensi,la magia non era uno scherzo e lui era troppo, troppo stanco.
    Il suo corpo cadde con violenza fra alberi in fiore.
    ***


    Elian guardò un albero, faceva un rumore strano, era si , mosso dal vento, ma così...non era possibile.
    Un suono di rami spezzati, una figura cadde verso terra ma un braccio rimase attaccato a un ramo.
    "Ma..ma..ma è un ragazzo!!"La bambina corse verso di lui, nella corsa estrasse un coltello, si arrampicò agilmente sul ramo e fece staccare il braccio , il giovane atterrò con uno tonfo sordo.
    Elian corse verso di lui buttandosi dall'albero e inciampando.
    "Ehi signore...stai bene?"
    Il giovane aprì gli occhi, bianchi, quasi trasparenti con sfumature celesti, sembravano un pezzo di cielo.
    "dove?...e tu?"
    Una macchia nera si delineò nel cielo, un sonoro ringhio fece saltare su Sahsa che si parò dvanti al giovane con il pugnale in mano " ma che cosa ci fa un drago dei cieli qui, in un paese dove non nascono nemmeno quelli di terra?"Gridò forte

    lascia andare il mio padrone ragazza maledetta, io vedo dentro di te tante orrende cose, va via o nuocerai al mio devoto padrone!

    Un ultrasuono se così si poteva definire trapassò Elian , cadde sui ginocchi tenendosi le orecchie.
    "Cose orrende? ehi io sono un semplice umano!"

    No va via
    una folata di vento provocata dalle sue ali fece andare a sbattere la fragile ragazzina cheperse i senzi e svenne.

    padrone mio sta bene?
    disse la dragonessa con la voce del pensiero.

    "Benissimo..ahi..." Lucas cercò di alzarsi ma il braccio su cui si era appoggiato cedette "Non dovevi aggredire una così simile creatura, lo sai di che poteri sono dotate no?, voleva solo aiutarmi , tutto qui.."


    Capitolo 2 – Presente.


    "Sai di che potere sono dotate no?" La dragonessa si ricordava fin troppo bene quelle parole, parole di quattro anni prima, Lucas le aveva dette ed era svenuto, qualche minuto dopo una ragazza dagli occhi d'ambra era arrivata, per nulla intimorita dal drago era passata davanti a Lucas ed aveva sollevato il capo della ragazzina e la aveva chiamata "sorellina" nel tentativo si farla rianimare, poi era passata al ragazzo che nuovamente aveva preso i sensi, arrossito e imbarazzato alla presenza della ragazza.
    Poi La ragazza aveva fissato con il suo sguardo ambrato gli occhi di fuoco della dragonessa e aveva parlato nella lingua che solo Netra poteva conoscere.
    "sapevo saresti arrivata figlia delle terre nere".
    Da allora non c'èra stato molto dialogo fra di loro, invece fra Elian e Netra si, erano diventate molto amiche come d'altronde Elian e la ragazzina, La dragonessa sperava che un tipino tutto pepe come la piccola Elian sarebbe riuscita ad riaprire il cuore freddo e congelato di Lucas, ma invece ci pensò la donna , Kida, che piano piano accese un forte sentimento dentro il cuore del giovane uomo, che si perdeva ad osservarla mentre lavorava, e la donna ricambiava, entrambi però, si vergognavano ad ammettere un sentimento come quello, il nonno delle due decise che Kida sarebbe andata a lavorare a Selmo, in una grande sartoria che riforniva perfino i guardaroba del re, ma questo li avrebbe allontanati,ovviamente l'uomo non sospettava nulla e continuava imperterrito nei suoi preparativi. Lucas aveva scoperto una potente forza magica all'interno di Elian e la aveva stuzzicata, facendola esplodere, con la decisione di difenderla dalla gilda delle sacerdotesse, che approfittavano di poteri crescenti come il suo, aveva iniziato ad allenarla intensamente, giorno dopo giorno facendo accrescere il suo potere e quindi la sua capacità a difendersi.
    Elian si alzò dall'erba verdissima che caratterizzava le colline di Ean, era morbida , profumata , non tanto alta, ondeggiata dal vento.
    A suo fianco Lucas sbuffò "Vuoi provarci nuovamente? Non sei stanca?" La gaurdò, i capelli neri, striati di sfumature di rame , si sparsero nel vento.
    Elian lo scrutò con lo sguardo di smeraldo che si portava dietro : "ovviamente, ma poi manterrai la promessa e imparerai a ballare ..così Kida sarà felice!"
    Al sentir parlare di Kida, Lucas ebbe un sussulto, e le gote si tinsero di rosso.
    "Come vuoi basta che ti sbrighi e questa volta non sarà facile !"
    Il giovane uomo si alzò a sua volta e con uno sbuffo scomparve, due fili di fumo si sparsero intorno "trovami...se ci riesci"
    Elian sogghignò, chiuse gli occhi, evocò quello che oramai da anni conosceva, una luce, bianca, quasi diamantina, nella sua mente, bastava sfiorarla e sentiva di poter volarsene via, una sensazione fantastica.
    Col tempo aveva imparato a padroneggiarla abbastanza bene, ma ancora non bastava, secondo il Ragazzo Occhialuto dai capelli blu scuro.
    L'aura del ragazzo si sentiva flebilmente, era mimetizzato al meglio, si sarebbe potuta scambiare per un fiore o un piccolo animale.
    eccolo...
    con uno scatto scomparve e riapparve metri più in là mentre affondava con forza un pugno nell'aria.
    Per un secondo La scena sembrò ferma, si vedeva solo lo svolazzo della tunica e la ragazzina ferma con il pungo, pochi istanti dopo , con un sonoro schiocco il ragazzo riapparve piegato in due e volò a terra.
    "Ci..sei...riuscita...!!"
    E si, la ragazzina, la sua migliore amica era riuscita in un incantesimo e in un esercizio di concentrazione che lui aveva imparato in nove mesi, mentre lei solo in tre.
    In quei quattro anni Elian aveva scoperto la sua magia,e la voleva usare per proteggerla, sapeva che sarebbero venuta a prenderla, non appena la sua aura fosse stata più forte.
    Si tirò su "Non ho altro da dire, brava..brava davvero!Ma fai meno male accidenti con quel pugno circondato di aura mi hai lesionato l'addome!" Infatti la maglia era macchiata di sangue" non sai dosare bene ancora la forza!"
    Elian impallidì corse da lui e a forza , nonostante la sua magrezza e gracilità riuscì a farlo sdraiare, evocato l'incantesimo di guarigione poggiò le palme sul ventre.
    Una luce violacea illuminò le pieghe della magli del giovane , i capelli di lei si alzarono, gli occhi diventarono più chiari, uno spostamento d'aria fece svolazzarle la tunica e il mantello.
    Il corpo del giovane era stato risanato " e anche in questo sei riuscita in meno di una settimana..ma come fai?"
    La ragazza sorrise " questo lo so io..è anche molto semplice come cos...." gli occhi le si chiusero di botto , lui fu pronto ad afferrarla, l'aura che si sprecava in cure , era grande.

    Tardi!,è veramente troppo tardi, ancora non arrivano, questa volta che cosa le avrà fatto fare, alla mia piccola sorellina? Allenamenti di sicuro, non passeggiano più da tempo.
    Lucas...il suo nome mi fa palpitare il cuore, il sangue mi ribolle e sento il fiato mancare, dove sei Lucas? Le poche ore che passi con la mia piccola sorella mi fanno male,mi preoccupo, perché entrambi vi potete far male, la tua mancanza mi affligge, quando ti vedo, i tuoi capelli blu, i tuoi occhi cristallini con sfumature di cielo,la tua bocca rossa e i denti bianchi, quell'aria mistica con quegli occhiali piccoli piccoli che porti sempre...sospiro.
    Io Kida Rubino, provo questi sentimenti dal primo giorno che lo ho visto, il ragazzo del buio, questo dicono le leggende su un giovane dagli occhi bianchi che precipiterà dal cielo e allora la storia sarà riscritta da una giovane dai capelli che si infiammano quando combatte, una giovane istruita dal ragazzo del buio, questo dicono quelle stupide leggende, io non ci credo, anche se sono una ragazza d'ambra ovvero, una maga, in incognito, Elian non sa chi sono, a sempre pensato che sia sua sorella, non è la verità, ma io mi sono affezionata così tanto a lei da considerarla tale.
    La porta si apre e io lascio il bancone, Elian! é di nuovo svenuta! Sorrido mentre facciamo lo scale, fino in soffitta, la camera di Elian, accendiamo il fuoco, infondo è inverno ancora, la poggiamo su una seggiola.
    Le dò un bacio sulla guancia fredda e pallida, la copro e la lasciamo a riposare.
    Scendiamo, siamo solo io e lui, la pendola ticca e scandisce il tempo, ci guardiamo, rossi in viso, cosa prova lui per me? Assolutamente nulla ovviamente, ma devo...devo trovare il modo di sfogarmi! Tra poco partirò e cosa succederà alla donna ambra? andrà in una maledetta sartoria a Selmo e lui.. non lo vedrò più!.
    Perché Kida doveva patire? Aveva lasciato il suo ordine ormai da tempo, nemmeno i messaggeri la cercavano più da qualche mese, sapeva di avere trovato la pace ma adesso quel maledetto uomo a cui la maga maggiore aveva detto di ubbidire ciecamente , le ordinava di andarsene da quanto teneva di più. Era una continua angoscia, non poteva sopportare di perderli, soprattuto lui, che adesso stava seduto vicino al fuoco e lo osservava, come poteva trasformarsi in qualcosa di maligno, lui, il suo amore?. Lui ogni tanto alzava lo sguardo, quando lei si voltava,la osservava,era bella, stupenda, quel grembiule che le cingeva la vita, la gonna il profilo, le curve, gli occhi, la amava da tempo, e non riusciva a dirlo.
    "Beh..Kida..a quando la partenza?"
    O meglio a quando il nostro addio, quando si spezzerà il mio cuore, dimmelo! Quando?Kida smise di strofinare il già lucidissimo piano " Fra un mese o due ,....bisogna vedere il nonno cosa vuole fare.."
    Già suo nonno. lui gliela toglieva dagli occhi, lui.
    " E poi mica starò tanto..qualche annetto, due massimo"
    Due anni, era due secoli per il suo amore, due secoli per lui ,aveva deciso che quella sera avrebbe confessato.
    "Kida devo dirti una cosa importante ..vieni con me..per favore.."
    uscirono e si allontanarono, si misero vicino alla quercia centenaria dove Elian e prima Royro avevano giocato, si sedettero sulle radici,vicini, quasi sfiorandosi.
    Per due ore rimasero immobili , cheti, osservando le falde della collina, ma poi Lucas si decise a parlare:
    "Si sta bene stasera" osservò.
    "Già. C’è la luna piena… " constatò Kida, abbracciandosi le ginocchia, puntando i piedi su una radice. Aspettando qualche altra parola, più...interessante?
    "Kida…io…devo dirti assolutamente una cosa…" disse Lui con la voce roca e imbarazzata.
    "Dimmi"rispose senza voltarsi per il timore che notasse la speranza nei suoi occhi. Fissò il cielo invece.
    "Ecco, vedi…io…io penso che sia una magnifica serata" disse tutto d’un fiato.
    Kida si voltò di scatto. "Già… ".Beh, non era da Lucas..ma almeno aveva detto qualcosa di diverso dai soliti balbettii.
    "Cioè, no…oddio, è difficile…io…sono…venuto per te" balbettò.
    " In che senso? " chiese Kida. Un lumino di speranza forse c’era ancora. Adesso non lo riconosceva davvero più.
    "Ecco, tu…cioè io..vedi ..."L'uomo balbettava senza riuscire a dare un senso logico a ciò che diceva. Come al Solito, lei si girò e lo osservò divertita.
    Kida era ancora voltata verso di lui in attesa, quando lui evidentemente rinunciò alle parole e passò ai fatti, baciandola, con dolcezza e passione, poggiandole una mano sulla spalla.
    Kida non riusciva a crederci. Lucas che la baciava in una notte di luna piena . Non era possibile, doveva essere l’ennesimo sogno, eppure era tutto così reale…forse non era un sogno, forse alla fine era questo che aveva sempre sognato.
    Era questo il bacio che aspettava e che si aspettava da Lucas. L'amore che aveva sempre sognato fosse condiviso, sempre sognato.
    Sarebbero stati senz’altro due mesi interessanti interessante…no, un attimo…
    "Ti va?" le domandò.
    "Resterò più di due mesi?" rispose Kida maliziosa,guardandolo
    "Può darsi, ma anche...sposami..." bisbigliò il mago.
    "Allora sì, voglio" disse lei, e lo baciò di nuovo.
    Finalmente una lieta notizia anche per lei..e mentre si baciavano, forse per caso o forse davvero per magia, cadde la neve


    Capitolo 3
    Amicizia e addio

    ...vola via come una farfalla nera dalle ali cosparse di veleno, unica singola rarità nelle nostre terre, ma torna, presto, a noi...
    Preghiera delle terre verdi


    Erano passati quindici anni da quando Netra era stata male, nove mesi di malesseri, e alla fine aveva dato alla luce un figlio, lo aveva chiamato Erol, nella loro lingua voleva dire “Farfalla nera”, Per una dragonessa avere un figlio, o meglio un piccolo, era una cosa normale, questa era il prolungarsi della specie per ulteriori generazioni, Lucas, invece ne era rimasto leggermente sconvolto, negli ultimi tre anni il figlio e il padrone non andavano quasi mai d'accordo, le uniche battaglie che avevano passato le avevano combattute l'uno a fianco dell'altro, ma sempre e comunque in colluttazione.
    Il ragazzo era cresciuto forte, la sua forma di drago lo vedeva con un colore blu elettrico, i suoi occhi , due pozzi neri, da umano i suoi occhi era diversi, uno marrone chiaro e uno blu che richiamava il colore delle sue squame.
    Netra sapeva benissimo che quella era un distinzione della loro razza, ogni singolo muta forma nel suo aspetto umano aveva una diversità dall'umano normale, nel suo caso i capelli erano di fiamma, ovvero sembrava ardessero.
    Quando erano arrivati alla città di Ean, Netra lo aveva tenuto celato, si vergognava, sapeva della presenza della gilda e quindi voleva proteggerlo, ma all'occhio vigile di Elian non sfuggì nulla, la minuta creaturina, così spesso la chiamava, un giorno si era avventurata nel bosco fino dove aveva fatto nascondere Erol:

    Elian si inerpicò piano sul dislivello da cui era crollata poco prima, le ginocchia erano arrossate e sopra vi erano un po' di tagli, era estate e quindi indossava dei pantaloni più corti, per quello, si diceva, si era fatta così molti tagli.
    Fece capolino appena arrivata in cima al dislivello e vide una strana creatura raggomitolata sul terreno, che cosa fosse non lo sapeva, eppure assomigliava moltissimo a Netra, ciò forse stava a significare che era anche quella “cosa” un drago?
    La curiosità della quindicenne la fece avvicinare sempre di più, ma di soppiatto, evitando il minimo rumore, quando fu abbastanza vicina si guardò un attimo a fianco, aveva giurato di avere sentito un rumore, forse una bestia.
    Elian riposò lo sguardo sulla creatura ma non c'era più, solo l'erba leggermente schiacciata nel punto in cui si trovava, poi sentì il freddo di una lama sulla gola e una voce, giovane e maschile provenire dalle sue spalle, doveva avere più o meno la sua stessa età : “E tu? Che cosa fai qui? Chi sei? Che vuoi? Come mai mi spii?” la lama pigiò un po' di più sul suo collo, la ragazza la guardò con sufficienza e poi si girò verso la voce, davanti a lei adesso di parava un ragazzo, alto, dai capelli castani, i lineamenti sottili e cosa assurda, due occhi diversi, uno blu e uno marrone chiaro. Lo osservò per bene prima di degnarsi a rispondere, era innocuo, se avesse voluto lo avrebbe potuto friggere con una scarica del suo potere. Però aveva ragione per la somiglianza a Netra, era anche lui un muta forma, lo si sentiva dalla sua aura“Io? Tu piuttosto come ti azzardi a attaccarmi? Non volevo fare nulla di male a te!Solo ti ho visto accasciato e ho pensato fossi caduto in terra mentre volavi, con questo vento nemmeno la dragonessa che conosco io si muoverebbe dal terreno!”
    Il giovane la squadrò, i capelli neri, occhi verdi, e un carattere che non gli piaceva affatto, la dragonessa, forse intendeva sua madre, poco ma sicuro, decise allora di presentarsi, non poteva fargli del male ,al massimo con un morso, l'avrebbe sbranata.
    “Io sono Erol, figlio di Netra la dragonessa dagli occhi ardenti , probabilmente tu ti riferivi a lei no? Allora ho sentito parlare di te...tu sei Elian la tutto pepe , così dice la mamma, sei la sorella minore della moglie del mio padrone, Lucas” almeno si era presentato, passarono pochi minuti, il silenzio aleggiava su di loro, poi iniziò lui, con qualche domanda, lei rispose, e il ragazzo continuò, parlarono per ore trovandosi in comune su molti punti, e così tutti i giorni la ragazzina andava oltre quel grande dislivello e parlava con il giovane che per farla divertire a volte si trasformava in ogni genere di animale ,una volta si trasformò in un gatto, della sua forma precedente rimasero solo gli occhi, Elian si divertiva e nel frattempo apprendeva molte cose del mondo al di là della foresta.
    Passò un anno, Elian aveva sedici anni, Erol diciassette appena compiuti quando Netra scoprì che si vedevano ed erano diventati amici, non disse nulla, sorrise semplicemente e iniziò a far uscire il giovane dalla foresta.
    Quando Lucas allenava Elian e le faceva male Erol teneva il broncio al suo padrone per dei giorni, finché non le chiedeva scusa, anche se la ragazzina insisteva dicendo che non ce ne era il bisogno.
    Quando arrivò l'avviso che la guerra contro gli orchi era iniziata Lucas e Kida si allarmarono, avrebbero sicuramente cercato una Noelil come lei per combatterli. Kida si alzò quella mattina, si erano sposati, da due anni erano insieme , e lo sarebbero stati per sempre, prende i suoi abiti, li mette,Lucas accanto a lei dormiva, quel giorno compiva gli anni, Lucas, il suo Lucas avrebbe avuto una festa a sorpresa.
    Salì piano le scale, andava dalla sua sorellina, stava bene con lei, con Elian aveva passato momenti belli e brutti, sempre con lei,amiche e sorelle.
    Bussò, un piccolo uggiolio come di chi si sveglia si alzò dal letto della ragazza,doveva aver dormito poco, era agitata in quel periodo, ma felice perché adesso aveva un amico come cognato.
    "Ehi Elian ? " Domandò con gentilezza mentre si sedeva sul letto della giovane "Dai!! Non hai voglia di parlare con la tua sorellona?" le diede una spintarella, piano, la ragazza si girò, la guardò e le sorrise. Mormorò di aspettare un attimo, si tirò su, sui cuscini e fece posto alla sorella maggiore.
    Parlarono, di tutto e da una vita parlavano, dei loro dubbi dei loro pensieri, dei loro sentimenti, prima di quella confessione Kida lo aveva detto tante volte a Elian e lei aveva sempre insistito che avrebbe dovuto dirglielo,adesso erano contente,entrambe.
    -Insomma poi ...allora hai rivisto ancora il figlio di Netra?- chiese Kida per l'ennesima volta,Elian protestò, era monotona, sempre le solite domande
    -si si...-
    -ma la sua natura? come fa a essere una sottoforma di uomo se figlio di un drago?-
    -è Così sono draghi che prendono il nome di muta forma, posso assumere la forma umana ma solo per un pò, se no si indeboliscono..- Kida la picchiettò sulla fronte , era sacciuta, sapeva molte cose, aveva studiato tanto da quando avevano conosciuto Lucas, lei sapeva che l'aura di Elian era potente, tra non molto non avrebbe più portato quel nome, a breve sarebbero venuti a prenderla, Lucas e Kida si sono giurati che, l'avrebbero difesa,che non l'avrebbero fatta portar via.
    La donna scivolò giù dal letto, scostò dal cassone con delicatezza i vestiti che la ragazzina aveva messo con cura li sopra -sono troppo neri Elian! papà è morto anni or sono, il lutto è finito da molto tempo oramai!-
    Elian sbuffò, non voleva, ormai si era abituata a quei colori, li vestiva e nessuno la notava, meglio così, perché stava raggiungendo l'età in cui Kida veniva seguita da ogni ragazzo del paese, meglio nascondersi, lei voleva rimanere vicino a suo nonno ora che si indeboliva.
    -Vediamo....questi sono i vestiti della mamma , sei minuta come lei, dovresti entrarci ..- tirò fuori un abito, era verde scuro, si intonava con i suoi occhi.
    -Almeno per un giorno Elian! Dai è il ventunesimo compleanno di Lucas! almeno per una volta che dici?-
    Elian sbuffò, di nuovo, anche gli altri anni, la stessa storia, ogni anno un abito diverso,non era certo civettuola, no Kida non lo era ma..ma..non sopportava tutte quelle attenzioni addosso.
    -Dai su alzati!- La aiutò a mettersi il vestito, come le stava bene! le poggiò le mani sulle spalle da dietro mente la spingeva verso lo specchio, era piccola ma bella, snella , dolce , il suo visino era però sempre coperto dai lunghi capelli neri con sfumature di rame provò a scostarglieli e alzarli, stava bene così! mise tutto il suo impegno per tirarli su in una chiusa pettinatura , dei piccoli fermagli bianchi a forma di fiore, bucaneve.
    due ciocche davanti, era a posto.
    Manca qualcosa sai? Dei fiori, un fiore bianco da metterti qui! questi sono piccoli - Ma non si accontentava mai?
    -sai dove trovare dei fiori ? vado a prenderli ..dai dimmi dimmi Elian!- in quel periodo cercavano di non farla uscire spesso, per la minaccia degli orchi ma anche perché la sua aura era troppo potente e poteva essere sentita da ogni dove se si sapeva cercarla.
    Vicino alla radura nord, accanto allo stagno crescevano dei gigli bianchi, Kida era felice, voleva quelli per il suo fiorellino in boccio.
    -Allora vado D'accordo?-
    La lasciò li, Elian si affacciò e la vide passare di corsa, scese piano piano dall'ultimo piano, e nell'ultimo pianerottolo si scontrò con Lucas.
    -Oh mi scusi signorina..mi disp...ah Elian?- La guardò con due occhi spalancati e la tirò su , troppo facile per lui, adesso era a mezzo metro da terra, senza occhiali Lucas così la vedeva meglio.
    -Sei bella così Elian! Perché non ti metti così la sera alla locanda?-rise , sapeva che lo odiava quando diceva così, la rimise giù e gli fece un piccolo guancialino.
    Scesero in sala, Royro fischiò quando Elian passò stizzita accanto a lui, le sue gote erano rosse come due belle mele mature.
    Infila il grembiule, Lucas uscì dal ripostiglio con il bastone che Kida porta sempre con se, raramente lo dimenticava, era un bastone forte e buono, dentro fluiva la magia di Kida, ma per Elian era un semplice bastone da passeggio.
    Un Uomo entrò gridando con forza “sono qui , sono qui...gli orchi!” e cadde sul pavimento, gravemente ferito, Elian lo fece alzare e sedere, Lucas lo tartassò di domande, dove erano, che posizione, in quanti e se l'esercito teneva ancora duro “hanno richiamato tutti i maghi, so che qui ne abita uno e mi hanno mandato a chiamarlo, un consiglio da parte mia, chiunque sia questo mago, non vada, se si accorgano che è bravino se lo mettono al loro cospetto e non torna più indietro” Stava parlando della gilda che governava quelle terre, la ragazza ascoltò attentamente mentre curava l'uomo “Non deve uscire nessuno di casa, specialmente nessuno si deve avvicinare alla foresta, pullola di orchetti!” dalle strade venivano urla e grida, rumori e odore di bruciato.
    “Siete tutti qui vero?” nessuno rispose all'uomo, si osservarono negli occhi, sapevano che Kida era uscita. Fecero coricare l'uomo e lo ringraziarono dell'avvertimento, Serth che era passato di li si mise a sprangare le finestre.
    “Dobbiamo fare qualcosa accidenti, Lucas! Sei tu il magico qui, devi trovare un modo per difenderci, se sanno che...”Ma si interruppe visto che Elian era presente, Lucas lo guardò sospirando, in quel momento il suo pensiero era per Kida e per Elian, non voleva fare rischiare nessuna delle due “bene..allora decidiamo il da farsi, Royro e Serth verrete con me, andiamo a riprenderci Kida, tu Elian, accogli chi è ferito, sai farlo molto bene , conto su di te, adesso andiamo a chiamare Netra ed Erol , scattare!” si riversarono fuori e chiusero la porta. Elian rimase da sola e per qualche secondo non seppe che fare, dentro di se era arrabbiata, capiva che c'era qualcosa che le nascondevano e questo le dava molto fastidio.
    “Figlia delle fate..” Erol si materializzò con uno schiocco , la chiamava spesso in quella maniera, era divertente, secondo lui.
    “Oh Erol stai bene? Sono venuti da Netra vero?” chiese tutto di un fiato, lui sorrise e tirò fuori la spada “esattamente, quest'oggi ci saranno un po' di orchetti anche per me, non solo per quel Lucas!Anche se è il mio padrone non ha il diritto di fare solo lui l'eroe , sta attenta figlia delle fate, sta molto attenta” e scomparve di nuovo.
    Elian pestò un piede, quello era veramente troppo, concentrandosi creò due copie di se stessa, loro avrebbero pensato ai feriti, spalancò la porta e guardò in strada , alcune case bruciavano, e dei corpo inermi erano sul selciato, una figura ricurva era in fondo al viale guardò torva dalla sua parte e la ragazzina trasalì quando si diresse a corsa verso la porta “ Un...orchetto!” chiuse il portone e ci si appoggiò di schiena con le sue due copie mentre la creatura fuori ci si fiondava contro.
    Sembrò cessare e la ragazza si scostò, fece male, perché l'orco riprese a sbattere e buttò giù le imposte.
    Elian urlò,e si difese con la magia, ma poca , era troppo spaventata per concentrarsi, subito una fitta al fianco destro la fece piegare in due e cadere. I passi della creatura maleodorante si avvicinarono era vicino, La giovane prese coraggio e si alzò e corse via, si nascose mentre l'orco le correva dietro, con tutto l'intento di farla fuori, la ragazza chiusa nell'angolo sotto la prima rampa di scale trattenne il respiro quando sentì nuovamente i passi strascicati avvicinarsi , era così vicino da sentire il suo fiato gracchiare fra i denti.
    Una nuova fitta la fece gemete, una luce, bianca la investì e non vide più nulla , quando aprì gli occhi era vicino al cadavere dell'orco e poco più in la una pietra, cosparsa di sangue , ma trasparente a quanto riusciva a vedere.
    Si osservò il fianco , era squarciato, una profonda ferita dalla quale usciva copioso il sangue, sul pavimento una striscia di gocce fino alla pietra, quell'amuleto era uscito dal suo fianco.
    “Come diamine?..” la carcassa si mosse ed Elian le tirò un calcio prese la pietra e si tirò su, arrancò fino in cucina e si infilò un mantello nero, coprendosi il volto, e si mise in attesa, attendeva di sentire l'aura di Lucas, o di Erol, qualcosa che le dicesse dove andare. La captò era lontana, si precipitò in strada, uomini, donne bambini, tutti avevano seguito il suo esempio, ed adesso erano in strada chi si curava con erbe , chi aiutava gli altri, chi la vedeva passare la osservava, la scambiavano per un membro della gilda ed allora la facevano passare, anche se dopo che passava osservavano sconcertati la scia di sangue che si lasciava dietro.
    Arrivò a fatica in una radura del bosco , si nascose quando sentì delle voci:
    “oramai...maghetto da quattro soldi, non hai più speranza, non puoi evocare i tuoi incantesimi con entrambe le braccia fuori uso no? O ma guardati...Rivuoi la tua donna eh? Forse ti seguirà anche lei nel mondo dei morti” Elian rabbrividì, riconobbe le urla erano di Lucas, Royro giaceva a terra, non sembrava grave Serth era imprigionato tra due orchi che lo sostenevano, anch'egli privo di sensi. Erol era sotto forma di drago, di un bel blu elettrico, ma assunse forma umana “Un muta forma quindi? Hai dei begli amici Lucas!” L'uomo guardò chi lo aveva ferito con stranezza, sconcertato, l'uomo , vestito di scuro, dalla pelle nera lo osservò ridendo.
    Anche Kida era li,circondata, i capelli erano fra le mani di quell'uomo vestito di scuro, la
    costringeva a stare in ginocchio con il volto rivolto in basso, fra le mani,al petto la donna stringeva dei gigli.
    Elian ebbe un tuffo al cuore, quando vide quei gigli, le sembrava una di quelle donne che si sacrificavano nei suoi romanzi, aveva paura, ma rimane nascosta, Kida piangeva, in silenzio, piangeva, sapeva che qualcosa non sarebbe andato bene , e voleva rivedere la sua sorellina prima...prima di finire, ma lei non c'era.
    L'uomo scuro parlò rivolto a Lucas
    -Ti ricordi di me vero? sono colui che ha distrutto Argentovivo, che bellezza le fiamme che buttavano giù quel luogo di traditori e reietti!-
    Lucas si alzò e puntò la mano davanti a se la spada ritornò a lui, ma non può fare molto,le sue braccia reggono poco il peso della lama elfica che portava celata sempre con se e inoltre erano vicini a Kida, non voleva che ci incappasse in mezzo, e soprattuto morisse.
    Erol, il giovane muta forma arrivò da dietro sostenendolo con le spalle e osservando gli orchetti che si stringevano sempre di più, un drago Blu elettrico che protegge il suo padrone. Prese forma umana, un giovane dai capelli scuri, assomigliava a Netra quando era umana, d'altronde è suo figlio, anche lui imbracciò la spada.
    -tanto è inutile, non riuscirete a combatterli-
    Ma loro ci provarono lo stesso e ne fecero fuori in molti, correvano ,saltavano ,erano due gocce d'acqua facevano combinazioni e uccidevano più che potevano, dopo due affondi Erol si trovò per caso vicino a Elian, la vide,e la prese per un braccio scambiandola per un nemico, il cappuccio scivolò via, i due erano a pochi centimetri l'uno dall'altra, era lei, non c'erano problemi
    -Nasconditi figlia delle fate!- Continuarono a combattere, poi un urlo, Kida si divincolò con forza dall'uomo nero che la scaraventò a terra, aveva visto la ragazzina “Noelil!” Gridò con forza gettandosi verso di lei, finalmente avevano trovato la fonte di energia inesauribile, saltò verso di lei ma Elian scomparve, per un attimo tutti si fermarono “Maledetta donna, me la hai fatta scappare adesso io ti uccido!” si diresse verso Kida , Elian apparve davanti a lei con la spada di Royro puntata in avanti a pochi centimetri dal ventre dell'uomo “Non toccarla! Non osare toccare mia sorella chiaro?! Stalle lontano!” Si scontrarono le loro spade fecero scintille, il fianco della ragazza doleva e la faceva rallentare, scansò un affondo ma l'uomo la prese di piatto e la scaraventò in terra era il momento di ucciderla e prendere il suo potere, accecato dalla rabbia girò la spada e la puntò in alto.
    fu un attimo, l'uomo nero affondò, verso il corpo della ragazza, i gigli cadono ai piedi di Kida, un filo di sangue le esce dalle labbra,mentre cade, con i suoi fiori preferiti. Elian non doveva morire, per questo lo ha fatto, Elian era sua sorella anche se non di sangue per questo è voluta morire al posto suo. Tutto sembra fermarsi, perfino i petali dei fiori che cadono verso il suolo. La realtà però riprende il suo corso e come una sberla fa capire la verità dell'accaduto a tutti quanti. Elian osserva il corpo della sorella davanti a lei, accasciarsi sui gigli, la ragazza allontana l'uomo , gli mostra la pietra a forma di rombo che è uscita dal suo fianco, l'uomo grida a quella luce e scompare, con due fili di fumo, neri.
    Elian guarda Kida , striscia fino a lei, mentre i due uomini finisco i restanti orchetti, la volta e guarda i suoi occhi chiusi che si aprono e incontrano i suoi e di nuovo tutto sembra fermarsi:
    -Diventa potente,non vendicarmi, libera Il cuore di chi è debole e oppresso...fallo...Noelil...creatura della luce...-
    i Suoi occhi d'ambra si chiusero, la realtà, di nuovo riprende il suo violento corso, mentre le lacrime scendevano dagli occhi di Elian,Lucas e Erol riuscirono bene ad allontanare tutti i nemici.
    Lucas, si girò, vide il sangue, e capì, corse. Pochi istanti dopo lui è a riprovare di rimarginare la ferita, ma la donna ha perso troppo sangue, doveva ritornare da lui, subito in quell'istante, doveva ritornare a vivere , incantesimi ne conosceva a migliaia, ma quelli per far ritornare la vita no , sapeva che ve ne era uno,che era tabù fra i maghi, il corpo i lei perse calore, adesso non c'era davvero più.
    E ancora, di nuovo, piovve.

    Capitolo 4
    ritorno

    Elian si alzò dal ramo su cui si era appollaiata, appoggiando una mano sul largo tronco dell'albero, guardò in avanti, la pianura verdeggiante inondata di sfumature cremisi per via del tramonto.
    Quel giorno erano tre anni, da quando Kida se ne era andata in quella mattinata d'estate, l'ultimo giorno in cui aveva visto gli occhi d'ambra di sua sorella.
    Quel giorno però non era come i precedenti anniversari, in cui , come sempre , si era allontanata dalla locanda e si era messa li, su quell'albero, dove spesso sedevano insieme. Quella volta no, aveva una strana sensazione, come se qualcosa dovesse cambiare la solita routine , come se qualcosa di scoppiettante si avvicinasse a grandi passi.
    Le supposizioni della ragazza non erano del tutto errate, difatti a pochi chilometri di distanza, Lucas, affiancato dalla forma umana della dragonessa muta forma si stava muovendo verso Ean. L'uomo già intravedeva le cupole della foresta che circondava la città e anche la torre di cristallo, adesso color del sangue, spiccare proprio al suo centro; Aveva passato tre anni alla ricerca di qualcosa, un incantesimo, che potesse riportare indietro lei,, la sua Kida. Alla fine vi era riuscito , ma aveva scoperto di dover pagare un tributo molto alto per un mago, ma per Lucas quel prezzo era piccolo paragonato al riavere Kida.
    “Ci siamo quasi” disse flebilmente facendo passare Netra davanti “Non pensi sarebbe meglio ritornare dragonessa?” Domandò alla donna dai lunghi capelli di fiamma, non ricevette risposta, un chiaro no.
    Continuarono a camminare finché arrivarono a una radura, Lucas la riconobbe, li aveva aiutato molto spesso la sorellina di Kida, Elian a accrescere i suoi poteri, ma adesso probabilmente era rinchiusa nel sacerdozio, non aveva mantenuto la promessa fatta alla sua donna, ma Elian era una ragazza forte e sicuramente ce la avrebbe fatta lo stesso anche da sola.
    Fu stupito di ritrovarsi una barriera magica davanti, ci batte sopra , era facile da distruggere per un mago della sua cultura, sarebbe stato meglio , però, aprire un piccolo squarcio in modo da non turbarne l'equilibrio,e così fece.
    Appena varcato, lo squarcio si richiuse all'istante e poi una figura nera gli piombò addosso.


    Elian aveva continuato ad osservare il tramonto finché non aveva sentito una turbolenza nella barriera , piccola ma comunque presente e si era precipitata a controllare, era quello il suo compito , da quando i maghi maggiori della torre cristallo avevano deciso di difendere la città.
    Aveva visto due figure,una emanava l'aura che aveva intaccato l'equilibrio della barriera, e su di essa si era fiondata, con il pugnale, pronta a uccidere.
    Dopo una breve colluttazione fra le due figure colui che aveva distrutto la barriera si trovò in svantaggio, la ragazza aveva puntato il suo pugnale alla gola dell'intruso e adesso lo scrutava a pochi centimetri dal volto.
    “L...Lu..Lucas?”una voce conosciuta, anche se un po' cambiata, riconobbe il suo profumo, sapeva di foresta e di bosco , riconobbe quegli occhi di smeraldo.
    “Elian?! Da quando in qua maneggi questi cosi pericolosi? Toglitelo subito dalle mani, ora!” Si alzò e la scostò di peso prendendo il pugnale dalle sue mani e gettandolo via. Era tardi per una giovane donna come lei, era tardissimo per uscire a quell'ora, se non fosse stato per quella barriera, pensò Lucas , Ean sarebbe stata attaccata e sicuramente Elian la prima ad essere uccisa.
    D'altra parte l'uomo provò sollievo vedendo che non era finita nel sacerdozio, era ancora li, probabilmente dopo la sconfitta che avevano inflitto quella volta avevano rinunziato.
    “Elian...Sei...Diversa...” Lo era in effetti, un po' più alta, sempre più magrolina e gracile, ma sembrava che i suoi muscoli fossero stati temprati, i capelli che di solito da bambina le coprivano il viso , adesso erano tenuti alti in una coda.
    “Diversa?! Tu piuttosto maledetto bastardo dove ti eri andato a cacciare? Ci hai fatto stare in pena tutti, sei sparito, così....dopo il funerale...Mi sei mancato..” Lucas passò una mano sulla sua testa arruffandole la coda, e sorridendo, alle sue spalle arrivò Netra, la donna cadde sui ginocchi vedendo la ragazzina , Lucas sentì il sollievo della sua dragonessa, la vide abbracciare forte il corpo magro di Elian e carezzarle anche lei la testa corvina.
    “bene adesso che hai visto chi siamo puoi gentilmente spiegarci che fai? Agguati alle persone che non consoci e che passano la barriera?”
    La giovane lo guardò poi abbassò lo sguardo smeraldino “da quanto te ne sei andato sono cambiate molte cose, la gilda ha deciso di tirare su una barriera per proteggerci dagli orchi e poi hanno iniziato a riunire tutti i maghi della città per metterli al loro cospetto, una città che prima rideva adesso è corrotta e spenta. A me, Royro e Serth è stato affidato il controllo di questo pezzo di barriera, ma poi Royro e Serth sono stati presi nella guardia e presto finiranno nell'esercito, io e il nonno lavoriamo alla locanda che ospita soldati e creature in fuga....Erol...Lui, beh...è da qualche parte nella torre, è stato preso qualche giorno fa, adesso i muta forma sono riconosciuti come nemici” Mise una mano sul fianco, le doleva molto in quel periodo, all'occhio di Lucas non sfuggì quel particolare, la osservò bene , cercò di captare l'aura, la teneva bassa quasi invisibile, quindi forse sapeva. Le prese la mano e poggiò la sua sul fianco, sotto la sottile stoffa sentì un taglio, rabbrividì, che cosa era successo? Sembrava grave.
    Ignorando i suoi schiamazzi e le sue proteste prese e la fece distendere alzò la maglietta e vide il taglio, profondo e non in buone condizioni, si mise con calma a curare la ferita.
    “Quando è successo ..quando ti sei fatta questo taglio?” L'uomo iniziava davvero a pentirsi di avere abbandonato quella città.
    “Quando hanno preso Erol, ci siamo difesi ma a me è stato fatto questo taglio...a Erol...hanno ferito la schiena ...sanguinava moltissimo, sono preoccupata ma nella torre ci si può entrare solo una volta a settimana e guarda caso quando ci sono più guardie, sento la sua aura sempre più debole...AHIA!” Lucas aveva tolto la punta di spada corta che era rimasta all'intero della carne si Elian, aveva ascoltato anche quel discorso in silenzio, aveva bisogno di sapere di più, doveva avere i dettagli, quando la giovane fosse stata meglio avrebbe fatto le sue domande.
    Netra decise di rimanere umana, suo figlio le mancava, l'unico problema era il mascherare la sua natura, un occhio blu e uno rosso la tradivano e avevano fatto così anche quello marrone chiaro e celeste di Erol, quella era la distinzione della loro razza.
    Elian pensò intensamente ai bei momenti passati con il giovane muta forma, si poteva dire che erano diventati inseparabili amici.

    l'ultimo capitolo (il 4 )è ancora da finire XD
     
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  2. vdegasperis
     
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    complimenti.... bellissima storia..... possibile che solo io non so scrivere storie così belle?*inizia a preparare una corda e una sedia* Cmq continua la fine, sono curiosa di leggerla!


    Edited by vdegasperis - 1/8/2008, 16:00
     
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  3. Nera93
     
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    *ferma vdega* se ti uccidi la fine non la puoi leggere XD
     
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2 replies since 28/7/2008, 21:17   68 views
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