La storia della befana

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  1. ::lullabi::
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    Innanzitutto Buona Epifania a tutti! O se non siete cristiani Buona Calza!
    Partiamo con il significato di Epifania. Il termine deriva dal greco "ephifemì" che significa "apparire, manifestarsi", di fatti il 6 Gennaio vi è l'apparizione di Gesù ai Magi...o il contrario o-o (e mi definisco pure Crsitiana, bah...). Il nome della Befana è strettamente legato al termine epifania.

    Oggi è il 6 gennaio, quindi mi pareva d'obbligo scrivere la storia della befana, che ho ascoltato ieri al TG1 (<-sono sincera, perchè la befana mi ha detto che se faccio di più la buona, l'anno prossimo mi porta una calza più grande, ma a voi non interessa...).
    Si narra che la notte tra il 5 e il 6 gennaio, vola nei cieli a cavallo di una scopa una vecchina, si intrufola dal camino o dalla finestra delle case dei bravi bambini e porta loro una calza con dei dolcetti.
    La storia della Befana, a differenza di quella del suo collega, Babbo natale, è legata al Cristianesimo e alla nascita di Gesù.
    I re Magi arrivarono una notte davanti alla porta di una casa, bussarono e ad aprirli fu una vecchina. I Magi le chiesero la starda per Betlemme e la vecchina gliela indicò. I tre le chiesero di accompagnarla, ma lei rifiutò. Dopo un pò, accortasi del suo sbaglio, uscì di casa, con un sacco pieno di dolci sulle spalle, alla ricerca dei Magi e del Bambino. Tuttavia non riuscì a trovarli. La leggenda vuole che la vecchietta bussasse a tutte le case per chiedere informazioni sui Magi o sul Bambinello e che per ricompensare delle indicazioni donasse a tutti qualche dolcetto. Purtroppo la Befana non trovò la capanna col Bambin Gesù e quindi da allora visita tutti i bambini nella notte tra il 5 e il 6 portando loro in dono dolci.

    Per alcuni la Befana rappresenta l'anno vecchio, che dopo l'inizio dell'anno se ne va e dona a chi è stato buono nell'anno dolci e a chi è stato cattivo carbone.
    Secondo altri è solo un modo per sostituire un'antica festa pagana, dopo l'avvento del Cristianesimo.

    Su questo sito c'è qulacos'altro sulla befana, non so se vi interessa. Per fare i fichi con i nipotini o i cuginetti l'anno prossimo che ne sò...
    Questa parte mi è piaciuta, quindi ve la posto senza che ve la cercate x°D

    Leggende italiane legate alla notte dell’Epifania
    Come spesso accade, quando le ricorrenze religiose si trasformano in fenomeni popolari, fioriscono miti e leggende. In Emilia Romagna, ad esempio, si dice che nella notte dell’Epifania le mura diventino ricotta. Nelle Marche e in Abruzzo si dice che nel giorno della Befana gli animali si mettono a parlare, ma guai a riferire il contenuto delle loro rivelazioni!! A Palermo si narra che i Re Magi attraversarono l’isola e fecero fiorire per incanto gli aranceti bruciati da una nevicata. In Calabria le ragazze, la notte della vigilia, prima di addormentarsi, recitano una canzoncina augurale: se sogneranno una chiesa in festa o un giardino fiorito sarà per loro un anno fortunato. In Toscana i contadini infilano la testa sotto la cappa del camino cercando di vedere le stelle; solo se ci riescono possono stappare il vino nuovo… l’annata sarà buona.

    (Ora non è più il 6, ma il 7, però quando ho cominciato a scirvere era il 6 x°D)

    Recitiamo ora la filastrocca di rito:

    La Befana vien di notte
    con le scarpe tutte rotte
    i vestiti alla romana
    viva viva la Befana!

    Ora, non per qualcosa, ma voi romani avete una moda tutta vostra O_o
    =P Buona leggenda e buon inizio scuola ^o^
     
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  2. soleluna113
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    bella questa...non avevo la benchè minima idea che la befana fosse legata al cristianesimo...ho sempre pensato fosse qualche roba strana tipo streghe che si redimono XD
     
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    Molto carina! ^^
    Cmq anche Babbo Natale ha origini cristiane...è infatti identificato con San Nicola di Mira. Già che ci siamo ecco la sua storia (Wikipedia docet :lol: )! ^^

    Tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio storico, il vescovo san Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell'odierna Turchia), di cui si racconta che fosse solito fare regali ai poveri. La leggenda di San Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo) che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti.

    Antiche origini cristiane

    Il primo personaggio è San Nicola di Mira (più noto in Italia come San Nicola di Bari), un vescovo cristiano del IV secolo. Mira (o Myra) era una città della Licia, una provincia dell'Impero bizantino che corrisponde all'attuale Anatolia, in Turchia.

    San Nicola divenne noto per le sue grandi elargizioni a favore dei poveri e, soprattutto, per aver fornito la dote alle tre figlie di un cristiano povero ma devoto, evitando così che fossero obbligate alla prostituzione. Originario di Patara, sempre in Licia (Asia Minore), scoprì molto presto la sua vocazione religiosa e dedicò interamente la sua vita alla fede cristiana.

    In Europa (in particolare nei Paesi Bassi, in Belgio, Austria, Svizzera e Germania) viene ancora rappresentato con abiti vescovili e con la barba. Le reliquie di San Nicola furono traslate a Bari da alcuni pescatori, e per ospitarle fu costruita una basilica nel 1087. Il luogo è da allora meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli.

    San Nicola è considerato il proprio patrono da parte di molte categorie di persone: marinai, mercanti, arcieri, bambini, prostitute, farmacisti, avvocati, prestatori di pegno, detenuti. È anche il santo patrono della città di Amsterdam e della Russia. In Grecia San Nicola viene talvolta sostituito da San Basilio Magno (Vasilis), un altro vescovo del IV secolo originario di Cesarea. Nei Paesi Bassi, in Belgio e in Lussemburgo, Sinterklaas (Kleeschen in Lussemburgese) arriva due settimane prima del 5 dicembre, data in cui distribuisce i doni (Il suo compleanno risulta essere il 6 di dicembre). L'equivalente di Babbo Natale in questi paesi è Kerstman (letteralmente: "Uomo di Natale"). In alcuni villaggi delle Fiandre, in Belgio, si celebra la figura, pressoché identica, di San Martino di Tours (Sint-Maarten). In molte tradizioni della Chiesa ortodossa, San Basilio porta i doni ai bambini a Capodanno, giorno in cui si celebra la sua festa.

    Il Babbo Natale di oggi riunisce le rappresentazioni premoderne del portatore di doni, di ispirazione religiosa o popolare, con un personaggio britannico preesistente. Quest'ultimo risale almeno al XVII secolo, e ne sono rimaste delle illustrazioni d'epoca in cui è rappresentato come un signore barbuto e corpulento, vestito di un mantello verde lungo fino ai piedi e ornato di pelliccia. Rappresentava lo spirito della bontà del Natale, e si trova nel Canto di Natale di Charles Dickens sotto il nome di "Spirito del Natale presente".

    Santa Claus ha origine da Sinterklaas, il nome olandese del personaggio fantastico derivato da San Nicola, che viene chiamato anche Sint Nicolaas; questo spiega anche l'esistenza di diverse varianti inglesi del nome (Santa Claus, Saint Nicholas, St. Nick).
    Rappresentazione popolare di Babbo Natale che cavalca una capra, forse derivata dal Tomte svedese.

    Gli abiti di Sinterklaas sono simili a quelli di un vescovo; porta una mitra (un copricapo liturgico) rossa con una croce dorata e si appoggia ad un pastorale. Il richiamo al vescovo di Mira è ancora evidente. Sinterklaas ha un cavallo bianco con il quale vola sui tetti; i suoi aiutanti scendono nei comignoli per lasciare i doni (in alcuni casi nelle scarpe dei bambini, lasciate vicino al caminetto); arriva in piroscafo dalla Spagna ed è accompagnato da Zwarte Piet.

    Le strenne che vengono regalate in questa ricorrenza sono spesso accompagnate da poesie, talvolta molto semplici ed, in altri casi, elaborate ed ironiche ricostruzioni del comportamento di chi le riceve durante l'anno trascorso. I regali veri e propri, in qualche caso, sono addirittura meno importanti dei pacchetti in cui sono contenuti, di solito molto sgargianti ed elaborati; quelli più importanti, spesso, sono riservati al mattino seguente. Anche se la spinta commerciale verso il Natale è presente anche in Olanda, la distribuzione tradizionale dei regali viene compiuta da Sinterklaas il 6 dicembre.

    Anche in altri paesi la figura di San Nicola ha subito gli adattamenti necessari per uniformarsi al folclore locale. Ad esempio, nei paesi nordici sopravvive ancora l'immagine pagana della capretta di Yule (in svedese julbock), che porta i regali la Vigilia di Natale, e le decorazioni natalizie costituite da caprette di paglia sono molto diffuse. In tempi più recenti, però, sia in Svezia che in Norvegia il portatore di doni viene identificato con Tomte o tomtenisse, un'altra creatura del folklore locale. In Finlandia, la capretta di Yule si chiama joulupukki.
     
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  4. -SILVER-
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    la storia della befana non la sapevo, non la immaginavo così, pensavo fosse un invenzione delle case produttrici per vendere di più ^^"
     
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  5. Hinara Haruno
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    non la conoscevo questa storia *-*
     
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4 replies since 7/1/2009, 00:10   135 views
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