CITAZIONE
Flashback
Tempo fa, prima ancora che lo stregone della sabbia grigia entrasse a far parte di questa scuola, egli viveva una vita da vagabondo spostandosi senza metà di paese in paese in cerca di un maggiore potere magico. Ad un certo punto di questo suo apparente interminabile viaggio, egli pensò che fosse il momento giusto per evocare il proprio famiglio.
Un mago conosciuto in una grande città, gli aveva fornito la formula da recitare ed insegnato ogni componente somatica adatta per compiere tale incantesimo. Non era nulla di così complicato, ci sarebbe riuscito benissimo anche un completo principiante alle prime armi. Questo avrebbe determinato anche con quale elemento si ritrovava più affine, essendo il famiglio stesso legato ad esso.
Non che Orphen già non lo sapesse, durante la frequentazione della Torre della Zanna, aveva appreso tre incantesimi legati alla terra, specialmente alla sabbia grigia da cui aveva tratto poi il suo soprannome. Quindi era evidente a quale ramo di incantesimi sarebbe stato destinato in futuro. Tuttavia, che razza di bestia avrebbe mai evocato il ragazzo?
Trascorse diverso tempo prima che Orphen si decidesse effettivamente a compiere il rito, anche perchè era divenuto una sorta di lupo solitario ed il famiglio forse avrebbe potuto infastidire questo suo stile di vita. Si rendeva conto però, che se c'era veramente qualcuno di cui potesse fidarsi al 100%, quello sarebbe stato proprio la creatura che ne sarebbe comparsa.
...
Trovata una piccola radura circolare nel mezzo di una folta foresta priva di insediamenti umani, lo stregone pensò fosse giunto il momento propizio. I giorni seguenti si sarebbe diretto verso una nuova scuola di magia, per apprendere nuovo sapere magico. Sapeva che gli allievi che la frequentavano erano già dotati di famiglio e non era il caso di indugiare ancora.
Strada facendo avrebbe fatto amicizia con la sua creatura o almeno così sperava, non voleva certo fare la brutta figura di quello incapace di sapersi adattare ai cambiamenti e se voleva intraprendere missioni o combattimenti, doveva modificare il suo stile di lotta per coordinarsi con il proprio famiglio. Orphen quindi chiuse i suoi occhi a mandorla e si concentrò a fondo, compiendo diverse volte l'atto della respirazione lenta e profonda.
Io, Orphen della sabbia grigia, ti creo pentagono dei cinque poteri elementali, prestami dunque ascolto e conduci a me il mio famiglio...
Qualche secondo prima di recitare questa formula magica, ma diverso altro tempo in più prima che se ne vedesse qualche risultato, tanto che il ragazzo pensava di aver fallito clamorosamente nei suoi intenti. Da una improvvisa nube di terriccio emerse una figura grande e possente, dotata di ali al posto degli arti superiori e una bocca munita di fauci. Una coda serpentina e possenti zampe postiori completavano il tutto.
Una viverna desumo... notevole direi come risultato...
Lo stregone contemplò per bene la bestia, appena che la polvere si ridepositò al suolo, ne ammirò il color terra ed i selvaggi quanto fieri lineamenti. Apparteneva alla razza dei draghi, anche se non si poteva dire che fosse al loro medesimo livello. Tuttavia, egli sorprese il suo padrone fin da subito quando prese la parola e gli rispose per quanto affermato in precedenza.
Wyrn: Si padrone, sono una viverna... decisamente migliore della media... puoi chiamarmi Wyrn.
Lo stregone della sabbia grigia rimase per un attimo a bocca aperta, sapeva che le viverne erano le creature preferite dai maghi, perchè si prestavano molto bene ai sortilegi, ma uno che sapeva perfino esprimersi nella lingua comune umana era qualcosa che andava oltre le sue aspettative. Di riflesso, Orphen provò subito a chiedergli dell'altro.
C'è qualche altra capacità di cui sei dotato e di cui dovrei essere messo a conoscenza?
Il Wyrn fissò in faccia il suo padrone per qualche momento, come se sembrasse valutare la questione di rispondergli o meno affermativamente. Poi, quella bocca dotata di lunghe zanne proferì altri verbi.
No, nulla di significativo al momento...
Il ragazzo non era del tutto convinto che stesse dicendo la verità, la bestia era più difficile e ribelle da trattare di quanto si aspettasse. Forse doveva ancora acquisire una certa fiducia. Fatto stava, che alcune rune ben delineate gli si stamparono sulla fronte come un marchio indelebile e per un attimo la viverna arrestò un mugolio di dolore. Era anche molto orgoglioso e non tollerava di mostrare debolezza.
§ Alla fine, credo di aver trovato un buon famiglio e forse in futuro scoprirò altri suoi poteri nascosti... §
Mentre questi pensieri si affollarono nella mente di Orphen, egli provvide ad informare il famiglio di quale fosse il suo nome e di altri particolari che forse era utile riferirgli sul proprio conto. Insomma, lungo andare verso la scuola di magia, ebbero effettivamente modo per socializzare un pò di più, tanto che Wyrn sembrava perfino prendere un certo rispetto per quell'umano che lo aveva evocato.
...
Dentro la scuola, la bestia non sarebbe entrata immediatamente sotto suggerimento dello stesso stregone, così da non creare disordini con altri famigli o futuri compagni di corso. Era meglio prendere prima ufficialmente la nomina di allievo e così fu...