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Chibi diddi.
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Shappire passeggiava tranquilla nel giardino guardando gli altri maghi parlare e sfidarsi.
-E' proprio un bel posto qui eh?- disse il famiglio appoggiandosi sulla spalla di Shappire.
-Eh già. Spero di conoscere altra gente, sembrano tutti così simpatici!-
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Orphen aveva sostenuto da poco tempo uno scontro amichevole con Eriko in modo da darle modo di comprendere meglio come si gestiva un combattimento magico. Lui e la sua viverna erano ancora in giardino a godersi le ultime ore della giornata all'ombra di un alto albero, quando scorsero entrambi la presenza di un'altro mago nei paraggi in compagnia di quello che doveva essere la sua creatura.
A quanto pare Wyrn, non c'è nemmeno bisogno di spostarsi... sono gli altri maghi a venire da te.
La bestia di Orphen scosse leggermente la testa in segno di assenso per poi appuntare i proprio occhi scuri in direzione del duo in avvicinamento, come se li stesse studiando bene per comprenderne pregi e difetti. Lo stregone della sabbia stesso non era così dissimile nel suo comportamento, fissando forse troppo intensamente la giovane ragazza dai capelli rosa legati da un nastro giallo.
Il ragazzo tuttavia rimase fermo e sdraiato con la schiena appoggiata al tronco dell'albero ed attese di vedere se sarebbe stata lei a farsi avanti per prima per conoscerlo.. -
Chibi diddi.
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Shappire sentì la presenza di un mago.
Si girò e vide il mago appoggiato con la schiena all'albero.
-Buonasera, io sono Shappire, una maga d'acqua. E questa è il mio famiglio, Yume. Come ti chiami?- chiese la maga. -
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La nuova fanciulla iscritta alla scuola di magia si accorse infine della presenza del ragazzo e si girò nella sua direzione. Senza farsi troppi problemi e senza farsi intimorire dai modi un pò singolari di lui, la novellina non esitò a salutare e a presentarsi all'altro. Sembrava simile per certi versi ad Eriko, che sapeva essere espansiva e sempre ben disposta verso tutti.
Puoi chiamarmi semplicemente Orphen...
Lo stregone della sabbia grigia si alzò in piedi in tutta la sua altezza per poter instaurare un dialogo in maniera paritaria e senza dare troppo l'impressione di essere un maleducato. La ragazza dunque era in grado di padroneggiare l'elemento acqua, un bel cambiamento visto che fino a quel momento aveva conosciuto per lo più incantatori della terra come lui.
Quanto a lui... bè, non aspettarti molta cordialità, comunque sia è Wyrn il mio famiglio...
Con un gesto della mano, Orphen indicò la propria viverna li distesa nelle vicinanze, la quale non smise nemmeno un istante di controllare Shappire e Yume fin da quando erano entrati nel suo campo visivo. Una volta esaurita la curiosità iniziale ed essersi reso conto di essere al centro dell'attenzione, ripiegò la testa dall'altra parte e finse di dormire pur restando vigile.. -
Chibi diddi.
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-Sei da tanto iscritto in questa accademia? Io fin'ora ho conosciuto un mago e una maga: Tordek e Eriko.Tu sei il terzo!- disse sorridendo
Yume si avvicinò verso la viverna - Wow!! Non avevo mai visto creauture simili! Nel mio mondo c'erano solo spiritelli d'acqua come me!-
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Si, decisamente Shappire era molto simile come carattere ad Eriko per il suo essere spontanea e gentile con il suo prossimo. Non si meravigliò eccessivamente che loro si fossero già incontrate e conosciute, probabilmente sarebbero state due ottime amiche per la pelle. Se non altro, pensò Orphen, ora la graziosa maga della terra non si sarebbe più lamentata di aver avuto l'opportunità di familiarizzare solo con incantatori maschi.
Ciò che invece lasciò un pò dubbioso lo stregone della sabbia grigia fu che la qui presente ragazza fosse riuscita nell'ardua impresa di far la conoscenza di Tordek, che veniva reputato come un individuo molto asociale e sempre sulle sue, peggio di quanto facesse lo stesso Orphen. A quanto pareva Shappire aveva questo diciamo "potere" di legare con tutti senza troppi pensieri, un pò come la già citata Eriko.
No, a dire il vero sono arrivato qui poco prima di te ed ho avuto il tempo di conoscere solo Eriko ed il suo futuro ragazzo Blake. Non dubito infatti che quei due se la intendano a dovere e che prima o poi finiscano con il mettersi insieme...
Lo stregone si lasciò sfuggire a sua volta un tenue sorriso cordiale sia rivolto ad Eriko, a cui voleva molto bene a modo suo, sia per questa nuova arrivata che gliela ricordava sotto molti aspetti caratteriali e nei modi di fare. Poi, venne riportato alla realtà vedendo non con una certa apprensione il fatto che il famiglio della ragazzina si stava avvicinando forse un pò troppo a Wyrn.
Fossi in te Yume starei attenta, il mio famiglio non ama troppo gli "estranei"... meglio se continui ad osservarlo da debita distanza.
In effetti, la viverna appuntò nuovamente i suoi occhi scuri in quelli dello spiritello con fare aggressivo, emettendo un non molto rassicurante verso simile ad un ringhio. Orphen gli si avvicinò prontamente e gli porse una mano sul collo, cominciando poi ad accarezzarglielo lentamente più e più volte con il palmo aperto della mano in modo da calmare Wyrn.
Non è cattivo sia ben chiaro, ma un pò come me non ama molto socializzare... Piuttosto Shappire, per quale motivo sei voluta venire qui in questa scuola?
Si era rivolto inizialmente a Yume, anche se il discorso riguardava anche la sua padrona per poi interessarsi a quest'ultima e ai motivi che l'avevano spinta fin qui. La ragazza poteva correre dei pericoli stando in questa accademia, era preparata ad affrontarli? O, come Eriko, aveva bisogno di qualcuno che glielo facesse notare e la mettesse perfino alla prova?. -
Chibi diddi.
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Yume volò vicino a Shappire e si nascose dietro di lei.
-Io sono venuta in questa accademia per diventare una grande maga, proprio come lo era mia madre. Non ho paura di ciò che mi attende in futuro, nè ho paura del passato. Ho viaggiato molto e per lungo tempo, non voglio girarmi a vedere quanta strada ho fatto, voglio solo andare avanti. Inseguendo questa speranza, che mi permette di continuare a lottare e sopravvivere.-disse continuando a sorridere.
-Molte volte Shappire-sama se messa in tanti guai, ma è sempre riuscita ad andare avanti.I suoi difetti sono quelli di essere troppo distratta, disordinata e golosa.- disse Yume facendo una risatina.
-L'unica cosa che non risco a sopportare molte volte è questa mosca tutta bianca di nome Yume- disse Shapppire fulminando con lo sguardo Yume.
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Ragionevolmente parlando, il fatto che Yume si spaventasse e si nascondesse dietro la sua padroncina a seguito del comportamento di Wyrn, non dovette certo meravigliare Orphen che se lo aspettava. Fu invece la determinazione della giovane maga a stupirlo, nonostante l'età apparente che dimostrava, aveva le idee ben chiare in testa ed una meta ambiziosa da raggiungere seguendo le orme della madre.
Capisco... suppongo tu sappia bene che avrai di fronte molta strada da percorrere prima di riuscire in questa tua missione di vita, cerca però anche di stare attenta a non fare "il passo più lungo della gamba", perchè potrebbe costarti caro. Non voglio spaventarti, diciamo che il mio è un consiglio detto nel tuo stesso interesse. In caso di problemi, non farti comunque scrupoli di sorta a chiedere aiuto a me o ad altri maghi.
L'incantatore dalla bandana rossa legata in testa, aveva ancora davanti agli occhi la scena di Eriko che veniva ferita da uno dei suoi semplici pugnali di sabbia. Si era dimostrata poco capace nel combattimento e doveva migliore di gran lunga se voleva diventare una maga provetta. Shappire, che le somigliava molto come già detto, era probabilmente su quello stesso livello.. -
Chibi diddi.
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-Uh? Orphen, tutto bene? Sembri pensieroso.
Sai,molte volte penso che forse non riuscirò a raggiungere il mio obbiettivo... ma forse se continuerò a voler lottare con tutte le mie forze, e sperare, sono sicura che ce la potrò fare. In fondo, dopo l'oscurità c'è sempre un piccolo ma forte raggio di luce. Un raggio di lucee che illumina il buio: la speranza.- disse alzando gli occhi al cielo.
Yume si staccò da Shappire e si mise anche lei a guardare il cielo.
-Pensando a te, ovunque tu sia.
Preghiamo perchè questa sofferenza abbia fine;
nella speranza che i nostri cuori si riuniscano.
Ora, io realizzerò questo ddesiderio.
E chissà, ricominciare a viaggiare non è poi così difficile,
o forse il mio viaggio è già iniziato.
Ci sono molti mondi, ma tutti
condividono lo stesso cielo.
un solo cielo,
un solo destino...- sussurrò queste parole quando guardò il cielo notturno.. -
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Orphen dovette essersi perso un pò troppo nel ricordo di quello scontro amichevole finito in maniera non molto felice per Eriko, perchè la graziosa ragazza che gli era accanto in quel momento si era sentita in dovere di riscuoterlo dai suoi pensieri e richiamarlo alla realtà. Certo non si poteva dire che avesse fatto una bella figura il povero stregone.
Si, scusami... ripensavo ad un allenamento magico finito con il ferimento di Eriko, ma questi sono i rischi che si corrono a ricercare una maggiore padronanza delle arti arcane della magia.
Ora fu la fanciulla a proferir verbo per poi perdersi nei propri pensieri. Forse anche lei aveva vissuto qualche esperienza spiacevole in passato? Lo stregone della sabbia grigia non voleva impicciarsi dei fatti altrui o disturbarla in un momento di intimità interiore, quindi lasciò tutto il tempo che occorreva a Shappire per riprendere il controllo della situazione.. -
Chibi diddi.
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-Uh?
Scusa Orphen! Mi ero incantata!-disse Shappire.
-Stavo pensando ad una cosa... mia madre è stata una maga molto potente, e molto misteriosa. A me, mio padre mi ha raccontato che era morta ma...non ne sono sicura. Credo che lei sia ancora viva...da qualche parte...-continuò. -
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Era ora la ragazza dai capelli rosa a comprendere di aver forse viaggiato un pò troppo nei propri pensieri, dimenticandosi completamente della realtà e della persona che aveva affianco. La spiegazione che fornì Shappire di quel suo breve stato di assenza mentale fu che stava ripensando alla propria madre.
A sua stesso dire, ella era una incantatrice molto potente, oltre che misteriosa. Il padre le disse che era di fatto morta, ma la giovane non sembrava voler accettare questa spiegazione. Forse, sentiva che da qualche parte in questo mondo, lei era ancora viva e vegeta.
Orphen non era certo in grado di poter dire la sua sulla questione, aveva appena conosciuto la sua compagna di scuola e poteva considerare solo le cose dal punto di vista di lei e nella stessa misura in cui gli venivano raccontate. Forse la ragazza non lo poteva immaginare, ma era già tanto che avesse avuto il piacere di conoscerli i propri genitori.
Se sei convinta di questo, allora continua pure a crederlo... magari se diventerai anche tu una maga potente e famosa, sarà lei stessa a venire da te non credi?
Riuscì ad affermare lo stregone dalla bandana rossa con una certa nota di positività. Cominciava a nutrire una certa simpatia per Shappire, anche se provava pure una punta di invidia nei suoi riguardi. Lui invece non aveva memoria alcuna della propria famiglia. La sua esistenza partiva da un freddo orfanotrofio.
§ Ammesso che non sia già spirata... §
Fu il pensiero immediatamente successivo ed inespresso del giovane, che preferì non sottolineare questa parte alla fanciulla per non doverla riportare verso una crudele possibilità.. -
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-Non mi hai ancora parlato di te, Orphen... per quali ragioni ti sei iscritto qui? Certo non vorrei essere troppo invadente...- chiese la ragazza. . -
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Era logico che prima o poi la fatidica domanda sarebbe arrivata, dopo tanto parlare di lei era inevitabile che Shappire volesse saperne di più sul quel mago che aveva appena incontrato per caso, infondo era pure giusto così. Orphen ci pensò sopra un attimo, non sapeva bene che cosa dirle ed in quale quantità. Non voleva rilevarle nulla del suo tedioso e triste passato o quantomeno non ancora.
Vediamo... direi che a grandi linee mi sono iscritto per diventare un mago molto più abile e potente di quanto sono addesso. Dopotutto sono un dilettante alle prime armi come lo sei tu, forse con un pò più di esperienza sulle spalle nei combattimenti, visto che ho viaggiato veramente molto a lungo prima di giungere in questa scuola.
Il famiglio del mago sbuffo spazientito, si sentiva forse un pò escluso e messo in disparte dal suo padrone per via di quella ragazzina dai capelli rosa. Aveva così richiamato la sua attenzione interrompendo la chiaccherata amichevole dei due umani.
Scusami per Wyrn... c'è altro che vuoi sapere o di cui parlare?
Lo stregone della sabbia grigia si era intanto avvicinato allla viverna per prestargli qualche piccola attenzione sottoforma di ulteriori carezze sul collo per tentare di placare la sua insofferenza. Orphen doveva assolutamente trovare un modo per far convivere il suo famiglio con i suoi simili e gli altri maghi presenti nella scuola.
§ Non si può certo continuare in questo modo... §
Pensava mestamente il ragazzo, che per certi versi si ritrovava caratterialmente nell'animale mitologico. Shappire era in grado di tirargli fuori una certa propensione ad essere amichevole che solo Eriko era stata in grado di emulare da molto, forse troppo tempo a questa parte.. -
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-Vorrei chiederti una cosa: a te piace di più il giorno o la notte? Lo so che non centra molto però... a me piace di più la notte.-disse sorridendo.
In quella notte le stelle brillavano più che mai e la luna illuminava tutto con la sua aura misteriosa.
-E' scesa la notte...- disse Yume svolazzando intorno..
Passeggiando... |
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