Kingdom Hearts : Heartless Cry

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  1. Rukario90
     
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    Fan Fiction basata su luoghi , personaggi ed eventi della serie Kingdom Hearts

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    Kingdom Hearts : Heartless Cry

    Trovare è perdere. Perdere è trovare . Con queste frasi inizia l’odissea di Sora nel castello dell’oblio. Ma vi siete mai chiesti cosa succedesse in altri “dove” , mentre Sora viaggiava nei suoi ricordi ? Questa storia non parlerà dei protagonisti principali della serie, ma sarà incentrata su un ragazzo che viveva a Crepuscopoli e non sto parlando di Roxas. Questo ragazzo prima viveva nella Città di mezzo , non aveva molti amici e non voleva averne . Da quando i suoi genitori erano stati trasformati in heartless , egli covava dentro di se rabbia , odio e tristezza . Per merito di sua nonna che gestiva il chiosco di caramelle a Crepuscopoli , è riuscito a trasferirsi da quella città andata in rovina. Inutile dire che cambiando luogo , la sua tristezza non cambiava . Desiderava di non essere mai nato , perché a lui la vita aveva portato solo sofferenze. Aveva i capelli neri corvini e gli occhi azzurro ghiaccio . Non ricordava il suo nome perché lo shock di vedere i suoi genitori trasformati in mostri, gli aveva provocato una strana amnesia e quindi un po’ per il suo aspetto e un po’ per il suo carattere gli venne affibbiato il nome di Night.
    Egli stesso odiava il suo soprannome e odiava chi lo chiamava così , e spesso nascevano liti solo per averlo salutato per nome . Inutile dire che a comportarsi cosi la gente perse il “vizio” di salutarlo. Cosi la sua tristezza e la sua solitudine crescevano . Nemmeno sua nonna gli dimostrava affetto , e al massimo lo incontrava solo per portargli da mangiare, perché per quanto le persone lo odiassero , quello era sempre suo nipote.
    Una sera mentre Night passeggiava amareggiato per le tranquille vie di Crepuscopoli , sentì nella sua testa un urlo disumano , come qualcuno o qualcosa che stava venendo torturato o addirittura ucciso. Un urlo di tristezza e di disperazione , un urlo di tragedia , qualcosa di inascoltabile per l’umano udito. Il ragazzo si sentiva la testa scoppiare e dal dolore si inginocchiò gridando. Nessuno lo sentì.
    Aveva chiuso gli occhi per il dolore e li riaprì non appena l’urlo nella sua testa cessò. Aperti gli occhi , vide qualcosa di meraviglioso e terribile. Si guardò attorno e si accorse che sotto i suoi piedi non c’era più terra : stava fluttuando in un cielo stellato e davanti a lui c’era una strana luna , una luna bellissima ma che incuteva timore , una luna a forma di cuore (ma pensa un pò…) : KINGDOM HEARTS !!!

    Parte 2 : Damned Sky

    Night era stupito e terrorizzato allo stesso tempo : stava volando !!! E di fronte a lui c’era qualcosa che gli incuteva forza , una strana forza , come se qualcosa si stava muovendo dentro di sé .
    Erano passati svariati minuti da quando era “lassù” e aveva cominciato a chiedersi se quello era un sogno o una realtà , se quello che vedeva era vero o era frutto della sua mente , ormai caduta vittima delle tenebre.
    Ad un tratto sentì di nuovo quell’urlo straziante e sentì trafiggersi , come da due spade affilatissime e il ragazzo perse i sensi.
    Quando si risvegliò era nel suo letto e sua nonna gli aveva appena portato la colazione. La nonna era una vecchina calma e dolce, del tipo classico con capelli grigi e occhialoni . Nonostante fosse dolce e comprensiva con tutti , non riusciva a sopportare solo e proprio suo nipote. Era come se Night portasse con se una strana maledizione.
    Appena fu un pò più lucido (si sa , appena svegliati siamo tutti leggermente intontiti) si accorse di avere uno strano ciondolo al collo. Non era stato un sogno. Il ciondolo era un cristallo nero , a forma di cuore. Night non si spiegava come fosse possibile, ma visto che la vita gli aveva già tolto tanto, quel “regalo” decise di tenerlo. Dopo aver fatto colazione , egli si preparò e uscì , anche perché era una bella giornata.
    Il ciondolo gli dava una determinazione che prima non aveva e sembrava assorbisse tutti i suoi sentimenti negativi. Il ragazzo non sprizzava felicità da tutti i pori , ma sembrava una persona leggermente diversa.
    Mentre correva per andare nel suo rifugio segreto (di cui parlerò in seguito) , successe qualcosa di ancora più strano del giorno precedente. Le persone, gli animali , le foglie sollevate dal vento… non si muoveva più niente !!! Come se il corso del tempo fosse stato fermato.
    Ancora una volta , Night, era completamente spaesato e non sapeva cosa fare . Per sua (s)fortuna non era solo. Dapprima sentì dei versi , ma non come quelle terribili urla, erano versi “vuoti” , non comunicavano nessun sentimento , ne paura , ne coraggio , ne odio , ne amore.
    Attorno a lui comparvero delle stranissime creature , che sembravano danzargli intorno . Queste creature , sembravano danzargli intorno , con un ritmo stranissimo e confuso .
    Il ragazzo , dapprima tentò la fuga ,a ma una voce nella sua testa diceva :
    “Anima dolorante ! Guardiano delle tenebre ! Rispondi al mio richiamo!”
    “Anima dolorante ! Guardiano delle tenebre ! Rispondi al mio richiamo!”
    “Anima dolorante ! Guardiano delle tenebre ! Rispondi al mio richiamo!”
    Questa voce roca e potente ripeteva queste parole sempre più velocemente e sempre più forte , e ancora una volta la testa di Night stava scoppiando.
    Allora , un po’ dal dolore , un po’ dalla curiosità di sapere cosa gli stava succedendo gridò : “ECCOMI ! VIENI A PRENDERMI !!!”
    A quel punto il ciondolo al suo collo , si illuminò di una luce che incuteva timore , lo stesso timore provato di fronte a Kingdom Hearts . Il ragazzo chiuse gli occhi per una paio di secondi e riaprendoli si trovò due grosse armi nere a forma di chiave , nelle mani…..

    Parte 3 : Keyblade ?

    Quelle armi…. due spade a forma di chiave….completamente nere , affilatissime e dalle fattezze innaturali per il mondo comune. Brillavano non di luce , ma di ombra . E la cosa più strana era che Night non ne era spaventato minimamente , anzi sembrava quasi contento di stringerle fra le mani . Ma la domanda gli sorse spontanea e pensò tra se e se : “Ma che razza di oggetti sono ?”
    Il suo quesito venne prontamente risposto dalla voce che lo aveva richiamato precedentemente : “Si chiamano Anima in fiamme e Urlo dal buio”
    Il ragazzo senza esitare esclamò : “Chi sei tu ? Che ci fai nella mia testa ? Non conosco la tua voce!”
    -“Mi conosci benissimo invece.”
    -“Dimmi chi sei !!!”
    -“Sono la voce della tua tristezza.”
    Il ragazzo si ammutolì (benché stesse parlando nella sua mente) e si mise a pensare. Ma era il tempo per pensare che non c’era ! Una di quelle strane creature che gli danzavano intorno , lo attaccò !!!
    Prontamente , Night schivò il colpo e contrattaccò con un attacco violentissimo che spazzo via il mostro che lo aveva attaccato .
    Emanando gli stessi versi “vuoti” , scomparvero anche gli altri esseri che fino a quel punto ,avevano continuato a danzargli intorno.
    Night aveva capito di possedere un potere a cui nessuna umana creatura aveva mai osato ambire, ciò nonostante si chiedeva come mai fosse toccato a lui custodire un simile dono.
    La voce della tristezza si fece di nuovo sentire : “Contento adesso ? Ora la tua rabbia , il tuo odio , la tua tristezza… si sono trasformati in qualcosa di utile…”
    -“Che intendi dire ? Spiegati meglio !”
    -“Vedi il ciondolo che hai al collo ? Esso assorbe tutti i sentimenti negativi che provi e inoltre esso è la vera essenza di Kingdom Hearts.”
    -“Kingdom Hearts ?”
    -“Il regno dei cuori infranti. Vedi ogni volta che una persona cede all’oscurità del suo cuore si trasforma in Heartless…”
    -“Heartless….Heartless….”
    Questa parola fece rivivere al ragazzo uno dei suoi ricordi più brutti , se non il peggiore.
    Pioveva…per le vie della Città di Mezzo il silenzio regnava sovrano…allora egli aveva solo 5 anni….
    Era in camera sua che giocava spensierato . Ad un certo punto si udirono delle urla tremende . Il bambino li riconobbe immediatamente : erano sua madre e suo padre.
    Di corsa scese al piano di sotto e la visione , fu tremenda , tremenda per un’adulto..figuriamoci per un bambino…

    Parte 4 : Dark Dreams

    Il piccolo se ne stava là, sulle scale ad osservare la terribile scena . Non riusciva neanche a parlare dalla paura (figuriamoci a gridare) e se ne stava attonito a guardare la terribile scena . I suoi genitori stavano venendo inghiottiti dall’oscurità . E gridavano straziati dal dolore. Avrebbe voluto aiutarli . Ma in quel momento per lui , la paura era peggio di mille catene , non riusciva a muoversi e guardava terrorizzato la scena.
    L’unica cosa che era riuscito a fare era stato piangere , mentre sua madre notandolo per quel breve istante di vita che le rimaneva , stava accennando il suo nome : “Ak….!” . Prima di venire inghiottita completamente dalle tenebre. Da quel giorno Night non ricordo più nulla a parte l’orribile scenetta.
    Finito il flashback , il ragazzo esclamò : “Heartless!”
    La voce sempre pronta a rispondere , disse : “Si Heartless ! Sono creature spietate che nascono dai sentimenti negativi delle persone.”
    -“Io che centro in tutto questo ?”
    -“Tu sei dotato di un dono molto particolare , puoi sentire gli Heartless agonizzanti che stanno per ricongiungersi all’origine”
    -“Cosa ?”
    -“Di certo prima di possedere “Anima in fiamme” e “Urlo dal buio” , di sicuro avrai sentito versi che ti stavano massacrando la testa , vero ?”
    -“Si…mi pare..di si…”
    -“Quei versi , non erano altro che urla , di Heartless che si stavano ricongiungendo all’origine.”
    -“L’origine ?”
    -“Kingdom Hearts”
    Appena sentite quelle due parole , il dialogo mentale del ragazzo, si fermò bruscamente , e si accorse che le due armi che aveva nelle mani erano sparite, in compenso il ciondolo era tornato al suo posto.
    Il tempo aveva ricominciato a scorrere e tutto ciò che prima si era fermato, ora aveva ripreso il suo naturale corso come se niente fosse successo.
    Un po’ frastornato e con evidente incertezza sul da farsi , Night si ricordò che doveva andare al suo rifugio segreto.
    Si fece di corsa tutta l’area del Tram , tra negozi e bancarelle varie. Arrivò stremato davanti a una crepa nel muro, abbastanza grande da far passare una persona. Oltre la crepa c’era una fitta foresta.
    Il rifugio si trovava oltre una fitta foresta che portava ad una villa ormai disabitata…

    Parte 5 : Home

    Oltrepassata la piccola ,ma fitta , foresta , Night era arrivato davanti la villa. Non era un problema entrare poiché non ci vivesse più nessuno da un sacco di tempo. Quello era il suo rifugio, li andava per sottrarsi alla realtà di tutti giorni, una realtà che ultimamente pareva cambiata. E non poco.
    Amava soffermarsi a guardare i quadri presenti nella villa e spesso stava a contemplarli per ore , perdendosi tra le loro dinamiche . Ora era diverso però . Sembrava non avesse la minima voglia di osservare quadri. Un istinto ignoto gli diceva di raggiungere la porta al piano superiore . Sembrava non essere più padrone di se stesso ormai. I suoi occhi erano vuoti e privi di qualsiasi sentimento. Sentiva solo di dover aprire quella porta. Una volta trovatosi di fronte alla porta , dapprima titubò nell’aprirla ,a ma sempre per quell’istinto dalle origini oscure , la sua mano si mosse da sola e la porta fu aperta. Si trovo in una biblioteca. Stranamente sapeva già dove andare : praticamente seguiva una “routine” . Spinse verso l’interno dello scaffale , un libro che sporgeva e sotto ai suoi occhi colmi di oscurità si aprì un passaggio nel pavimento. Una scala portava al piano di sotto , dove il ragazzo scoprì qualcosa di stranissimo , almeno insolito da trovare in una villa disabitata. L’istinto che lo guidava sembrava essere scomparso nel nulla e lui si trovava senza volerlo in una strana sala, con degli altrettanto strani marchingegni. Come dei computer ,a difficilissimi da concepire e usare. Quella fu l’ultima visione di Night . Si sentì un colpo dietro al collo. E cadde svenuto, ma non a terra , cadde tra le braccia di un losco figuro. Indossava un mantello rosso e il suo volto era coperto da bende. La cosa ancora più strana era che l’uomo avesse la stessa voce roca e potente , la stessa voce che il povero ragazzo sentì prima di vedersi spuntare in mano quelle strane armi.
    Ancora una volta il destino si era rivelato avverso a Night. Ancora una volta l’oscurità lo aveva condotto in una situazione sfavorevole. E ancora una volta il ragazzo era nei guai …..
    Quando aprì gli occhi , a fatica riuscì ad alzarsi dal freddo pavimento. Era in una stanza con due uscite : una porta e quello che oserei definire una “Door to Darkness” , una spece di varco dimensionale che lasciava intravedere solo il buio a cui conduceva. E l’istinto oscuro non tardò a farsi risentire…

    Se piace a qualcuno la continuerò
     
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